Eccoci al terzo appuntamento con le dieci piccole cose da cambiare nel 2022, sempre secondo il mio irrilevante parere. So però che do voce ai pensieri di molti che passano da queste pagine. La prima delle dieci piccole cose da cambiare nel 2022 ha riguardato Mascherino Solitario. Con la seconda, abbiamo sensibilizzato i produttori di sacchetti di farina senza glutine a non stressarci con l’algebra. Oggi è la volta di uno dei miei personaggi persecutori, nonché di uno dei vostri argomenti preferiti: gli agenti immobiliari.
Ve l’avevo detto che non avevo ancora finito di dare suggerimenti. Anzi, vi anticipo già che le mie avventure immobiliari non sono finite: un po’ le avevo omesse perché c’erano trattative in corso, ma a distanza di due anni le posso raccontare tranquillamente. Per chi non era sintonizzato, le prime le ho riportate in Le migliori frasi degli agenti immobiliari (finora). La cosa più carina, comunque, è che quel post mi ha fruttato i contatti di agenti immobiliari davvero competenti che, dopo essersi fatti delle risate, mi hanno scritto per raccontarne di loro (e io gli ho mandato gli amici che cercavano in zona, se ridi l’Universo ti premia). Ma veniamo a oggi: parliamo delle foto che ci propinano alcuni per farci fuggire senza vedere l’immobile. Credo che il fine sia quello.
La terza delle dieci piccole cose da cambiare nel 2022. Le fotografie delle case in vendita
Sebbene mi fossi già espressa sull’argomento in questo articolo sulle case in vendita (finemente arredate), la questione non è stata recepita. Incredibile, vero?
Negli ultimi mesi mi sono ritrovata a guardare inserzioni di case in vendita per vari amici che stanno cercando di trasferirsi in Romagna. Così è ricominciato quel belvedere di foto di gabinetti con la tavoletta alzata. Noto con rammarico che in un anno e mezzo non hanno ancora trovato il tempo di chiuderle prima di fare le foto. Lo so, lo so, è una piccolezza. Una stupidaggine. “Guarda che problemi ci sono nel mondo e dimmi se questa qui deve pensare alle tavolette dei wc lasciate aperte!”.
Invece ho ragione a prendermela. Scegliere una casa dovrebbe essere un atto di piacere, da affrontare sereni. Non è una guerra in cui dobbiamo spulciare tra le foto delle mutande altrui, i giocattoli buttati in giro, le croste di pane ammuffito sul tavolo della cucina, i letti disfatti e il contenuto del water. Anche perché, diciamocelo apertamente, non è che siano tutti dei maghi del pulito.
Non bastassero questi panorami già tristi di per sé, la maggioranza degli agenti immobiliari ha le abilità fotografiche di una talpa ubriaca. Ma sono convinti di essere dei novelli La Chapelle. Le foto le fanno stando in piedi con lo smartphone ad altezza occhi, in modo da centrare e mettere a fuoco al meglio l’interno dell’armadio, la cappa della cucina o il wc aperto, quando si sforzano di abbassare lo sguardo. Che deliziosa vista, che interessante punto focale, devo stare attenta che non mi scivoli continuamente il click su “contatta”, tanto è l’entusiasmo creato da queste idilliache visioni! Se guardi le foto delle inserzioni immobiliari, passi del tempo a chiederti cosa stia cercando di inquadrare. Cosa ci vuol far vedere? Spesso resta un mistero.
Insomma, ci vuole così tanto a spostare una sedia, togliere una mutanda o abbassare la tavoletta prima di fare le foto? Non dico di togliere l’arredamento del 1955 per vendere meglio la casa, non siamo così futuristi, così americani. Ma perché farmi vedere la casa in cui potrei immaginarmi a vivere, quando puoi distrarmi con la vita degli anziani, seminando girelli, sedie a rotelle e stampelle di varia fattura? Io di solito chiudo questi annunci con in mente quella scena di Troisi con il predicatore, in Non ci resta che piangere. Ricordati che devi morire! D’accordo, invecchiamo tutti, lo sappiamo. Ma il cliente che deve comprare la casa… fallo respirare, magari deve anche accollarsi un mutuo di trent’anni e tu lo invogli con una panoramica delle scorte di pannoloni e una sedia a rotelle in primo piano?! Dillo, non la vuoi vendere davvero la casa! (Credo che questa sia peraltro la realtà di molte agenzie immobiliari, anche se sono convinti del contrario).
