Questo articolo in realtà è una chiacchierata tra amici e amiche davanti a un bicchiere di qualcosa di fresco, ridendo, per salutarci. Ci rivediamo qui a settembre. Se ci incontrassimo oggi per un aperitivo, vi racconterei delle mie vacanze a casa in agosto, di quella volta che ho provato a fare le vacanze in settembre, delle figuracce che faccio ogni tanto, di un vip che va sempre dove vado io e poi ordinerei un Ice Cervia Coffee. Se non sapete cos’è, c’è la ricetta.
Il titolo Le mie vacanze a casa in agosto l’ho messo per i ladri d’appartamento che mi leggono: le mie vacanze le faccio a casa in agosto, non ci muoveremo un minuto, sarà sempre presidiata. Questo perché ogni volta che scrivo qualcosa con un riferimento anche solo vago a un posto dove vado o a un giorno, il mio compagno mi fa un’ora di lezione sulla sicurezza informatica, su come i ladri usano i social, i siti, la visibilità degli altri per sapere quando entrare nei loro appartamenti. Attenzione! Potrebbero rubarmi i miei due chili di crauti fermentati al naturale o la scorta dell’acido citrico! Li vedo già appostati con Lupin III che studiano le mappe.
Comunque ecco qui, messaggio per i ladri: le mie vacanze le faccio a casa in agosto. Ovviamente l’abitare in posti di villeggiatura aiuta.
La ricetta per l’Ice Cervia Coffee
A questo nostro aperitivo virtuale, io prenderò caffé freddo shakerato. Siccome ho già dato a sufficienza con la Milano da bere e gli happy hour, da anni non bevo alcolici, soprattutto come aperitivo. Ma per avere in mano un bicchiere ganzo come gli altri, devo chiedere il caffé freddo shakerato, che in Romagna ti portano quasi sempre nel bicchiere da Martini. A Milano invece si usa il calice. Metà dei turisti della Romagna sono milanesi e pensano quindi che io stia bevendo un cuba libre nel bicchiere da Martini, oppure si scervellano a capire cos’è per ordinarlo anche loro, perché il milanese è sempre attento alle mode locali e vuole integrarsi nella fighezza del posto.
Se me lo chiedono direttamente – e capita! – rispondo che è un Ice Cervia Coffee, un irish coffee ghiacciato con un pizzico di sale di Cervia. La trovano un’idea grandiosa e vanno a ordinarlo, a volte li sento da fuori che protestano perché a quella là fuori l’hanno fatto, ce l’ha in mano. Scommetto che per settembre, a forza di gente che lo chiede, qualche lounge bar lo metterà nella lista. Il mio piccolo contributo alla movida della riviera.
Il motivo per cui ho deciso di vivere in mezzo alla natura e invece devo andare così spesso in mezzo alla movida è che gli amici di Milano hanno riscoperto la Romagna ed è un continuo “vediamoci per un aperitivo”. Mi fa piacere rivederli, ma se questi aperitivi fossero anche alcolici finirei la stagione con la cirrosi epatica. Quindi ordino caffé freddo shakerato e lo spaccio per Ice Cervia Coffee. Registrerò il marchio, valà.
Questioni di sicurezza e casualità estive
Per riprendere il discorso delle mie vacanze a casa in agosto (ripeto per i ladri in ascolto), Mr Sicurezza mi suggerisce sempre di guardare come fa Gianni Morandi, il quale dice dove è stato solo dopo che ci è andato. Secondo me lo fa per evitare i fan appiccicosi, ma secondo Mr Sicurezza è per non far sapere ai ladri quando è fuori casa. Comunque, ai ladri basterebbe guardare quando esco io per sapere quando esce Gianni Morandi, visto che ultimamente se vado a Monghidoro lui è a Monghidoro a prendere il fresco. Se vado a Casalborsetti lui è a Casalborsetti e la sera posta la foto di Anna con lui in posa plastica proprio su quella spiaggia dove ero io. Se vado a trovare un’amica in Toscana – e qui diventa inquietante! – alla sera lui e Anna hanno la foto in Toscana proprio lì dove sono andata io. Non dico il posto esatto per non violare la loro privacy e la mia, ma questi due mi stanno insospettendo…
Casualità turistiche a parte, già che siamo sull’argomento risponderò alla domanda che si sente rivolgere chiunque abbia abitato o soggiornato a Monghidoro: hai visto Gianni Morandi? Sì, solo una volta, lui ci va raramente. D’altra parte cosa devi andare a fare a Monghidoro, con quegli abitanti così accoglienti e la pace notturna in cui non ci sono mai, ma proprio mai, degli ubriachi che cantano il karaoke alle tre del mattino con l’impianto audio degli AC/DC al River Plate? Infatti io ci sono andata solo per emergenza e sono scappata di corsa, appena possibile. Però si sa, l’affetto per il paese natio dipinge tutto di rosa, quindi capisco che il grande Gianni ogni tanto torni a Monghidoro. Un po’ come me che sono ancora innamorata di Milano, nonostante quando ci torno mi vengano sempre tre o quattro nuove reazioni allergiche per tutta quell’arietta salubre.
