Addio casetta in mezzo al bosco

da Grazia Cacciola
neve febbraio 2018

Addio casetta in mezzo al bosco, sì avete letto bene. Non torno a vivere in città, devo solo lasciare questa casa al più presto, prima di finire come Christopher McCandless ed essere ritrovati a primavera.
Se avete mai provato a fare un trasloco, pensate a doverlo fare all’improvviso, senza averlo preventivato, al freddo gelido e con fuori la neve, dicendo addio alla casetta in mezzo al bosco che vi era piaciuta tanto e dove avevate costruito la vostra vita. Bella prospettiva vero? 

Cosa mi è successo è una storia che parte da novembre, ma in genere non mi lamento online quindi lo sapevano solo gli amici più stretti, fino all’epilogo drammatico di dieci giorni fa, quando ho raccontato qualcosa su un social. Non sarò molto più lunga ora, non mi piace parlare di sventure e come potrete immaginare da quanto sto per raccontarvi, ho pochissimo tempo, praticamente nulla. 

La salvezza: cucina a legna, riscaldamento a legna, lampade a olio e candele. (immagine di dicembre)

A novembre la mia amata cucina a legna, quella della foto sopra, ha cominciato ad avere dei problemi di tiraggio, si intasavano continuamente i tubi di scarico dei fumi che finivano nella canna fumaria di un vecchio camino, pulito dal proprietario della casa un anno prima. Dal camino ha iniziato a colare giù una caligine nera e densa, con una puzza insopportabile, sporco ovunque, perché il camino non l’avevano chiuso da sotto.
La cucina a legna però era l’unico riscaldamento del piano inferiore di questa casina in mezzo al bosco, come la stufa Olimpia lo è per il piano superiore. Ci sarebbero anche i caloriferi, non in tutte le stanze, ma sono impossibili da usare perché la caldaia è sotto-dimensionata rispetto all’impianto e va in blocco se usiamo il riscaldamento.
Così novembre l’abbiamo passato smontando i tubi della cucina a legna e pulendoli almeno una volta a settimana, è tantissimo. Abbiamo deciso con il proprietario che se noi avessimo acquistato una nuova stufa a legna, da inserire direttamente dentro il camino, loro avrebbero provveduto a fare una canna fumaria nuova. Vuoi che ci ho messo un po’ a decidermi vista la spesa (e visto che secondo me dipendeva solo dalla canna fumaria, non dalla mia cucina a legna… purtroppo avevo ragione!), vuoi che c’erano di mezzo le feste di Natale in cui consegnare una stufa a me e la statua equestre di Napoleone in un carrugio genovese pare che avesse lo stesso grado di difficoltà… siamo arrivati a fine gennaio. Nel frattempo è passato freddo e freddo e gelo e freddo e ancora freddo. In montagna, con la neve, in un inverno rigido, senza riscaldamento in metà casa. 

All’arrivo della stufa nuova, i proprietari hanno fatto la loro versione di “canna fumaria nuova”, ovvero hanno dato una spazzata sommaria alla canna fumaria vecchia e ci hanno infilato dei tubi da stufa in acciaio senza fissarli alla parete di fondo, partendo dalla stufa stessa e arrivando al comignolo. Non credo che facciano queste cose per cattiveria, ma solo perché le hanno sempre fatte così, da soli, senza considerare le norme di sicurezza che invece servono, servono molto, moltissimo.
Siccome so già che alcuni mi chiederanno dettagli su questo tipo di “costruzione”, ho trovato il video di cui sotto in cui c’è esattamente quello che hanno fatto, solo che nel video lo fanno vedere i Vigili del Fuoco di Bergamo come esempio di quello che non bisogna fare.
Devo dire che io prima non ne sapevo nulla di canne fumarie e questo lavoro mi ha lasciata perplessa ma non avevo capito esattamente l’entità del pericolo, altrimenti li avrei fermati. Mi sono fidata del fatto che sono lavori che loro fanno di continuo nelle loro case. Il mio romantico progetto era questo sotto. La classica stufa dentro il camino, ci ho convissuto in diverse case britanniche senza mai un problema. Mi piaceva molto. (Fonte dell’immagine del camino sotto)

stufa dentro il camino

 

Accesa la nuova potente stufa, scelta e comprata con tanto amore, la stufa di cui eravamo così entusiasti, è stato decretato che il tiraggio era a posto e sarebbero tornati il giorno dopo per fissare il comignolo. Dopo un paio di ore dall’accensione, senza che mettessimo in relazione le cose, ci sentivamo molto stanchi. Ma era normale: una giornata con lavori in casa, ho dovuto pulire di tutto, interno camino compreso (una cenerentola di Walt Disney!), sarebbe stato stanco chiunque dopo una giornata così.
Porto da mangiare ai gatti al piano di sopra perché di sotto si stava ancora scaldando e dopo nemmeno mezz’ora dal pasto cominciano a stare male, tra l’altro i due gatti più anziani quasi in contemporanea. Pensiamo a un’intossicazione alimentare perché rimettono tutto e rantolano, guaiscono e poi si buttano per terra inermi a bocca spalancata. Non vi descrivo nei dettagli come stanno male i gatti per le esalazioni di monossido: è agghiacciante. Siamo corsi al volo a soccorrerli pensando solo a un’intossicazione alimentare, li ho comunque spostati sul letto che è piuttosto alto e hanno cominciato a riprendersi ma stavano fermi immobili. Probabilmente, avendoli alzati da terra e tolti dal corridoio, li ho tolti anche dalla concentrazione di monossido. Intanto che valutiamo se portarli dal veterinario aperto 24 ore (a 40 km) o se chiamarne uno di zona pregandolo di venire oltre l’orario, iniziamo a star male noi due umani. Sia per lo spavento dei gatti, sia per la stanchezza, eravamo ridotti a due stracci, anche io che di solito ho una resistenza notevole agli stress. I gatti iniziano a riprendersi e rispondono a tutti gli stimoli, così scendiamo al piano di sotto per farci un té al posto della cena e decidere cosa fare, ma a me sulla porta della cucina comincia a girare la testa e mi sento le gambe che cedono, lì ho capito. Ho avuto appena il tempo di dire qualcosa tipo “Il monossido apri la finestra”, non ricordo esattamente cosa ho detto a parte “è il monossido”, ricordo solo che sono arrivata non so come davanti alla finestra aperta pensando “speriamo di farcela”, mi sembrava lontanissima. Le prime boccate d’aria mi hanno fatto girare ancora di più la testa.  
Il mio compagno mi ha lasciata lì per aprire anche la porta di casa, ha fatto appena in tempo ad aprire la porta ed è andato lungo disteso per terra, seminconsciente ma per fortuna con la testa verso l’aria.
Ci abbiamo messo mezz’ora a ritornare in noi, parlando con difficoltà. Abbiamo aperto tutte le finestre fino alle tre del mattino (con fuori -2 °C) e buttato nella neve i tronchi che ardevano ancora nella stufa, per farla raffreddare prima, ma sembrava non raffreddarsi mai. 

