Aggiornamenti di fine estate

da Grazia Cacciola
farfalla sulla lavanda

Dove sei finita? Sei in vacanza? Sei sotto la pergola? Ci sarai al MiVeg? E qui? E lì?
Grazie a tutti quelli che mi hanno scritto (e a cui ho già risposto, almeno in questo sono assidua). Sono qui che lavoro e tanto, alla faccia del downshifting. Ma sono in quella situazione in cui il lavoro si è unito all’interesse e passo giornate piacevolissime, persa tra le mie carte, i libri e una quantità di pixel.
In questo periodo sono un po’ come il mio giardino: sembro immersa in una situazione selvatica di autogestione rassegnata e molto creativa.
Un po’ come la mia lavanda, con tutti che mi dicono “E’ settembre, non hai ancora tagliato la lavanda?“. No, perché la mia lavanda è un bellissimo condominio di attività e mi piace guardarle, quindi finché non se ne vanno le api e le farfalle, resta lì per loro. E per me.

Parto dall’aggiornamento che sembrava premere di più: non ci sarò al MiVeg. Prima che pensiate male: sono stata invitata e molto contenta dell’invito ma ho deciso, per circostanze insormontabili, di non andare da nessuna parte da qui all’autunno e, se riesco, riprendere solo in primavera con conferenze e manifestazioni. Ho bisogno una pausa. Però vi consiglio di andarci al MiVeg, perché il programma è davvero interessante e ci sono altrettante persone interessanti. Io ci sono stata gli ultimi due anni, sono sicura che mi perdonerete per questa assenza.
Forse riusciremo a organizzare qualcosa a Bologna con Essere Animali, un qualcosa di locale e molto curato. Ma non credo che farò nulla di più al momento. Con il tempo si vedrà.

cavolaia (Pieris rapae L.)

Oltre ai lavori di cui avevo già scritto qui, sto ultimando anche la traduzione e cura (e ‘veganizzazione’) del capolavoro di Sandor KatzThe Art of Fermentation“, che uscirà presto per Edizioni Sonda. Non una semplice traduzione. Come raccontavo un paio di giorni fa sul gruppo Wild Fermentation Italia (iscrizione caldamente consigliata per chi vuole imparare a fare i fermentati), sto facendo i salti mortali. Per esempio, per non tagliare il capitolo sull’idromele e gli elisir di erbe, tutti a base di miele, mi sono dovuta procurare del miele vegan (stupitevi pure), in pratica uno sciroppo denso da antica ricetta con fiori di tarassaco, e verificare in un mese che il procedimentodescritto fosse attuabile anche con miele vegano. Lo è, abbiamo anche ubriacato una schiera di amici. Capitolo salvo, traduttrice sbronza, commensali felici.

ape_lavanda

Non è finita qui. A costo di far venire i vermi agli invidiosi (a cui consiglio però la lettura di qualche volume di introspezione e crescita personale, perché quello è un sentimento terribile che vi frena nel vostro cammino di miglioramento) sto per mettere mano ad altri tre libri che usciranno in primavera e che parleranno di decrescita, di vivere in modo diverso e di orto. Contando che scrivo e studio extra-lavoro, è un bell’impegno, anche se affrontato con molta passione.

Detto questo, proseguo la mia rubrica dell’orto e delle erbe spontanee su Vivi Consapevole, questo mese ho parlato della malva, da raccogliere ora e con cui non si fanno solo decotti e tisane.

Si aggiunge da questo mese una rubrica sulla decrescita sulla rivista Dolce Vita. E’ una collaborazione nata un po’ per caso. Mi avevano contattato mesi fa per chiedere se potevano citare un pezzo di Scappo dalla città sulla rivista. Pensavo a una citazione all’interno di un articolo, invece ho trovato una pagina che sembra un poster, con la citazione che campeggia in mezzo. Uno scambio tira l’altro e morale: dal numero in edicola da oggi ci sono anche io con un appuntamento fisso. Un mese mi leggerete sul sito, un mese sulla rivista. Più di così…

Iphiclides podalirius "Podalirio"

Un cerchio che si chiude. Dopo tanto pensare al fatto che in pochi folli e convinti abbiamo passato anni in giro a nostre spese a parlare di alimentazione etica e decrescita, finendo a fare in pratica da apripista a quei nuovi soggetti che oggi riempiono qualsiasi media con questi argomenti, valuto questa nuova collaborazione come un cerchio che si chiude e una conferma: io resterò sempre fedele a me stessa, per questo poco “mainstream” ma soddisfatta della mia strada. Soddisfatta di qualche no che ho dovuto dire, come quelli a un paio di programmi tv che volevano solo il come dell’autoproduzione e mai il perché. Se dietro queste scelte non c’è pensiero e struttura, sono inutili. E’ inutile spiegare perché usare il bicarbonato se non si può parlare dei danni ambientali provocati dalla candeggina o della pubblicità ingannevole.