Io non riconosco la gente, nemmeno Gianni Morandi
Gianni Morandi l’ho incrociato a Monghidoro all’uscita della pizzeria e non l’ho riconosciuto, come mio solito con chiunque. Siccome mi sorrideva, ho pensato che mi conoscesse. Credetemi che era una deduzione davvero logica, perché gli abitanti del posto si parlano e salutano solo tra loro, sono tutti imparentati, un’enclave che farebbe rabbrividire un genetista. Ne consegue che uno che ti fa un sorrisone deve essere per forza tra i pochissimi obbligati a rivolgerti la parola, tipo il barista e il vicino di casa. Così ho dedotto al volo che potesse essere un mio precedente vicino di casa, del paese vicino. Dato che ha accompagnato il sorrisone con la mimica facciale di “speriamo non mi voglia parlare”, io ho trovato l’espressione normalissima per uno del posto e ho salutato tutta soddisfatta: riconosciuto, ricambiato il sorriso e il saluto, tutto senza fermarmi.
Svoltato l’angolo, il mio compagno ha detto “Hai visto chi era?” e io giubilante per aver riconosciuto qualcuno al primo colpo e senza il suo aiuto, ho esultato: “Sì, era Roberto, non hai sentito che l’ho salutato? Mica saluto la gente che non conosco!”. Infatti.
Però Gianni Morandi sarà stato contentone che non ero una di quelle che voleva il selfie con Anna. Anzi, già che ci sono approfitto anche per scusarmi con quella ragazza che quella sera a Monghidoro è venuta al tavolo della pizzeria chiedendomi se ero Erbaviola e facendomi i complimenti per questo sito: mi dispiace di non averti chiesto il nome, di solito lo faccio sempre. Ma soprattutto mi dispiace perché di sicuro ci saremo incrociate altre volte in quel paesino e io non ti avrò mai salutata …non ero in grado di riconoscerti! Devo vedere le persone molte volte prima di riconoscerle (e non è detto che ci riesca). Pare sia un problema che va di pari passo con particolari capacità di calcolo e memoria.
Ora che ci penso, mi sorge il dubbio che Gianni voglia essere riconosciuto da me, magari è per questo che continua a venire dove vado io, vorrà farsi vedere più volte ed essere finalmente salutato come Gianni e non come Roberto. Chiudo qui perché mi sembra l’inizio di un libro di Stephen King o di un delirio paranoide. Mi devono aver servito davvero l’Ice Cervia Coffee.
La mia prima estate tutta romagnola.
Fino a due anni fa, in Romagna ci venivo saltuariamente in vacanza, giusto perché era vicino. Più spesso ci venivo per lavoro e mi piaceva tantissimo la gente, allegra e piena di vita. L’anno scorso, tra trasloco e contingenze varie, non me la sono goduta per nulla. Quest’anno sono partita decisa già da gennaio: spiaggia, voglio un’indigestione di spiaggia. Cinque mesi pieni di spiaggia.
Ovviamente fino a maggio ci sono andata solo per passeggiate con un giacchino leggero, archiviati tutti i vestiti da montagna mi sono ritrovata con il guardaroba più scarso di sempre. Però per andare in spiaggia serve poco, i due vestiti in croce si lavano e asciugano in mezz’ora, e anche in questo c’è del bello: leggerezza.
Da fine maggio è iniziata la vita da spiaggia, quella vera, e arrivata all’inizio di agosto non mi sono ancora stufata, anche perché abitando vicina ci resto due o tre ore, poi rientro. Il che è una gran cosa per me che non amo le giornate intere sotto il sole.