Non vi so descrivere lo spavento, lo spaesamento, il senso di impotenza. Sei lì, non puoi fare niente e ti guardi morire, guardi gli altri stare male senza riuscire a muoverti, vorresti solo chiudere gli occhi e dormire per sempre. Se ci fossimo fermati di sopra, se fossimo andati a letto e addormentati prima di capire, oggi non ci saremmo più. Ci avreste letto sul giornale, gli ennesimi stupidi con la fuga di monossido quando si sa benissimo che bisogna stare attenti ecc. ecc. Magari anche “stupidi vegani cercano di nutrirsi di fumo e si intossicano con il monossido” (bisogna sdrammatizzare). 

Il giorno dopo è tornato il propietario dell’immobile (scusate, non riesco più a chiamarla casa), al quale ho detto dell’accaduto e che dovevano assolutamente far fare il lavoro a un fumista con patentino (l’ho appreso da un video dei Vigili del Fuoco su YouTube). Dopo una serie di balletti con l’amico idraulico al telefono che poteva dare solo dei consigli, finalmente arriva una ditta specializzata di spazzacamini che però montano e certificano anche le canne fumarie.
Ma il proprietario li ascolta, non capisce probabilmente cosa dicono e decide di non assumerli per fare la canna fumaria ma solo per controllare le emissioni di monossido il lunedì successivo. Il fatto che abbiano detto che non sono lavori per il fai da te, che bisogna farli fare a personale specializzato, che quei tubi che hanno usato andavano fissati e comunque non si usano così, che la caligine presente era pericolosa e andava rimossa professionalmente con spazzole motorizzate e altri strumenti specifici, che bisogna mettere un camino antivento: lettera morta. 

Così sabato 8 febbraio hanno rifatto la canna fumaria con il fai da te, dopo che avevamo già rischiato di morire la sera prima, rifacendola in un modo ancora peggiore, versando tra la vecchia canna in mattoni incrostata di caligine e la nuova canna in acciaio: un lenzuolo di materiale isolante, due sacchi di una specie di ghiaietto ignifugo e del cemento. Sì, il cemento. Poi un bel comignolo cinese da cinque euro, non quello antivento per evitare il ritorno dei fumi (e del monossido) et voilà, la trappola è pronta.
E’ esattamente la tipologia che vedete qui, quando nel filmato il vigile del fuoco dice che i tubi prendono fuoco e “questa è assolutamente un’installazione da evitare“. E’ quella che hanno fatto a noi. Solo che la nostra canna fumaria aveva anche il plus della caligine sulle pareti e vari materiali stratificati, quindi scaldando ha dato il meglio. 

Inutile dire che domenica mattina, all’accensione di prova, la canna è diventata incandescente, rosso fuoco, si è bruciata come quelle del video sopra, ma ha anche iniziato a spostarsi verso l’alto facendo uscire fumo (e monossido) dalle giunture e infine hanno iniziato a colare caligine disciolta dal calore e sparare dal camino lapilli incandescenti di caligine sui mobili di legno. Abbiamo spento tutto in velocità, chiuso la casa, messo in sicurezza i gatti al piano di sopra e siamo andati a pranzare fuori perché erano due settimane che non facevamo un solo pasto al caldo.
Un amico fisico mi ha spiegato che, a occhio, quello che hanno costruito è un razzo e non è strano che la canna fumaria si spostasse verso l’alto, ancora due ore e potevamo filmarla che veniva sparata via dal tetto. O che scoppiava, c’era anche questa allegra possibilità.

Abbiamo deciso di andarcene, perché non ci si può fidare, qui si rischia la vita e nell’ipotesi migliore si rischia la salute. Tra l’altro siamo qui al gelo e pare non fregare nulla ai proprietari che vivono a meno di cinquecento metri.
Lunedì si è ripresentato il proprietario con i due della ditta di spazzacamini che volevano misurare il monossido… se lo misurino da soli quando non sarò più qui io, fino a quel momento stufa e camino non si toccano. Quando saremo al sicuro, facciano pure partire il razzo. 

Da quel momento, stiamo vivendo al piano di sopra, per cucinare devo mettermi tre maglioni e scendere al gelo perché il piano di sotto non è più riscaldato (cucina, zona pranzo, sala e ingresso) e non posso isolare il piano di sotto da quello sopra perché altrimenti resta al gelo il bagno… quindi fa freddo anche di sopra, nonostante l’unica stufa funzionante.
Nel frattempo ho dovuto nell’ordine: cercare un’altra casa (un lavoro da niente…), spiegare tutto all’avvocato e cercare di uscire da questo inferno senza dover anche pagare delle penali per il recesso anticipato (sì, è per giusta causa, ma non vale la parola, bisogna muoversi con tutte le solite gabelle e regole), organizzare il trasloco e organizzare la vita in 3 stanze con lavoro, due umani e tre gatti.

Sono onestamente sfinita. Ma sono viva, questa è la cosa più importante. 

