Utilizzare questo tempo per migliorare la nostra vita

da Grazia Cacciola

Sto scrivendo questo post sull’utilizzare bene questi giorni di ferma e questo tempo al fine di migliorare la nostra vita da… venerdì 6 marzo! Siccome sul lavoro non avevamo mai affrontato una situazione del genere, venerdì non sapevo bene cosa mi aspettasse. Non avrei mai creduto che ci sarebbe stata la mole di lavoro di questi ultimi giorni. Le chiusure, aperture, modifiche di consegna, di pagamento e mille altri dettagli di tutte le aziende e professionisti per cui lavoriamo si sono abbattute come un ciclone, insieme a sistemi esterni che sono collassati per l’aumento di traffico o i troppi ordini. Sono onestamente distrutta. Sono le 15.00 di sabato 14 marzo e sto facendo una pausa dal lavoro, nella remota speranza di poter avere un’ora utile per finire questo post. E, se state per partire con la questione del “ringrazia, almeno tu puoi lavorare!“, non è il caso: per aiutare i nostri clienti in un frangente veramente difficile, abbiamo fatto una quantità di assistenze e comunicazione gratis. Quindi la differenza tra chi ha chiuso l’attività e noi è solo che noi abbiamo lavorato in gran parte gratis invece di stare sul divano a scorrere i social. Una scelta. Secondo noi lavorare in modo etico non è limitato ad avere clienti etici: bisogna anche aiutarli quando sono in difficoltà.
Nel caso delle chiusure per il Corona Virus, la difficoltà è per tutti e serve aiuto a tutti insieme, quindi abbiate pietà della mia scrittura dopo dieci giorni a lavorare a ritmi olimpionici. Ora spero che arriverà un po’ di pace anche per noi, magari l’inizio è nel finire questo post. Ci proviamo?

qualche vaso di spontanee nel mio angolo lettura

Utilizzare questo tempo per migliorare la nostra vita

Giorni fa mi sono detta: “Immaginati così il 3 di aprile, alla fine dell’emergenza e della reclusione forzata: dieci serie tv viste, duecento ore passate sui social, altrettante a chiacchierare al telefono. Guardati il 3 aprile, mentre la tua solita vita quotidiana sta per riprendere. Niente è cambiato.” Prospettiva terribile per me. Un grande spreco.  
Allora mi immagino già così: ho organizzato tutte le giornate o tutte le sere, mi sono ritagliata molti spazi per me e ho pianificato il nuovo progetto che farò entro l’anno. Sono pronta a decollare!
E tu che sei costretto a stare a casa? Come ti vedi il 3 aprile? Magari hai finalmente imparato a dipingere ad olio, a fare yoga o meditazione, hai letto tre libri specializzandoti in un nuovo settore o in una nuova attività creativa, hai imparato a suonare la chitarra o ti sei esercitata nelle sonate di Bach al violoncello come non facevi più da vent’anni, e magari hai anche imparato con i tuoi figli a giocare a Go (grande gioco di strategia e sapienza, consigliato!).
In questi casi noi avremo un ottimo ricordo del tempo di reclusione, avendolo accolto come un dono di tempo. 

elleboro selvatico - Helleborus

Pianificare uno o più nuovi progetti

L’esperienza del Corona Virus lascerà un ricordo in tutti gli italiani, ma per la maggior parte sarà quel momento in cui le partite di calcio sono state fermate, le coppie sono scoppiate, i figli son diventati insofferenti e i supermercati sono stati assaltati. Per altri – e se vogliamo essere fortunati saremo tra questi – sarà stato un momento di grande crescita. Noi, solo noi, abbiamo la responsabilità e il privilegio di trasformarlo in: quella volta che sono riuscita ad avere il tempo per seguire un corso di acquerello online, quella volta che ho imparato ad autoprodurre i fermentati, a fare un orto sul balcone, quella volta che ho progettato tutti i passi per cambiare lavoro e ce l’ho fatta.