L’estate romagnola procede. Fino all’altro ieri mi portavo il lavoro in spiaggia, almeno quello portatile, salvo un paio di volte che sono proprio partita di casa senza niente per lavorare. Un lusso. Adesso, dopo tanti anni di attività in proprio, mi concederò per la prima volta tre settimane di vacanza pura. Non che non potessi farlo prima, ma ero sempre sull’onda dell’entusiasmo per i progetti in corso e non potevo interrompere, avrei continuato a pensarci lo stesso, ormai vita e lavoro sono piuttosto fuse tra loro. Oppure, per tanti anni, troppi, ero sempre in giro perché da maggio a settembre c’era il periodo affollato dei festival, conferenze, fiere ecc.
Come raccontavo, ho bisogno di riposo, quindi passerò del tempo a liberare la mente guardando il mare. Oppure leggendo cose leggere e non di lavoro. Oppure dandomi a qualche lavoretto di fai da te che aspetta da tempo, ma senza scadenze. Ci saranno aperitivi ghiacciati, lente cene romantiche in riva al mare, uscite con gli amici e passeggiate con il gelato, la siesta nel pomeriggio, i libri che non ho mai tempo di leggere perché devo leggere quelli di lavoro… il pacchetto completo della vacanza al mare per me. Solo che adesso ci abito al mare, quindi i ladri hanno vita dura, le mie vacanze sono a casa in agosto (ho ripetuto abbastanza, Mr Sicurezza?).
La prima volta delle vacanze in agosto come tutti gli altri
Insomma, ho deciso: dopo tanti anni approfitto del momento di sosta della maggioranza per farlo anche io. Sì, da libera professionista posso fare le vacanze quando mi pare. Voi credeteci pure. Ma io questa cosa non ve la racconterò mai perché è una bugia o un suicidio annunciato.
“Vado in vacanza quando voglio” sono le balle che vi possono raccontare delle donnette mantenute dai mariti che dicono di lavorare facendo una diretta Instagram a settimana: prendetevi il vostro tempo quando lo richiede il vostro corpo, ascoltatevi, rallentate, dedicatevi a voi stesse, staccate i primi quindici giorni di dicembre se vi sentite di farlo. Certo. Se non avete nessuna responsabilità, va benissimo.
Cosa succede davvero se lavori in agosto e vai in ferie a settembre
Io invece vi dico cosa succede davvero se siete una vera libera professionista che fa un lavoro sul serio, e si prende una vacanza, per esempio, in settembre. Io l’ho fatto davvero solo una volta, parlo per esperienza.
I primi giorni di agosto li passate a sentirvi intelligentissime: si lavora veramente bene senza la gente che ti telefona e ti messaggia di continuo. Lo rifarò tutti gli anni. Sono tutti via e non c’è nemmeno la coda per fare la spesa, fai tutto in cinque minuti. In pratica lavorare in agosto e fare le ferie in settembre è come fare due mesi di ferie! Sono veramente un genio!
Questo è quello che ti racconti la prima settimana, al massimo. Poi inizi ad aver bisogno qualcuno e quel qualcuno non c’è. Scrivi una mail per qualcosa che ti serve e il suo auto-responder dice che la persona rientra a fine agosto. Non puoi nemmeno protestare perché per il senso comune è normale non esserci in agosto. Vale solo per agosto, non varrà mai per settembre o per luglio o per marzo.
A inizio agosto, chi ti deve pagare ha già smesso di farlo a fine luglio: l’ultima settimana di luglio è notoriamente la settimana in cui si rimanda tutto a settembre, specialmente se ti devono pagare una fattura.
Arrivi così a metà agosto che sei stanca di ripeterti che tutto questo silenzio e pace è una pacchia, perché in realtà sei stanca, accaldata e sola. Organizzi degli aperitivi con te stessa sul bordo della vasca da bagno, facendo finta di essere insieme ai professionisti normali che hanno chiuso in agosto.
Il 14 di agosto tenti di convincerti dell’ottima scelta di lavorare, elencando tutte le noie che ti sei evitata quest’anno: i reumatismi presi sulla spiaggia umida per guardare le stelle cadenti a San Lorenzo, il pic nic con i panini cotolettati nella sabbia a Ferragosto, la grigliata serale del vicino con la fornace da fonderia a ottocento gradi rivolta verso il tuo balcone (o camper, o tenda, o villetta, ce n’è uno per ogni location), la gente sudata assembrata per l’aperitivo ovunque, i bambini che urlano ai genitori stanchi in coda nella gelateria sul lungomare. Volgi la mente in contemplazione estatica del tuo meraviglioso settembre di vacanza, in tranquillità e pace.