Belle cose, che voglio ricordare anche in questa brutta avventura.
I miei metodi che funzionano, quelli che spiego nel corso Cambio vita. Lo so che funzionano, è una vita che li pratico. Ma a volte, in occasioni così enormi di disagio e problemi che sembrano insormontabili, mi stupisco di quanto funzionino e di quanto lo facciano in fretta se si lavora bene e con passione. Domenica sera ho fatto i miei esercizi, ma in fondo in fondo credevo che ci avrei messo mesi a trovare casa, come sempre, com’è normale. Allora valà, questa casa pensiamola con tutti i dettagli che mi interessano, compreso questo e quello e quest’altro e in questo paese qui che in quello dove sono non vale la pena e poi basta essere isolati, son stufa di stare a chilometri da un paese dove c’è ben poco, di metterci ore per fare due commissioni, voglio le cose più importanti vicine e potermi muovere anche da sola con la neve, quindi un posto dove passi vicino una corriera.
Lunedì mattina l’ho trovata, era lei.
Ma forse, più semplicemente, come diceva il mio caro compianto Renato, “il futuro è di chi costruisce vicinanze solidali” e infatti più di tutto sono valsi gli amici che si sono messi subito a cercarci casa e si sono offerti di dare alloggio e aiutare in millemila modi diversi. Siamo al gelo ma con i cuori molto riscaldati! Tra questi amici c’è chi mi ha trovato casa… da questa persona meravigliosa, fino a chi ha speso anche solo una telefonata per sapere come stavamo, arriverà sempre la nostra eterna gratitudine. Il freddo, più che lo spavento, sfianca. Ci si sente soli e abbandonati a gelare in casa. Senza le belle persone della nostra vita saremmo anche depressi – non lo siamo. 
I nostri mici bellissimi che appena si sono ripresi ci hanno riempiti di coccole e fusa. Stanno bene, è passato tutto, controllati e curati. Chi ne ha risentito di più è stato Koi, il più giovane, che avendo già un trauma da abbandono… diciamo che non ha vissuto l’esperienza migliore per i suoi problemi: ha visto stare malissimo i due gatti anziani e subito dopo noi due umani. Si è schiacciato in un angolo a guardarci terrorizzato. Al povero piccolo Koi è caduto il pelo in due grosse strisce sulla schiena, probabilmente per lo stress, ma ora sta già ricrescendo e lui è vispo e simpatico come prima… salvo alcuni momenti in cui si alza di scatto e fa il giro da tutti, lecca le mani a noi e lecca sulla testa i due anziani, abbiamo un gatto infermiere! Fa il giro in corsia!

Ci siete voi che avrete la pazienza di sentirmi a sprazzi e attendere le risposte alle email un po’ più del solito. Grazie in anticipo!  Dove andremo ve lo racconto un’altra volta, è ancora tutto in progettazione. Il resto, è amor fati

(La prima foto è il paesaggio dalla finestra del mio studio qualche giorno fa)

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84 Commenti

Mammafelice Febbraio 19, 2018 - 9:39 pm

Mi dispiace tantissimo. Tantissimo. Riuscite ad andare via in fretta? Avete già dei tempi?
Lo so che da qui non posso fare molto, ma se ti viene in mente un aiuto che posso darvi, ci sono.
Un abbraccio e state salvi. <3

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Grazia Cacciola Febbraio 19, 2018 - 11:39 pm

grazie di cuore cara Barbara, sono queste vicinanze che scaldano il cuore! Sì, abbiamo già trovato dove andare ma non sarà pronta subito quindi dobbiamo soffrire ancora un pochino. Poi ci sono le millemila cose da sistemare per trasloco e compagnia. Ma siamo sulla strada giusta, è tutta questione di tempi che speriamo essere molto brevi! 🙂 (o possiamo fare le statue di ghiaccio ai matrimoni 😀 )

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diana pace Febbraio 19, 2018 - 9:47 pm

Oh Grazia! Che storia! almeno siete tutti vivi e in salute; sarà una banalità ma è davvero importante. Più passa il tempo più mi rendo conto che “non attaccamento” significa, almeno per me, godere ogni dettaglio del luogo in cui si vive, gioire e giocare nell’immaginarlo e nel renderlo come lo vorrei, ma anche lasciarlo senza rimpianti. Analogo approccio per le persone, umane e non, animali e vegetali, con le dovute modifiche, perché non si “rendono come le vorremmo”.
Andrà tutto bene, sono sicura.

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Grazia Cacciola Febbraio 19, 2018 - 11:42 pm

Io a volte vorrei essere Durante, quello del romanzo di De Carlo che aveva solo alcune cose che stavano in una sportina. In realtà però in questo trasloco c’è più il peso morale dell’essere stati trattati così. Noi credevamo di aver creato dei rapporti di reciproca fiducia, non avrei mai pensato che per risparmiare due soldi quasi ci ammazzavano… questo pesa più di tutti i pacchi che dovrò spostare.

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Patrizia Febbraio 19, 2018 - 10:18 pm

Grazie sono dispiaciutissima per la brutta avventura. Vi auguro di trovare tutto quello che cercate nella nuova casa. Un abbraccio di solidarietà e auguri

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Grazia Cacciola Febbraio 19, 2018 - 11:42 pm

Grazie Patrizia, l’abbraccio me lo prendo tutto e lo tengo stretto 🙂 Un abbraccio anche a te!

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Elisa Febbraio 19, 2018 - 10:52 pm

Ciao Grazia, ho letto con apprensione il tuo racconto! Mia nonna spesso mi diceva, quando qualcosa in cui avevo tanto sperato andava storto: ricorda, si chiude una porta…si apre un portone! Spero per tutti voi che questa brutta esperienza e l’abbandono forzato ma necessario della vostra casetta segni un nuovo inizio ancora più bello. Spero fra l’altro che l’articolo chd hai scritto possa servire da monito e far pensare…anche durante questo inverno ci sono stati moltissimi casi di intossicazione da monossido di carbonio, alcuni purtroppo fatali! La nuova casetta mi pare di aver capito che sia un po’ meno isolata…ma sempre in zona? Un grande in bocca al lupo! Non vedo l’ora di ricevere il tuo nuovo lavoro! Elisa.

