Come e perché riutilizzare una vecchia cucina a legna

da Grazia Cacciola
cucina a legna Angelo Po l'americana erbaviola

Con l’arrivo dei rincari sull’energia, mi sono arrivate molte domande sulla cucina a legna. Qualcuno ha deciso di rimetterla in uso, un’altra è andata a vivere in montagna e vuole sapere come trovarne una prima che l’inverno incomba, altri la sognano da una vita. Se sei in una di queste categorie, qui e nei prossimi articoli trovi tutto quel che serve per acquistare, sistemare e riutilizzare una vecchia cucina a legna.

Come molti sanno, ho vissuto per anni in mezzo a un bosco, in una casa a due piani riscaldata solo da una cucina a legna al piano di sotto, quella che si vede in queste foto, e una stufa a legna al piano di sopra. In quegli anni siamo diventati dei master nella gestione del riscaldamento a legna e io anche della cucina a legna. Mi è piaciuto moltissimo usarla, regalava un calore, un’atmosfera e cotture d’altri tempi.
Quella che vedete in queste foto l’avevo recuperata, rimessa in funzione e utilizzata per anni. Oggi che non viviamo più in montagna, la cucina a legna ha proseguito la sua storia a casa di un’altra coppia che viveva vicino a noi. La stanno utilizzando con grande amore. mensole pentole vicino cucina a legna

La cucina a legna è ecologica?

Partiamo dalla questione più importante: la cucina a legna è un riscaldamento sostenibile? Di per sé no, non lo è, perché con la combustione della legna si produce prima di tutto anidride carbonica, uno dei maggiori responsabili dell’effetto serra. Inoltre vengono prodotti ossidi d’azoto e di zolfo che contribuiscono alla formazione delle piogge acide. In realtà le emissioni di ossidi di azoto sono simili a quelle di una caldaia a gas, ma ora non vorrei star qui a disquisire su decimi in più e in meno, impianti simili e non ecc. L’importante è questo: sì, la legna inquina. Qualsiasi cosa utilizziamo per riscaldare inquina, anche i pannelli fotovoltaici. Va quindi valutato il luogo in cui ci si trova, le possibilità di approvvigionamento dei diversi metodi di riscaldamento e il minore impatto che si può raggiungere personalmente.

La cucina a legna (e le stufe) inquinano molto meno dei caminetti aperti perché, grazie al circolo interno dell’aria calda all’interno e ai materiali refrattari con cui sono costruite, nonché all’ambiente chiuso in cui si trova il fuoco, consumano molta meno legna dei camini aperti e mantengono il calore più a lungo.

L’altra ragione ecologica per la scelta di una cucina a legna al posto di un impianto tradizionale può essere la provenienza del legname e i servizi della zona. Nel mio caso, la legna era quella del bosco in cui vivevo, ma non immaginateci come due che andavano in giro a raccogliere le fascine di legnetti. La compravamo (o barattavamo, è capitato anche questo) dal nostro vicino boscaiolo. In giro per il bosco raccoglievamo un po’ di legnetti e di pigne che servivano solo per l’accensione (finché non ho imparato il metodo della pila svizzera e ho messo anche di raccogliere i legnetti per l’accensione, vedi di seguito).

cucina a legna, cottura del pane

Perché riutilizzare una vecchia cucina a legna

Con questo sistema di legna locale e contando che in mezzo ai boschi non arriva il metano, la cucina a legna e la stufa erano più ecologici che non riscaldare la casa con il GPL nell’apposito serbatoio esterno, ovvero l’unica altra possibilità di riscaldamento nel bosco. I pannelli fotovoltaici purtroppo non erano adatti per i tanti mesi di neve.

Avevamo dei caloriferi e una caldaia per l’acqua calda che andavano a GPL ma non li utilizzavamo perché il costo sarebbe stato folle e anche perché eravamo già a posto con il riscaldamento a legna. Per darvi un’idea, una casa in montagna riscaldata a GPL può costare sui mille euro al mese e oltre, solo in riscaldamento. Nel periodo in cui ho vissuto lì, ho purtroppo visto diversi cittadini prendere in affitto una casa vicina che aveva solo il riscaldamento a GPL ed era adatta unicamente alla villeggiatura estiva.
I proprietari invece la mettevano in affitto come una casa adatta per tutte le stagioni e chi non era esperto la affittava pensando di viverci tutto l’anno. Un esperto di vita in montagna, davanti alla mancanza di metano e di canne fumarie per le stufe, non considera nemmeno di entrarci se non in agosto. Alcuni romantici cittadini invece si fidavano delle parole del proprietario, ci cascavano e affittavano. Dopo poco scappavano disperati dall’importo delle fatture per il riscaldamento… questa è una delle classiche truffe dei montanari dell’Appennino Tosco-Emiliano ai danni dei cittadini e turisti. Bei posti ma con una quantità inquietante di truffatori.