Un progetto, che sia piccolo o grande, potrebbe diventare il nostro ricordo migliore di questo tempo regalato, un’utilizzare questo tempo per migliorare la nostra vita, al di là dei bimbi da intrattenere e organizzare, al di là di una vita di coppia che magari si evolve con più tempo per stare insieme, al di là delle offerte televisive e di pay tv che in questi momenti ci stanno bombardando.
Non abbocchiamo, sappiamo che succhieranno tutto il tempo, prima che ce ne renderemo conto sarà finito! 

Per alcuni, come me, lavorare da casa è un’abitudine consolidata. Per me cambia solo la restrizione alle trasferte di lavoro, tutte annullate. Improvvisamente, mi trovo anche io con tanto tempo in più (questo l’avevo scritto il 6 marzo! Ora mi fa ridere e lo lascio!) e non voglio certo perderlo a guardare una serie tv o chiacchierando sui social. Questo tempo in più, al di là di scadenze slittate e vari inghippi conseguenti, l’ho accolto come una benedizione (…o lo accoglierò, appena ce ne sarà l’opportunità! Lo spero!).
Le prime due settimane che hanno messo alla prova il nord Italia sono state tentennanti: alcuni a casa, altri al lavoro, altri che non sapevano cosa fare. Un po’ un delirio. Soprattutto per chi come me si è trovata a lavorare con gente che non aveva mai lavorato da casa. Primi dieci minuti di gaudio: i novelli nomadi digitali pensavano che sarebbero stati rilassatissimi a sorseggiare caffé davanti al portatile, mentre noi freelance pensavamo “ora te la godrai, signor TiTelefonoQuandoMiPare, assaggia la vita da freelance e fammi ridere!“. Infatti dopo 48 ore il clima rilassato aveva lasciato il posto a gente isterica che cercava di lavorare in videocall intanto che il coniuge cercava di fare lo stesso dall’altro lato della stanza mentre il sistema di smart working della sua azienda implodeva e i bambini correvano ovunque cercando di attirare l’attenzione dei genitori. Peggio che telefonare dalla sala borsa nel 1980. 

A una settimana di distanza, chi ha iniziato a lavorare da casa sembra aver trovato un equilibrio. Così come sembrano aver trovato un equilibrio i dipendenti che devono spostarsi, i commercianti che devono aprire o chiudere del tutto, i corrieri che hanno visto triplicare le spedizioni. Come insegna gran parte della sociologia, dopo un primo momento di follia si tende a trovare un adattamento alla situazione. Finalmente molti offrono servizi a distanza, che spero resteranno anche dopo questa crisi. Finalmente l’aria sembra essere più pulita, grazie ai minori spostamenti.
A questo punto, a parte coloro impegnati nel fronteggiare in prima linea l’emergenza e a cui va tutta la mia ammirazione e supporto, si può iniziare a utilizzare bene questo tempo liberato. Ho pensato di riunire qui alcuni suggerimenti che possano magari servire da spunto per accogliere al meglio questo tempo prezioso. 

margheriteapi

Se lavori già da casa o vuoi farlo in futuro

Potrebbe essere il momento buono per provarci sul serio e migliorare la tua vita per sempre! Se sei a casa, avrai l’occasione di sperimentare dal vivo cosa succede davvero lavorando in proprio, approfittane! Se lavori già in proprio, magari da casa tua, il rallentamento delle attività potrebbe essere una buona occasione per fare ordine e proporre un po’ di regole a clienti e collaboratori. Ne ho parlato approfonditamente nell’articolo-guida Downshifting: come gestire il proprio lavoro da casa. In questo articolo trovi anche le mie 11 regole per lavorare da casa in serenità

Se vorresti cambiare lavoro e svolgerlo in proprio, potrebbe essere il momento ideale per pianificare. Adesso che bisogna stare molto a casa, prova a fare un piano, buttare giù delle idee, vedere dove ti portano i ragionamenti. Lavorare in proprio comprende lo sviluppare una forma mentale adatta, diversa da quella di un dipendente, ne ho parlato in Lavorare da casa e la forma mentale diversa, un articolo in cui alla fine trovi anche le mie 5 regole ferree per arginare le interruzioni.