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Grazia Cacciola Febbraio 19, 2018 - 11:46 pm

ciao Elisa, sì restiamo in zona ma cambiamo paese e invece che dentro i boschi sono a un paio di minuti a piedi 🙂 però è un paese che ha tutti i servizi, quindi mi saranno più facili molte cose. Unico neo, ma ne parlerò a mente fresca, è che non avrò più un giardino e un orto miei, per l’orto chiederò ospitalità a un’amica … e forse avevo bisogno anche questo stacco, vedremo 🙂 Un abbraccio e speriamo di trovare tanti portoni! 🙂

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Adriana Febbraio 20, 2018 - 12:12 am

Una cosa agghiacciante quella che vi è capitata. Tanto più che non è stato un guasto improvviso e imprevisto ma un lavoro fatto coi piedi per spilorceria. Si meriterebbero una denuncia altro che penale. E poi non so com’è li la situazione ma non credo che ci sia la fila di nuovi aspiranti affittuari, avrebbero dovuto tenervi da conto ma la gente per denaro perde ogni giudizio.
Spero che risolverai al piu presto.
Un abbraccio

Reply
Simona Febbraio 20, 2018 - 6:27 am

Ti leggo da anni, ma non commento mai.Mi dispiace per la brutta avventura e in bocca al lupo per il nuovo inizio.

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:34 am

Grazie mille Simona, è un in bocca alla lupa che mi prendo con gioia! 🙂

Reply
Anto Febbraio 20, 2018 - 9:02 am

Un abbraccio grande da una lettrice generalmente silente.

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:35 am

Un abbraccio anche a te Anto, fa bene sapere che c’è chi ci pensa 🙂

Reply
Elenadir Febbraio 20, 2018 - 9:44 am

pazzesco! L’importante è che adesso state bene. Un abbraccio forte e buona fortuna.

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:35 am

Grazie Elena, un abbraccio di cuore. Sì, l’importante è che ora stiamo bene e siamo vivi 🙂

Reply
polepole Febbraio 20, 2018 - 11:01 am

<3
Fortuna che è andata bene, Grazia!
Avventura spaventosa ma almeno state bene. Dall'altra parte non riesco ad accettarlo: una vita che ci spendiamo a raccomandare la sicurezza, sopra e sotto il tetto! Ho investito tanto nei corsi, nell'approfondimento, alla fine tocca mollare perché non puoi essere competitivo contro chi fa solo i fogli ma ad un prezzo stracciato… Rabbia, ecco.
Meno male che il cuore continua a esser caldo… 🙂

Reply
polepole Febbraio 20, 2018 - 11:03 am

Talmente rabbia che ho scritto senza riflettere.
Perdonami ripetizioni e discorsi sottosopra 😀

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:39 am

ma figurati, anzi, sei stata molto gentile 🙂

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:38 am

cara Silvia, qui purtroppo interviene un altro fattore: il fai da te. Come c’è l’haccp per chiunque tratti alimenti, dai corsi ai negozi di alimentari, dovrebbe esserci un corso obbligatorio per chi affitta le case. Almeno che sappiano i rischi, perché qui è tutto frutto dell’ignoranza (oltre che del disprezzo per gli inquilini, considerati solo dei portafogli da vampirizzare). La prevenzione è ottima: ma onestamente certe situazioni viaggiano solo sul binario dell’ignoranza e i corsi stanno tutti da un’altra parte. Un abbraccio grande! 🙂

Reply
polepole Marzo 6, 2018 - 9:34 am

Il fai da te in certe situazioni dovrebbe essere condannato. Non ha torto chi suggerisce di denunciare il fatto. Arrivati a una cosa del genere non è questione di banale ripicca, solo di sicurezza per chi malauguratamente sceglierà di affittare quella casetta nel bosco…

Reply
Angy65 Febbraio 20, 2018 - 11:09 am

Sono una lettrice silente da anni ma stavolta non posso non mandarti un grande abbraccio virtuale e i miei migliori auguri di un buon inizio che, sono sicura, ti porterà tante cose meravigliose.

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:39 am

Ne sono sicura anche io Angy, stiamo tenendo duro per questo 🙂 Perché vediamo la luce in fondo a questo tunnel terribile 🙂

Reply
Domenico Febbraio 20, 2018 - 11:49 am

Grazia ma che mi combini mi vuoi sparire in silenzio? e nooo ehhhh!!!! poi dicono che le canne (fumarie ) non fanno male !!! ho letto con ansia tutto quanto spero proprio che vi ritroviate in una condizione migliore un caro saluto. ti abbraccio con affetto Domenico

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:41 am

Sappi Domenico che ho anche avuto un’occhiataccia dal radiologo alla domanda “Fuma?” io: “no, mai fumato”. Ecco lo stato dei miei polmoni, il radiologo pensava gli mentissi (perché poi? mica è mia madre e non ho 15 anni…). Ci sentiremo di sicuro in una condizione migliore e sarà presto, sono certa che finalmente ne combineremo di belle insieme ^_^

Reply
Celestina Ardito Febbraio 20, 2018 - 12:03 pm

ciao Grazia, da tanto sono una tua affezionata lettrice , anch’io non commento mai, ma adesso non posso farne a meno!!! questa brutta storia mi ha fatto rabbrividire! C’è gente che mette a repentaglio la vita delle persone per risparmiare due soldi….
Tanti tanti auguri per il nuovo inizio, a voi e ai vostri mici!!!! un abbraccio
Celestina

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:43 am

Grazie Celestina, il tuo messaggio e l’augurio sono preziosi! Ti mando anche io un grande abbraccio. I mici si sono ripresi benissimo, a Koi sta ricrescendo in fretta il pelo e stanno bene 🙂 L’importante è salvo, il resto è tutto accessorio. 🙂

Reply
Akentos Febbraio 20, 2018 - 12:17 pm

Ho letto ieri notte, con la pelle d’oca. Un’esperienza terribile.
Ero rimasta al cambio di canna fumaria – su fb – ed immaginavo foste al caldo.
Spero che tutto si sistemi al più presto e che tutto andrà al meglio non ho dubbi. Chi si salva dalla morte, sono certa, rimanga per grandi cose.
Tanti auguri a tutta la famiglia.