Morale: la casa in montagna in mezzo ai boschi deve avere il riscaldamento a legna o essere in una delle rarissime zone in cui si può andare solo a pannelli fotovoltaici. Tutto il resto è troppo costoso o inquina parecchio.

grazia cacciola erbaviola cucina a legna

Si può riutilizzare una cucina a legna di cent’anni fa?

Certamente, sono anzi le migliori. La mia non era così antica, ma quasi. Era una cucina costruita dall’azienda Angelo Po nel 1950, “L’americana”. La prima ad essere brevettata in Italia perché, rispetto alle precedenti, aveva un ricircolo dell’aria innovativo che permetteva un basso consumo di legna con alte prestazioni, forno compreso. A me piaceva molto anche il design che era particolare, la trovavo molto bella e più elegante rispetto ad altre. Era pesantissima, 178 kg, ma si poteva smontare in parte per il trasporto. Il peso rende già l’idea della qualità e quantità di acciaio e ghisa di questa settantenne.

La cucina a legna è tutta meccanica, non c’è elettronica, quindi può essere usata all’infinito se è in buone condizioni.  L’unica parte che si usura è il rivestimento interno refrattario, se c’è. Ma può essere reintegrato con mattoncini refrattari o cemento refrattario. Io per esempio, dopo il primo anno, ho rivestito la camera di combustione e il forno con cemento refrattario, guadagnando parecchio sui consumi e la velocità di riscaldamento del forno che facevo arrivare anche a 300°C. Il trucco me l’ha passato la mamma di un amico da cui sono andata a fare un’ora di “scuola di cucina a legna” quando l’ho comprata.

casa in mezzo al bosco erbaviola cucina a legno

Come rimettere in funzione un’antica cucina a legna

I restauri da fare sono pochi e affrontabili anche da non esperti. Li elenco brevemente.

Mastice resistente alle alte temperature per chiudere eventuali spazi tra piano di cottura e base, oppure attorno alle cornici degli sportelli. Con il trasporto o anche solo con l’uso nel tempo, è inevitabile che si formino piccole fessure e vanno tappate per evitare fuoriuscite di fuliggine, fumo ecc.

Per lucidare il piano di lavoro e il corrimano attorno, si utilizzano delle spazzole lucidatrici attaccate al trapano. Per il piano, basta farlo una volta l’anno e poi mantenerlo con olio (qui però può variare a seconda delle leghe, io sto parlando di un piano in acciaio). Al primo giro, abbiamo pulito anche l’interno con le spazzole, togliendo tutta la vecchia fuliggine, poi è stata mantenuta solo con una spazzola di ferro manuale.

Inizialmente, per aiutare il lavoro sulle cromature che erano un po’ malmesse e con qualche punto di ruggine, abbiamo seguito il consiglio di un carrozziere e utilizzato un prodotto apposito per ripristinare le cromature. Purtroppo non ricordo il nome, comunque in tutta onestà potevamo anche fare senza: le spazzole lucidatrici sono quelle che hanno fatto la differenza. Tra l’altro quel prodotto l’ho dovuto lasciare in posa per giorni e correre ogni due per tre ad allontanare gente dalla cucina a legna con il prodotto in posa… mai più! Ci mettevano tutti le dita ed erano tutti abbondantemente adulti!

Abbiamo rivestito l’interno della camera di combustione e del forno con malta refrattaria resistente al calore. Facilissima da utilizzare, è già pronta da miscelare con acqua e asciuga velocemente. Forma uno strato che aumenta la coibentazione e il calore all’interno di questi due vani. Un miglioramento tangibile.

Non abbiamo mai usato la famosa “vernisetta” o “cromina” o  “crema per cromatura” che consigliano molti anziani. Non conosco il nome commerciale di questo articolo, spero che non sia nemmeno più in commercio. Era una crema lucidante a base di piombo che man mano si toglieva pulendo la cucina a legna e doveva essere rimessa spesso… credo di non dover aggiungere altro sul perché non usarla.

Se avete altre domande sulla cucina a legna, scrivetele nei commenti sotto.

Nei prossimi giorni pubblicherò altri articoli sulla cucina a legna: come funziona, vantaggi e svantaggi, come utilizzarla per cucinare e come comprarne una senza sbagliare.