Se il tuo maggior timore è invece rinunciare allo stipendio fisso, può aiutarti l’articolo Lavoro, posto fisso, stipendio e altre mitologie, in cui ho parlato ampiamente della forma mentale di chi lavora in autonomia e di alcuni condizionamenti che si possono cancellare. 

Se invece hai problemi più pratici come per esempio evitare di passare il tempo in cucina ora che sei a casa, qui ti propongo il mio metodo per la schiscetta (o bento box) da lavoratore autonomo: La schiscetta vegan e lavorare da casa.  Nel frattempo ho cambiato un po’ abitudini alimentari (sempre vegan, chiaramente) e riempio le mie schiscette in altro modo (vedi sotto nella parte dedicata all’alimentazione), ma il sistema salva-tempo è sempre quello. 

torta pasqualina vegan

Migliorare la propria alimentazione o approfittare per depurarsi

Mi sembra un ottimo periodo per farlo, c’è anche una notevole spinta migliorativa data dalla necessità di un sistema immunitario efficiente, cosa che dipende in gran parte dall’alimentazione e dalle condizioni di vita. Non serve vivere in mezzo ai boschi, si può fare un ottimo lavoro anche vivendo in città: più il sistema immunitario è forte, più la mente è ferma e centrata, più noi siamo positivi, meno rischiamo di instaurare guerre puniche con i virus. Ogni giorno il nostro sistema immunitario affronta una quantità di batteri, allergeni e virus senza che quasi ce ne accorgiamo, altre volte ce ne accorgiamo con raffreddori, allergie e febbre ma siamo in grado di tornare in salute: è indice di un sistema immunitario che lavora e ha una risposta veloce alle aggressioni esterne. Lavorare su questa risposta è possibile, con un’alimentazione adeguata e mente pulita, centrata. Non basta un intestino pulito, ci vuole anche una testa pulita!

Personalmente, oscillo tra la macrobiotica moderna, applicata alle condizioni di vita occidentali-europee, e la dieta nutritariana, un sistema di alimentazione adatto a tutti. Per la macrobiotica mi rifaccio alle lezioni di Mikio Kushi, allievo e collega di George Oshawa, e di René Levy, il fondatore di Cuisine et Santé che ha adattato la macrobiotica al clima e alla cucina europea. Anzi, ne approfitto per annunciarvi che sul prossimo numero di FunnyVegan troverete un mio articolo con una chicca speciale che arriva proprio dalle lezioni del grande René Levy, una tecnica speciale che rivoluzionerà la vostra dispensa. 
Della dieta nutritariana, invece, ne ho parlato ampiamente qui in Guida alla dieta nutritariana (Eat To Live). Si tratta di un sistema di alimentazione molto intelligente e facile ideato da un cardiologo, il dottor Joel Fuhrman. Ho scritto questa guida anche perché l’ottimo libro di questo medico è stato tradotto malissimo in italiano, al punto che purtroppo invalida alcuni principi rendendoli incomprensibili o assurdi (non si contano le traduzioni fantasiose di alimenti comuni scambiati con nomi di erbe rarissime che non c’entrano alcunché). In realtà il sistema è veramente semplice, tanto che questa guida è più che sufficiente. 
Perché oscillo tra due diete, vi chiederete. Perché per me che vivo in montagna, al freddo tosto d’inverno (quest’anno in realtà per nulla), è più appagante e funzionale un’alimentazione calda d’inverno, che in questo caso è la macrobiotica, e un’alimentazione più fredda-cruda d’estate, quando passo infatti alla nutritariana. Ho trovato questo equilibrio che per me funziona bene. 

