Domani purtroppo non sarò a Genova con la LILT per la Settimana nazionale della prevenzione oncologica. Non ci sarò io ma ci saranno tutti gli altri eventi in cartellone e tutte le conferenze sono al coperto, quindi andate anche in caso di maltempo! Stiamo lavorando con la bravissima Marcella Tubelli della LILT per riuscire almeno a proiettare il dvd di un mio corso sui germogli, visto l’interesse sull’argomento.
Tra gli altri, domani ci sarà anche la mia cara amica Nicole Provenzali a parlare dell’utilizzo dei cereali… conosco alcuni degli argomenti che affronterà e vi posso assicurare che si parla usi davvero nuovi e alternativi dei cereali! Vale la pena di esserci 😀
Il motivo per cui non posso esserci io, mi fa veramente adirare e mi ha scombussolato tutta la vita normale e lavorativa questa settimana: c’è una frana sulla strada che ci collega al paese. Non è franata ieri mattina o mercoledì o nell’immediatezza di questo post. No. E’ franata nella notte tra sabato 16 e domenica 17 marzo. Siamo a venerdì 22 e la frana è ancora lì.
Sorvolando sull’intervento di rimozione terra e sassi che ci permetterebbe già di passare ma che non ho capito chi deve fare per i soliti mille cavilli italiani, abbiamo passato una settimana da andare al manicomio.
La prima cosa che uno pensa quando non può muoversi è: come faccio con la spesa? Ma quella è la più risolvibile, perché noi causa neve e distanza dal paese abbiamo sempre scorte di tutto. E poi, orto a parte, per comprare due cose possiamo se proprio farci qualche km a piedi fino al paese, zaino in spalla. Cosa non fattibile però se devi prendere un treno, visto che la stazione utile è a 25 km.
Non elencherò tutti i disagi causati, compreso il fatto che l’unica altra strada raggiunge il paese più sopra è una mulattiera asfaltata alla meglio e con pendenze del 13%, ora ridotta a un disastro dopo un inverno di neve e una settimana di passaggi intensificati. In un punto è addirittura senza asfalto, con sassi appuntiti che emergono. Se piove si trasforma in un pantano e diventa difficile anche per un fuoristrada… non parliamo di una macchina normale come la nostra, è esclusa dal tragitto.
Non parlerò di questo, che già farebbe saltare i nervi ai più.
Questa settimana l’ho invece passata, tra l’altro, a spiegare ai corrieri, per il lavoro, il giro alternativo che potevano fare per venire qui.
Non è che io riceva consegne tutti i giorni, a volte passano anche due mesi senza vedere un corriere. Ma ovviamente, chiosando Arthur Bloch ne La legge di Murphy, la strada frana solo nella settimana di consegne più intensa. Qui in particolare si è verificata la Seconda Legge di Sodd: “Prima o poi, la peggiore combinazione possibile di circostanze è destinata a prodursi.”
Ecco. Si è prodotta. Lavori urgenti, corrieri, frana.
Alcuni corrieri non possono passare, causa camion troppo grande. Altri si perdono, causa gps o incomprensioni varie. Così, dopo che hai perso ORE in telefonate e fax ai rispettivi hub di spedizione, ti ritrovi anche con lo spedizioniere inferocito perché non capisce da che parte passare per venirti incontro e sta facendo il giro di tutte le valli, fermandosi a osservare ogni minimo smottamento o sasso o cartello, “sarà questa la frana?”.
Devo dire per la verità che molti sono pazienti e capiscono al volo, anche se organizzare un pick up volante da un lato all’altro della frana non è semplice. In particolare può venirvi in aiuto anche il fatto che qualcuno ha deciso di piazzare i cartelli di strada interrotta ben 3 km prima dell’interruzione. Così bisogna prodursi in spiegazioni da mamma rassicurante “No, no, venga, non si preoccupi, davvero, può fare anche manovra, no, LE GIURO che non c’è la frana appena girata la curva, è dopo almeno 3 km, mi creda! La prego, mi serve quel plicoooo! senta, se mi aspetta 20 minuti al cartello vengo io a piedi, sì 20 minuti perché la frana è davvero lontana da dove c’è il cartello…mi creda…glielo giuro!“. (La Maria Maddalena del Murillo è meno supplichevole di me).
Oltre il fatto che la maggior parte alla prima visita non consegnano “causa strada interrotta” e te lo comunicano solo due ore dopo che sono passati, così devi rifare tutto il planning di lavoro intanto che riesci a far arrivare il materiale. Rifare il planning per quattro volte in una settimana farebbe saltare i nervi a chiunque.
In mezzo a questa baraonda, ha fatto eccezione un corriere che, per mettere la ciliegina sulla torta alla settimana bestiale della frana, quando è finalmente arrivato al luogo concordato dopo sette – dicasi sette! – telefonate di spiegazioni strada e cambio rotta, perché proprio non capiva, appena mi ha vista ha alzato la voce e dato letteralmente di matto, urlando e riuscendo a spaventarmi non poco.