 

Continuo a parlare a chi mi vuole ascoltare e solo finché qualcuno ne avrà la necessità, anche se ad alcuni amici – che me lo fanno notare – sembra solo che gli ultimi arrivati mi passino davanti. Nessuno mi passa davanti, fanno una stradadiversa che non è la mia, non può essere la mia. Diventano famosi? Bene. Non è il mio fine, se avessi voluto diventare famosa, avrei fatto prima a postare foto di me nuda con una banana nel sedere. Famosa subito. Inviti in tutte le trasmissioni. Sgarbi idrofobo per l’affronto all’arte, genitori cattolici in subbuglio, le piagnone pomeridiane che parlano per settimane del ruolo della donna nella società dei consumi della banana, i vegani su facebook adirati per l’utilizzo di frutta esotica non a chilometro zero, una nota marca di banane che si offre come sponsor e via così.farfalla_fronte2
Mentre pensavo a questo, è arrivata la proposta di Dolce Vita. E devo essere sincera: se mi avessero chiesto dove mi sarebbe piaciuto scrivere, avrei detto Re Nudo, Dolce Vita e Internazionale. (Per Vivi Consapevole ci sono già).
Sicuramente molti non le conoscono nemmeno queste riviste. Riviste di nicchia. Scritte bene, molto curate, con gli argomenti veri che interessano a me. Sul mio percorso è dunque arrivata Dolce Vita a chiudere un cerchio: quello di erbaviola.com che nasceva nel 1999 come sito per divulgare sulla legalizzazione di diverse piante tra cui la stevia e la canapa, uno degli argomenti centrali della rivista. Sedici anni dopo, la stevia è stata liberalizzata e purtroppo commercializzata male. Ma si può usare e commerciare liberamente. La canapa invece è sempre lì a far paura al potere e a fare BU! alle brave madri bigotte che temono il figlio drogato invece di farsi piacere la gente rilassata e l’energia pulita (cit. Punkreas).
Io continuerò a studiare e parlare di piante evolutive, come mi ha insegnato a chiamarle il mio amico Parva, ormai tanti anni fa.

sono ancora quella che soffia ai fiori di tarassaco

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26 Commenti

cami Settembre 15, 2015 - 8:25 pm

É sempre interessante leggerti… Si scoprono sempre cose nuove. 🙂
Complimenti per tutte le nuove collaborazioni e per i libri… Non ti ferma nessuno e mai dovranno farlo!!!
Abbiamo troppo bisogno della tua guida, soprattutto io che sono una “ripetente” e ho tanto ma tanto da imparare dal tuo “mondo” 😀

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Erbaviola Settembre 16, 2015 - 10:54 am

Ma sì Cami, impariamo a vicenda una dall’altra, in un continuo flusso di informazioni e energie che trovo bellissimo ^_^ Ti abbraccio tanto!

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Carla Settembre 15, 2015 - 9:10 pm

Ciao. Se ci riesci, trova il tempo anche per questo blog perchè ci piace leggerti e condividere la tua strada anche in questo spazio, più quotidiano rispetto ai libri e che, come dici tu, ha fatto da apripista, anche per noi, sul cammino del cambiamento. Buon lavoro

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Erbaviola Settembre 16, 2015 - 10:55 am

Cara Carla, è proprio uno dei motivi per cui mi sono fermata un po’ dalle manifestazioni. Curare di più i luoghi di dialogo che mi piacciono, limitando di più quelli che rischiano di essere caotici e dispersivi come alcuni eventi. Quindi, in definitiva, sì ci sarò di più su questo blog. Mi serviva fare questo post di ‘sblocco’ dopo tanto allontanamento 🙂 Ti abbraccio!

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Missvanilla Settembre 15, 2015 - 10:01 pm

Cara Erbaviola, sei sempre una boccata di aria fresca e limpida, adoro le persone che, pur in mezzo a tanta confusione, hanno chiara la strada da seguire. Di solito quella meno battuta e spesso per questo anche la più ricca. Congratulazioni per tutte le mille cose che fai, sai che ne gioisco sempre tantissimo.