Se poi volete approfittare per un bel periodo di digiuno depurativo… è anche il periodo giusto! La primavera anticipata aiuta parecchio, così come gli eventi sociali azzerati. Qui trovate diversi miei articoli in cui parlo dei digiuni depurativi, compreso un piccolo diario del mio primo digiuno del 2007

Non voglio fare pressing sui non vegan, ma … è un’ottima occasione per sperimentare ai fornelli e gustare qualche specialità che vi farà cambiare idea sul non mangiare animali e derivati. Sì, lo so “sa tut de carton!” e avete anche ragione: anche io più volte trovo che il cibo vegan che mi propongono sia una sbobba insostenibile e insapore. Appunto per questo cucino molto a casa. Oggi in realtà va un po’ meglio, sono migliorati, ci sono anche ottimi ristoranti vegan, ma sono davvero rarissimi. Visto che siete in casa per forza però… perché non provare la mia sacher vegan? O la mia torta super cioccolatosa che assomiglia alla tenerina al cioccolato ma è più buona? Vi stupiranno per facilità e gusto! Un primo passo goloso, dai 🙂  (Se le fate mandatemi almeno una foto, ci tengo tantissimo!) 
Se poi vi viene in mente di spignattare a più non posso… vi lascio alle ricette di erbaviola e a quelle che, lavoro permettendo, posterò prossimamente. 

 

farfalla sulla lavanda

Una forma mentale nuova per vivere più rilassati e consapevoli

Come dicevo sopra, una migliore centratura, mentale e spirituale, è necessaria anche per un’ottima salute. La mente, ormai lo sappiamo da molti studi scientifici degli ultimi cento anni, influisce moltissimo sul funzionamento degli organi e del sistema immunitario
Ci sono metodi abbastanza semplici per cominciare a prendersi cura di sé stessi e del proprio equilibrio. Ho parlato di alcuni di questi metodi o semplici riflessioni in diversi post di questo sito, in particolare:

La serenità è per tutti. La serenità possiamo crearla dal nulla, anche senza possedere molto e dovendo affrontare diverse preoccupazioni. La felicità è uno stato transitorio, un culmine in un momento o una scelta per menti allenate, mentre la serenità è uno stato che tutti possiamo raggiungere con queste poche e semplici riflessioni. In questo articolo vi spiego il mio personale metodo per essere sereni anche in mezzo alle tempeste della vita

Essere felici fa paura. Continui a procrastinare e non riesci a concludere un progetto? Questo articolo è per te. Inutile che ce la raccontiamo: tutti prima o poi non facciamo qualcosa e la tiriamo in lungo all’infinito perché abbiamo paura. Una paura che non identifichiamo bene, perché si nasconde dietro a tutti gli impegni quotidiani e alle nostra serie preferita su Netflix. “Ancora una puntata, poi comincio a studiare“. Quanti lo dicono? Tanti, a volte è capitato anche a me! Vi spiego perché succede e come uscirne trionfanti. 

Però delle volte la vita è davvero tanto tanto dura e arrivano difficoltà difficili da gestire o anche solo da digerire. In questi casi, io ho imparato il distacco zen, che è una pratica di lunghissimo apprendimento e tanto studio, quindi non ve la propongo in un solo articolo, non saprei proprio come riassumere in breve e non sono un maestro zen, rimando a chi è più competente. Ma sono arrivata all’esercizio del distacco da qualcosa di più italiano e antico, anzi di latino: l’amor fati. In questo articolo Amor fati. Un percorso di cambiamento e felicità, ho spiegato come sono riuscita a superare e vedere sotto un’altra luce una delle situazioni più brutte che mi sono capitate, ovvero rinunciare alla ricerca in università. All’inizio mi sono sentita tradita nella fiducia dalle persone che dovevano tutelarmi, derubata del lavoro dei miei sogni a favore di un paio di raccomandati patetici e quindi destinata a fare per sempre dei lavori di ripiego rispetto a quello che avrei potuto fare per capacità e passione. Come si supera una cosa del genere? Amor fati. 