Agenti immobiliari in ascolto? Tranne i pochi davvero bravi e capaci. Potete partecipare alle dieci piccole cose da migliorare nel 2022? Ne dovete fare solo una. Ci fareste davvero felici se cercaste almeno di chiudere quelle tavolette del wc prima di fare le foto. Dai, è un piccolo gesto gentile che avrà anche un ritorno di immagine per voi. Poi se tralasciamo di fotografare altri orrori e la sedia a rotelle del bisnonno morto, va anche meglio. Sarà un anno migliore per tutti.
Di seguito, alcune immagini documentali che ho salvato di recente, per chi non ha mai avuto a che fare con il settore e non capisce di cosa si stia parlando.
Bagno misterioso. Questa è l’unica foto del bagno di una villa da quasi due milioni di euro. Genio puro. Vi lascio il link dell’immobile, finché sarà online. Secondo l’agente immobiliare e geniale fotografo, la reazione del compratore ideale davanti alla sua foto quale sarà? “Wow! Vedo un raro rotolo di carta igienica in mezzo al muro! La compro!”.
In effetti la foto è anche misterica… C’è il porta rotolo ma qualcuno si è fregato il wc. Oppure il wc è dietro il muro e il rotolo è in uso a Elongated Man. Insomma, alla fine questa foto è un capolavoro del noir immobiliare.
Un vero trono. Questa me l’ha girata un simpatico agente immobiliare, dopo aver letto il mio precedente post sugli agenti immobiliari. Subisce la categoria come noi e non vuole essere nominato per non offendere i colleghi.
Personalmente la ritengo un’opera d’arte incompiuta. Vorrei finirla… servono una trentina di spade di varie misure, qualche tappeto di pelliccia finta, un mantello e la regina dei draghi.
Qui non c’è la tavoletta del wc, ma potete accomodarvi sotto Chucky la bambola assassina.
Le foto a pois. Questa è una tecnica di ritocco fotografico particolarmente raffinata, che gli agenti immobiliari più bravi usano in presenza di latitanti o quando è in corso la lezione di mimo con zia Assuntina. Pallini sopra a tutto.
“Girati, amunì, che mi sono stancato di disegnare i pallini!”.
Bel soffitto comunque, ottima inquadratura, un filo più su e potevamo farci un’idea anche dell’appartamento al piano di sopra. Ma poi quando vedo queste foto mi sorge spontanea la domanda: dove si è messo per fare questa foto? In piedi sul comodino, con le braccia in alto come ai concerti? Sul davanzale della finestra? Agenti immobiliari volanti.
Poltronissima per “Aspettando la morte di nonna”. Dramma immobiliare in tre atti. Regia: l’agente immobiliare che non sposta sedie, ignora prospettive, si compiace.
Qui l’agente immobiliare è un fine neorealista. No? Siete insensibili. Lì dove voi vedete solo un bagno disordinato con uno specchio rotto, lì dove voi pensate da borghesucci “poteva almeno chiudere il wc e togliere l’asciugamano”… lì invece c’è l’arte! Chiaramente qui l’artista agente immobiliare si esprime nella sua critica sociale neorealista, in un’acuta quanto polemica drammatizzazione della problematica esistenziale che si valorizza attraverso una documentazione cruda dei panorami del vivere. Pasolini avrebbe adorato questa foto.
L’agente immobiliare creativo. “Siccome non ho il grandangolo perché mi sono speso tutto in promozioni degli annunci, farò sembrare più grande il bagno presentandolo in orizzontale. Eh che ideona? Voilà, il bagno sembra largo il doppio, sono un genio! Genio!”
L’agente immobiliare pluripremiato fotogiornalista. Lo ammetto, non avrei saputo scegliere una prospettiva migliore per esaltare la presenza di una colonna in mezzo alla taverna. Il sogno di molti, sublimato in una foto. Pulizer subito!
Tranquilli. Prima del rogito tolgono il cadavere di nonna dal bidet.
21 Commenti
Ciao Grazia, non so se essere felice per essere arrivato alla fine di questa carrellata inquietante o triste perché mi sono fatto tantissime risate…
Di questo passo, finirò per fare una rubrica fissa sul mercato immobiliare! 😀 Ciao Stefano, buone risate!