La cosa si è conclusa con una mia lettera di protesta ai responsabili, che si sono scusati.
Con un mazzo di fiori.
Mandato con l’Interflora.
E ovviamente il fiorista non poteva fare la consegna con la frana.
Giuro che quando mi ha telefonato la fiorista dicendo “Ho un omaggio floreale da consegnarle, è a casa? Ma c’è ancora la frana? O si passa?” volevo urlare.
Voi da lì non li vedete, ma ho i nervi che saltano come corde di violino suonate con lamette! (Ma un mazzo colorato di gerbere mi ha calmata un po’ 😀 )
Con questo si spiega anche il motivo della mia assenza dal blog, la mancata partenza del secondo giveaway ecc. Torno appena si ristabilisce un po’ di calma e recupero il lavoro perso 😉
Spero che voi intanto vi stiate godendo l’inizio della primavera! Felice Ostara!
16 Commenti
Sono senza parole… Ti sono vicina emotivamente e con il pensiero, davvero. Non riesco a capire come possa il Comune non essere ritenuto responsabile di questa situazione. Immagino che sia grottesco, macchinoso e complicato, ma voi non potete denunciare il Comune? Lo fa la gente che vede i cartelli “Tombino scoperto”, ci finisce dentro apposta e poi fa causa al Comune per danni… Qui mi sembra che ci siano estremi ben più seri.
Un abbraccio forte forte.
per il momento non mi sono ancora studiata bene la questione frane, quindi non saprei cosa dire e a chi imputare la cosa. Tra l’altro non ho idea di quale iter ci sia per assegnare il lavoro di ripristino e se sia il comune o la comunità montana o la provincia a doversene occupare.
Quindi per il momento sono veramente nera ma non ho ancora capito con chi devo esserlo…
Di sicuro manca molto un lavoro di prevenzione e manutenzione ma anche qui non so chi lo deve fare di preciso… Finché non ho notizie precise e le posso controllare, non me la prendo con nessuno 😉 Per quel che ne so, uno dei motivi di mancata rimozione potrebbe essere anche la pioggia… ma insomma… Non so proprio!
Cara, vi siamo vicini…e pensare che questa frana ha impedito anche che ci rivedessimo, mannaggia! Un abbraccio da qui a lì :*
Davvero, guarda, e adesso che me lo dici mi sono anche accorta che ho sbagliato la data nel post di un giorno, vero! E’ da sabato, non da domenica!
Ossignur tesora, che disastro 🙁
Ci vuole veramente tutta la pazienza di questo mondo…..
un abbraccio, speriamo ci si faccia a rivederci presto!!!!
Un abbraccio cara… sì speriamo davvero di rivederci presto… quella è proprio la strada che fai tu, perdindirindina!!!
Non ti dico quanto ci hanno messo per liberare una strada qui vicino, altrimenti quei nervi scoperti ti saltano via come corde di chitarra.
Sì in effetti, almeno per il weekend visto che ormai non posso fare altro… tenderei a non voler sapere… poi magari da lunedì vengo a chiedertelo!
un affettuosa solidarietà… di pala e badile….
😉
auguri
waw, tosta questa. Hai tutta la mia solidarietà.
un Sorriso… che spero ti contagi! 😉
diamine che disastro!
L’anno scorso ci fu una cosa simile sulla strada per il paese dei miei suoceri (Casella GE) e purtroppo venne giù pure un pezzo di asfalto quindi la cosa si fece mooolto lunga…
spero che si sbrighino con le beghe burocratiche e vengano a liberarla presto!!!
un abbraccio
“quello che non ti uccide ti rende più forte” …….non so quanto possa consolarti….decisamente considerato quante ne stai passando direi che sei fortissima…..un grosso abbraccio di solidarietà e spero che le cose si sistemino secondo tempi non troppo italiani….prova magari a contattare qualche giornalista..di solito quando c’è anche un articolino piccolo che parla di un problema i nostri politici si attivano miracolosamente…..
[…] mi sono data alle pulizie generali, così mi sono sfogata un po’ dalla settimana stressante causa frana. Cose che capitano, non è che la vita si fermi per quello. Pulizie qui vuol dire anche pulizia […]
Poooovera! Lo so che non è carino ridere delle disgrazie altrui, ma mi hai fatto sganasciare, tra corrieri impazziti, Murphy, Sodd, frane etc etc…
Ma a volte questi segnali che ci giungono dal cielo (letteralmente) dovrebbero invitarci a fermarsi, riflettere, rallentare.
E magari a cercare un recapito in paese per tutte le fot****ssime consegne! 😉
Un abbraccio di solidarietà,
DaniVS
grazie Dani! 🙂 (la frana è ancora qui, eh, tra un po’ farà parte del paesaggio, la faremo diventare meta turistica)
ohi ohi ohi, spero che tutto si rimetta il prima possibile e che la primavera incalzi davvero, così magari è anche più facile sopportare tutto!