Autunno, cambiamenti e una nuova strada

da Grazia Cacciola
bosco con foglie cadute che formano un manto rosso

È quasi sera, poco prima della cena, in una sera d’autunno, ancora tiepida e densa di cambiamenti. Scrivo di fianco alla cucina a legna, avvolta dal profumo resinoso delle cortecce ancora umide che scoppiettano nel fuoco. Scrivo nel raccoglimento che segue un’estate molto intensa. Nei boschi fuori si affaccia il crepuscolo autunnale che un giorno dopo l’altro ci abituerà alle lunghe sere invernali. Dentro, sulla ghisa della cucina a legna, la cottura lenta e leggera della cena. L’attesa silenziosa. L’arrivo del mondo delle ombre e di quell’altro silenzio, quello nebbioso e ovattato della notte.

La salvezza: cucina a legna, riscaldamento a legna, lampade a olio e candele. (immagine di dicembre)

Il profumo della mia cucina, in una vecchia foto

Ripenso ai tanti cambiamenti degli ultimi tempi guardando svanire la luce di questo giorno tardo d’autunno. La mia serenità attuale, la pacatezza, mi riempie di uno strano senso di meraviglia per questa fase, in una vita che è stata sempre movimentata, tortuosa, densa di camminate funamboliche su precipizi e scalate con le unghie nella roccia. Mi sembra irreale non dover correre da qualche parte, non dover rinunciare a quello che mi interessa profondamente, per qualcosa di utile, urgente, doveroso.
Sto scrivendo – meraviglia – in un’ora lenta e raccolta prima della cena, scrivendo vicino al caldo buono del fuoco, poco prima di un pasto preparato con semplicità e amore. C’è così tanto qui per essere grati.

erba cipollina

Il colore viola e azzurro dell’erba cipollina in piena estate

Le cose ordinarie della vita. Quelle che ci sfuggono quando andiamo veloci. Non la retorica delle piccole cose – che ho cominciato a detestare dopo l’ondata di retorica a buon mercato sulle piccole cose. Penso alla bontà ordinaria delle cose, quelle che diamo spesso per scontate, come l’avere il tempo per cenare. Avere qualcosa con cui cenare; viviamo in una parte privilegiata del globo in cui il pasto è scontato e spesso non ci accorgiamo nemmeno di ciò che stiamo mangiando, presi dalla frenesia di finire, fare, tornare al lavoro, ad altro. Ci penso come non ci pensavo da tanto. Non avevo tempo, avevo pensieri solo per quel che bisognava fare, finire, chiudere, progettare, consegnare.

strada nel bosco

Il suono delle foglie e del vento, sulla strada che porta nel bosco

L’estate ha fatto maturare una decisione, il non vergognarmi della mia ricerca della solitudine, non nascondere più il mio bisogno di una dimensione solitaria, ricca ma solitaria. Non voglio più sentirmi in dovere di andare in posti lontani in cui c’è bisogno di parlare per finta di decrescita o di alimentazione naturale. Non mi sento più obbligata ad accettare che discorsi importanti vengano ridotti a workshop, etichettati come cookshow (o ancor peggio come showcooking, lemma inesistente generato dall’ignoranza). Essere meno gentile, meno accondiscendente. Dire no. Il fatto che io parli anche di cucina fa parte di un discorso molto più grande su ecologia e decrescita, di scelte fondamentali per il pianeta, di un impegno di ribellione al sistema capitalista – ma voi chiamatelo pure globalizzazione – che porto avanti con impegno da anni. Non ci sto più a che i miei discorsi vengano continuamente ridotti a un corso su come si fa il tofu, solo perché così gli organizzatori sono sicuri che venga più gente. Cari organizzatori, vi do una notizia: ne viene ancora di più se faccio vedere le tette. Ma nemmeno questo è il mio discorso, non è quello per cui io mi posso impegnare.

Forse una volta era necessario piegarsi, improvvisarsi cuochi da fiera per dimostrare che la crêpe si fa senza incarcerare le galline, che le proteine sono maggiori nei legumi, che si può mangiare bene e meglio senza devastare il pianeta. Oggi non è più necessario che ne parli io. Oggi ci sono nutrizionisti, chef, blogger che riempiono qualsiasi evento con dimostrazioni di cucina. Per me, è un regalo magnifico. E’ la libertà di non sentirmi più in obbligo di farlo.
Posso tornare alla mia dimensione, impegnarmi in modo diverso, parlare a chi vuole ascoltare. Non c’è ricetta che non possa essere risolta nello spazio di un post o della pagina di un libro. Qui però lo posso fare parlando di alimentazione naturale, di sostenibilità, di ecologia ed è l’unico modo in cui io continuerò a parlare anche di ricette ma non solo di cucina. Come è sempre stato questo sito, prima che mi perdessi.

ricamando e leggendo in terrazza con una tisana

Il piacere di una tisana, ricamando e leggendo in terrazza

Questa casa, questo posto, questi boschi, sono la risposta a una mia preghiera profonda di serenità, di calma, di ritrovare il tempo e la tranquillità per evolvere. Il tempo di ascoltare più di prima, attraverso letture silenziose ininterrotte, il lavoro che amo, racconti di amici, lettere da lontano. L’ascolto che manca quando è necessario correre e relazionarsi con centinaia di persone.
L’ascolto che ho desiderato tanto, da sempre, che mi ha portata in questi boschi. Ascoltare è bellissimo. Parlando, si dicono cose che già si sanno. Ascoltando, si impara. Voglio essere un po’ egoista e concedermi più ascolto, dare meno parole e solo quando sono necessarie. Ho bisogno di respirare di nuovo. Devo ritrovare il mio modo di parlare e di essere qui.

