Dopo molti anni di corsi tenuti per altre associazioni, progetti portati avanti insieme e da sola, si è realizzato un nuovo progetto e quello che era un sogno da molto: la nascita di Arbor Felix, ovvero la nascita dell’Associazione Culturale Arbor Felix. Il perché del nome ve lo lascio scoprire sul sito dell’associazione.
Come molti sanno, per anni ho investito personalmente nella divulgazione, sono stati ben pochi e rari gli organizzatori che hanno pagato almeno le spese di viaggio per presentazioni, corsi e fiere. Erbaviola, questo sito, è cominciato ben 18 anni fa come lavoro di divulgazione online, poi passato a corsi in gran parte gratuiti in cui io, di tasca mia, ci mettevo viaggi, materiali, tempo e ferie. Quando credo in qualcosa, la prendo sul serio: credo nella possibilità di cambiamento e del miglioramento di questo pianeta. Per anni, ci ho investito molto e invece di passare le mie estati su una sdraio in riva al mare, le ho passate a correre qui e là portando competenze e energie per il cambiamento.
Oggi, quasi vent’anni dopo, questo sistema è diventato troppo grande per me sola. Da qui è partita l’idea e la nascita di Arbor Felix. I diritti d’autore sui miei libri, reimpiegati continuamente per offrire corsi gratuiti, non sono sufficienti, ho sempre dovuto aggiungere qualcosa io.
I corsi, da parte mia, erano gratuiti anche quando pagavate qualcosa, perché il qualcosa pagato andava per qualche buona causa delle associazioni organizzatrici, tra gli ultimi fatti così ci sono stati i corsi di autoproduzione dei formaggi vegetali per la Onlus Essere Animali. Tanto per fare un esempio concreto. Io ho messo in piedi il corso, preparato i contenuti (che equivale a tanti giorni di lavoro, lo capisce chi prepara i corsi professionalmente), comprato di tasca mia i materiali per fare il corso, tutti da agricoltura biologica, realizzato formaggi, assaggi e pane per un numero considerevole di corsisti che hanno pagato 15 euro a testa all’associazione Essere Animali. Il doppio fine era raccogliere fondi per l’associazione e dare la possibilità di frequentare un corso ben fatto a un prezzo molto basso, per aiutare chi sta passando all’alimentazione vegan o vuole approfondire. L’ho fatto molto volentieri, intendiamoci, come per tutti gli altri corsi e conferenze gratuite a cui magari vi sarà capitato di partecipare.

Con Camilla Lattanzi di ControRadio, durante la conferenza per il premio Sabrina Sganga 2015
Come dicevo, però, il sistema non funziona più così bene. I diritti d’autore dei miei libri non sono più sufficienti a finanziare queste attività e in più ci sono molte persone che da anni mi chiedono un tipo di corsi che vanno necessariamente organizzati in un luogo migliore e più raccolto che non il centro sociale, la fiera o il locale riunioni del comune riconvertito per l’occasione. Così, con altre persone che fanno attività simili ma a livello locale, ugualmente impegnate sul fronte dell’ecologia e del cambiamento, ci siamo costituiti come associazione culturale e contribuito insieme alla nascita di Arbor Felix. Essere un’associazione ci permette di affittare luoghi più consoni, offrire corsi più strutturati in ambienti che possano accogliere in modo eccellente delle persone motivate al cambiamento e offrire corsi e progetti gratuiti nelle scuole, partecipare a progetti di implementazione del verde urbano e proporre una serie di attività a realtà che non sono altrimenti accessibili come privati.

La locandina del corso a Torbole sul Garda, maggiori info qui
I primi corsi sono già stati attivati e siamo voluti partire da me e da un corso che mi era stato chiesto da tempo. Cambio vita, mi reinvento, ne avevo già parlato nei post precedenti.
