Quante volte abbiamo parlato su questo sito di riciclare, di semplicità, di decluttering e fenomeni del momento come la famosa Marie Kondo? Molte volte, per tutti i 19 anni di presenza in rete. Nel post precedente in cui parlavo del recupero di una scrivania e tre sedie di design riciclando una cappa divenuta inutile per noi, si è palesato però un altro aspetto: riciclare guadagnandoci. In effetti non avevo affrontato ancora l’argomento per bene e mi torna utile a questo scopo una collaborazione con Mercatopoli che mi ha invitata a provare il loro sistema di riuso di qualità.
I limiti del riciclo in piccoli mercatini
Di solito, come già sapete, dono le cose ancora in ottime condizioni ma che ritengo superflue a un mercatino locale gestito da un’associazione, così che gli oggetti si trasformino in sostentamento per gli animali abbandonati. Ottima cosa ma ha dei limiti locali. Per esempio, non c’è mercato per l’elettronica specializzata e si rischia di intasare inutilmente lo spazio a disposizione. Quando ci sono cose che sarebbe inutile donare al mercatino, mi rivolgo al gruppo Facebook locale di scambi e baratti. Più di una volta mi è capitato di farlo anche per donare cose ancora utilizzabili, per esempio un piano di lavoro della vecchia cucina. Anche qui, però, gli utenti sono pochi e tutti del posto: possono accapigliarsi per lo spalaneve motorizzato, ma ignorare una tavoletta grafica nuova. Questa situazione ha creato un accumulo di oggetti che mi occupavano dello spazio. Per quanto cerchiamo di semplificare, abbiamo sempre troppe cose… è una lotta che prima o poi vincerò! Per ora sono solo sulla buona strada per tenere il meno possibile.

Il grande negozio Mercatopoli di Fontanellato, PR
Mercatopoli a Fontanellato
Ho deciso di provare allora questo metodo diverso, rispetto al mio solito. Conoscevo già Mercatopoli perché anni fa ne ho visitati diversi alla ricerca di una credenza anni ’50 da restaurare. Devo dire che, rispetto ad altri negozi di usato, c’è molta più selezione qualitativa e si trovano anche dei pezzi notevoli di design e modernariato. Poi ho scoperto che un Mercatopoli bello grande era proprio vicino a un mio cliente! Visto che in questo periodo mi capita di andare spesso a Fidenza, ho portato con me una selezione di oggetti in ottime condizioni che meritavano una seconda vita e ho fatto una sosta al Mercatopoli di Fontanellato.

I miei oggetti mentre vengono valutati da Mercatopoli Fontanellato
Gli oggetti che ho deciso di passare a qualcuno che ne faccia un ottimo uso.
Un AirPort Extreme Base Station, usato poco e con ancora scatola, confezione, istruzioni. L’avevamo comprato due uffici fa, ma non va bene per il precedente e l’attuale. L’avevamo tenuto inscatolato in vista di un uso futuro, ma non è compatibile con il fornitore adsl professionale che utilizziamo adesso. È compatibile però con tutte le utenze domestiche, può essere impiegato ancora per anni da una famiglia che potrà averlo semi-nuovo a un prezzo esiguo.
Una tavoletta grafica Wacom usata solo una volta, con tutta la confezione e gli imballi. Era un regalo, l’ho provata ma non mi ci trovavo per nulla, pur essendo ottima, la utilizzano anche nelle scuole d’arte. Però io ho un’altra manualità e per i pochi lavori che faccio che richiedono una tavoletta grafica, non aveva senso che cambiassi impostazione di lavoro facendomi venire una tendinite. La vita è breve. Però magari là fuori c’è qualcuno che la desidera al prezzo di una pizza e birra, sarà accontentato e abbiamo salvato un altro oggetto bello, nuovo e funzionale.