Questo blog è sempre stato il diario e il laboratorio, mi ha permesso di andare lontano quando è stato necessario, di tornare in una dimensione privata quando ne ho avuto bisogno. E’ da questo sito e dai libri, con la scrittura in genere che comunico meglio. Ed è quello che voglio continuare a fare.

uva della pergola

Il sapore dell’uva rubata a un filare“. Il filare è nostro, ma è altrettanto buona.

Ho disdetto tutti gli impegni. Ho parlato con donne meravigliose e uomini forti, a cui ho spiegato che non ci sarò alle prossime manifestazioni, che per me è il momento di prendere un’altra strada. Quest’anno non ci sarò neanche al MiVeg, ma voi andateci, è bello, è fatto con tanta passione da persone realmente impegnate.
Altri non hanno capito e si sono offesi, seppur con mesi di preavviso. Mi auguro che un giorno si illuminino, se non proprio di comprensione almeno con un petardo nel sedere. Perdonatemi la caduta dalla nuvoletta della leggiadria, ma una di queste organizzatrici di manifestazione “etica” mi ha addirittura presa a male parole perché mi ero infortunata gravemente il giorno prima della manifestazione… direi che di certe brutture se ne fa volentieri a meno.
Farò volentieri a meno di gente fiera nella sua superbia, di idolatri dei vip di seconda scelta e terza età, di narcisisti irrigiditi nel loro bisogno di ricevere consensi. Voglio mettermi in ascolto di intelligenze più evolute.

Per troppo tempo ho navigato a vista considerando questa spazzatura come un necessario danno collaterale per raggiungere un fine più alto, il convincere le persone che un cambiamento è necessario. Invece è servito in gran parte ad aprire la strada a un’orda di improvvisati che, inabili ad altri lavori, si riciclano nell’insegnare ciò che non sanno, o organizzano festival su ciò che non praticano. Nel rimarginarsi delle ferite, ho avuto il tempo di capire e vedere oltre. Anche di guardare con compassione, comprendere e fare qualche passo in un’altra direzione.

strada di montagna

Il silenzio di una passeggiata, senza sapere dove va la strada.

Voglio spostare i miei pensieri verso l’interno, con voi, verso la pace della mia casa, dei miei boschi, nel mio cuore, verso la quiete, verso parole nuove che si possono trovare insieme. Voglio sentire che la mia strada verso la scrittura diventa più semplice, che non sia più quel poco di tempo rubato al girovagare per l’Italia, quelle ore di treno che mi riportano a casa stanca e svuotata. Non c’è nulla che non possa dire da qui.
Se ci incontreremo di persona, sarà per sorriderci occhi negli occhi, affrontando dialoghi più importanti.

Grazie a tutti quelli che in questi anni sono passati di qui e hanno partecipato, dialogato, costruito, scambiato e cambiato. Si prosegue in un modo nuovo, ancora tutto da scrivere. Mi sento sulla mia strada, come sempre, ma non so dove vada la strada in questo momento, non ve lo so dire, lo vedrò proseguendo. Sono pronta per nuovi inizi che possiamo condividere.
Non so cosa accadrà ora. Ho tante idee e tempo per svilupparle. Ma non so cosa verrà. Sto ancora ascoltando, in attesa di conoscere.

 

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68 Commenti

Barbara Ottobre 18, 2016 - 9:47 pm

Post bellissimo. Quando lessi che ti eri infortunata ricordo che pensai: “Una come lei chissà cosa tira fuori da questa situazione”.
Un nuovo inizio.

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:05 pm

Grazie della fiducia Barbara. In effetti erano mesi che maturava questa decisione ma ci sono voluti un paio di eventi per fermarmi del tutto e riprendere il controllo dei miei passi. Quindi sì, un nuovo inizio che però è molto simile alle origini di erbaviola 🙂

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Diara Ottobre 18, 2016 - 9:48 pm

Oggi ho visto un intervista di seth godin dove spiegava che l’essenza del suo permission marketing è se non mandiamo quella mail, se non scriviamo quel articolo, qualcuno ci chiederà come mai?
Sono felice che continuerai a scrivere perché se non lo facessi mi mancherebbe. Sia per le risate che per le riflessioni.
Grazie.

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:09 pm

Grazie Diara, ne sono davvero onorata. La scelta dipende anche dal voler riuscire a dare il meglio qui e nella scrittura in genere, mentre prima stavo disperdendo troppo e non c’era più nulla che mi desse realmente soddisfazione o mi sembrasse fatto bene. In effetti il pensiero di Seth Godin, nel mio caso lo applicherei a fiere & c. “Se non ci sarò qualcuno si chiederà come mai?” Immagino di sì, ma molto pochi e capiranno. Molti meno che se decidessi di rinunciare al blog per andare in giro per fiere, quindi mi sento di aver fatto la scelta giusta, Godin ha fatto da prova del nove 😉

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Stefania Ottobre 18, 2016 - 10:05 pm

Sono felice di dialogare con un’anima come la tua e di stare sulla tua strada e tu sulla mia? , chissà dove ci porterà, il bello sta proprio nella meraviglia della scoperta! Commossa dalle tue toccanti e vere righe di poesia? Stefy

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Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:11 pm

Stefania, secondo me ci aspettano mesi molto intensi per tutte le scelte e le scalate che ognuna ha deciso di fare. Intensi con serenità e lentezza, però, lasciando che le cose accadano e con il tempo per capire se sono quelle giuste. Un grande abbraccio.

Reply
Domenico Battaglia Ottobre 18, 2016 - 10:42 pm

Carissima ti ringrazio per le tue parole al contempo intime, intimiste, ma anche accese di luce abbagliante, per alcuni accecante a tal punto da non riuscire accorgere la via , il sentiero. ma va bene cosi. l’unica cosa che mi auguro è quella di potersi incontrare un giorno e fare due chiacchiere, cosi come le hai scritte. un saluto affettuoso. Domenico.

