Sono bello così e la foto non è ritoccata, lo dico subito così vi tolgo il dubbio e parliamo di cose più importanti. Sono io, Mako, davanti a uno dei miei televisori HD. Lei non c’è, è fuori per lavoro, in questo periodo sta finendo tanti lavori. E quando è a casa ha tanto da fare, non capisce come fa certa gente a parlare tutto il giorno di downshifting e autoproduzione perché poi non si capisce quando le fanno queste cose di cui parlano. Le ho detto di chiederlo sul blog, magari qualcuno lo sa e glielo spiega, ma dice ‘dopo, dopo‘ e poi non lo fa.
Figurati, anche oggi arriverà di corsa, mollerà tutto nell’ingresso, si infilerà gli stivali e uscirà di nuovo di corsa per andare nell’orto. Poi finalmente si cena. A me piace quando porta la rucola e le biete fresche dall’orto, sono le mie verdure preferite ma me ne dà poche perché l’ha detto il veterinario! Se riesco a intercettare il cestino sulla soglia, mentre lei è fuori che si toglie gli stivali, rovescio tutto e ne prendo un po’ da portarmi via. Lei mi rincorre perché è proprio fissata che non si può mangiare la verdura sul piatto doccia o sotto il divano, cosa le cambia non so! Sono così noiosi questi qui che mangiano sempre seduti a
quel tavolo dove io non posso salire! (Tranne che di notte quando non mi vedono… sono un felino io, mica un mollusco!)
Io, intanto che la aspetto, controllo dalla finestra cosa succede. Negli ultimi giorni si sta in pace ma mica è sempre così. Dieci giorni fa è venuta la volpe tre volte e lei è corsa fuori con la scopa per farla scappare, perché la volpe attaccava le galline del nostro vicino di casa. La volpe si è fermata perplessa a guardarla, con la bocca piena di piume: forse non capiva cos’era la scopa, o la bipede le sembrava un animale strano. In effetti questi con il pollice opponibile sono strani forte, lo so io che li ho in casa.
La gallina però alla fine l’ha portata via la volpe. La seconda volta che è venuta la volpe, lei ha urlato al vicino di correre, perché lei la volpe non la tocca e sono arrivati tutti di corsa a salvare le galline. Alla terza incursione della volpe invece ho visto che ha un po’ pianto perché la volpe ha preso la gallina bianca, quella che andava sempre a guardare dalla finestra della nostra cucina e le faceva gli scherzi sbattendo le ali appena si voltava. Faceva ridere perché lei si spaventava sempre e poi rideva. Era simpatica anche a me quella gallina. Adesso le altre galline hanno una casa fortificata a prova di volpe ma non possono più venire a fare il giro nel nostro giardino infilandosi sotto la rete.
Le gazze hanno finito di addestrare i piccoli a volare. Quello che era caduto dal nido invece sta imparando a volare con i volontari della LIPU. Dopo qualche giorno che i gazzini hanno imparato a volare e massacrare le radici delle rose per cercare i lombrichi, sono andati via. Così i due bipedi che vivono qui hanno tolto il nido con l’aiuto di un vicino di casa, ormai il nido era inutile e poteva danneggiare i fili della corrente.
Queste tende qui sono mie. Le ha fatte per me, per la mia finestra preferita. Non sono le prime… Le prime erano troppo lunghe, non vedevo niente e alla fine le ho comunicato che non mi piacevano tirandone giù una in stile Tarzan. Le ho fatto vedere che togliendo la tenda potevo guardare dalla finestra.
Però mia sorella che è una noiosa (come tutte le femmine) ha le orecchie delicate e si scottano se sta tanto al sole dietro il vetro. Naturalmente lei vuole sempre stare al sole dietro al vetro e quindi bisogna mettere le tende, perché qui in montagna il sole scotta tanto. Allora lei ha messo delle tende con i laccetti che si potevano tirare su, così io vedevo fuori. I laccetti erano molto divertenti, purtroppo sono durati solo dieci giorni, come tutte le cose belle devi godertele finché le hai. Io li ho goduti tutti, pienamente.