P.S. Sabato ho fatto la tua ricetta di cavolo rosso fermentato e da quel momento, ogni volta che mi cade l’occhio ti penso

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:46 am

Grazie Akentos, questi pensieri sono molto importanti perché l’unica cosa che abbiamo bisogno e non possiamo autoprodurci è la vicinanza e l’affetto delle persone. Ti mando un grande abbraccio! 🙂

Reply
nerotulip Febbraio 20, 2018 - 1:58 pm

Pensa pure ai prossimi affittuari che rischiano di morire, una bella lettera ai giornali della zona io la farei compresa denuncia alle autorità!

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:47 am

Dubito molto che qualcun altro voglia venire ad abitare qui, al contrario di noi la gente in paese sa benissimo chi sono i proprietari e che sono così taccagni da farti morire pur di non aggiustare qualcosa. In ogni caso abbiamo già fatto tutto l’occorrente-

Reply
Stefania De Simone Febbraio 20, 2018 - 2:13 pm

Ciao Grazia… sono annichilita !… una cosa simile è successa ad un’amica… ha preso fuoco la parte superiore della casa…per fortuna erano ancora svegli anche loro non sarebbero qui ora ! Ti aiuto col cuore ad affrontare il Nuovo…di più non posso fare !… col tempo…saprai leggere fra le righe l’accaduto! Un grande in bocca al lupo !

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:11 am

Ciao cara Stefania, ti ringrazio molto per il tuo pensiero, questi aiuti di cuore e pensieri di affetto sono quello che più ci serve ora! E’ molto. Sicuramente ho già letto molto dell’accaduto e tratto nuove lezioni di vita, se poi doveva cambiare in modo così drammatico vedremo dove stava la necessità di farlo 🙂 Sono convinta che ogni grande evento porti a cose migliori. Un abbraccio cara.

Reply
Vale Febbraio 20, 2018 - 2:50 pm

Mi viene male solo a pensarci. E ha ragione Nerotulip, i prossimi inquilini?
Però pensare che questa esperienza porti a un cambiamento, per quanto faticoso e doloroso, che a sua volta sarà un gradino in più nella vostra evoluzione, forse, aiuta. Un abbraccio da me, Gio e i felini di casa.

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:12 am

Grazie Vale! Un abbraccione anche a voi, il vostro nipotino Koi sta benissimo e anzi è qui sulla scrivania che cerca di non farmi scrivere 😀 Ci vedremo in momenti migliori :-*

Reply
chicca Febbraio 20, 2018 - 2:58 pm

Carissima non immagini quanto mi discpiace, in questi anni avevamo imparato ad apprezzare la tua casetta nel bosco 🙁 Avete davvero corso un pericolo mortale…ci siamo trovati a soccorrere persone intossicate da monossito…so cosa vuol dire 🙁 Forza, conoscendoti so che presto ci regalerai momenti di serenità <3 una carezza anche ai tuoi pelosi e un abbraccio al tuo compagno <3 <3

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:13 am

Ciao cara Chicca… come ha detto Teo, la mia casetta nel bosco era 10% struttura e 90% abbellimento mio. Me la porterò sempre nel cuore, solo la parte bella. Un abbraccione anche a voi, cari!

Reply
Enza Febbraio 20, 2018 - 3:22 pm

Un abbraccio caldo ed empatico, e un consiglio: denuncia questi esseri abbietti!!

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:13 am

ciao Enza, certo, ho già preso le misure necessarie. Un abbraccio anche a te :-*

Reply
Silvia Febbraio 20, 2018 - 5:12 pm

Questa volta nemmeno io posso restare ancora in silenzio dietro allo schermo. Mi dispiace molto e vi mando un forte abbraccio… Troverete giorni migliori nella nuova casa

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:14 am

Grazie Silvia, di cuore, sono certa che sarà così!

Reply
Monica Kircheis Febbraio 20, 2018 - 5:29 pm

Sono basita di quanto sia successo e purtroppo so che cose del genere succedono più di quanto immaginiamo. Sono felice tu e la tua famiglia stiate bene e… che hai già trovato un nuovo luogo dove stare. Ti abbraccio sperando che un po’ del calore del mio affetto possa raggiungervi.

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:15 am

Ci raggiunge sicuramente Monica e anzi grazie di cuore per questi pensieri felici! Un abbraccione anche a te!

Reply
Camiria Febbraio 20, 2018 - 7:48 pm

Ciao Grazia, avevo letto qualcosa su fb , ora qui mi è tutto più chiaro.
Capisco benissimo lo stare al gelo, indossare 10 maglioni per scaldarsi, trovare difficoltà nel svolgere qualsiasi mansione. Abbiamo vissuto anche noi due anni nel casale dei miei genitori in montagna e l’unico mezzo di riscaldamento era un camino al piano di sotto e una stufa a pellet in un altro salone del casale, sì una casa enorme a due piani che per scaldarsi non so davvero cosa ci vorrebbe, per non parlare della posizione, i disagi della neve, del restare senza provviste e via discorrendo…
Ma qui la cosa più grave è il rischio di morte a cui siete andati incontro, sono senza parole… Non ne capisco nemmeno io di canna fumaria, ma ci si aspetta che i proprietari della casa ne sappiano o almeno ne sapessero, ed invece, vai a fidarti!!!
Per fortuna state tutti bene, presto vi sposterete, i mici e voi vi state riprendendo e mi auguro potrete iniziare una vita più serena e tranquilla con i giusti comfort che una casa deve avere per farvi stare tranquilli.
Vi stringo in un caldo abbraccio <3

Camiria

Reply
Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:17 am

Cara Cami, mi ricordo quando lo raccontavi, povera stella! Sì il freddo è veramente pesante da sopportare ma quando si sa che si andrà via, è più sopportabile. Sicuramente ora saremo molto più tranquilli e sereni, su questo ci conto molto! Un abbraccio grande anche a voi che siete una forza! :-*

Reply
Vicky Febbraio 20, 2018 - 9:34 pm

Grazia, non ho parole. Ti abbraccio forte!