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Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:13 pm

Caro Domenico, ti ringrazio per le tue belle parole. Ci sarà sicuramente un modo e un tempo per incontrarsi in futuro e avremo da dirci cose bellissime, ne sono certa. Intanto auguri anche a te per il tuo percorso, continuo a seguirti da lontano con stima.

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fiorenza da rold Ottobre 18, 2016 - 11:54 pm

I ritmi della natura. La natura si introflette in questo periodo e tu con lei, almeno fino al 21 dicembre. E dopo, chissà che cosa risboccerà… Che bel post, Grazia. smack!

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Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:14 pm

Chi lo sa cara Fiorenza, magari mi trasformerò in renna o magari deciderò di dire no anche agli impegni sociali e passare il natale nella mia casina, al calduccio e bevendo cioccolata… l’ho già fatto un anno a causa della troppa neve, ed è stato meraviglioso. Chissà, magari avrò il coraggio di farlo anche senza la scusa della neve 😉

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isabella Ottobre 19, 2016 - 8:46 am

<3
E nemmeno sapevo che showcooking fosse errato.
Condivido tantissimo il tuo percorso!

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Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:19 pm

Eh sì mia cara, è errato ed è stato spesso fonte di scontri con un editori e manifestazioni che si incaponivano ad usarlo. Mi sono dovuta più volte vergognare di avere locandine con scritto showcooking vicino al mio nome, sia per l’errore che per la cosa in sé visto che non sono né una chef, né Martha Stewart. Non so chi abbia inventato questo termine in Italia, ma esiste solo qui e fa parecchio ridere gli americani che ci incappano 😀

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Gloria Ottobre 19, 2016 - 9:05 am

Leggendo le tue parole, stranamente, mi si intrecciano i pensieri mentre provo a scrivere un commento. Un cambiamento importante, ma sono certa che stai andando nella giusta direzione, e che sarai (come sempre) di vero esempio per molti. Un abbraccio Grazia!

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Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:20 pm

Grazie Gloria, soprattutto grazie per le nostre belle chiacchierate che hanno avuto il loro peso su queste decisioni. Ora tocca a te dire un po’ di no, restiamo in attesa e facciamo il tifo! ^_^

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Gloria Ottobre 20, 2016 - 12:29 pm

Farò del mio meglio!!! <3

Reply
Emanuela Ottobre 19, 2016 - 10:17 am

Cara Grazia,appoggio in pieno la tua decisione,sei una delle pochissime persone che seguo assiduamente e che mi hanno aperto gli occhi sul mondo,sulla società di oggi,sulle persone in giro nel web,che si copiano,che sono diventati quello che credono di essere e che sembrano tutti uguali per fare solamente soldi e non perché credono veramente su ciò che fanno! Io ti seguirò sempre,ti leggerò sempre e moooooolto volentieri,se farai ancora libri,io sarò lieta di sfogliarlo tra le mie dita(perché sono una all’antica,a cui ancora piace l’odore della carta e sfogliare )…..comunque,sei una persona SPECIALE e VERA …..io sono un’Erbaviola dipendente perché è grazie a te che ho iniziato il mio cambiamento! ❤

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:26 pm

Grazie Emanuela, ti abbraccio fortissimo! Sui libri di carta non preoccuparti, finora ho dovuto sgolarmi solo per avere anche la versione elettronica, gli editori italiani vogliono continuare a fare tutto solo di carta. Non c’è pericolo. E poi la carta piace tanto anche a me perché resta una fonte rinnovabile e non capita mai che diventi troppo obsoleta per un certo lettore o formato (cosa che mi è capitata drammaticamente con un paio di vecchi ebook).
Ci saranno altri libri, ma sto lavorando affinché siano migliori. Anche lì ho dovuto dire tanti sì con la bocca storta, quando avrei voluto dire dei giganteschi no su certe copertine orrende, certi contenuti tagliati, certi prezzi troppo alti (ma l’autore in Italia non può decidere niente). Sicuramente un tempo maggiore mi permetterà anche di trovare nuove e migliori vie per scrivere e pubblicare meglio. ^_^ Intanto ritroviamoci qui più spesso!

Reply
barbara Ottobre 19, 2016 - 10:57 am

“Non c’è nulla che non possa dire da qui”.
Sai che la penso come te.
Non esiste nessun “danno collaterale”, esistono solo danni. Se dipendono da noi, possiamo sanarli, altrimenti, è tempo di voltare pagina. Proprio come stai facendo tu.
Buon cammino <3

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:28 pm

Grazie Barbara e già che ci sono un super grazie anche per tutto il tuo supporto nei mesi scorsi! Hai sempre la parola più saggia da tirare fuori al momento giusto. Un abbraccio grande!

Reply
Francesca Ottobre 19, 2016 - 11:00 am

Sperando che in nostri cammini continuino ad incrociarsi, buon viaggio, verso la tua Itaca. <3

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:42 pm

Grazie Francesca, di cuore. Buon viaggio anche a te.

Reply
polepole Ottobre 19, 2016 - 11:27 am

“Voglio mettermi in ascolto di intelligenze più evolute.”
Ho letto questo post respirando sempre più profondamente, a ogni parola mi si è aperto un po’ di più il cuore e sei riuscita a sbrogliare un nodo che avevo da non so quanto in gola. Quel senso di “dover fare perché se no”. A volte c’è bisogno di ascoltare i NO degli altri per poter trovare il coraggio di dire i propri.
Grazie. Ora ti seguirò ancora più volentieri di prima!

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:54 pm

Sono molto felice di averti ispirato, come altri hanno ispirato me. Sì, bisogna ascoltarsi a vicenda, ispirarsi a vicenda, tra persone con mente libera. Un abbraccio grande!

Reply
polepole Ottobre 21, 2016 - 10:45 am

Sì, ascoltarsi a vicenda. E ascoltare se stessi per primi. A quanto pare non è davvero solo un luogo comune: il cuore sa davvero cosa fare per essere felice!

Reply
FRANCESCA Ottobre 19, 2016 - 12:21 pm

Sai cosa ti dico Grazia cara?