Insomma, alla fine mi ha fatto queste tende, le ha fatte con l’uncinetto e la macchina da cucire. Io preferisco l’uncinetto perché posso starle seduto vicino e farmi fare i grattini sulla pancia, le macchine da cucire invece fanno un baccano infernale, roba da bipedi. Queste tende non mi arrivano in testa, non hanno laccetti e permettono di guardare fuori senza far scottare le orecchie a quella noiosa di mia sorella. Hanno anche quelle punte che devono essere buone da masticare, ma siccome appena ho provato ad assaggiarle lei ha fatto un urlo che si sono fermate le navi a Panama… forse queste non le assaggio. Forse.
Ok, ora devo andare. Tra poco comincia la mia serie quotidiana preferita, Il vicino taglia l’erba. E’ un programma estivo leggero, per distrarsi un po’, poi con l’inverno tornano finalmente i serial più belli e avvincenti che io guardo da questi miei schermi HD con le tende: “La stufa non tira” (a volte puntate di 2 ore!), “Chi ce l’ha fatto fare?!” (decima stagione, io lo seguo dalla prima!) e il top assoluto, il più bello di tutti: “Neve perenne“, la mia puntata preferitissima è “Bipede mette le catene mentre gli nevica giù per il coppino“.
Oh, non dite che ho scritto io, lei non sopporta i blog dove parlano gli animali perché è convinta che siano i loro bipedi di casa che fanno finta. E’ così stanca che penserà di averlo scritto lei ieri notte.
xox
Mako
50 Commenti
Hahah bellissimo 🙂 molto riflessivo come gatto 😉
ci ha istruiti lui infatti 😉
povera gallina e povera volpe! E tu… non farti urlare addosso da quella là per le tende!
è un gioco a guardie e ladri 😉 ci divertiamo tutti e due. Lo sa che per attirare la mia attenzione basta sfoderare le unghie nei pressi di qualcosa di “non si può” 😉
Mi sono commossa! Paola
Bellissimo. Ho riso un sacco alla fine! 😀
un abbraccio Paola!
sì, si ride anche a ricordarli a distanza. Sul momento un po’ meno 🙂
🙂 un furbo Mako.
a volte penso che “forse” siamo noi ad umanizzare i pensieri dei nostri compagni di avventure, poi guardo negli occhi cane e/o gatto, miei ma anche di altre famiglie, e mi ricredo: sono esattamente cosi’
Anche se non riusciremo mai ad interpretare completamente quello che pensano davvero, noto che a volte si lasciano scappare un sorrisino o un’occhiata furbesca…
Mako, dille che non sono i bipedi a scrivere i post gatteschi, ma i gatti a scrivere pure quelli che i pipedi pensano di aver scritto.
…nutrivo qualche sospetto infatti!
Grande Mako!
Dille che i tuoi fan voglio più post scritti dai gatti!
lo mando sul tuo blog nel caso 🙂
Ma nemmeno lì Mako e sorellina si possono fare un giro nella natura? Tutta la vita senza conoscere i prati? Nouuuuu!
vediamola da quest’altro punto di osservazione: primi 10 anni in casa, nonostante sollecitazioni ad uscire quando avevamo un giardino (precedente a questo). Risultato: si sono fatti menare da gatti di passaggio non vaccinati, hanno fatto assalire la mia metà lasciandolo con ferite su entrambe le gambe per giorni e in un’altra occasione Mako si è perso, tornando dopo parecchio a miagolare alla porta della vicina che reputava essere la nostra. Devo sollevarli di peso per farli uscire sul balcone e dopo poco tornano dentro. Sommando la loro scarsa propensione all’esterno e la loro somma ingenuità con un giardino non recintato e prospicente a una strada dove passano anche ****** in moto a 100 all’ora travolgendo ricci, istrici e uccelli…. mmmmhhhh…. no, direi che per il momento se non esternano un impellente bisogno di uscire possono anche stare in casa.
Beh, allora direi che grazie agli schermi in HD e alle “tendine speciali” cadono in piedi 😉
Magnifico post. Mako ti prego, scrivi ancora che mi hai fatto morire dal ridere
gli daremo una rubrica fissa, visti i fan che sta dimostrando di avere 😉
Un vero flosofo! Dove ha preso la laurea?
Meraviglioso post!
Orfana di gatto da un anno, dopo vent’anni di convivenza con lui, ho davvero ritrovato nelle tue righe modi ed atteggiamenti ben conosciuti; brava!