Reply
Grazia Cacciola Marzo 6, 2018 - 4:13 pm

Grazie Vicky, un grande abbraccio anche a te!

Reply
Licia Febbraio 20, 2018 - 10:50 pm

Accidenti che avventura terrificante. Sono molto contenta che sia andata a finire bene per tutti e che abbiate trovato altrove.
I vostri futuri ex proprietari di casa meriterebbero di provare a vivere al freddo come voi per non farsi intossicare, giusto un pomeriggio, magari poi farebbero le cose un poco meglio…
Tante coccole ai felini

Reply
Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 9:12 pm

Grazie Licia! Lasciamoli lì dove sono, si arrangeranno da soli a punirsi 😉 Un abbraccione grande cara!

Reply
Monica Febbraio 21, 2018 - 9:08 am

Ciao!
Seppur in forma più soft sto vivendo lo stesso incubo! Montagna, neve, tanta neve, servizi lontani e freddo in casa con umidità alle pareti in forma elefantiaca ….. stiamo traslocando in città ma con gioia, entusiasmo e la voglia di ricominciare!!!! Ti sono vicina e ti abbraccio forte, magari ci scaldiamo un po’! 🙂
In tutto questo ti auguro il meglio!!!!

Reply
Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 9:14 pm

Cara Monica scusa se vedo ora il tuo commento… grazie! Questi messaggi scaldano il cuore e adesso che arriva il caldo cerchiamo di dimenticare tutto quel freddo e goderci le cose belle. Ti mando un grande abbraccio!

Reply
cri Febbraio 21, 2018 - 12:23 pm

Hai detto bene, sei viva, è tutto ciò che conta, pensaci ogni volta che la nuova vita ti sembrerà scomoda o che la nostalgia ti attanaglierà 🙂

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cri Febbraio 21, 2018 - 12:27 pm

Detto ciò, mi chiedo come puoi essere così attaccato ai soldi e cercare di risparmiare anche dopo che delle persone hanno sfiorato la morte in casa tua e a causa dei soldi che hai cercato di risparmiare. Con quale sconsideratezza ci metterà dentro altra gente?

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 9:19 pm

Credo che tra loro e l’agente immobiliare ci sia una gara a trovare il “pollo” che venga da fuori e caschi in questa trappola… a distanza di un mese, vedendola da lontano, abbiamo capito. Purtroppo perché il dolore morale è molto di più di quello economico. Non erano persone lontane, vivevano lì, le vedevamo tutti i giorni, gli abbiamo fatto una quantità di favori e davvero non ce lo saremmo mai aspettati…
Come dicevo sopra però, questa gente finisce sempre per punirsi da sola. 🙂

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Claudia Febbraio 21, 2018 - 12:50 pm

C’è poco da dire…ti mando solo un grandissimo abbraccio, felice che tu sia qui a raccontare questa dis-avventura!
Andarsene di casa quando non lo decidi propriamente tu non è il massimo, ma andrà bene, ne sono certa 🙂

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 9:21 pm

Grazie Claudia, sì sta andando benissimo 🙂 Siamo molto stanchi ma ci riprenderemo 🙂

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Adriana Febbraio 21, 2018 - 7:59 pm

Ho letto con i brividi, che angoscia! anche io vivo con le stufe a legna, in questo paesello del Piemonte anni fa morì una famiglia al completo, a causa di lavori fai da té e fughe di monossido.
In bocca al lupo per il trasloco!

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 9:22 pm

Grazie cara Adriana, è andata benissimo e ci stiamo riprendendo! Un grande abbraccio!

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Vale-naturalentamente Febbraio 22, 2018 - 9:18 am

Grazia carissima, sorella di anima, ho pianto leggendoti. Sono ancora incredula. Immaginarvi lì, in pericolo di morte, mi gela il cuore e le membra. La mia stima per te continua a crescere a dismisura, di fronte alla calma e alla lucidità con le quali condividi con noi questo terribile accaduto. Siete una famiglia davvero preziosa per tutti noi che anche solo vi leggiamo da lontano: avete sempre da insegnare tanto, siete un esempio di unione, solidità, coraggio e amore. Grazie!
So bene quanto sia stressante e provante un trasloco…figuriamoci, poi, se improvvisato e costretto da cause di forza maggiore. Ti mando tutta l’energia di cui sono capace per affrontare al meglio la situazione e lo stress (ma so che tu hai risorse energetiche infinite, tesoro). Sicuramente questo sarà un giro di boa importante per la vostra vita! Vale sempre il buon vecchio volgare (nel senso di “proveniente dal volgo” 😉 ) detto: si chiude una porta, si apre un portone!!
Ti abbraccio forte virtualmente, in attesa di abbracciarti strettissima dal vivo al tuo corso a Cesena.
Om Shanti Shanti Shanti, anima splendente.

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 9:32 pm

Mia cara Valentina, grazie grazie grazie di cuore! Tutto questo affetto e questi pensieri mi hanno aiutata in questo periodo pesantissimo!
Non vedo l’ora di abbracciarti a Rimini, mancano solo 5 giorni, urrà! ^_^

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Roberta Passarella Febbraio 22, 2018 - 11:13 am

Ciao Grazia e family,
ti seguo ormai da molti anni e sono molto molto contenta che non ti sia mai demoralizzata e che soprattutto siate ancora qui con noi, perché vi stiamo tutti vicini in un caloroso abbraccio.
Comunque volevo fare un piccola considerazione; tutto questo fattaccio purtroppo è (gran parte o tutto), dovuto ad una (permettimi) grande ignoranza di fondo. Se vedi cosa è successo e sta succedendo, perché non chiami chi è veramente in grado al giorno d’oggi di lavorare in sicurezza?
Scusami ma a queste situazioni non si riesce ad abituarsi mai, però bisogna continuare a lottare perché cambino. Un caloroso abbraccio ed auguri per la casina nuova.