 

cucina a legna

 

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28 Commenti

Vale Ottobre 18, 2022 - 11:14 pm

Mbè, ma vuoi non mettere il dito per controllare il prodotto per la cromatura? 🤭😅
(sì, confesso che sarei stata una di quelli che “toh, un pulsante, ora lo premo subito” 🙄😅)

Mi sono sempre chiesta come si fa a controllare la cottura dei cibi su una fonte di calore (che percepisco come) incontrollabile. Che sicuramente sbaglio, eh. Mia madre ne ha una, nella sua casa in Austria. Questa estate ci siamo scaldati piacevolmente le ultime serie freddine. (In realtà ne ha due, ma per la seconda si è già prenotata mia sorella. Le linkerò questi tuoi articoli, grazie!)

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Erbaviola Ottobre 19, 2022 - 8:55 am

Ma che bello!!! “cucina a legna in Austria” è poesia pura, mi immagino una casina come quella delle fiabe!
Intanto sarai felice di sapere che la questione del controllo della temperatura l’ho ampiamente descritta in ben tre post… ma non spaventarti! Si tratta solo di un argomento trasversale perché riguarda il riscaldamento, la cottura e il funzionamento della cucina a legna in generale. Non sbagli sulla questione del controllo, è solo che ci vuole un po’ di esperienza, tipo un paio di settimane a cucinarci perché sono davvero tutte diverse e differiscono anche secondo la collocazione. Per fare un esempio, a me il forno andava a 300°C in mezz’ora dall’accensione della cucina o in 5 minuti se era già accesa. Chi ce l’ha ora impiega quasi il doppio del tempo perché la canna fumaria è più stretta e più corta, è l’unica differenza, stessa identica cucina a legna. Però un bel po’ trucchi li ho raccolti e vale la pena saperli 😉 Grazie in anticipo per la condivisione!

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Federica Ottobre 19, 2022 - 7:48 am

Sei un tesoro e molto esaustiva! Adesso aspetto gli altri post sulla cucina a legna, in particolare quelli su come comprarne e… cucinare, naturalmente! 😜

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Erbaviola Ottobre 19, 2022 - 8:55 am

Grazie Federica, troppo carina! Un abbraccio

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Manu Ottobre 22, 2022 - 12:44 pm

Molto belle le cucine a legna ma a livello normativo? Utilizzare cucine vecchie è consentito o ci sono limitazioni come per i camini o stufe a legna? Da me ad esempio vietati i camini aperti e stufe sotto una certa classificazione di emissioni ecc…

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Erbaviola Ottobre 23, 2022 - 9:38 am

Ciao Manu, di questo ne parlo in dettaglio nel prossimo post sul funzionamento perché in effetti è un argomento chiave per riutilizzarle! Comunque, per rispondere subito prima di approfondire, sì si possono riutilizzare se le emissioni rientrano nei parametri della normativa. Per stabilirlo ci sono diversi metodi, per quello rimando al prossimo post perché è un po’ lunga. Conta comunque che le emissioni di una cucina a legna sono in genere inferiori a quelle di una stufa, consuma anche meno legna rispetto a una stufa. Ma l’argomento è molto più vasto, ci aggiorniamo al prossimo post 🙂

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Lara Ottobre 22, 2022 - 1:10 pm

Io ho comprato cinque anni fa una cucina a legna in ghisa della Nordica (tra l’altro con detrazioni perché con un sistema di combustione che riduce sensibilmente le ceneri disperse in aria, chissà quanto poi!) per implementare il riscaldamento di una casa dove vivevamo in affitto e me ne sono perdutamente innamorata. Ora ci avviciniamo al primo inverno nella nuova casa (comprata… e ahimè dotata di riscaldamento a metano) e sono riuscita a posizionare la cara vecchia cucina a legna in salotto (unica canna fumaria sicura della casa). Sinceramente spero di riuscire a evitare l’uso dei termosifoni il più possibile, anche se mi rendo conto che non sarà facile… quindi sono assolutamente curiosa di ogni consiglio tu possa dare!!! Mi piacerebbe davvero molto capire di più sugli aspetti tecnici relativi all’uso sicuro e a come far mantenere le braci il più a lungo possibile (uffa, mia cognata ha la stessa stufa e riesce ad arrivare al mattino con qualche tizzone che le permette di ravvivare il fuoco per la colazione, io non ci sono mai riuscita!). Come consigli da “utente” di medio corso sicuramente propongo a tutti di adoperare l’acqua della stufa per lavare i piatti (cosa che noi abbiamo sempre fatto) senza sprecare gas e anche di munirsi di un termos capiente per avere al mattino un po’ di acqua tiepida per lavare il viso, poi ovviamente il piccolo forno sempre acceso è un lusso che chi adopera i forni elettrici non può capire!!! Insomma, aspetto i tuoi articoli con immensa impazienza!!!

