Praticare la pace e la serenità

da Grazia Cacciola
Vi auguro serenità e pace

Serenità e pace, forse tra le due parole più usate e tra le meno presenti nel mondo. E’ il mio augurio per questi giorni, che serenità e pace possano arrivare nella nostra mente, prima che nel cuore. Prendo in prestito le parole di Thích Nhất Hạnh nel discorso sull’essere felici nella frugalità e sul dovere di essere felici. “Se siamo felici, se siamo in pace, possiamo sbocciare come un fiore; e la nostra famiglia, tutta la società, trarranno beneficio dalla nostra pace” (in L’unica nostra arma è la pace. Il coraggio di costruire un mondo senza conflitti, Mondadori, 2005 ). Una lezione molto semplice, quanto fondamentale.

Se si possa, non lo so. Io ci provo. Ci provo quando mi ritrovo i cacciatori che sparano sotto casa e inseguono un cinghiale con il cucciolo che gli corre dietro. Ci provo quando chiamo i Carabinieri e arrivano più di un’ora dopo, redarguendomi sul fatto che i cacciatori sono autorizzati a stare a 150 metri (non lo erano, altrimenti non avrei chiamato). Cerco di mantenere una calma quasi impossibile da esercitare quando contatto la LAC e mi sento rispondere che non possono fare niente, devo fare io in prima persona, come cittadina. E altre associazioni che si occupano di cani, gatti, pranzi di natale e cene di capodanno, ma in queste occasioni spariscono (insieme al nostro cinque per mille). Mi servono grandi respiri e autocontrollo quando contatto la Guardia Forestale e mi dicono di chiamare i Carabinieri, perché loro non possono mai venire.
Non è sempre facile praticare la pace. A volte vorrei una delega al randello.

Mako, natale 2014

Mako, il vestitino da gatto natale tiene caldo e non vuole più toglierlo!

Cerco di praticare la pace e il distacco ascetico (per arrivare a una minima serenità) anche con chi racconta palesemente una vagonata di menzogne perché non ha altri mezzi per rendersi interessante. Ma mi girano abbastanza le scatole quando pesco la beneficiaria della magnanimità a cercare di farmela alle spalle, intrufolandosi ovunque, con quel suo modo da Gollum della visibilità.
Non riesco a esercitare la stessa compassione in questi casi. Così va a finire che gliene dico quattro belle chiare (piagnona, ipocrita, arrivista, falsa) e lei comincia un giro di email-telefonate-elemosine presso tutti i contatti comuni, per lucidare la sua maschera di povera ingenua naif che vuole così bene a tutti e se ha fatto qualcosa l’ha fatto senza saperlo.
Diciamocelo, a parte gli orrendi soggetti in questione, chiunque ha avuto a che fare con gente così, sapete di cosa parlo. I finti buoni. Quelli che intanto che te la raccontano stanno già pensando a come salirti sulle spalle e scavalcarti, possibilmente rivolgendosi al pubblico con “Oh, hai visto? Dev’essere caduta da sola, non c’è più tanto con la testa ormai“.
E cosa succede quando la finta ingenua va a fare il giro dei contatti comuni per dare la sua versione prima che tu dica qualcosa? Si crea un vortice di gente che ti richiama, vuole sapere, si dice solidale o magari ci crede e ti denigra da lontano. Che noia, quanto tempo perso.

E’ per questo che vorrei diventare migliore nell’esercizio della pace: per impegnarmi solo su battaglie che valgono la pena, tipo far uscire la Forestale dal bar (io li incrocio sempre al bar di un paese vicino e non ho orari fissi…) e farli venire qui una volta a guardare che scempi fanno i loro cacciatori ecologisti. Sono ambiziosa, lo so. Per queste ambizioni, ho bisogno di serenità mentale.

Allora, auto-esame. Cosa potevo fare di meglio con un soggetto come quello sopra? Ignorarla. Chiudere la porta ignorandola. Non sarebbe arrivato stress a me e nemmeno a tutti quelli che è andata a disturbare. Devo imparare a esercitare meglio la pace, con un bel po’ di distacco dai rognosi irrilevanti.

Koi, natale 2014

Koi, per distrarlo dalle palline del vestito si può solo sventolargli un’altra pallina…

Non ho aggiornato il blog ultimamente e mi scuso con chi è passato di qui, magari sperando in qualcosa di nuovo. Ho scritto, ma ho disperso tutto tra libri e riviste. L’ultimo pezzo ho finito di scriverlo un paio di sere fa ed è proprio sulla retorica della paura portata avanti dai media, un sistema di annebbiamento mentale che impedisce di trovare spazio per la serenità, per coltivare la pace.
Niente discorsi esoterici, continuo ad essere una persona pragmatica. Uscirà sul prossimo numero di Dolce Vita, ma intanto si può leggere gratuitamente online un mio precedente intervento “La soluzione è la frugalità“.  Quello di dicembre invece è sulla rivista in edicola ora, in cui si parla dell’abuso della tecnologia e di come si può gestire, se si vuole farlo. Il mio contributo per questo tema è “Bisogna desiderare un opulento silenzio“. I miei gatti sono grandi maestri zen, l’orto una palestra unica.