Nooooo….che ridere!!!! Mi ci volevano proprio questi tuoi post!!! Mi dispiace per il problema col glutine ma come sempre sei fantastica a scherzarci sopra invece di abbatterti….grande Grazia!!!°
Grazie Daniela… ma anche nel disastro ci si ritrova tra gente che sa ridere, no? La nostra salvezza. Sul glutine ci torno, perché ti lascio solo immaginare le disavventure con questo nuovo mondo…
Peccato che sono finite!!! 🤣🤣🤣
Ciao Cristina! Ma per te, cara, per esaudire i tuoi desideri, ne metterò ancora. Contenta? 😀
Questi post mi fanno sempre ridere fino alle lacrime. Le agenzie immobiliari che mi fanno proprio sognare invece sono le britanniche The Modern House e Inigo.
Cara Diara, parliamo di un altro mondo, altre civiltà! Altri agenti immobiliari, anche. In Italia, salvo pochi che lo fanno con competenza, la maggioranza l’ha preso come lavoro di ripiego. Non amano le case, non ne sanno alcunché, però vogliono una percentuale sulla vendita, solo per aver pubblicato un’inserzione sgarruppata con le foto del cellulare e nascondendo l’indirizzo. Alla fine gli dai il 3-5% del prezzo di vendita solo per sapere dov’è. Anche no. 😀 (Ri-sottolineo, tranne i pochi che lavorano davvero bene e che vale la pena pagare… ma in Italia sono appunto pochissimi).
Quella a cui mi ero rivolta quando pareva che avessimo trovato altrove non si è nemmeno disturbata a farle, le foto. Le ho fatte io, decine e decine fino a trovare le meno peggio. 🤭 E giusto per ritrovarmi l’annuncio sperduto tra i mille altri di chi faceva da sé. E allora ciao. 🙄
Ho riso di gusto, grazie per questa iniezione di buonumore! 😂
Cara Rosanna, ne sono felice! L’intenzione è proprio quella… un po’ di risate in questi tempi non facili 🙂 Un abbraccio!
Grazie per la serie delle piccole cose, ci vuole proprio per rompere i bollettini di guerra di questi mesi. Se possibile, farei una richiesta: so che non è una piccola cosa perché la statistica è una scienza complessa, ma potresti chiedere ai giornalisti di cambiare i bollettini COVID? E magari fare solo un’analisi settimanale con due o tre andamenti che abbiano un senso e non numeri a caso? Comunque, per non stare troppo fuori tema, mi spiace per l’intolleranza. Mia madre si è scoperta intollerante al glutine a 90 anni 😭. Le farine sono inutilizzabili per il pane, ho provato una volta e ho prodotto armi improprie che purtroppo non mi sono state confiscate dalla DIGOS. Le uso solo se devo fare una bechamelle o una crema. Potresti provare la ricetta del pane di mais americano. Auguri🤗
Cara Diana, avevo detto “piccole cose”… questa è grandissima! 😉 No, non smetteranno di farlo finché voi non smetterete di cliccare su questi articoli, E’ semplice. La mia ricetta banale è solo di seguire direttamente le fonti, non i giornalisti che in Italia fanno il paio con gli agenti immobiliari. Conta tra l’altro che non possiamo nemmeno più parlare di giornalisti: salvo i pochissimi e vecchissimi contrattualizzati di qualche testata nazionale, le redazioni oggi si reggono su masse di disperati che scrivono articoli per 3 euro al pezzo, a volte gratis solo per “praticantato” infinito. Ora, se tu fossi un giornalista pagato a 3 euro lordi al pezzo, quanti ne dovresti scrivere al giorno per arrivare almeno a 1500 al mese lordi, meno di un operaio specializzato che non ha passato anni e buttato soldi con l’università? 500 articoli al mese, che diviso 20 giorni lavorativi fanno 25 articoli al giorno. Prova tu a scrivere 25 articoli al giorno, ogni giorno, articoli che abbiano anche un senso e sempre se sei così fortunata da avere qualcuno che te li commissiona. Perché altrimenti a questi 25 al giorno aggiungi anche le ore a cercare chi ti dia altri pezzi da scrivere.