So che alcuni, abituati a ricevere da me corsi e conferenze gratuite saranno rimasti sbalorditi dal prezzo. Dal mio punto di vista, eleganza imporrebbe che non si parlasse di prezzi, ma a quanto pare bisogna farlo. In sostanza, mi è stato caldamente consigliato di parlarne, perché pare che ci siano addirittura dei poveri dementi che avanzano illazioni ridicole sul fatto che voglia arricchirmi con i corsi.
Ho trovato la cosa davvero buffa, perché in realtà il mio conto ne gioverebbe moltissimo se invece la smettessi di fare divulgazione! 😀 Anni e anni di divulgazione… sapete quante vacanze avrei potuto fare, invece? Meglio che non faccia i conti! 😀

Grazie alla vita che ho scelto e costruito, nella bella stagione lavoro in giardino e…
Comunque, le ragioni per cui i corsi Cambio vita, mi reinvento! hanno quel costo sono diverse, queste sono le principali:
- Siamo molto orgogliosi di averli realizzati a un costo così basso in strutture di primo livello. Corsi analoghi, come può verificare chiunque, hanno costi che si aggirano sui 500-800 euro a giornata e non sempre hanno la stessa qualità. Ci siamo riusciti perché siamo un’associazione senza fini di lucro. Quello che resta pagate le spese, viene reinvestito nei progetti in corso e in quelli futuri.
- Le sale e la ristorazione hanno dei costi. Parrà strano, ma non abbiamo trovato nemmeno un hotel che ci desse la sala conferenze gratis e nemmeno uno – pensate! – ha intenzione di donare un servizio ristorazione 100% vegetale per l’occasione. E’ gente stranissima quella delle location per eventi, non fanno niente gratis. Tra parentesi, non avete idea di quanti ci abbiano chiuso la porta quando hanno sentito “100% vegetale” e di quanti altri per questo motivo pretendessero di essere pagati di più. Solo il lavoro per trovare cinque strutture che ci facessero una convenzione, è andato avanti mesi e non è stato gratis neanche questo.
- Sì, potevamo organizzare tutto nella sala gratuita di un centro sociale, seduti per terra o su panche da birreria, con il catering freddo improvvisato senza grandi riguardi per l’igiene da qualche gruppo di fan dei pastoni per cani (ovvero l’onnipresente e cementifero cous cous vegano). Ma secondo noi non è il modo giusto. Quindi Cambio vita, mi reinvento! è un corso che ha dei costi più alti rispetto ai miei precedenti, perché è organizzato in strutture che hanno dei costi fissi (sebbene nella decenza) e io stessa per tenere il corso a Napoli, Bologna, Roma, Milano o Torbole sul Garda non mi teletrasporto: pago auto, carburante, hotel ecc. La stessa cosa succede incredibilmente alle persone che collaborano agli eventi di Arbor Felix. Ma stiamo cercando di coinvolgere Spock e tutto il baracchino del teletrasporto, quindi siate fiduciosi in un abbattimento delle spese.
- Fare corsi come sopra, offrendoli a 15 euro a persona sarebbe impossibile. Ma anche fosse possibile, significherebbe attirare una maggioranza di persone che non aveva di meglio da fare o che non la prende sul serio perché tanto costa poco, è un impegno minimo, un biglietto del cinema (quel posto dove si masticano boli di mais a bocca aperta e si urla nel cellulare).
Negli anni, durante i corsi gratuiti o a basso prezzo, fatti solo per amore di divulgazione e perché credevo nel cambiamento – sì, l’ho già detto ma vorrei proprio che qualcuno non mi considerasse così cretina ad averlo fatto per altri motivi, tipo l’adesione a un ordine votato alla povertà estrema – ho subito di tutto. Vorrei fare qualche esempio al volo:
– mogli che si trascinano dietro i mariti i quali poi dormono russando sonoramente o giocano tutto il tempo con il cellulare,
– madri che portano neonati con le coliche che urlano per tutto il corso (tanto il bambino non paga e se agli altri si sfondano i timpani per 5 ore chi se ne importa, possono sempre rifarsi guardando con odio la docente che non osa intervenire sperando che la madre si renda conto da sola),
– gente che copia interamente il corso per riproporlo a dieci volte tanto (15 euro per il corso già fatto in un solo pomeriggio, è un affare! Rivenduto a 150 a persona, speriamo che la Cacciola ne faccia altri!),
– trentenni che limonano in modo forsennato mentre spiego l’orto naturale (sono andati avanti mezz’ora… probabilmente io spiego l’orto naturale in modo molto eccitante! 😀 )
– una signora che si è portata dietro la gabbia con otto gattini neonati che strillavano e che non poteva proprio lasciare a casa (15 euro di corso per 3 ore sono meno di quel che prende una cat sitter)E sono solo i primi che mi sono venuti in mente. Se ci pensassi bene, probabilmente troverei qualche ricordo peggiore che la mia autostima sta cercando di rimuovere da anni.