I vestiti mentre vengono valutati dallo staff di Mercatopoli Fontanellato
Faccio outing!
Ora passiamo a un outing che mi renderebbe la cliente perfetta della Kondo, se non fosse che rabbrividisco ogni volta che sento i suoi gridolini “buttare via!”. Buttare un cavolo! Non solo è uno spreco, ma ci sono memorie, ci sono affetti, ci sono risate e sentimenti. E ok, c’è una casa che va svuotata e semplificata. Le memorie non si tengono per oggetti ma, appunto, per memorie. Nessuno mi porterà via il ricordo di una bella festa se do via il vestito che avevo. Anzi, vediamola così: andrà a nuove bellissime feste. Ed è da questo che parto: mi sono staccata da abiti che languivano nei “forse un giorno” dei miei cambi stagione. Tra questi, una gonna in lamé trapuntato color oro. Cosa ridete?! A suo tempo era una fighezza! La gonna di un vestito fatto fare su misura e indossato a un paio di feste. La gonna, come aveva furbescamente indicato la stilista, si poteva usare anche da sola con una maglia nera. Solo che, dopo un paio d’usi, me la sono portata dietro anni e anni, prima come ricordo, poi con la pietosa idea di indossarla ancora un giorno… E qui immaginatemi mentre sono sdraiata a terra ridendo: non solo ora è stretta, ma vivo in un paesino di montagna! Non so se sarebbe adatta per una serata montanara tipo passeggiata con le ciaspole nella neve al chiaro di luna. Magari a Capodanno se la godrà qualcun altro che avrà anche un capo unico di sartoria a meno di un poli-petrolato di qualche grossa catena dell’abbigliamento.
Fatto il passo più difficile, seguono altri distacchi emotivi
Una volta trovata la forza morale di staccarmi da questo cimelio della Milano da bere, sono riuscita ad unire alle cose da portare anche un paio di pantaloni nuovi, ancora con etichetta, che sono decisamente di due taglie meno… da molte stagioni! Però belli, e il pantalone semplice nero va sempre. Le mie speranze di entrare in questi specifici si infrangono sugli scogli della mia scarsa attitudine attuale a strafarmi di sport mangiando solo una foglia di insalata. Anche questa è una versione di me che ho abbandonato insieme agli abiti da sera luccicanti. Renderanno felici altre persone, adesso voglio vederla così!
A seguire ho messo nella scatola delle cose da portare anche un abito nero invernale da giorno troppo leggero per dove vivo ora (con le maniche corte poi! Ma chi ero? Volevo proprio soffrire!) e una tuta da sci, anche quella di qualche taglia fa e che comunque non utilizzerei più perché vivo nell’unico posto di montagna con mesi di neve ma senza le piste da sci, nemmeno quelle da fondo fatte in giornata (non voglio fare altri commenti in proposito). Per andare in giro con la neve, qui, uso i pantavento. La tuta da sci, di una nota marca del settore, è stata usata poco, motivo per cui è l’unica che avevo tenuto con l’idea di usarla ancora un giorno… ma visto che non succede è meglio se la utilizza qualcun altro.

I vestiti mentre vengono valutati dallo staff di Mercatopoli Fontanellato
E infine liberiamo anche il mastodonte nell’armadio!
Non ultimo, un oggetto che piace tantissimo alle signore ma che per me è diventato davvero inutile: un mastodontico beauty Samsonite. Avete presente i Cabin rigidi di anni fa, in cui ci stava il mondo? È stato utile a suo tempo, ma ora che ho molto semplificato anche questo aspetto della vita, mi basta una pochette nel trolley. Quindi è inutile custodire questo gigante nell’armadio. È stato il mio compagno per molti viaggi, per un periodo è stato anche la custodia perfetta per macchina fotografica e obbiettivi. È ancora in ottime condizioni e quindi si merita anche lui un’altra vita, chissà quanti altri viaggi lo aspettano.
Curiosi di sapere com’è andata? Domani vi racconto cos’è successo durante la visita al negozio, vale un post a parte!
Intanto vi invito a visitare il sito di Mercatopoli per saperne di più sul suo sistema di vendita!
Articolo scritto in collaborazione con Mercatopoli
10 Commenti
Bello bello bellissimO!!
e se quella gonna me la mostravi prima di portarla a Mercatopoli magari me la prendevo io!! Mannaggiiiiattteeeee!!! ah ah!!
Ma no, scusaaaa! Non ci avevo proprio pensato! 🙁 Prossimo decluttering ti penso sicuramente, ho ancora degli abiti da sera in cui non entrerò mai più 😀 Mi farebbe veramente piacere darteli, saperli così amati sarebbe splendido! ^_^
Siiiii… Quella gonna era meravigliosa! L avrei indossata molto volentieri ed amata tanto. Ancor più perché era tua!
Mi farò perdonare, promesso! ^_^
Io aspetto la visita al negozio!!! Adesso mi hai incuriosita e voglio capire se vale la pena visto che sono scettica… I mercatopoli li ho sempre visti da lontano e non ci sono mai entrata. Avvisi con la newsletter quando c’è la seconda parte? Grazie! Intanto tanti auguri e grazie come sempre per i preziosi consigli!!!
Accontentata e pubblicata! ^_^ Non sto mandando la newsletter per ogni post perché sarebbero troppe, ne manderò un paio riassuntive 🙂 Auguri anche a te cara Elena!
Sai per caso se si possono vendere gli attrezzi sportivi? Ti ringrazio!!! (cyclette, panca, pesi)
Sì ne ho visti! però credo sia meglio chiedere direttamente al negozio Mercatopoli in cui vuoi andare, non ritirano tutti le stesse cose 🙂
Grazia se io adesso vado al negozio di Fontanellato trovo quella gonna? Dimmi di sì!!!! Vivy
sì è probabile! 🙂 Io la vedo ancora non venduta dalla lista che ho online! Magari puoi telefonare prima.