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Erbaviola Settembre 16, 2015 - 10:58 am

Cara la mia Missvanilla, ecco giusto giusto un’altra di quel gruppo che ha girato in lungo e in largo a parlare di tanti argomenti quando eravamo ancora pochi ^_^ Ci piacciamo da tanti anni, ma è bello ripetercelo. Il discorso della strada l’abbiamo fatto tante volte e so che è anche il tuo. Ti abbraccio!

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Claudia_GranoSalis Settembre 15, 2015 - 10:05 pm

Forse torno a commentare di nuovo, dopo una lettura ancora più accurata, ma per ora voglio solo dirti che mi hai trasmesso un’energia bellissima!!!

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Erbaviola Settembre 16, 2015 - 11:00 am

Io sicuramente ti aspetto cara Claudia! Sono contenta dell’energia, che sia passata attraverso le parole, cosa che non è sempre facile. Qui o in altri luoghi, finiremo per parlare ancora di strade, ne sono certa. (strade bordate di spontanee da cogliere, sia chiaro!) Un abbraccio!

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Daria Settembre 15, 2015 - 10:53 pm

Che bell, quante cose! Non vedo l’ora di leggere TUTTO! 😉

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Erbaviola Settembre 16, 2015 - 11:01 am

Ciao Daria, grazie! Un abbraccio grande a te e alle tue splendide bimbe più bimbo!

Reply
Herbi Settembre 16, 2015 - 9:50 am

Sì, confermo che anche io ho ricevuto una dose di energia buona da queste tue parole. Di quella energia che ti dice che è vero, le cose potrebbero andare molto meglio, ma tutto si trasforma, a volte in modo lento, a volte in modo veloce. Certe volte in meglio, certe volte in peggio. A noi sta l’osservazione di questo trasformarsi e la decisione su quale sia la strada da scegliere, quella che ci fa star bene.
Io continuo a stimarti, come ho sempre fatto da quando ti ho scoperta: non perdi un colpo!
Un abbraccio

Reply
Erbaviola Settembre 16, 2015 - 11:06 am

Ciao Herbi, grazie, sei molto gentile. E’ vero quello che dici, a volte lo sforzo più grande è ascoltarsi abbastanza da capire quale strada scegliere, senza farsi guidare da quello che sembra un’opportunità per la massa. L’importante è solo che lo sia per noi. Lavoro difficilissimo, io spesso mi perdo e mi faccio traviare da chi vuole spiegarmi (con le migliori intenzioni, sia chiaro) che non posso perdere certe opportunità. L’opportunità più grande però è stare bene con se stessi e far stare bene gli altri che incontriamo sul nostro cammino 🙂 Un abbraccio grande!

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Alessia Settembre 16, 2015 - 11:37 am

Ciao Erbaviola, ti ho scoperta per caso e non ricordo neppure come, ma subito mi sono innamorata di questo posto, di quello che scrivi e come lo scrivi, di come e cosa fotografi, subito mi sono iscritta per ricevere tutti i tuoi aggiornamenti via mail. Poco per volta riuscirò a scoprire e capire meglio il tuo mondo di cui vorrei far parte almeno in informazioni ed energie che trovo molto positive ogni volta che ti leggo. Un abbraccio

Reply
Erbaviola Settembre 17, 2015 - 4:53 pm

Grazie Alessia, sei sempre benvenuta 🙂 Ti abbraccio!

Reply
Anna&Ipa&Silo Settembre 16, 2015 - 11:51 am

In poche righe (perché, diciamo la verità, lasci sempre con un senso di ‘ancora, ancora!’ molto infantile e molto giusto!) hai toccato temi importantissimi, con la consueta laevitas. Tanta gratitudine, che altro dire? (Però aspetto la chiacchierata promessa e non solo quella hi hi)

Reply
Erbaviola Settembre 17, 2015 - 4:54 pm

Levitas et gravitas 😉 Un abbraccio a te e ai bimbi silvani! ^_^

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vicky Settembre 16, 2015 - 12:48 pm

È sempre bello leggerti, Grazia. Ci sei mancata! E grazie di essere esattamente come sei!
Un abbraccio

Vicky

Reply
Erbaviola Settembre 17, 2015 - 4:55 pm

Grazie Vicky, un abbraccio anche a te… sarò qui molto più spesso, promesso! 😉

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stefania Settembre 16, 2015 - 6:30 pm