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Erbaviola Ottobre 23, 2022 - 9:43 am

Cara Lara, secondo me riuscirai a utilizzarla tranquillamente! Sulla differenza tra te e tua cognata, ti svelo già il mistero, di cui comunque ho parlato in uno dei prossimi post (argomenti lunghissimi, ho dovuto dividere): la stessa identica cucina a legna o stufa funziona diversamente a seconda della canna fumaria a cui è collegata e al tipo di legna che si utilizza. Ci sono delle accortezze di cui ho parlato, ma tieni conto che la canna fumaria fa molta differenza.

Grazie dei consigli, anche noi al tempo usavamo l’acqua calda della cucina a legna per lavare piatti e pavimenti…. quella del termos invece non l’avevo mai valutata (però anche a me restava calda fino al mattino!), la aggiungo come tuo consiglio e sarà sicuramente utile ad altri!

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Lucia Turetta Ottobre 22, 2022 - 3:33 pm

Bellissimo articolo.. anche noi ci siamo attivati per cercare una cucina a legna ma ci siamo fermati di fronte ai regolamenti per cui anche in Veneto dal 2024 le stufe vecchie non potranno essere più usate . Stiamo comunque valutando l acquisto di una cucina a legna nuova proprio per il fatto che si può avere l’acqua calda e il forno senza dover consumare energia elettrica.. attendo gli altri articoli Grazie Grazia

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Erbaviola Ottobre 23, 2022 - 9:50 am

Ciao Lucia, non conosco precisamente i regolamenti del Veneto, perché ogni regione fa a sé ormai. Però di solito il parametro è legato alle emissioni, non all’età della stufa… Come leggerai in uno dei prossimi post sulla cucina a legna, le emissioni possono essere controllate e anche certificate, spesso le cucine a legna antiche hanno emissioni inferiori a quelle moderne. Però, come vedrai, il mio consiglio se si ha una casa di proprietà e si prevede di utilizzare la cucina a legna per tutti gli anni a venire è di investire in una cucina a legna moderna di alta qualità che ha qualche vantaggio in più… quindi magari i prossimi post ti saranno altrettanto utili per scegliere!

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cri Ottobre 24, 2022 - 9:11 am

che bella la cucina a legna!!! l’avevamo a Sestola e mia nonna la utilizzava per far da mangiare, sarà che avevamo una casa piccolina ma ricordo che faceva caldissimo.
Ovviamente io e mia sorella grazie a lei abbiamo fatto fuori almeno 30 giacche a vento, perchè da brave sciatrici appena entravamo in casa buttavamo i piumini in aria e finivano sempre li sopra!!

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Erbaviola Ottobre 26, 2022 - 9:00 am

Confermo che fa caldissimo!!! a noi riscaldava tutto il piano terra, 60 mq di cui una parte appoggiata alla roccia ghiacciata della montagna! Sono eccezionali. Però sì, c’è da stare lontane… io dopo il secondo maglione “brascato” (bruciato in un punto da lapilli volanti) ho imparato a usare le pinze da brace extra lunghe, stavo a mezzo metro!

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Vale Ottobre 26, 2022 - 10:30 am

Me state tutte a fomenta’! Prossima casa cucina a legna pure io (mia sorella mi ha già detto che la sua “prenotazione” era solo un parlare ozioso, comunque non voglio scavalcare nessuno e vediamo come vanno le cose). Tanto non torno in pianura, estati troppo calde.

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Ileana Novembre 21, 2022 - 1:55 pm

Buongiorno. Vorrei riutilizzare una cucina economica a legna usata nella mia casa di campagna, ma ho un dubbio. Sono preoccupata per la eventuale presenza di amianto nelle parti interne. Come faccio a capire se vi sono fibre di amianto? Nel ringraziarla per la gentile attenzione, Le porgo i miei più cordiali saluti. Ileana.