Kiki, natale 2014

La Kiki ha trovato il vestito molto caldo e chic, soprattutto il cappuccio. Ci si è appisolata.

Sempre sul numero di dicembre, ma di Funny Vegan, ho parlato delle nostre festività in mezzo al bosco, di come molte abitudini sono cambiate negli anni, rispetto alla vita di città o anche solo quella di campagna. La rubrica si chiama Into the Woods, nome scelto dall’editore e a me graditissimo per il richiamo all’omonimo film di Rob Marshall in cui c’è un viaggio nel bosco con due finali possibili: il classico vissero felici e contenti, oppure la realtà e le conseguenze dei desideri, la responsabilità per l’eredità che lasciamo al futuro.

Se vi manca qualche lettura più botanica, su Vivi Consapevole questo mese parlo della menta selvatica, ancora disponibile in dicembre. Salsa di menta, sciroppo di menta, decotti, lenitivi e impacchi… le ricette le ho condivise volentieri. E anche il perché nel mio piccolo orto ci siano degli alberi.

Ritorno tra qualche giorno, rigenerata. Vi lascio con un sereno abbraccio di pace.

 

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21 Commenti

Serena Dicembre 24, 2015 - 3:53 pm

Quanta pazienza ci vuole a praticare la pace quando le istituzioni non ti ascoltano, sopportare i falsi opportunisti poi…. ?
Ti auguro di passare dei giorni di festa sereni ed un nuovo anno tranquillo, pieno di soddisfazioni e possibilmente senza cacciatori! ? ?

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Erbaviola Dicembre 24, 2015 - 5:09 pm

Grazie Serena, tanti auguri di serenità anche a voi! Noi guardiamo avanti e abbracciamo le persone positive, per gli altri basta non dargli spazio 🙂 Un abbraccione a tutti, soprattutto alle bimbe… quest’anno sarà una grandissima avventura 😉

Reply
Erbaviola Dicembre 24, 2015 - 5:09 pm

Grazie Serena, tanti auguri di serenità anche a voi! Noi guardiamo avanti e abbracciamo le persone positive, per gli altri basta non dargli spazio 🙂 Un abbraccione a tutti, soprattutto alle bimbe… quest’anno sarà una grandissima avventura 😉

Reply
rosa.b Dicembre 24, 2015 - 4:06 pm

Pace e serenità anche a te…per le prossime festività e per l’anno nuovo, e tanta tanta pazienza 😉 ho scaricato la rivista, grazie

Reply
Erbaviola Dicembre 24, 2015 - 5:12 pm

Grazie Rosa, speriamo che la pazienza arrivi abbondante! 🙂 Un abbraccio e serene giornate!

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diana Dicembre 24, 2015 - 5:21 pm

Che posso dire? secondo me la “delega al randello” è sempre utile, almeno come valvola di sfogo. E poi puoi dire “oh, scusa, mi è scapata la mano! ma non ti ho fatto male, vero?”
Prendiamo esempio dai nostri familiari felini: una bella botta ben assestata al momento giusto vale più di mille miagolii.
Buone feste, carissima.

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Grazia Dicembre 28, 2015 - 10:49 am

Sì Diana, bisogna proprio imparare dai gatti e dismettere la cultura delle buone maniere, quell’essere gentili a prescindere, anche con quelli così-così. Perché poi diventano pessimi. Meglio metterli al loro posto subito, come fanno i gatti!

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Vale- naturalentamente Dicembre 24, 2015 - 5:54 pm

Grazie! Il tuo abbraccio di pace me lo prendo e godo tutto.
Leggerti è sempre rincuorante, ci si sente meno soli ed incompresi di fronte alla tua saggezza priva di buonismo ma carica di umanità. Ho proprio fra le mani Vivi Consapevole con il tuo articolo sulla menta selvatica… Felicissima di sapere che scrivi scrivi e scrivi per spargere il seme della consapevolezza e del cambiamento critico. La gente, il mondo, ha bisogno di penne audaci come la tua!
Ricambio di cuore l’abbraccio, che la luce splenda in queste feste e sempre su di te, nella tua mente e tutt’attorno.
Shanti.
Vale

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Erbaviola Dicembre 28, 2015 - 12:03 pm

Grazie delle tue belle parole Valentina, sono le stesse sensazioni che provo leggendo le tue parole e sbirciando tra le immagini di serenità e gioia che ci regali. Facciamoci compagnia! Un abbraccio grande!

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Vale Dicembre 25, 2015 - 1:44 pm

Tanti auguri di serenità, amica mia, averti trovato, anni fa, è stato un regalo preziosissimo! <3

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Erbaviola Dicembre 28, 2015 - 12:05 pm

Non posso che dire altrettanto cara! Tanti auguri di serenità anche a voi, soprattutto al piccolino!