Il 20 agosto Ti si rompe la caldaia e la segreteria di tutti gli idraulici dice che torneranno a fine mese. Ma che saranno un po’ di docce fredde davanti a tutta questa pace? In più puoi approfittare dei saldi senza tutta la ressa, quindi un giorno, con quaranta gradi all’ombra, vai in giro per negozi per acquistare quel poco che manca al tuo guardaroba per le vacanze in settembre. Ma il mondo, ancora una volta, non gira con te: ti si palesano schiere di negozi chiusi per ferie e quelli aperti hanno già esposto per tre quarti la collezione autunno-inverno. Vuoi un costume da bagno ma alla fine valuti se comprare una giacca da sci e convertire le quattro settimane a Riccione con due giorni a St Moritz. A fine agosto i costumi da bagno diventano introvabili, insieme ai vestiti estivi e alle creme solari, soppiantati dai maglioni felpati, i grembiulini per la scuola e gli sciroppi per la tosse.
Il 25 agosto clienti e colleghi iniziano a tornare, mentre tu sei quasi pronta per partire. Ricevi otto email di nuovi ipotetici progetti che richiedono immediata attenzione e che cominciano tutte con “Come sono andate le vacanze? Noi benissimo, eccoci di ritorno!”. Tu sei stanca, pallida e in procinto di partire, mentre loro sono freschi, pieni di energie, abbronzatissimi e carichi a mille. Li metti in pausa e parti comunque, spiegando che hai lavorato tutto agosto e le tue vacanze sono in settembre.
E cosa succede dopo, quando vai in vacanza a settembre
Durante le tue geniali vacanze di settembre, scoprirai anche varie spigolature che non avevi immaginato. La prima è che il vicino con la fornace da fonderia orientata verso il tuo balcone (o camper, o tenda, o villetta) c’è anche in settembre, perché è un pensionato. A settembre sembra infatti di fare le ferie in una grande casa di riposo, cosa che io troverei anche interessante visto che nutro simpatia e rispetto per gli anziani. Ma l’assenza di tutte le rappresentanze di età la farà sembrare poco una vacanza. Sembrerà la prova generale per i novant’anni (l’età pensionabile prevista per la mia generazione).
La sfacciata beffa dei negozi chiusi si ripeterà: a metà settembre cominceranno a chiudere i ristoranti e gli alberghi stagionali, i negozi sul lungomare smantelleranno le vetrine uno dopo l’altro, essendo cinque mesi che lavorano ininterrottamente. Resteranno aperti solo i Pizza Kebab e le farmacie. Ti troverai a fare di nuovo l’aperitivo da sola sul bordo della vasca da bagno o, nella migliore delle ipotesi, sul porto canale di fianco a una vecchia coppia di tedeschi che succhia il brodo alle sei e mezza del pomeriggio.
In mezzo a questo panorama idilliaco, potrai almeno riposare la mente, leggere dei libri, meditare. Lo farai tra una telefonata e l’altra di gente che si lamenta di averti mandato una mail due ore prima, di non aver ricevuto risposta e… ma cosa ci fai ancora in vacanza?! Ma perché?! In vacanza fino alla fine di settembre?! Hai vinto alla lotteria?!
Tutto il mese così, tutti i giorni, tutto il giorno, con punte di rabbia di qualche esagitato che aveva pianificato la tua partecipazione a un progetto che lui ha pensato a ferragosto sul pedalò e sviluppato mentre i figli lo picchiavano in testa con i racchettoni. Perché tu non sei lì a dare forma e vita al suo progetto? Allora andrà da un altro!
Al rientro, poco abbronzata e ormai abituata a cenare alle diciotto con il passato di verdura, ti accorgerai che almeno metà dei clienti sono passati alla concorrenza e l’altra metà è incavolata nera. Ha dedotto che ti paga troppo, visto che te ne vai in ferie fino alla fine di settembre. Ti parleranno per tutto l’anno di tagli, citando le tue vacanze a settembre con una certa ironia sottesa.
Non bastasse, a settembre non avrai potuto chiamare i ritardatari e riscuotere le fatture dormienti di luglio più quelle di agosto, quindi a ottobre sembrerai un cavallo in corsa pazza nella prateria, schiumando dalla bocca dietro ai “ah quella fattura di luglio… me l’ero dimenticata! Siamo a ottobre! Com’è che quest’anno sei stata in vacanza fino a fine settembre?”. Sottinteso: ti pagano troppo, questa fattura te la faccio sudare, cara la mia consulente strapagata dai miei capi che a me danno solo quindici giorni di ferie a novembre!