Tutte situazioni che, da quella professionista seria che sono dal lunedì al venerdì, non tollererei mai. Se una persona competente mi parla con il cuore dopo essersi preparata benissimo su un argomento per farmelo capire al volo, mi sembra il minimo restituirle lo stesso rispetto con un ascolto composto e senza disturbare tutti i convenuti. Ma siamo in pochissimi a pensarla così. Ho avuto una pazienza enorme nei fine settimana con situazioni come sopra e per il futuro ne farò a meno. Nella mia ingenuità, pensavo che sarebbero venute solo persone molto interessate e che un prezzo minimo avrebbe incentivato il cambiamento, permettendo a tutti di accedere, anche a chi non aveva possibilità economiche. Invece non funziona così. Nonostante questo, alcuni eventi a ingresso libero li farò ancora, li trovate qui. Sono un’ottimista sul genere umano. Ma quando c’è da giocare duro come nel corso Cambio vita, mi reinvento!, allora non si può, ci possono essere solo persone molto motivate.

… a volte le mie notti e fine settimana sono così
Cambio vita, mi reinvento! è un corso che richiede concentrazione, impegno e motivazione. Io posso farlo solo per gente che vuole realmente affrontare un cambiamento, perché è una giornata particolarmente intensa in cui ci metto 25 anni di esperienza, ne esco completamente svuotata e avrò ancora da affrontare un’ora di counseling individuale con ognuno dei corsisti, che fanno una media di altre 30 ore di lavoro. Senza contare i mesi passati a preparare il corso e redigere le dispense.
Onestamente, se vent’anni fa avessi potuto trovare un corso del genere, l’avrei fatto e mi sarei risparmiata magari qualche esperienza a vuoto o non troppo felice. Se fosse capitato in uno di quei periodi in cui avevo il portafogli vuoto, avrei risparmiato qualcosa ogni mese fino a potermelo permettere. Sono qui e sono io anche per tutto quello che ho investito su me stessa negli anni passati. Non è arrivato tutto in saldo, anzi.

Il mio angolo lettura oggi, tra l’orto sul balcone e i colli
Però cambiare non è per tutti o magari non è il momento giusto. Se il primo pensiero che ti è venuto leggendo il programma del corso è che costa troppo, evidentemente c’è qualche ostacolo al cambiamento. Pensare ai costi è lecito, ma in genere il primo pensiero che mi viene leggendo i programmi è se la cosa sia interessante o meno, magari un aspetto in particolare che mi colpisce, un altro su cui sono perplessa e magari mi chiedo se il pranzo è adatto anche a me o se devo chiedere un menu a parte.
Invece, essere interessati ma trovare immediatamente un motivo materiale per non farlo, è un chiaro indicatore del farsi opposizione da soli. L’io cosciente sentenzia: “Sì, lo farei volentieri ma per colpa del prezzo non posso proprio, è troppo!” E il subconscio esulta: “E via, volontà colpita e affondata! Anche per questa volta non si cambia, restiamo nella nostra zona di comfort, vai!“.