Che non vedo l’ora.

E sono felice, estremamente felice di questa tua pace interiore.

Un abbraccio grande.

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 12:56 pm

Grazie cara! Un abbraccio grande a te, sarà un altro sentiero periglioso per entrambe, ma sapere che la via è quella giusta lo rende molto più percorribile.

Reply
Carla Arzani Ottobre 19, 2016 - 1:02 pm

Cara Grazia, e’ tantissimo tempo che leggo le tue belle parole, non ricordo nemmeno piu’ quando ho cominciato. Non avevo mai commentato prima, ma questa volta voglio proprio dirti quanto mi ritrovo in quello che scrivi. Anch’io mi sono gradualmente un po’ nascosta da un certo tipo di persone e di modo di vivere e, se all’inizio pensavo di essere io quella con problemi, adesso vivo una vita molto piu’ ricca interiormente per me e per la mia famiglia. Con questo non voglio criticare chi fa altre scelte, per fortuna nel mondo c’e’ posto per tutti .Ma deve esserci rispetto reciproco e la volonta’ di costruire non di demolire. Un abbraccio forte. Carla

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:03 pm

Cara Carla, grazie per aver scritto. So che molti leggono questo blog in silenzio e a volte mi chiedo chi siano, cosa fanno, cosa pensano. Soprattutto cosa pensano. Quindi grazie di avermene fatto vedere un pezzettino.
Hai citato una questione chiave in tutto questa mia necessità di cambiamento: la volontà di costruire e non di demolire. Purtroppo, in contesti di massa, prevale la necessità di autoaffermazione del singolo. Non si riesce a costruire nulla con persone che hanno come unico obiettivo il proprio tornaconto personale, la propria visibilità. Si continua solo a nuotare controcorrente, fermi in un punto e sempre più stanchi.
Sebbene le correnti “costruttive” saranno più rare da trovare, proverò a rimettermi alla ricerca di quelle, creandone intanto io stessa, com’era stato il principio di questo blog.
Hai fatto bene a concentrarti sulla tua vita interiore: curare la propria dimensione privata e spirituale non può che far bene al mondo.
Un abbraccio forte.

Reply
Adriana Fortuna Ottobre 19, 2016 - 2:22 pm

Ti voglio bene Grazia, non ci conosciamo, sono una tra le tante che ti legge ed a cui hai fatto questo regalo da tanti anni. Ci hai donato la tua vita, la tua vera vita, di sentimenti semplici, veri, integri, in questo mondo di spazzatura. Mi rendo conto che è tanto intimo dirti questo ma mi sento di farlo. Sei una donna coraggiosa che non ha mai avuto paura di dire come la pensava, anche se così prestavi il fianco all’orda che ben conosciamo. Sento e capisco quello che provi, in parte lo provo anch’io, con la differenza che mi sento e mi fanno sentire inadeguata, asociale (dicono loro) e tanto altro. Arriverò anch’io al tragurado ne sono certa, ora sto ancora affannandomi a nuoatare. Sono felice che tu sia arrivata, fai stare bene anche me perchè significa che ancora un po’ di giustizia e giudizio c’è ancora in questo mondo. Potrei andare avanti per ore ma non sono brava a fare queste cose e so che tu capisci lo stesso. Qualsiasi cosa tu farai e sarai, resterai nei miei occhi come un gran bel quadro che al bisogno potrò guardare con gli occhi dell’anima. Ti abbraccio forte forte anche se virtulamente. Un caro saluto, ciao Adriana

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:12 pm

Cara Adriana, queste tue parole mi commuovono profondamente. Ritengo che scrivendo ci si esponga molto di più e meglio che parlando di persona. La dimensione intima che scopriamo leggendo qualcuno, la vedremmo forse solo in decenni di frequentazione o mai. Leggendosi, ci si può trovare per affinità elettiva, senza le sovrastrutture di apparenza, socialità e i rumori di fondo della vita. Sono onorata che leggendomi tu mi voglia bene, ti mando un abbraccio carico di affetto, da ‘asociale’ a ‘asociale’. Teniamoci in contatto e ispiriamoci a vicenda!

Reply
daniela Ottobre 24, 2016 - 11:37 am

Ecco…lo sapevo..ti ho sempre letto, senza mai commentare, dire la mia, sono fatta cosi …mi piace seguire in disparte, ascoltare per bene. Poi penso di dover variare qualcosa, cambiare direzione e puntualmente…tu lo fai prima di me! mi leggi la mente ? ammettilo! è un pò come se dovessi fare qualcosa e per qualche strano motivo non la faccio…poi arrivi tu… e la fai… -_-‘
anche io sento la necessità di fare dei cambiamenti…quando le cose iniziano a stare strette …è la cosa migliore..io e la mia metà sentiamo aria di variazioni (il lavoro in particolare, che nonostante sia fra i più artistici del mondo, ultimamente non ci rispecchia più, non ci dà la gioia e la soddisfazione perchè abbiamo dovuto cambiare per adeguarci a regole e standard, che tra l’altro non ripagano più, e non rispecchiano il nostro essere). Stranamente tutte le cose vecchie che cerchiamo di portare avanti si stanno sgratolando, o succede qualcosa che ci impedisce di continuare. Abbiamo l’idea che il destino ci lanci qualche messaggio , o cambi tu o ti faccio cambiare io…
peccato che per ora ancora non abbiamo ricevuto delle risposte sull’alternativa al cambiamento … un abbraccio

Reply
Anni Sepe Ottobre 19, 2016 - 2:57 pm

🙂

Reply
Anni Sepe Ottobre 19, 2016 - 3:13 pm

Non so cosa scrivere, dopo tanti anni di lettura del blog… Tranne di godere questo cambiamento, in bocca al lupo.

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:17 pm

grazie Annì, ne godrò pienamente. Un abbraccio!