Ecco perché le mie vacanze a casa in agosto
Quindi, eccomi qui, sono Erbaviola, in arte Grazia Cacciola. Ho rivoluzionato tutta la mia vita, ogni tanto vado a farmi una passeggiata o un viaggetto mentre gli altri sono in ufficio, spesso vado in spiaggia a lavorare, ma alla fine mi devo uniformare alle ferie in agosto e dicembre se voglio riposare davvero e continuare ad avere un lavoro.
Ho provato tutte le varianti in questi anni di libera professione, compreso dileguarmi in silenzio a febbraio che è un mese di fiacca (ma poi dove vai in Italia a febbraio? Ti fai addirittura un mese di settimana bianca?! Ritornello: non è che ti paghiamo troppo?!). Non c’è davvero altra soluzione: in questa cosa delle vacanze bisogna soccombere alla scelta di massa: agosto. Immagino sia diverso per chi fa altri lavori. Tipo il bagnino.
E voi, cosa farete? A casa, al lavoro, in vacanza o in vacanza a casa? Qualunque cosa facciate, vi abbraccio e ci vediamo qui a settembre (anche se passerò spesso a leggere e chiacchierare 😉 )
Foto Credit: Foto di Sean Oulashin, Hermansyah, Hatfields London, Ricardo Moura Cynthia Frankvoort, Olena Sergienko, pixpoetry, Khachik Simonian on Unsplash
15 Commenti
Le vacanze fuori stagione sono impagabili per solitudine, prezzo, trattamento e soprattutto clima. Io ti consiglierei fine maggio inizio giugno così anticipi tutti e neanche se ne accorgono che sei in vacanza. Un altro trucco che usiamo è dire che abbiamo un progetto all’estero per una decina di giorni e sono in pochi a disturbare o pretendere. Però credo che la differenza giugno settembre sia fondamentale. Perché a settembre c’è fermento, voglia di fare e di ricominciare mentre a giugno il contrario… A inizio giugno poi le giornate sono lunghe, le mattine e le sere sono fresche… Si torna davvero rigenerati!
Provaci!
Booohhh … io invece non mi ricordo mai i nomi … com’è che ti chiami … Gianna ?!
😘😘😘
Ildebranda, detta Grazia. Puoi chiamarmi Ildebranda, che è semplice da ricordare 😘😘😘
Ti farò compagnia da Oriolo Romano durante la ristrutturazione di Casa Matilda noi ce ne andremo o al lago di Bracciano o al lago di Vico o al mare accanto al castello di Santa Severa o faremo escursioni nella faggeta di Oriolo Patrimonio Unesco…o semplicemente a goderci il panorama dalla nostra bella terrazza!
Giannina, concordo con te sulle vacanze di brevi periodi! Però volendo prendere un mese, almeno per il mio lavoro, giugno non è proprio fattibile, se ne accorgono subito! e avrei gli stessi problemi di rincorsa-di-tutto a luglio e di ferma forzata ad agosto. Per stavolta mi uniformo io alla scelta degli altri… e che agosto sia! Un abbraccione di buone vacanze, qualunque e dovunque siano 😘
Tantissimi auguri di buone vacanze anche a te!
Sì per vacanze lunghe purtroppo ci si deve accontentare di agosto ma a casa saranno fantastiche!
Goditi il tempo per te!
Si chiama prosopagnosia. Ciao sorella, sono stata rimproverata per anni da mia madre perché le sue amiche si lagnavano che non le salutavo. Quindi ho iniziato a salutare chiunque. Ho smesso perché la gente mi guardava imbarazzata. Io non riconosco manco i miei parenti se li vedo da lontano. Al supermercato devo ricordare che colore sono gli abiti di Ale altrimenti me lo perdo. 😅
Non volevo usare il parolone! 😅 Non mi fa felice che la subiscano anche altri perché rende la vita un filo complicata… però è bello sentirsi compresi! Grazie!
Buone meritatissime ferie Grazia! 🌞
Grazie Rosanna, anche a te! 😘
Ciao Grazia! ti giuro che a me l’idea dell’Ice Cervia Coffee ispira veramente tanto, dovresti proporla!
Non puoi capire che ricordo mi hai sbloccato con la tesi di Monghidoro=Gianni Morandi. Quando ero piccola i miei nonni prendevano in affitto una casa per il periodo estivo in quelle zone, non ricordo neppure bene dove di preciso. Ero veramente piccola ma una cosa la ricordo: per me Gianni Morandi era diventato tipo uno di famiglia XD non l’ho mai visto ma mia nonna lo rammentava talmente spesso che mi aspettavo di vederlo ad ogni angolo.