Detto questo, vorrei chiarire che io non ho mai scritto gratis, ho sempre preso più del minimo sindacale stabilito dall’Ordine dei Giornalisti, che al momento è sui 25 euro a cartella, un articolo è in media 2-3 cartelle. Il che vuol dire però farlo come me: come hobby perché il 90% delle proposte è sempre di scrivere gratis o per 3 euro a pezzo. Io, per scrivere un articolo di FV, per esempio, ci metto ore di ricerca e spesso devo alzarmi, uscire e andare a intervistare qualcuno o passare ore a provare qualcosa, a cercare dati e verificare che siano corretti.
Adesso, non so tu, ma io non ho tempo per leggere cose raffazzonate scritte in velocità da dei poveretti sottopagati che non hanno un minuto per verificare le fonti e probabilmente non saprebbero nemmeno come farlo. Se vuoi proprio sapere dei numeri coerenti, vai tu alle fonti. Risolto 🙂
Farine senza glutine: ci tornerò in dettaglio, ce ne sono alcune con cui viene un buon pane e un’ottima focaccia. (Lunghe ricerche!). Grazie per il pane al mais, proverò!
Grazia, non intendevo certo chiedere a te di fare le analisi sui dati sanitari! È ovviamente un pio desiderio che i giornalisti pagati, magari quelli con contratto regolare con una grande testata, invece di leggere numeri a caso, facessero loro delle analisi ragionate.
Cara Diana, avevo capito! Non sarebbe nemmeno il mio settore tra l’altro. Infatti volevo solo spiegarti perché questi dati sono sempre sballati: i giornalisti che fanno quel tipo di articoli sono sempre nella categoria 3 euro/gratis, tecnicamente gli articoli da click clickbaiting 😊 Ormai é buono il pane se nelle redazioni dei giornali lo stipendio lo prende il caporedattore e quelli in video.
Cara Grazia, ti spiego perché lasciano nelle foto il girello le stampelle e la carrozzina del parente defunto: per dare una spiegazione al fatto che una magione così “appetitosa” venga messa in vendita dai proprietari. Questo nel caso incocciassero in un cliente come il mio compagno. Sto cercando casa in Galizia, ed il commento del mio amato bene ad ogni immobile proposto è una variante del tema: ” Ma se questa casa è così bella, perfetta, un affare, perchè se ne stanno liberando?” Il prossimo scheletro trovato in un sacco nei boschi potrebbe essere lui. Se gli agenti immobiliari hanno avuto a che fare con un energumeno di questo tipo, ringrazia che nelle foto non abbiano lasciato direttamente il defunto con tutta la cassa da morto…
OMG! 😂😂😂 A questa non ci arriva nemmeno il mio paranoico! 😂 Teme quindi che tutti si trasferiscano di corsa a causa di difetti della casa che voi scoprirete solo in seguito? Comunque grazie, inizio a spiegarmi molte foto!
Ormai è davvero raro nascere e vivere per sempre nello stesso luogo. La gente si sposta, per lavoro come per voglia di vivere da un’altra parte o in una casa più grande o più piccola… per non parlare poi di separazioni ed eventi vari. Non gli torna? 😂 Che tipo divertente però! Immagino gli agenti…
Carissima Grazia, mi hai proprio fatto sorridere e di questo ti ringrazio. Non solo: mi hai fatto tornare alla mente un sito spassosissimo che si occupa unicamente di queste foto terribili (Terrible real estate agents photographs).
Comunque ho avuto prova diretta dell’incapacità di uno di questi nostri agenti immobiliari quando ho visto in vendita sui soliti siti una casa delle mie parti dal cui balcone so per certo che si gode un panorama incredibile… ebbene: nemmeno una foto di questa incedibile vista ma tante del gabinetto orribile e buio anni ’80 e della cucina stile “cinico tv”;)
Buona serata e buon anno!
Maria Grazia, ne sono veramente contenta! Grazie per la segnalazione, quel sito è davvero comico, me lo sono segnata… vedo che non sono la sola a cercare di non soccombera alla follia di queste foto.
Io credo che la maggior parte degli agenti immobiliari non amino affatto il loro lavoro… non vedo altre spiegazioni. Ti abbraccio!
Sono morta dalle risate!!!! Troveranno il mio cadavere come quello di nonna accanto al wc (aperto)!!! Spero ti mandino una foto.
Sei un genio come sempre.
Grazie Federica ma spero che non lo troveranno affatto e che tu sia abbastanza in salute per le prossime puntate delle piccole cose da cambiare a gennaio! Un abbraccio (e wc sempre aperto, chiaro!)