Mako non è laureato. Essendo un gatto è furbo e al contrario della sua amica (leggasi serva) bipede ha evitato di sprecare anni a studiare gli scritti pomposi di una manica di raccomandati autoreferenziali e ha meglio impiegato tale tempo, nello specifico in pisolini. L’amica se tornasse indietro farebbe altrettanto e vivrebbe sicuramente più felice.
P.S. scusa ho sbagliato la e-mail
non c’è problema, Mako ora ha l’indirizzo giusto. 🙂
Ma che bello…e come scrive bene Mako! fallo continuare, ti prego! senza nulla togliere ad Erbaviola, naturalmente! 😉
Tra un pisolino e l’altro potrebbe anche tornare 😉
esilarante!!
come tutti i gatti 😉
un vero spasso!
Mako ti aspetta, sa che sei già esperta in grattini 😉
🙂 Tenero Mako!
Beh, ti dirò, caro Mako: Gatta, Gatto Grosso e Gatto-ex-Piccolo dopo aver letto questo post desiderano venire a vedere la tele con te e Sorella Noiosa per alcuni giorni. Loro si offrono di portare i pop-corn.
Grattini e carezze,
Monica
Mako accetta entusiasta ma i pop corn li mangia solo la Kiki… per lui rucola. Non c’è nulla che piaccia di più a questo micio che la rucola fresca! Vi aspetta!!!
Alla parte dei cordini goduti pienamente sono rotolata giù dalla sedia dal ridere:P!
Ti manderò una foto di come li ha ridotti allora… quelle tende sono finite in cantina come stracci milleusi …
io le tende non le ho messe apposta, così Kira non ha problemi di visione 🙂
🙂 Se la Kiki non avesse bisogno (o perdesse il vizio di mettersi dietro i vetri invece che all’aperto!!!) rinuncerei anche io… soprattutto con questo bel paesaggio è una noia avere le tende!
Anche il mio gatto preferisce le tende ad uncinetto, ci si arrampica così bene… le preferisce anche da masticare, una volta che crollano sotto il peso dello scalatore
Già… gatti e tende con i buchi sembrano essere fatti per incontrarsi spesso sulla via del disastro 😉
ahahahahaha Mako è un drittone, come tutti i gatti in effetti 😀
Mirtillo docet 😉
Mako è un grande, penso che dovrebbe proprio aprire un blog! 😀
Essendo anch’io l’umana di un gatto mi hai fatto molto sorriderecon questo post! Anche lui mangia le sue cose ovunque tranne che nella ciotola e si becca gli urlacci…ma se ne frega piuttosto! 😀
Buona estate!
Buona estate a te, anche se in ritardo! Per il fatto che ora Mako vuole un blog, lo mando da te, vero? 🙂
Carissimo Mako,
il letto della mia coinquilina bipede è sotto la finestra e io passo il mio tempo a letto guardando fuori. Quando non dormo, non sonnecchio, non schiaccio un pisolino, non faccio la siesta. O non mi faccio l’igiene intima.
I miei ossequi,
Tranquillo
Bella lì Tranquillo, ci capiamo al volo! Mako
che forza questo post!!!
Simpatico l’amico e bello l’amico peloso e bellissime le nuove tende ^__^
Erica
Grazie Erica!!! detto da te, lo prendo come un grande complimento!!! Intendo le tende… Mako raccoglie complimenti a ogni commento invece 😉
ma che bravo Mako! approfitta dell’assenza della Grazia per impossessarsi della tastiera…
bellissimo questo post e mi piace il punto di vista, moltissimo ♥
Il punto di vista di Mako in effetti lo teniamo molto in considerazione. A parte quando distrugge le tende 😉
E provare a mettere scatolette di cibo per gatti per la volpe, così non viene più a massacrare le galline ?
posto che non se le mangino le galline stesse, attirerebbero tutti gli altri animali, dalle faine a tutti i gatti del circondario 🙂 E comunque è meglio non dare scatolette agli animali selvatici che si devono nutrire da soli. L’ideale sarebbe evitare di allevare animali (e di mangiarli), così che volpi, faine, lupi ecc. non abbiano a disposizione questi posti artificiali in cui vengono condensati un numero di animali della stessa specie selezionata per non poter volare via, le galline appunto. In natura le galline non ci sono, sono una selezione umana. Ci sono gli uccelli e una volta la volpe li prende, tre volte no, fa parte della catena alimentare corretta 😉