Reply
Claudia Ottobre 19, 2016 - 4:22 pm

Già mi piace questa nuova strada. Soprattutto perché la senti tua, e anche perché leggerti è sempre così piacevole. Un abbraccio!
P.S: Ma quanto non sopporto il termine “showcooking”? Quasi quanto “foraging” per la raccolta delle piante spontanee 🙂

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:20 pm

perché, vogliamo parlare di “Foresting” che in inglese significa tutt’altro? L’ho già letto due volte in due pubblicità di corsi diversi. Ero tentata di presentarmi a uno dei corsi con pala da piantumatore.
Non so, forse per noi italiani l’inglese è troppo scarno, dobbiamo inventare nuovi lemmi. Oppure qualcuno è troppo pigro per controllare che esistano prima di usarli… 😉
Un abbraccio cara!

Reply
Valentina Ottobre 19, 2016 - 5:19 pm

Cambia chi vuole cambiare, il sogno di una “vita naturale” è diventato un grande business….spesso condotto da persone che di “sostenibile” non hanno nulla! Ormai è evidente il desiderio degli esseri umani di trasformare le cose belle in etichette che poi riescono a vendere meglio sull’onda delle mutevoli mode…insomma meglio starci fuori forse. Io continuerò a leggerti con piacere e chissà un giorno a incontrarci di persona! nel frattempo come te mi stupisco di “non dover correre da qualche parte, non dover rinunciare a quello che mi interessa profondamente, per qualcosa di utile, urgente, doveroso”. In bocca al lupo per tutto e grazie :*

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:30 pm

grazie cara Valentina. Continuiamo così, ispirandoci a distanza, restando fuori dalla vita naturale per finta, dalla decrescita a buon mercato e da tutto il baillame “naturale” che c’è in giro ora. Meglio restare tra poche persone, vere, che in una massa di urlatori finti. Quando sarà passata questa moda, si calmerà tutto e troveranno altre occupazioni 😉
In bocca alla lupa anche a te, in attesa che un giorno le strade ci facciano incrociare anche di persona.

Reply
Titti Ottobre 19, 2016 - 7:46 pm

Cara Grazia, ma mi viene meglio Cara Amica mia (molti non sanno cosa ci sia dietro queste mie parole….resterà un segreto tra noi), il tuo post mi ha commossa e, in certi passi mi ci sono ritrovata (saper ascoltare, cercare la solitudine, un cammino nuovo….).
E per finire: alla larga da chi scrive “showcooking”!!! Se non sanno scrivere le parole inglesi correttamente ma le utilizzano per attrarre più clienti, sicuramente i contenuti che propongono sono di basso profilo!!

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:32 pm

Diciamo mia cara Titti… che dopo gli ultimi contenuti che abbiamo visto, la parola ‘showcooking’ comincia a sembrare il male minore! Però sì, hai ragione, dà l’idea di quanta approssimazione ci sia. Un abbraccione cara, in attesa di ridarcelo dal vivo!

Reply
Emanuela Ottobre 19, 2016 - 7:56 pm

…mi sono permessa di inviare via WA ad un’amica uno spezzone del tuo ragionamento; in particolare dove dici ‘ Invece è servito in gran parte ad aprire la strada a un’orda di improvvisati che, inabili ad altri lavori, si riciclano nell’insegnare ciò che non sanno, o organizzano festival su ciò che non praticano. ‘ . Ne avevamo parlato giusto dieci minuti prima. Capita di iscriversi a corsi anche piuttosto costosi su erbe, terapie, nutrizione, equilibrio , ecc. ecc. , dove i relatori sono decisamente troppo poco istruiti, troppo poco emozionati, per consentire di credere alla loro convinzione ed abnegazione… ed allora ti chiedi che cosa hai in comune con essi stessi, con questo mondo di cui condividi le ipotesi ma non il percorso evolutivo… Leggere invece il tuo post di oggi è un balsamo per chi, come noi, ci crede davvero. Per chi non vive di mode o di apparenza ma di senso e di credo. Ti seguo da poco, ma so che saremo amiche per molto. Grazie di quello che sei.

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:43 pm

Grazie a te Emanuela. Nel mio piccolo, se può servire, cerco sempre di segnalare corsi di persone che so essere molto preparate e adatte a insegnare. Purtroppo quello che dici lo vedo riconfermato spesso, dai corsi amatoriali a quelli di alta cucina per operatori. Questi ultimi forse mi fanno anche più rabbia, perché immagino la fatica degli studenti per sborsare quelle cifre importanti e i loro sogni di aprire un’attività. Tutte cose che si infrangono sugli scogli dell’ignoranza di molti che si sono auto-nominati docenti di materie che conoscono a malapena.
In Italia però è spesso così anche in altri settori. Secondo me alla fine l’unico sistema valido per scegliere un corso resta quello del passaparola: se me lo consigliano persone di cui ho stima e che ci sono state, mi posso fidare. Altrimenti, c’è un lungo lavoro di ricerca da fare per capire se ne vale la pena, perché le scuole e le associazioni non fanno alcuna selezione: chiunque gli possa portare pubblico va bene e in genere scelgono personaggi con grande apparenza e sostanza quasi nulla. Una situazione un po’ tristina e miserina, speriamo che cambierà 🙂
Un abbraccio grande!

Reply
Sonia Squilloni Ottobre 19, 2016 - 9:53 pm

In bocca al lupo per le tue scelte e grazie di condividere con noi le tue riflessioni, spesso coraggiose, spesso ispiratrici.

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:43 pm

grazie Sonia, un abbraccio grande! Ispiriamoci a vicenda!

Reply
Erika Ottobre 20, 2016 - 12:53 am

Meraviglioso post, pieno di luce intima e consapevole. Grazie per aver condiviso questa tua riflessione e tutte le altre, che non commento praticamente mai (lo faccio ora, per tutte): preferisco ascoltare, continuerò a farlo ?