Buon agosto in “staycation”! un caro saluto.
ah guarda ne avrei altre da dire! Per esempio che ogni persona che conosci (in realtà poche, dati i loro problemi con i forestieri) ti deve raccontare gli altarini di Gianni Morandi. Per esempio mi hanno indicato così tante volte una signora dicendomi “quella è la prima fidanzata di Gianni Morandi”, che alla fine non sapevo se avere più pena per lei che era ridotta a monumento locale ambulante o per me che dovevo risentire la storia per l’ennesima volta! 😅
Buon agosto a te e… buon Ice Cervia Coffee! 😘
Ciao carissima, da tanto non trovavo un attimo in totale relax per leggerti…mi hai fatto ridere parecchio x la storia di Gianni Morandi, non è che per caso ti segue 😀
…si accettano suggerimenti per allontanarle 😉 agosto come dici tu si ferma tutto nel nostro paese e in effetti è bello x chi può godersi il meritato riposo anche stando a casa se si ha la fortuna come noi di vivere in un posto dove stai bene e soprattutto con la persona che ami!
Noi con lavoro di marco abbiamo la fortuna di fare vacanze in vari momenti dell’anno ma una cosa è certa: agosto si resta a casa, e quest’anno siamo rientrati dalla Sicilia 6 di luglio…non facevo altro che pensare ai nostri pomodori che maturavano e alle cimici che magari li rovinavano 😀 per fortuna siamo tornati giusto in tempo…cominciano ora le porche cimici
Un abbraccio grande dal ❤ e buone vacanze
Buone vacanze Grazia, e mille grazie per i consigli sui pomodori in balcone, l’idea della staccionata di bambù tra il muro e le piante è geniale, lo farò senz’altro 😊
Bellissimo post come tutti del resto….io da un paio di anni sono passata alle ferie a settembre…perchè pur essendo libera professionista (mi occupo di certificazioni secondo standard ISO e della GDO) ho portato avanti a denti stretti il mio sogno di aprire con il mio compagno una casa vacanze al mare dove abitiamo recuperando la casa di famiglia dove sono cresciuta! E così facendo un doppio lavoro agosto non posso muovermi e quando posso mi ritaglio una settimana a giugno (per iniziare la stagione estiva con il piede giusto) e due a settembre lontana e isolata dal mondo per dimenticare il caos vacanziero!! Si fose come dici tu forse qualche cliente passa alla concorrenza …qualcuno sbuffa perchè vorrebbe ripartire subito…qualcuno invece ammira la mia super energia che mi fa fare doppia attività…e quindi è felice di sapere che dopo la pausa settembrina lo ricontatterò…A dire la verità le vacanze sono per me anche motivo di lavoro nel senso che facendo vacanze in altre case vacanza prendo spunti e segno nel mio quadernino inseparabile le idee da copiare anche da noi per l’anno prossimo! I clienti persi??? eh mi dico…pazienza….significa che erano destinati ad altri consulenti! IO decisi anni fa di rallentare…di lavorare meno…guadagnare meno ma avere più tempo per una vita vera e sana..e poi volevo fare anche altro, che mi rispecchiasse e mi appagasse di più. Il lavoro da consulente mi ha dato da mangiare per anni e me lo dà ancora ( ed è una certezza dato che il mio compagno purtroppo ha perso il lavoro nel 2018 e ancora fa fatica a rientrare nel mondo del lavoro)..quindi per ora non posso mollarlo…ma continuo a sognare e a sperare di poter un giorno avere anche un’altra casa vacanze per poter portare avanti questo mio progetto della vacanza all’insegna dell’accoglienza e dell’esperienza del luogo! Delle ferie a settembre e pausa a giugno posso dire solo che lo scorso anno al mare in spiaggia eravamo in due…l’anno prima (pre-covid) in sei…e sono finalmente riuscita a realizzare il sogno di affittare una casetta in riva al mare tutta mia (cosa che in agosto non ho mai potuto permettermi)…cellulare spento, email spente…si lo ammetto non sono un consulente perfetto ma come dicono i miei clienti..trasmetto sempre tanta serenità!!!!
Ti auguro una pausa estiva rilassante, oziosa e rigenerante, all’ombra di un pino in riva al mare con canto di cicale in sottofondo!
Buone vacanze!