Ma cosa fate quando invece volete davvero qualcosa, che sia il Bimby o l’auto o quella borsa lì? “Mi serve proprio, mi semplificherebbe molto la vita, non posso proprio farne a meno, intanto che cucina faccio altro, è comodissima, costa tanto ma li vale, mi fa risparmiare un sacco di tempo e fatica!“. Vero? 🙂 Tranquilli, facciamo più o meno tutti così, è normale. Quando vogliamo davvero qualcosa, troviamo immediatamente tutte le motivazioni a favore, anche se la cosa costa moltissimo.
Ecco, questo non per convincervi a fare il corso, anzi, ma per dire solo che se la vostra prima reazione è “costa troppo“, bisogna che vi ascoltiate. Chiedetevi: “Perché mi sto facendo opposizione?“. Magari pensate di voler cambiare ma in realtà state benissimo così. Potrebbe essere una soluzione realistica 🙂 Magari avete solo bisogno di apprezzare di più quello che già avete e il vostro subconscio lo sa e sta cercando di dirvi: “non spendere per questo corso, hai già una vita meravigliosa!“.
Oppure, c’è tantissima paura di cambiare, anche se vorrebbe dire lasciare qualcosa di non troppo meraviglioso o di veramente pessimo. A volte ci si crea delle zone di comfort nelle situazioni peggiori e inconsciamente si procede con il freno a mano tirato per tutta la vita, facendo una fatica improba in tutto quel che si affronta. Allora in quel caso il corso vi può servire.
14 Commenti
“stiamo cercando di coinvolgere Spock e tutto il baracchino del teletrasporto, quindi siate fiduciosi in un abbattimento delle spese. ” Sei un mito!
Grande notizia l’associazione, mi sono appena iscritto alla newsletter. Spero che i corsi scenderanno più giù di Napoli! Averti in Puglia sarebbe un regalo grandissimo! Francesco e Ivan (che ti leggerà stasera)
Grazie! Francesco, mi piacerebbe moltissimo riuscire ad arrivare fino in Puglia, che come sai adoro. Magari con l’aiuto di qualche organizzazione locale ce la facciamo, per ora è già stato notevole essere arrivati a Napoli! Un passo alla volta, arriveremo anche lì. Vi abbraccio tanto, anche il lettore serale!
Cara Grazia,
solo l’allusione a Spock e tutte le frecciatine (assolutamente giustificate e sacrosante) che ho potuto cogliere – pertanto, figurarsi quelle non colte quante possano essere! – valgono l’articolo e il mio applauso.
Non potevi argomentare in modo più concreto e veritiero anche se, ti dirò, è effettivamente un peccato tu l’abbia dovuto fare. Io sono una di quelle persone che, alla vista del prezzo, ha pensato subito di iniziare a stanziare un mini budget mensile per quando se lo potrà permettere… Ed è triste che, come al solito, i pochi ben intenzionati che godevano con gioia di questi tuoi regali, finiscano per rimetterci.
Nulla, penso che il resto sia superfluo. Finalmente ci sei riuscita e spero di venire presto ad ascoltare in prima fila! Brava! <3
Grazie carissima, le tue parole mi fanno molto bene! Niente frecciatine però, in realtà ho cercato di essere più generica possibile per non offendere nessuno… magari indurre solo un po’ al ragionamento alcuni organizzatori 🙂
Purtroppo, non solo questo post ci voleva ed è stato necessario… ma valeva la pena farlo. Ho deciso che molte cose che in passato non ho detto per educazione, adesso valga la pena dirle.
Ci provo fino in fondo, voglio essere sicura di aver fatto tutto il possibile ^_^ Non appena potremo, sarà un piacere riabbracciarti!
come sempre leggerti è bellissimo Grazia! questo misto di verità, auto ironia,e anche qualche vaffa…ogni tanto ….è un balsamo per l’animo!! sono veramente sbalordita che tu abbia dovuto scrivere un articolo per spiegare che 80 euro di corso per una giornata full immersion FATTA DA TE è tanto, però li vale…….e davvero c’è qualcuno che ha pensato che ti stai arricchendo????? sicuramente tu giri più di me e hai la sfortuna di conoscere a quanto pare il peggio dell’umanità e questo mi dispiace tantissimo perchè ho paura che alla fine tutti questi idioti ti stanchino così tanto che poi tu smetta di condividerti anche con noi che invece ti apprezziamo tantissimo e ringraziamo per ogni post o libro o corso che fai….