Mindfulness. Oggi se ne parla tanto, anche in modo distorto purtroppo, al punto che certe volte sono quasi irritata da questa nuova moda di chiamare mindfulness qualsiasi esercizio di concentrazione. In realtà si tratta di una pratica sì molto semplice, ma anche seria e per nulla banale. Serve soprattutto per aumentare la consapevolezza e la concentrazione. Io l’ho incontrata anni fa e ne ho tratto così tanto giovamento che ho inserito un esercizio di mindfulness anche nel mio corso Cambio vita, mi reinvento. Vedo che è uno di quelli più apprezzati perché è semplice e fornisce risultati immediati, bastano un paio di giorni e cambia già molto. Ne ho parlato in Mindfulness, l’arte di essere presente che mi ha ridato la concentrazione

Pratica, relax & autoproduzione per utilizzare questo tempo e migliorare la vita

Qui potrei partire con i suggerimenti di cosa fare in questi giorni, cosa imparare di nuovo, e… finirei probabilmente l’elenco tra un mese! Vi dico allora un po’ di cose che farò io, lavoro permettendo. 
Prima di tutto, siccome sono prossima a un trasloco (anche se non abbiamo ancora la data precisa vista la situazione di blocco per il Coronavirus) mi preparerò per tempo facendo una bella selezione di tutto quello che ho in casa e cercando di minimizzare ancora di più i nostri possedimenti, con l’aiuto del mio compagno. Ora, non immaginatemi come una novella Marie Kondo perché non lo sarò mai: la maggioranza dei miei oggetti non fa blink e mi terrorizzerebbe il contrario. Sono solo oggetti, alcuni belli e alcuni semplicemente utili. Posso convivere benissimo con due cavatappi e tre mestoli: per quanto sia una minimalista, di alcune cose è più comodo averne di più, per esempio per avviare la lavastoviglie solo ogni due giorni. Inoltre ho già spiegato con una sana risata perché il metodo della signora rosa confetto non sia adatto a tutti e sia più che altro marketing per sognatori in Il magico potere del riordino e il marketing #konmari.  Il che va benissimo comunque se per voi funziona. Per me funziona meglio questo metodo di decluttering materiale e mentale

Vorrei anche sperimentare un nuovo metodo per il trasloco, che mette insieme tutti i metodi più efficienti che ho usato in passato. Dovrò scrivermelo perché è un po’ che ci penso e va organizzato a tavolino, coinvolgendo anche l’altra metà della coppia che credo sarà entusiasta. Sverrà, ho avuto questa illuminazione di applicare un sistema di progettazione dei database al trasloco! Condividerò, certo. Ma prima di cominciare, mi rileggerò L’arte sottile di traslocare in sei facili lezioni, soprattutto per ricordarmi cosa proteggere dai traslocatori! Tra un trasloco e l’altro tendo a dimenticare i lati oscuri dei traslocatori. 

Sto finendo la nuova revisione di un libro e vorrei approfittare di questo periodo per lavorarci di giorno invece di farlo la sera, la mattina alle 4.30 o nel fine settimana come ho fatto per tutti gli altri. Quando il lavoro è finito è una soddisfazione, ma c’è dietro una fatica che pochi si immaginano, persino quando si parla di libri di cucina. Se volete farvi un’idea di cosa c’è dietro un lavoro serio che non sia il semplice raccogliere un po’ di ricette dal proprio sito o ancora peggio dalla rete, cosa significhi lavorare sodo e pubblicare qualcosa di completamente diverso, nuovo e utile… vi lascio alla lettura di La saudade dello scrittore

Solo per rilassarmi, vorrei mettere al lavoro un nuovo germogliatore e sorvegliare la riuscita di qualche varietà di germogli che mi incuriosisce. Se vi affascina l’argomento, questo è il momento giusto per cominciare: siete in casa mattina e sera per annaffiarli, basta prenderci la mano e li gestirete benissimo anche una volta ritornati al lavoro! Qui trovate una Piccola guida alla germogliazione casalinga. C’è già tutto, non serve altro e se avete qualche domanda… scrivetemi! Si tratta comunque di un impegno modesto, dieci minuti in tutto ogni giorno