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cri Dicembre 27, 2015 - 11:54 am

I finti buonisti sono i più pericolosi, perchè non ci credi che ti stiano davvero facendo del male, perchè ti dici “Ma dai, è sempre stata una persona così disponibile e dolce, è sempre disposta ad ascoltare”, e quasi ti senti in colpa a pensar male di lei. Poi ti liberi dai sensi di colpa e ti rendi conto che non ti stava facendo un favore ad ascoltarti, si stava solo facendo i fatti tuoi perchè è il suo pane quotidiano, e te ne rendi conto solo perchè per una tua piccola mancanza lei ti sprigiona addosso tutto il suo odio e la sua cattiveria. Beh, io delle persone così cerco semplicemente e per quanto possibile di liberarmi. Fanno male alla salute quanto i cibi nocivi, e come cibi nocivi li tratto. Ti auguro un anno di persone belle intorno cara Grazia.

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Erbaviola Dicembre 28, 2015 - 12:07 pm

Sì Cri, l’unica è allontanarle con tutto il loro finto buonismo e finta etica, torna il sole! ^_^ Un abbraccio!

Reply
Daniela Agnes Dicembre 28, 2015 - 5:57 pm

Finalmente una boccata d’aria fresca nel leggere le tue parole!
Ho ripreso il ritmo anche coi tuoi articoli arretrati e il cuore si è proprio scaldato, non solo per quello che scrivi tu, ma spesso anche per i commenti di chi ti segue. Mi piace sentire una vibrazione collettiva che rafforzi sempre e comunque la mia scelta e faccia tutti sentire meno soli, oltre ai regali di studio, analisi e consapevolezza.
E’ scontato vero ribadirti quanto ami il tuo trio felino?
Come proposito per il nuovo anno mi impegno a palesare più spesso la mia presenza, superando il mio atavico senso di inferiorità. Thích Nhất Hạnh l’ho scoperto proprio ultimamente, è in lista d’attesa per essere letto.
Un abbraccio caldo e una bella tisana, cara Grazia. <3

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Erbaviola Gennaio 7, 2016 - 2:07 pm

grazie cara, un abbraccio grande anche a te, ci conto molto sul tuo proposito per l’anno nuovo. Leggerti è sempre un piacere. :-*

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Cristina Dicembre 29, 2015 - 4:20 pm

Appoggio la delega al randello… e la estenderei anche ad un paio di altri casi, per capirci quelli che non avendo coraggio di fare le tue scelte (o anche solo di vivere la loro vita) o per invidia ti danno addosso se per caso inciampi, ma anche se non inciampi… Ok, non sarà pacifico però…. randello randello 🙂 poi dopo eliminato il problema pace ad oltranza 🙂

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Erbaviola Gennaio 7, 2016 - 1:28 pm

ahahah sì ti capisco, quelli sono tremendi. Ma sai, io mi son fatta le ossa venendo additata come estremista anche dal Movimento Decrescita Felice, con cui non collaboro infatti da anni, anche per la forte impronta maschilista. D’altra, parte, hanno una forte impronta cattolica, Pallante in primis, quindi è ovvio che per loro le donne devono stare a casa a fare le autoproduzioni mentre gli uomini vanno in giro a parlare di economia solidale e sostenibilità. Da uno di questi soggetti, uno dei più noti ma evidentemente in cerca di notorietà sulla mia pagina facebook, mi sono sorbita un panegirico sul fatto che bruciare legna inquina (avevo detto che il nostro riscaldamento è la legna del bosco qui attorno)… il tutto scrivendomi dal suo appartamento con riscaldamento centralizzato a gasolio.
Rido e li ignoro. Sono patetici narcisisti, è tempo perso discutere di decrescita con gente che ne parla e basta 🙂 Il che vale per tutti gli altri argomenti: randello sguainato come monito davanti chiunque parli di cose che non pratica. 😀

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M.T. Gennaio 11, 2016 - 1:14 am

Coi cacciatori (ma il loro vero nome è un altro) è una gara dura e non c’è voglia e interesse da parte delle autorità a intervenire: se ne fregano. E poi ci sono interessi in gioco cui non si deve pestare i piedi: è una questione di soldi, come tutto ormai (ed è veramente una cosa degradante e rivoltante). Per questo i cacciatori si sentono di poter fare quello che gli pare, anche intimidire, minacciare e sparare addosso alle persone (e non si parla dentro alle riserve, ma all’interno di proprietà private e a pochi metri da strade provinciali).
Un paio di mesi fa ho scritto un articolo sulla caccia e sui cacciatori: http://www.lestradedeimondi.com/cinghiali-emergenza/
Un consiglio: la prossima volta che i cacciatori non rispettano le regole (stare vicino a case e strade, imbracciare il fucile quando dovrebbe essere tenuto in spalla), fargli delle foto, così si hanno delle prove da mostrare a chi dovrebbe far rispettare le regole.

Reply
Nicolas Febbraio 21, 2016 - 2:00 am

Ai cacciatori che pace e serenità. Bisogna sparargli in testa. Fine.

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Erbaviola Febbraio 23, 2016 - 11:23 am

Non ho molta comprensione per frasi lapidarie, violente e inappellabili di questo tipo, soprattutto se con link a un sito 🙂 Preferisco argomentazioni sostanziali, qualunque sia la teoria che si espone.

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Apiment Luglio 17, 2016 - 3:13 pm

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