io non sono assolutamente ricca e conosco tutta gente normale e vedo ogni giorno che per le scarpe, la borsa, i brilluccichi o il gadget elettronico all’ultima moda 80 euro sono nulla e vengono buttati via senza nemmeno soffermarsi a pensare…poi magari per dare 30 euro in beneficenza si fanno venire un infarto! e 80 euro per venire a un tuo corso sono proprio improponibili!!!!!!! io capisco che tu sei meravigliosa e vuoi diffondere ma il seme attecchisce solo dove il terreno è pronto e doverlo arare e concimare per poterlo fare spesso è un danno…paragone che dall’agricoltura naturale si presta bene anche per le idee o le filosofie di vita secondo me.
quindi per piacere non sprecare più un grammo della tua energia per i “sordi che tanto non vogliono sentire” e dedicati invece a chi è pronto ad accoglierti e fare un uso migliore possibile del tuo condividere. faccio una precisazione: non sto parlando di fare un qualcosa per ricchi o per eletti ( anche visto i soldi di cui stiamo parlando ) ma per chi ne fa tesoro!!!! sono così stufa di sentire persone che dicono “oh io il cibo non trattato non me lo posso permettere ” e poi comprano chili e chili di frutta e verdura che finisce tutta immancabilmente buttata dopo pochi giorni….compra una mela, una pera e un etto di lamponi sani , mangiali tutti con equilibrio e non buttare nulla …e vedrai poi se costa di più!!!!!! per non parlare poi delle ultime novità: i prodotti per la pelle a base di bava di lumaca! ma dico io, lo sapete che per estrarre la bava le lumache vengono o elettrificate o salate? bello eh? e con tutte le erbe , il miele, le meraviglie naturali che ci possiamo mettere in viso, proprio la bava di lumaca era indispensabile?????? ma via!!!!!
ciao Grazia e scusa se ho approfittato del tuo sito per sfogarmi un pò…tu continua la tua strada come meglio ti pare e salvaguardati….un abbraccio
Grazie Daniela, la tua carica è davvero contagiosa! Ti sto abbracciando da lontano!
80 euro è solo il corso di Rimini, perché è organizzato da un’associazione molto più grande, Arbor Vitae, che ha locali propri e non sono inclusi i pasti.
Gli altri corsi organizzati da Arbor Felix sono appoggiati a strutture a pagamento e sono inclusi i pasti, per questo costano dai 120 ai 160 euro. In alcuni casi abbiamo avuto la fortuna di gestori che contengono le spese, come nel caso della Casota Vegan di Torbole sul Garda, di proprietà di una cara amica, mentre in altri casi abbiamo abbattuto un po’ i costi con delle convenzioni ad hoc. Però in posti come Milano si va praticamente in pari, ammesso di fare il tutto esaurito: persino i locali ‘etici’ costano una follia e immagino che paghino anche una follia di tasse.
In ogni caso, tutto il tuo discorso ha senso, perché ho visto lamentele anche per corsi di una giornata a 50 euro, con gente che protestava perché il locale era fuori mano o poco attraente. Sai com’è, loro riescono ad affittare il forum per 20 euro 😀
Credo però che alla fine siano più le proteste dettate dal famoso ‘freno a mano tirato’ che quelle realmente inerenti ai prezzi in sé. Spero quindi che la riflessione serva a fare meno rate per il Bimby e più lavoro su se stessi, anche con altri, mica per forza con me 🙂
Intanto doppio abbraccio!