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:44 pm

grazie Erika. Quando vorrai, ti ascolterò anch’io volentieri. Un abbraccio!

Reply
Robpippi Ottobre 20, 2016 - 10:44 am

Ovunque ti porterà questa nuova strada, se e quando riterrai arrivato il momento opportuno per condividerla, io sarò qua a leggere e a fare il tifo per te. Ma soprattutto a lasciarmi ispirare. C’è bisogno di strade nuove per avere nuove idee e nuovi punti di vista, possibilmente strade poco affollate dove la calca e il desiderio di arrivare non ci distraggano dal nostro cammino. Poco importa quanti e quali improvvisati e non poi arriveranno ad incrociare il tuo sentiero: tu sarai sempre più in là. Un abbraccio, Grazia

Reply
Erbaviola Ottobre 20, 2016 - 1:52 pm

grazie per le tue parole cara Pippi. Per il momento so solo che la mia strada sarà essere più qui, su questo blog e meno in giro. Il resto arriverà, le idee sono tante e sto ancora facendo ordine, cercando di capire come realizzarne alcune. Ispiriamoci a vicenda, dunque! Un abbraccio grande!

Reply
Enza Ottobre 20, 2016 - 5:09 pm

Che belle parole, Grazia! Questo post insegna che la speranza esiste ancora sulla Terra! Quanto mi piacerebbe incontrarti! Tienici aggiornate!

Reply
Erbaviola Ottobre 21, 2016 - 9:36 am

Ciao Enza ti ringrazio. Magari un giorno ci incontreremo, intanto ti mando un abbraccio grande!

Reply
daniela Ottobre 21, 2016 - 12:12 am

il mio sarà sicuramente un commento fuori dal coro: mi ero iscritta al tuo corso sui germogli a rimini preventivato per la prossima domenica: avevo programmato il lavoro e i turni con i miei collaboratori due mesi prima, prenotato l’albergo ( sono di Siena ) e non vedevo l’ora di ri-incontrarti e imparare da te su questo cibo meraviglioso su cui però ho ancora molti dubbi per quanto riguarda la realizzazione pratica e i molti usi in cucina…
e invece nulla: un paio di settimane fa vengo avvisata dall’associazione che il corso non si sarebbe più fatto.
capisco tutto della tua necessità di staccare ma un pomeriggio da dedicare a chi ti segue da tanto e voleva avere il pacere di imparare da te e passare un pomeriggio insieme era così tanto sacrificio e così globalmente sbagliato?
ti ho scritto anche una mail a info@erbaviola.com dicendoti che mi dispiaceva che avevi avuto problemi a cui nemmeno hai risposto…
in questo momento sono proprio delusa…mi hai fatto sentire come una che in questi anni seguendoti e cercando di essere presente ( con anche diversi sacrifici , a volte ) ti abbia danneggiato…se è così mi dispiace ma allora potevi chiarirti le idee un pò meno repentinamente e non disprezzarci tutti in massa

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Erbaviola Ottobre 21, 2016 - 10:13 am

Cara Daniela, al tuo posto ci sarei rimasta male anch’io. Però hai fatto bene a scrivermi qui perché così si può chiarire, perché la situazione è frutto di due equivoci.
Il primo equivoco, il più semplice, è l’email: non esiste quell’indirizzo email, la tua email non mi è mai arrivata. Rispondo sempre a tutti, magari in alcuni momenti ci metto un po’ di giorni a farlo, ma rispondo. L’indirizzo email che citi però non esiste, ho cercato in tutto il sito prima di risponderti, pensando di aver scritto per sbaglio quell’indirizzo da qualche parte… ma non l’ho trovato. La mia email è sempre quella presente nella pagina Contatti: https://www.erbaviola.com/contatti Se vuoi rimandarmi l’email all’indirizzo giusto, ti rispondo volentieri.

Il corso sui germogli: non l’ho annullato io ma l’associazione che organizzava, dicendomi che arrivati al 7 ottobre non si era ancora iscritto nessuno nonostante il corso fosse pubblicizzato da 3 mesi. Mi è sembrato strano, perché di solito c’è il problema opposto, però considerando il periodo a ridosso delle feste, l’argomento di nicchia e il luogo non facilmente raggiungibile, ho pensato fosse per quello. Ora sono sorpresa di sentire che qualcuno si era iscritto… o magari hai solo chiamato per prenotare e ti hanno detto che era stato annullato?
In ogni caso non è dipeso da me, ma dall’associazione che ha valutato che senza iscrizioni era troppo rischioso prenotare la sala e procurare i materiali.

Per i motivi scritti nel post, ho disdetto solo le puntate di una trasmissione tv e manifestazioni come Terra Madre, MiVeg, VeganDays, MA ben prima che fossero stampati i programmi. Per tutti i corsi e le manifestazioni di cui era già stato divulgato il programma, compreso il corso sui germogli, ho mantenuto l’impegno. Gli unici eventi a cui sono mancata perché infortunata sono stati il LOV Festival di Mantova e il Macrolibrarsi Fest, altrimenti ci sarei stata anche lì.
Oggi contatterò l’associazione organizzatrice per capire che cosa sia successo.

Mi spiace molto per la tua organizzazione, posso immaginare la delusione. La decisione di disdire tutto di cui ho parlato nel post era in gestazione da mesi ma, proprio per evitare di creare confusione sugli eventi ancora in corso, ho voluto aspettare che terminassero tutti prima di scriverlo, proprio perché ho preferito mantenere fede a tutti gli impegni in cui c’era già locandina e pubblicità, quindi persone che sarebbero venute apposta. Non mi sarei mai sognata di cancellare eventi già programmati dove compariva il mio nome o dove c’erano prenotazioni, non lo trovo professionale e nemmeno corretto in generale.