Infine, spero di potermi sedere sul divano con i miei gatti, lavorando a maglia e rilassandomi. Non è un’attività tranquilla: tra gomitoli rubati, fili tirati e coccole, mi ci vogliono mesi per finire qualunque cosa. Vorrei lavorare a un nuovo maglione con la tecnica top-down di cui parlavo in Maglia top-down con meditazione, come iniziare un anno sottosopra. Mi sono trovata benissimo con questa tecnica e con il libro di cui parlo nel post. Il primo maglione l’ho dovuto disfare più volte, ma solo perché io arrivo da anni di ferri dritti e la maglia top-down è un concetto completamente diverso, come passare dalla bicicletta all’auto (meglio la bicicletta, sono d’accordo, è solo un esempio). Da allora ne ho fatti due con la tecnica top-down, il che è un record per me che lavoro solo qualche sera, davanti a un film, con i gatti di cui sopra che rendono il tutto più funambolico. 

Utilizzerò questo tempo per migliorare la mia vita, sostanzialmente. Al di là dello studio che mi accompagna da tanti anni, tutti i giorni e per ore, per me questi saranno quei giorni in cui ho finito la revisione di un libro senza nottate in bianco, in cui mi sono rilassata e ho organizzato il trasloco… e chissà che questo non sia l’ultimo e il più tranquillo, organizzato e facile! Mi faccio l’augurio da sola!

 

totem di Erbaviola per focalizzare gli obiettivi

In qualunque modo decidiate di utilizzare questo tempo per migliorare la vita

Qualunque progetto decidiate di affrontare in questo tempo casalingo obbligato, ricordate che non c’è un’età giusta: si può fare tutto, magari diversamente ma si può fare tutto.
Tempo fa, per dimostrarlo e dare esempi concreti, ho raccolto 8 storie d’ispirazione di persone che hanno cambiato vita dai 35 agli 80 anni. Vi confesso che a volte rileggo anche io questo post, per me le vite di queste persone sono tra le più ispiranti per il cambiamento di lavoro e prospettiva. Avete degli esempi personali? Mi piacerebbe conoscerli!
Se poi il vostro progetto è particolarmente tosto o implica più aspetti, un ottimo modo per focalizzarli e non perdere di vista gli obbiettivi è quello di costruire un totem. Ho raccontato del mio personale metodo dei totem in Un totem per realizzare nuovi progetti.

Ci risentiremo ancora, domani manderò la newsletter con il mandala di Marzo. Se non siete ancora iscritti alla newsletter, iscrivendovi e fino all’invio di domani ricevete il mandala di Febbraio come benvenuto.

Intanto: un grande abbraccio virtuale, forza!

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11 Commenti

Daria Di Martino Marzo 14, 2020 - 9:54 pm

Grazie per questo post, per aver trovato il tempo di scrivere e per la carica che riesci sempre a trasmettere! Ne avevo proprio bisogno!!! Sono sicura che lo leggerò e rileggerò in questi giorni, non voglio perdermi questa occasione di tempo donato! Ti aggiornerò sui miei progetti se ti fa piacere!

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Grazia Marzo 15, 2020 - 8:41 pm

Cara Daria, ti ringrazio e sicuramente mi farà tanto piacere sentire i tuoi nuovi progetti! Anzi, sono sicura che se vorrai condividerli anche qui, saranno ottimi spunti per altre persone che passano e leggono. Un grande grande abbraccio!

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Irene Mantoan Marzo 14, 2020 - 10:26 pm

Cara Grazia, comincio con un piccolo impegno questo strano periodo a casa: appassionarmi sempre di più e sperimentare la cucina vegana (te ne avevo scritto via instragram in merito al buonissimo risultato ottenuto con il salame di cioccolato vegan e mi sto appassionando un sacco e ottengo ottimi risultati) e sopratutto cucinare per il mio compleanno la prima torta vegana: la tua meravigliosa sacher. arriverà sicuramente foto su instagram. speriamo mi venga bene.