Cara Daniela, non posso che condividere il tuo commento sugli idioti che non vogliono sentire, e credono che le persone “strane” come Grazia debbano lavorare a costo zero…o non vivranno forse di sola aria? A volte è davvero dura mantenere la rotta in mezzo ai frangenti dell’ignoranza, madre della superbia. Io sono circondata da vicini che…non ti dico! Uno ha un impianto di illuminazione per un giardino e un cortile che nemmeno la Reggia di Venaria Reale ( sai, io sono piemontese…), sta acceso dal tramonto all’alba con nostra grande gioia, in perfetto sincronismo con l’impianto di irrigazione che lancia i suoi getti in un gioco d’acqua, e tutto ciò per innaffiare un oleandro e pochi vasi di gerani, e il mitico “green” di forse dieci metri quadrati!
Dal lato opposto la vicina vegetariana pentita, che ogni volta che vedeva le piantine di timo e di salvia del mio orto diceva con voce lacrimevole”oh, il timo con l’agnello, com’è buono!”…Tre mesi fa abbiamo salvato un giocane asino da una brutta fine in macelleria e, in attesa di preparargli un posto adatto, lo abbiamo sistemato sotto una tettoia accanto alla recinzione di confine. Mal ce ne incolse, perché la signora si è immediatamente precipitata a buttargli manciate d’erba strappate nel suo frutteto/orto/giardino ormai incolto da anni…peccato che sia ricettacolo di tutte le erbe più dannose per gli asini, dal senecione alla celidonia; e vai a spiegarle che non doveva assolutamente farlo: si è offesa, ed ha iniziato a portare al povero Levante (bel nome, vero?) carote mele costine asparagi scarti di cucina panini biscotti…di nascosto (credeva lei). Altra discussione, finita in una tritissima sceneggiata in cui mi sono sentita dire che sono “aggressiva” perché le impedisco di dare del cibo all’asino..infine, siccome ama così tanto gli animali, ha fatto installare una doppia rete ombreggiante davanti all’unica finestra, togliendo all’asino la visuale, la luce e l’aria. Bella pensata, vero? Per fortuna, la scorsa settimana abbiamo trasferito l’asino nella sua nuova casa, dove può godere di aria, luce, sole e ombra, e ragliare sonoramente con le sue tre amiche asinelle che abitano intorno, nel raggio di un chilometro …e siccome lui è maschio, sai che concerti!
Tutto questo per dire che occorre davvero “salvaguardarsi” come tu dici bene, Daniela, e a volte è difficile. Mi torna in mente un passo di un libro…strano, “Sui sentieri del sogno” di Rodolfo Brun, che ogni tanto rileggo:
“Non esistono cose facili sul sentiero di un guerriero. Essere un guerriero significa seguire la via del cuore e dell’onore, significa apprendere il linguaggio della terra. Essere un guerriero significa sapersi battere in modo impeccabile, al meglio delle proprie possibilità, significa conoscere le vie del Potere e dello Spirito.”
Queste parole sono dette da Lupo Saggio, la personificazione dello Spirito Guerriero del Popolo Rosso del Nordamerica. Certo è una realtà diversa e lontana, ma…dicono i Lakota “mitakuye oyasin”,un saluto che significa “ogni cosa è mia parente”. Grande, vero? Altro che bava di lumache o gadget elettronici…Quindi, forza e coraggio a tutti, e un grande augurio a Grazia per il suo lavoro, che merita di essere pagato per quello che vale, cioè molto!
Inutile dire che ormai sono innamorata dell’asino Levante che raglia alle sue belle! Posso chiedere una foto? Mi piacerebbe tantissimo vederlo! Gli asini sono così espressivi, hanno delle espressioni dal malinconico al simpaticissimo.