Ti mando un grande abbraccio, in attesa di sentirci in contesti migliori ^_^

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raffaella Ottobre 21, 2016 - 12:34 pm

Mi fa sentire bene la tua saggezza, Grazia: ispira, emoziona e dà speranza. Grazie.

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Vicky Ottobre 21, 2016 - 5:18 pm

Ti voglio bene Grazia! ♥

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sabrina Ottobre 22, 2016 - 6:16 am

Ciao Grazia, ti leggo da molto ed approfitto di questo tuo post per farti i complimenti e ringraziarti perché ogni volta è una conferma per me. Allora quello che sento, penso e vedo non lo è solo per me. Sono anch’io all’inizio di una nuova fase, è il periodo più stancante per me perché sento il cambiamento ma ostacoli economici lo stanno frenando. Anche per me l’esigenza del silenzio e della natura è diventato un bisogno fortissimo, so che devo far fluire ma delle volte mi sento molto stanca. Sono tempi difficili ma anche bellissimi per chi vuole ascoltare e vedere aldilà delle apparenze, le informazioni vanno cercate ma le voci ci sono. Mi piacerebbe un giorno incontrarti ed abbracciarti e un saluto a tutte le persone che non seguono il gregge. A presto!

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Mari Ottobre 22, 2016 - 12:53 pm

Cara Erbaviola,
a volte nel leggerti ho l’impressione di avere risposte che vengono dal mio futuro. Io sono qui che mi sento risucchiata nel vortice dell’equilibrio tra purezza e compromessi e tu scrivi delle decisioni che hai già preso in merito. Credo che per la scelta, come è stato per te, sia inevitabile l’esperienza, lo scornarsi, il sentirsi delusa, persa, per poi riprendere da lì. Ma è così faticoso in certi momenti, capire che pur avendo dubbi sul proprio cammino non ci si trova in un vicolo cieco, ma ad un bivio. Queste cose le so, ma succede che certi giorni ripetersele non serve. Certi giorni vanno solo fatti passare e se in quei giorni capita di leggere parole che risuonano, tanto meglio. Grazie, e buon proseguimento.

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naturalentamente Ottobre 23, 2016 - 12:37 am

Sei sempre di grande ispirazione con la tua saggezza, il tuo equilibrio, la tua coerenza e la tua penna sincera che non fa sconti.
Sono strafelice che tu abbia scelto la strada del raccoglimento e della scrittura, è proprio ciò che ti calza a pennello e che meriti, visto il tuo brillante talento. Sei preziosa, sempre più. Il cammino che hai intrapreso dà la conferma di che donna coraggiosa e speciale tu sia. Goditi la tua solitudine creativa, il profumo della cucina e la lentezza dell’autunno. Ma soprattutto scrivi, scrivi, scrivi, perché ogni volta che ti leggo ho la sensazione di diventare una persona migliore. Per questo ti ringrazio con il cuore, davvero.
Un fortissimo abbraccio.
Vale

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Liliana Sola Ottobre 23, 2016 - 7:23 pm

Che aggiungere di più a tutto quello che ho letto, davvero le tue parole mi sono sempre state utili, come alcuni dei tuoi libri,è vero sei sempre stata schietta e sincera nelle tue riflessioni e queste tue ultime parole mi hanno riempito di sensazioni dolcissime,serenità che spero ti siano compagne in questa fase della tua vita.Grazie continua a scrivere perché lo sai fare molto bene, e sopratutto mi aiuti a pensare con un pensiero critico alle varie situazioni che si presentano nella tua vita e nella nostra.

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Annalisa Ottobre 24, 2016 - 1:10 pm

Dolcissima e determinata Grazia, ti leggo da tempo silenziosamente e ho condiviso senza mezzi termini ogni tuo commento o sfogo che dir si voglia. Ti ammiro. Ogni tua scelta è ciò che vorrei fare ma che al momento non posso. E quest’ultimo post non mi stupisce, anzi mi rallegra. Sei tu in ogni parola, in ogni frase. Complimenti per tutto. E spero di rallegrarmi ancora in futuro per tuoi nuovi racconti. E se così non fosse, non importa. So che sei serena ed è un dono prezioso. Buon cammino☺

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andrea Novembre 3, 2016 - 2:39 pm

chapeau.
come sempre splendida nel contenuto. complimenti per la scelta e tantissimi auguri

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Elenadir Novembre 6, 2016 - 10:53 pm

Leggo solo adesso, e non hai idea di quanto ti capisco, anche se io non ho mai partecipato ai vari festival, se non come utente. Bisogna fare ciò per cui ci sentiamo ispirati; io adesso son su quella strada, anche se non in montagna, anche se siamo ancora in ballo con i lavori, e vorrei tanto essere già a gennaio ed organizzare finalmente il trasloco.
Ho sempre apprezzato il tuo modo di scrivere, mi piacerebbe saper scrivere come te, ma non sarei me. Non passerò spesso, ma ogni tanto passerò e qualche volta mi perderò un’intera serata tra le tue parole, nell’attesa ti auguro buona cantinuazione. Elena

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Erbaviola Novembre 24, 2016 - 8:44 am

Cara Elena, mi tanto piacere risentirti. Chissà, magari ci incroceremo ancora a qualche manifestazione, entrambe come semplici spettatrici – è anche più divertente! Un abbraccio!