Divoro i tuoi pezzi scritti in modo chiaro e con cura.. emanano una bella luce su un mondo che va a rotoli…di te mi fido e non solo a leggerti!
Una vera professionista che ha un gran <3
Tua ammiratissima Stefy

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Erbaviola Settembre 17, 2015 - 4:56 pm

Ciao Stefania, ci risentiamo anche qui da dove tutto è partito, che bello! Ti abbraccio tanto, la stima è reciproca! ^_^

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Alessa Settembre 16, 2015 - 9:03 pm

Sei una grande.

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Erbaviola Settembre 17, 2015 - 5:08 pm

Ellallà, grazie! Un abbraccione!

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Claudia_GranoSalis Settembre 17, 2015 - 9:48 am

Eccomi di nuovo…intanto per ringraziarti di avermi fatto scoprire Dolce Vita, che se le altre riviste di cui parli le conoscevo, questa proprio no. Poi per dirti che sono contentissima di tutte queste nuove collaborazioni e progetti in cantiere, di quello che fai e di COME lo fai, cosa che hai espresso benissimo con le tue stesse parole nel descrivere “…programmi tv che volevano solo il come dell’autoproduzione e mai il perché.” Ecco, questa è la differenza fondamentale che trovo nel tuo lavoro e in quello di altre persone che stimo, il fare le cose con consapevolezza, con passione, con un’idea precisa alla base. Tutto il resto è vuoto.
E che bello che lavori tanto e ti diverti!! Il paragone con il giardino di settembre mi sembra perfetto 😉

Reply
Erbaviola Settembre 17, 2015 - 5:26 pm

ciao cara Claudia ^_^ Ho un compagno che da dodici anni mi ripete continuamente che è inutile fare lavori che non abbiano anche un aspetto divertente… così, io che sono un’estremista per natura, ho risolto che posso fare solo lavori che mi interessano e divertono totalmente 😀 Il mio é un epicureismo morale.
Ti abbraccio qui, che tanto ci sentiamo presto! ^_^

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Giulia Ottobre 6, 2015 - 2:44 pm

Cara Grazia, non vedo l’ora che esca Wild Fermentation in italiano. Ho acquistato ormai tre anni fa la versione originale, ma ancora faccio fatica! In italiano sono certa che gli esperimenti ripartiranno più spediti.
Riguardo a quello che scrivi sulle ultime arrivate, ti comprendo e certe volte è difficile da accettare il fatto che viviamo in un’epoca fatta di cose facili. La complessità della semplicità non è ben vista e i farlocchi percorsi di crescita personale sempre all’angolo, un po come Lucifero.
Ma quello che penso è che (perdona il paragone spero non troppo infelice): un Samsung non sarà mai un iPhone.
Per quanto si sforzino di copiare, non raggiungeranno mai la perfezione di Jobs. Un abbraccio

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Erbaviola Ottobre 11, 2015 - 11:47 am

Ciao Giulia, questa non è purtroppo la traduzione di Wild Fermentation. Ci speravo anche io in effetti… E’ invece la traduzione di The Art Of Fermentation, il secondo di Katz 🙂
Sul paragone, non so cosa dirti… ho alcuni oggetti Apple e hanno una vita così breve che francamente mi disgustano tanto quanto le altre marche. Per evitare di cambiare continuamente computer, cosa che il caro Jobs imponeva e studiava di imporre, ho da 4 anni un hackintosh a cui cambio i pezzi quando serve, senza cambiarlo tutto. L’iPad che ho non posso più aggiornarlo perché se lo faccio si inchioda tutto il sistema: dopo soli 3 anni è obsoleto, posso tenerlo com’è e non aggiornarlo ai nuovi sistemi operativi. L’iPhone non mi ha mai presa: un costo eccessivo per come uso io il telefono. Ho uno Zenfone su cui gira Android e permette – mi dicono – di fare molte più cose grazie alle possibilità di programmazione di questo sistema. Ma lo uso solo per telefonare e raramente per qualche foto al volo, ignoro il resto.
Ma, sicuramente è un ottimo esempio per un altro aspetto: il confronto di due sistemi mainstream in cui si individuano buono e cattivo (jobs-gates, apple-samsung ecc) continuando ad ignorare tutto l’universo di produttori minori e autoproduzione che c’è attorno 🙂

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