Di vicini assurdi ho fatto il pieno anche io in passato, avevo scritto anche un post in proposito. Da qualche anno, invece, vivo in uno stato di grazia, silenzio ed ecologia… sarà quello che ho dovuto penare prima- Non posso che augurarti quindi che il vicino sprecone si auto-estingua con le bollette enel e che l’altra trovi un asino umano di compagnia 😉
Se ti può consolare, come conseguenza dei miei primi esperimenti di permacultura, un nostro vicino di allora, nella poco ridente cittadina di Garlasco, scambiò le erbacce alte per chissà cosa e ci trovammo un elicottero della guardia di finanza sopra la testa, che ci spostò anche un numero di tegole per osservare l’orto. Che voglio anche dire… se ci suonavano e chiedevano di entrare, non c’erano problemi e mi risparmiavo un centinaio di euro per far sistemare le tegole… Per dire che vicini deliziosi. E quando mettemmo in vendita la casa, ci mandarono un loro amico che si finse interessato con l’agenzia, solo per guardare cosa facevamo dentro e arrivato alla fine del giro sbottò: “Ma voi si può sapere che lavoro fate?!”.
In quanto a cose folli, volevo ragguagliare sia te che Daniela sopra, che la bava di lumaca è superata. Ora la nuova tendenza è la parrucca per vagina, dico sul serio. Dei toupé sintetici da applicare per gli amanti del cespuglio rigoglioso…. perché dopo anni e anni a praticare le depilazioni più dolorose, le donne ormai senza più un pelino si sono viste arrivare la nuova moda del cespuglio selvaggio e che fare? Lozione per capelli del marito? Trapianto? nossignore, si risolve tutto subito con un bel parrucchino. Immagino poi che piacere e godimento procuri con il caldo di questi giorni…
Visto che servizio? Vi aggiorno anche sulle nuove tendenze, arrivo prima di Cosmopolitan, cosa volete di più? 😀
Dimenticavo: la frase che hai citato di Brun, bellissima, vera e potente. Grazie!
Cara Grazia, simpatico il tuo aggiornamento sulle nuove tendenze “folli..in quanto alla foto dell’asino, ci sono dei problemi tecnici dovuti alla mia pochezza di sessantunenne testa dura: non ho usato il pc altro che per scrivere, sto imparando pian piano anche altre cose…sai che il tuo sito è il primo e l’unico che seguo? Pensa che ho ancora un telefonino vecchio stile, non uno smartphone, il che mi aiuta moltissimo a starmene tranquilla, senza messaggi vocali e whats-app (si scrive così?) Se i miei figli o gli amici mi cercano, una telefonata, o al più un breve sms. Punto. Quindi per la foto di Levante dovrai aspettare che qualcuno dei miei tecnologici familiari mi insegni come fare! Per mia fortuna, posso fare a meno di tanta tecnologia, la lascio volentieri a chi la sa e/o la deve usare in modi migliori. Comunque, sono felice di questa possibilità di condivisione, data da internet, come vedi…ogni giorno è buono per imparare cose nuove, purché lo si faccia in modo consapevole, non facendosi trascinare dal vento del “tutti fanno così, ma come, tu no?” Quando si impara qualcosa perché lo si è scelto davvero, si è doppiamente contenti…Ciao, cara, buona giornata!
Hai avuto una grande idea a costituire un’associazione! e mi piace l’idea che i corsi gratuiti siano soprattutto destinati alle scuole! da dove dobbiamo partire per cambiare il mondo se non da lì? bravissima
Grazie Elena! Sì la penso nello stesso modo! Bisogna partire dalle scuole, dall’età in cui sono più ricettivi e hanno più voglia di fare!
Ciao Grazia,
Questo tipo di corsi andrebbe bene anche nelle scuole come piattaforma di base educazione all’essenziale , come alternativa ad un altro modo di vivere e non solo quello imposto dal business economico, dai media…..Sapere che esista la possibilità di stare bene con se stessi …..
Alzo lo sguardo e leggo la risposta al tuo commento ad Elena….. azz….. bello trovare una persona che la pensa come te….
Grazie per quello che fai,
Ciao
Claudia
Grazie Claudia! 🙂 E’ bello trovare persone come te! Il nostro statuto ha messo tra i punti essenziali l’insegnare ai bambini e ai ragazzi la responsabilità del proprio territorio e la libertà di piantare alberi per migliorarlo. L’altro progetto, dove finiscono la maggior parte dei fondi, sono gli orti nelle scuole. Un abbraccio!