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LA LUNA NERA Novembre 25, 2016 - 7:23 pm

cara Grazia, leggo da qualche anno il tuo blog ma, ultimamente, ero rimasta indietro. Oggi mi ci sono tornata e ho scoperto dei cambiamenti, anche se non ho capito se hai, effettivamente, lasciato il lavoro…Ma questo è marginale per me.
Condivido in pieno la tua filosofia di vita, o dovrei dire la tua “pratica di vita” visto che tu, a differenza di altri, parli e scrivi di vita vissuta non di progetti campati in aria!
Fin dall’inizio sono stata affascinata dal tuo modo di scrivere, così schietto eppure così chiaro ed esaustivo. Brillante ed ironico, anche.
Ma, soprattutto, sono rimasta subito affascinata dalle tue scelte di vita: la campagna, il fare le cose da sola per renderti indipendente e per goderti il saper fare, ecc.
Per me sei la versione femminile di Simone Perotti! E anche lui è uno che stimo molto e che seguo dai tempi del suo primo libro.
A questo punto che altro dirti? Che sono molto contenta di sapere che la tua vita sta prendendo una nuova piega (anzi, che tu stai dandole una nuova piega!) avvicinandosi ancora di più alla te stessa di oggi. E che sono altrettanto contenta di poterti leggere e trarre espirazione e coraggio per arrivare un giorno anch’io a sganciarmi dai guinzagli che mi lascio ancora mettere al collo da questo mondo. Questo è un desiderio che tengo dentro da tanto tempo ma che non ho ancora trovato il coraggio di cominciare a mettere in pratica: spesso mi dico che questa è una ambizione troppo grande per essere attuata alla bella età di quasi 54 anni. Si, lo so che questo è un punto importante ma non fondamentale, ma la mia mente ancora ha il sopravvento, almeno su questo argomento! Però non mi arrendo: in fondo io sono quella che ha sempre covato le uova per tempi molto lunghi e poi un giorno, all’improvviso… mostro i pulcini già nati!
Buona fortuna per tutto!
LA LUNA NERA

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LA LUNA NERA Novembre 25, 2016 - 7:25 pm

P.S.: mi accorgo ora che scrivere di getto ha comportato vari errori di ortografia!!! ah, ah, ah!

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PAOLA TERZI Dicembre 5, 2016 - 7:37 pm

Ciao Grazia, ho letto queste tue parole tante, tante, tante volte. Un post intenso, che mi rispecchia e che avrei voluto scrivere io. Io, che di fare certe scelte non ho il coraggio. Non ancora, per lo meno. Paola

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Roberta Dicembre 9, 2016 - 4:29 pm

Ciao! ti leggevo anni fa, non ero solita commentare, poi ci si perde, ci si ritrova, proprio come dici in questo post. Ormai l’informazione ci travolge dai social network… oggi invece ero in cerca di quella sensazione per cui su internet mi sentivo surfare sulle vie dell’intuizione, per cui davanti allo schermo come per magia si aprivano sentieri e sincronicità, dunque ho chiuso i social e digitato i titoli di alcuni blog che seguivo anni fa e che mi si sono accesi nella mente, come lampadine, tra cui il tuo. Ed eccoti qui con questo post che sento così vicino! E’ stato un segnale confortante! di sentirsi in cammino, proprio come dici, anche se non so dove porta, so che è il mio cammino! Anche io sono stata in giro più di un anno trascinata dalle presentazioni di un libro (a cui voglio bene, per carità), in un momento della vita complicato, anche io ho incontrato tante – forse troppe – persone, anche io sono stanca del parlare e sento il bisogno più del fare. Mi sembra perfino che le nostre valli (che forse sono vicine, se non ho seguito male i tuoi traslochi!) si stiano riempiendo troppo… troppi “neorurali”! 😉 ma questa è una sensazione passeggera, fa anche piacere. Forse non è solo un bisogno di ritiro da contesti che sono diventati un po’ di moda, anche io sono contenta che tanti altri parlino dei temi che mi sono cari, ognuno con i suoi modi e il suo pubblico affine, ma sicuramente dal ritrovato silenzio, dallo sguardo all’interno, da questo nuovo spirito si apriranno sicuramente dei sentieri per fare qualcos’altro, magari qualcosa di più profondo… Non lo so! Anche io sto a guardare, lavorando, purtroppo ancora non condivido il tuo tempo ritrovato, il tempo per leggere (somma invidia! ^__^) ma insisto e cammino un passo alla volta, intanto godiamoci il ritiro invernale. Io non ho il bosco, e lo sto cercando, intanto ho questi duri ma fascinosi calanchi. Buoni cammini!

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cinzia fadini Settembre 13, 2017 - 9:44 am

Ciao Grazia,
mi sento proprio di darti “del TU” per la corrispondenza che è risuonata dentro di me, leggendoti da questo blog, in un percorso che appare vistosamente analogo al mio.
Bello questo senso di fratellanza!
Vengo al punto: stamane ho avuto il mio primo incontro con il tuo libro “L’orto naturale for dummies” e mi ha entusiamata per la semplicità e la concretezza delle info complete che fornisce.
Grazie!
Ti chiedo se hai pubblicazioni analoghe per il frutteto: ho ereditato un bellissimo frutteto in collina e mi ci vorrei dedicare, ma necessito di una guida “for dummies”…mi puoi consigliare in merito?
Grazie, di cuore…buona mattinata!

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Grazia Cacciola Settembre 20, 2017 - 8:29 am

Ciao Cinzia, grazie di cuore per il commento al libro, mi fa sempre piacere sapere l’impressione di chi legge perché io a fine lavoro, dopo almeno una quarantina di riletture e rimaneggiamenti, perdo la percezione di come sia il libro. Per ora non ho scritto nulla sul frutteto e non è in programma una pubblicazione for dummies su questo argomento, almeno nel 2018. Io sto lavorando su altri argomenti che erano più urgenti per la collana. Per il frutteto, io onestamente ho trovato molto utili solo due libri. Il primo è “La rivoluzione del filo di paglia” di Fukuoka, utile per qualsiasi coltivazione, frutteto o orto. E’ proprio la base che tutti dovremmo leggere. Invece per la parte più tecnica, da unire ovviamente a tutto quel che sappiamo sul naturale, io consiglio sempre di cercare in biblioteca “Frutta da grande reddito” di Tamaro, un vecchio manuale fatto però molto bene che ha già tutto il necessario. In tutta onestà, sebbene continui a leggere libri in materia, non ne ho ancora trovati di migliori 🙂

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