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Erbaviola Novembre 21, 2022 - 6:06 pm

Cara Ileana, se la stufa è degli anni 40-50 o precedenti, non ci possono essere parti in amianto. Se invece è stata costruita dagli anni 70 in poi, potrebbero esserci elementi in amianto che, se non ricordo male, riguardavano la coibentazione e le guarnizioni. Entrambe questi elementi sono assenti nelle stufe precedenti. Se guardi infatti le foto della mia, come esempio, vedrai che non ci sono guarnizioni negli sportelli. Non c’è neanche coibentazione perché è ghisa e basta. Negli anni 70 iniziano a farle in lamiera con all’interno isolante con amianto, ma non tutte, quindi sarebbe difficile da stabilire senza aprirle. Con queste informazioni o cercando l’esatto anno di produzione, dovresti già capire se può esserci dell’amianto. Spero ti sia utile.

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Ileana Novembre 21, 2022 - 6:48 pm

Mille grazie per la gentilissima risposta, La cucina in questione è una Royal in lamiera smaltata di bianco. Non è molto antica, forse anni ’70-’80. Mi farebbe molto comodo nella casa di campagna, ma nel dubbio,,. Come posso allegare una foto?

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Erbaviola Novembre 22, 2022 - 6:00 pm

Cara Ileana, non conosco con precisione le Royal ma se riguardasse solo la coibentazione interna, non ci sarebbe alcun problema, non può uscire. La coibentazione è sigillata all’interno. Se riguardasse invece le guarnizioni (sono tipo corde spesse, non simili a gomme come le attuali) sarebbe un altro discorso. Provi a mandarmi un paio di foto, chiedo anche a chi è più esperto. Può inviarle all’indirizzo che trova nella pagina Contatti 🙂

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Ileana Novembre 22, 2022 - 8:31 pm

Ancora grazie. Ho già inviato la foto dalla mia mail personale.

Erbaviola Novembre 30, 2022 - 9:16 am

Ciao Ileana, ricevuto tutto, mi sto informando anche presso altri più esperti di questo tipo di modelli, ti faccio sapere al più presto!

Ileana Novembre 30, 2022 - 12:39 pm

Grazie, le tue informazioni sono molto preziose.

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Grazia Cacciola Settembre 4, 2023 - 11:09 am

Grazie Ileana, mi fa molto piacere! Scusa se non ho risposto subito, non mi era arrivata la notifica di questi commenti. Un caro saluto!

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Alessandro Febbraio 3, 2023 - 9:11 pm

Salve, ho una vecchia cucina economica che vorrei restaurare e utilizzare. Parlando con un venditore di caminetti, mi ha detto che queste cucine non sono più a norma e in Emilia Romagna non si possono più utilizzare. Ho provato a fare ricerche e sono arrivato a questo articolo. Mi può dare informazioni al riguardo?

Reply
Grazia Cacciola Settembre 4, 2023 - 11:09 am

Quella che vedi in queste foto io l’ho utilizzata in Emilia Romagna, sui colli bolognesi e facevo fare il controllo fumi. Ne vendono ancora di identiche con materiali molto più scarsi… quindi mi sa che questo venditore era il fratello di quella che anni fa ha detto a me che le pentole senza antiaderente erano illegali.
Le regole però cambiano da pianura a montagna, in pianura non sono utilizzabili nemmeno quelle nuove (sebbene molti continuino a farlo).

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Marta Agosto 8, 2023 - 4:48 pm

Ma si possono tenere in giardino e usare come cucina all’aperto?
Grazie mille

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Grazia Cacciola Settembre 4, 2023 - 11:05 am

sì certo Marta, sono molto resistenti. Basta che siano coperte da una tettoia, essendo ghisa e acciaio non vanno lasciate esposte sotto la pioggia. Un caro saluto!

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Enrico Bendoni Agosto 29, 2023 - 5:27 pm

Salve, avrei bisogno di “ripristinare” il rivestimento della caldaia di una vecchia stufa a legna Zoppas, posso trovare il prodotto da voi? Grazie

Reply
Grazia Cacciola Settembre 4, 2023 - 11:11 am

Non vendo prodotti ma se ti riferisci alla malta refrattaria e ai mattoni refrattari, li puoi trovare in qualsiasi ferramenta e non c’è bisogno che siano di una marca in particolare. Spero che ti sia utile 🙂

Reply
Simona Settembre 13, 2023 - 3:54 pm

Ciao, ho una domanda un po’ tecnica… da due anni vivo in una casa in affitto con cucina a legna e l’adoro! Ieri il proprietraio ha scoperto che non si tratta di una semplice cucina, ma che è collegata al vecchio impianto di riscalamento in disuso da anni. Di colpo sembra che la mia amica a legna sia diventata pericolosa e vogliono smantellarla. Sto cercando di documentarmi per opporre resistenza, sapresti darmi un cosnsiglio?

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