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:04 pm

ciao Roberta, non ho capito bene la domanda… se era retorica rivolta ai padroni di casa: perché sono così tirchi che nemmeno davanti alla morte spenderebbero 5 centesimi in più. La ditta che è venuta gli ha ripetuto una ventina di volte che il lavoro andava fatto da esperti e con mezzi diversi ma hanno fatto finta di non sentire. Se invece era rivolta a noi… io purtroppo non potevo fare nulla, anche se alla fine l’ho fatto: digli di non venire più a mettere mano e chiuderli fuori finché non ci siamo trasferiti. Tra l’altro eravamo soli (nel senso che abbiamo delle famiglie che meglio non dire niente) e con i postumi dell’intossicazione… mi meraviglio positivamente del fatto che siamo vivi e abbiamo avuto almeno la prontezza di chiudere tutto e andarcene 🙂
Un grande abbraccio!

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Federica Febbraio 22, 2018 - 3:04 pm

Grazia, ti leggo ora…..mamma mia cosa avete passato, il solo pensiero mi fa rabbrividire, accapponare la pelle! Potevamo perdere tutti voi. Sei stata fantastica a capire cosa stava accadendo ed il tuo compagno con te.
Meno male state tutti bene, compresi i mici, tesori dolcissimi, chissà il terrore che avranno provato ed il piccino, poi.
Sono davvero felicissima che stiate bene!!!! Si è vero, il tuo metodo funziona ed il corso fatto con te è, e resterà per sempre, nel mio cuore e nel modo di affrontare la vita.
Ora pensa a traslocare, tanto ci sentiremo tra un po’, con molta calma,quando ti scriverò per il counceling, non vedo l’ora di risentirti, ma ora hai ed avete bisogno di fare tutto e di sistemarvi per bene.
Ti abbraccio forte, forte.
Federica

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:06 pm

Grazie cara Federica, ti mando un grandissimo abbraccio perché in questo periodo mi sei (siete!!!) venute in mente all’improvviso un paio di volte e ho delle cose da dirvi, mi sa che vi scrivo prima io 😀 Intanto scusa se rispondo solo ora, ma ti mando un grandissimo abbraccio, è anche per tutto questo bene che ne sono uscita.

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Federica Aprile 24, 2018 - 8:55 am

Graziaaaa, ma che ti scusi?!? Con tutto quello che avete passato!!!! Daiiii?!? Non vedo l’ora di ascoltarti. Per me è una gioia grande sapere di essere fra i tuoi pensieri. Allora che faccio? Mi scrivi tu? 🙂 Ti abbraccio forte, forte e ti auguro una giornata bellissima!

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cri Febbraio 23, 2018 - 12:03 pm

Una gran brutta avventura, per fortuna che state tutti bene!
Un abbraccio!

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:06 pm

Grazie Cri, un abbraccione anche a te!

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LA LUNA NERA Febbraio 26, 2018 - 12:14 pm

Dopo aver letto questo post non posso che mandarti il mio abbraccio. Vi auguro di voltare pagina quanto prima, anche emotivamente e sono certa che, dopo un inizio d’anno così, il resto sarà molto, molto luminoso. Buona nuova Vita.

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:08 pm

Mia cara, certo, a volte arrivano prove molto dure e ci aprono porte che altrimenti non avremmo mai visto… adesso ci limiteremo a percorrere le strade che si sono aperte e speriamo tutte in discesa! Un grande abbraccio!

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Caterina Marzo 1, 2018 - 8:56 pm

Sono scioccata.
Ho letto quasi per caso e non ho letto tutti i commenti perciò non so se la cosa sia già stata suggerita:
Questi vanno denunciati! E non per ripicca ma per senso civico!
Voi per fortuna siete salvi, ma se ora al posto vostro va lì ad abitare qualcun altro rischia di lasciarci le penne.
Non denunciando, se poi succedesse, io mi sentirei colpevole…
Buona fortuna per tutto

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mrm Marzo 2, 2018 - 8:19 pm

a parte tutto, e mi spiace.

ma ce le hai delle prese d’aria (12cm) nei locali dove ci sono le stufe?
a livello quasi pavimento, io le ho.
ok, entra aria fredda, ma almeno ti pari il kiulo e c’è ricambio d’aria costante.

canne fumarie in acciaio, che puliamo spesso.
poi vabbè…

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Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 10:19 am

certo, la presa c’era ma l’hanno messa troppo in basso e nevicando era otturata… un altro lavoro di fai da te, tanto per cambiare e per non spendere. E immagino anche che le tue canne fumarie in acciaio non siano le più economiche e sottili sul mercato, siano ancorate molto bene, non tocchino parti in mattone e legno e sopratutto non passino all’interno di una vecchia canna fumaria in mattoni con quattro dita di caligine… l’abc insomma 🙂

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Domenico Marzo 3, 2018 - 8:35 pm

scusatemi se sono OT non riesco a gestire la mia iscrizione ai commenti in pratica vorrei disinscrivermi dal ricevere i commenti.
grazie Domenico

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Grazia Cacciola Marzo 4, 2018 - 9:34 am

in ogni mail che ti arriva, sotto c’è un link da utilizzare per disiscriverti. Oppure se hai un profilo wordpress gestisci da lì tutte le tue iscrizioni 🙂

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Caterina Marzo 6, 2018 - 10:20 pm

Anch’io vorrei disiscrivermi ma il link in fondo alla mail non funziona, da errore. E non ho un profilo WordPress.
Nemmeno qui in fondo ai commenti, dove dice gestisci qui le tue iscrizioni. Non funziona nemmeno questo
Caterina

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Roberta Marzo 6, 2018 - 6:31 pm

Leggo solo ora la vostra drammatica avventura e come sempre sei riuscita a farmi sorridere con la tua ironia. Spero che ora siate al riparo e al caldo. Un abbraccio forte forte e buona fortuna per la nuova avventura in una casa nuova e un luogo nuovo sono convinta che saprai renderli unici. Un bacio cara Grazia

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:10 pm

Cara Roberta, certamente! Grazie dell’abbraccio e ricambio con tutto il cuore! Sì, siamo stati al caldo e la primavera è arrivata in anticipo per questi luoghi, si vede che ha capito che avevamo bisogno di sole, luce e caldo. Stiamo ricostruendo una vita e una casa… prima o poi ci riposeremo! Un grande abbraccio anche a te!