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Grazia Marzo 15, 2020 - 8:43 pm

Che bello Irene, ottima idea! Sarà sicuramente un compleanno di grande evoluzione! Ora sono in trepidante attesa del risultato della sacher… intanto ti faccio gli auguri in anticipo! Un abbraccio grande!

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Tiziana Marzo 16, 2020 - 9:17 am

I tuoi articoli fanno sempre bene all’anima, è un piacere leggerti. Anche io faccio parte di quelle persone che saranno in ferie da questa settimana. Mi sento molto grata per questo tempo che avrò a disposizione. Ieri ho fatto la mia pianificazione settimanale e ho scelto di dedicarmi all’orto, alla formazione, al decluttering e al volontariato (a distanza). Voglio dare valore al mio tempo con attività di qualità e con presenza. Un abbraccio

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Grazia Marzo 16, 2020 - 3:18 pm

Cara Tiziana, grazie! Allora sarai contenta di sapere che, lavoro permettendo, adesso riuscirò a scrivere e concludere un po’ di bozze in attesa!
Che bello il tuo programma, molto personale e centrato! Ti auguro di viverlo pienamente!

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Silvia, Luca e Tommy Marzo 18, 2020 - 5:51 pm

Grazia ti volevo ringraziare pubblicamente e di cuore per tutta l’assistenza di questi giorni!!! Sono veramente felice dei miei germoglietti e della nostra alimentazione “depurata”!
Grazie ancora per la pazienza con cui hai risposto a tutte le nostre domande, sei un dono prezioso per il mondo!!!

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Grazia Marzo 18, 2020 - 8:16 pm

Cara Silvia, grazie! Mi fai arrossire! Non c’era davvero bisogno del ringraziamento pubblico, sei stata carinissima. Un abbraccio grande, in attesa di sentire novità autoproduttive!

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Giulia Maggio 14, 2020 - 8:23 am

Ciao Grazia, questo è il primo post che leggo dal tuo blog. Mi piace molto il tuo modo di esprimerti..mi sembra molto fluido infatti nonostante la lunghezza dell’articolo sono rimasta concentrata a leggerlo fino alla fine. Cosa che ultimamente non riesco a fare facilmente visto che tendo a perdere interesse per tutto ancora prima di aver iniziato, specialmente in questo periodo in cui la vita non si è fermata ma a causa della mia mentalità l’ho fatta fermare.. con la consapevolezza di quanto possa essere un atteggiamento distruttivo. Ho visto diversi spunti e cercherò di esplorare il tuo blog per trovare quella scintilla che mi faccia agire.. perché per adesso ne sono rimasta ispirata! Grazie

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Adriana Marzo 19, 2020 - 1:09 pm

Sempre ottimi e meditati spunti.
Io devo uscire per lavorare ma faccio i turni perciò l’unica cosa che è cambiata è che tra un’andata e un ritorno esco solo per la spesa indispensabile, mia e per la vecchietta vicina di casa se le serve qualcosa.
Al momento tra i magnifici suggerimenti che ci dai ce ne sono due che mi attirano in particolare e sono in contrasto tra di loro.
Uno è la depurazione e l’altro la Sacher.

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Maria pia fiorentino Marzo 20, 2020 - 10:18 am

Buongiorno Grazia, scopro con piacere, in questi giorni, la tua storia. Preziosi per me tutti gli articoli, perché nel cambiamento di vita che ho in programma a breve “SPERO”, virus permettendo, ci sono proprio tutti i temi che tratti da affrontare ed una guida consapevole, utile e pratica era proprio quello che stavo cercando. Sono già da subito una tua fan. Grazie infinite. Anche la comunity Semplicità Volontaria di Francesco Narmenni che seguo da un po’ è in linea con il tuo pensiero da cui ho tratto moltissimi spunti e consigli fino ad oggi. Sono felice che da ora in poi con la tua entrata nella sfera magica del cambiamento consapevole, si arricchirà la mia conoscenza. Davvero grazie mille. Maria Pia.

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