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Luca Marzo 7, 2018 - 12:22 am

Ciao,
Mi spiace molto per la vostra spaventosa disavventura, ma rimango un po’ preoccupato.
Se ho ben capito, hanno inserito un camino in acciaio all’interno di un camino esistente probabilmente in mattone.
A parte il lavoro mal fatto, è piuttosto strano che ci siano state emissioni di CO (monossido) senza che ci siano state emissioni anche di fumi di combustione per una problematica dovuta al camino.
Siete sicuri di aver installato la nuova stufa a legna secondo quanto indicato nel libretto di montaggio e seguito tutte le indicazioni del libretto di uso e manutenzione? La stufa ha tutti i fori di aspirazione aperti?
Spero di essermi allarmato inutilmente, ma non vorrei leggere sul giornale che due vegani sono morti nella loro baita in montagna perché hanno installato la stufa male ?
Ciao ciao
Luca

Reply
Luca Marzo 7, 2018 - 12:23 am

Ciao,
Mi spiace molto per la vostra spaventosa disavventura, ma rimango un po’ preoccupato.
Se ho ben capito, hanno inserito un camino in acciaio all’interno di un camino esistente probabilmente in mattone.
A parte il lavoro mal fatto, è piuttosto strano che ci siano state emissioni di CO (monossido) senza che ci siano state emissioni anche di fumi di combustione per una problematica dovuta al camino.
Siete sicuri di aver installato la nuova stufa a legna secondo quanto indicato nel libretto di montaggio e seguito tutte le indicazioni del libretto di uso e manutenzione? La stufa ha tutti i fori di aspirazione aperti?
Spero di essermi allarmato inutilmente, ma non vorrei leggere sul giornale che due vegani sono morti nella loro baita in montagna perché hanno installato la stufa male ?
Fammi sapere, sono molto preoccupato.

Ciao ciao
Luca

Reply
Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:15 pm

Ciao Luca, ho inserito una spiegazione più chiara e disegno di quanto hanno fatto qui: https://www.erbaviola.com/2018/04/12/60-giorni-per-ricostruire-la-mia-vita.htm La stufa non c’entra proprio nulla, era solo la canna fumaria ma montata così male e in modo così sconsiderato che un fisico ci ha detto che a volerlo fare apposta non si riusciva a costruire un sistema migliore per produrre e diffondere monossido in poco tempo.
Sì, era tutto fatto perfettamente e la stufa va benissimo, l’ha presa il sindaco di un paese vicino che l’ha usata con soddisfazione (e una canna fumaria adeguata!). Tra l’altro le usiamo da anni, conosciamo bene il funzionamento e questa era anche di nuova generazione e praticamente impossibile sbagliare per come era strutturata. Ti ringrazio comunque dell’interessamento! Alla fine, visti i danni, ci è convenuto di più andarcene. a due mesi di distanza non siamo ancora completamente disintossicati. Penso che di stufe, montate bene o male, non ne vorrò più per il resto della vita.

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Daria Marzo 7, 2018 - 10:31 am

Mamma mia che storia, Grazia! Avevo intuito qualcosa da fb, ma frequentandolo poco mi ero persa questo post e altri dettagli… Spero che riusciate ad andarvene al più presto, nel frattempo ti mando un abbraccio e tanti pensieri!
Daria

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:19 pm

Grazie cara Daria, sì siamo riusciti ad andarcene per fortuna! Grazie dell’augurio, ti mando anche io un abbraccione!

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Maria Vittoria Marzo 13, 2018 - 10:16 am

Grazia mi dispiace! Se posso fare qualcosa? Vi servono coperte.. qualcosa? Mi dispiace tanto. Sono sicura che una nuova avventura avrà inizio so che l’universo gia’ si muove per farti avere la tua nuova casetta. Capita. Capitano tragedie e disavventure. A dire il vero vi è andata di culo, come dicono a Parigi.. Non sai che ansia mentre leggevo la storia e leggevo dei gatti,meno male tutto bene anche loro. Ti abbraccio fortissimo e attendo fiduciosa di leggere a proposito delle meravigliose novità che vi aspettano..

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:22 pm

Cara Maria Vittoria, ti ringrazio tantissimo dell’offerta e della tua premura. Proprio mentre scrivevi questo messaggio, stavo traslocando! 🙂 Ci sono voluti un po’ di giorni e di tempo per riprendere un po’ di vita, di normalità (che non c’è ancora) ma per fortuna ora stiamo tutti bene (quasi) e sono sicura che stiamo andando verso un periodo molto migliore! I mici sono a posto, sono tornati sani, vispi e monelli! Ti mando un grandissimo abbraccio e scusa per il ritardo della risposta, purtroppo per quello che è successo ci ho messo un po’ ad accorgermi di questi bellissimi messaggi.

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Cinzia Aprile 9, 2018 - 9:23 pm

Ciao Grazia e famiglia, certo è che avete una capacità di affrontare gli imprevisti davvero invidiabile. Mi spiace per la disavventura “rischiosa davvero” e vi auguro di poter ricostruire velocemente il vostro nido. Un abbraccio e anche ai mici!!!

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Grazia Cacciola Aprile 23, 2018 - 10:24 pm

Grazie di cuore Cinzia! Guarda, credimi che nel bisogno quasi tutti trovano energie e capacità che non credevano di avere. Le abbiamo ma per fortuna la maggior parte delle persone non deve utilizzarle. Stiamo ricostruendo e ti ringrazio dell’abbraccio che prendo di cuore e ti restituisco altrettanto di cuore!

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