Ravaldone in bolognese è qualsiasi mezzo meccanico o elettrico che sia così malmesso da non poter essere aggiustato, oppure qualcosa di veramente malmesso e che richiederebbe giorni e fatica per essere aggiustato, senza nessun vantaggio. Non c’è definizione migliore per una stufa Olimpia Splendid. Secondo me rende bene l’idea visto quanto ci è capitato.
Di cosa sto parlando? Di quell’accidente di stufa Olimpia Splendid Forte Panoramica di cui dicevo qui che aveva smesso di funzionare. Per non creare troppa suspence, premetto che l’abbiamo sistemata. NOI. Non l’assistenza, il fumista o il dio Visnu. Noi.
Premetto anche che vi adoro, perché tra email, facebook e sito, mi sono arrivate tantissime email con altrettanti suggerimenti, spinte al coraggio, empatia e persino due offerte di stufe in prestito! 🙂 Questo ha scaldato molto i nostri cuori!
Per aggiornarvi e anche per lasciare un monito ai futuri compratori di stufe, documento l’evoluzione della faccenda della stufa che faceva fumo iniziata qui. Dopo innumerevoli altre prove, alcune sono state sostanziali per capire finalmente che il problema è la stufa Olimpia Splendid Forte Panoramica.
Quali prove? Prove da nulla. Come smontare COMPLETAMENTE la canna fumaria, salendo su un tetto innevato, cosa che visto poi il problema potevamo tranquillamente evitarci. Ok, ora non c’è canna fumaria più pulita e a piombo della nostra, però… quando fuori il tetto è pieno di neve e la temperatura segna -1°C, uno vorrebbe magari evitare di fare l’equilibrista sul tetto.
Oppure portare una stufa di ghisa di 120 kg dalla cantina al primo piano, attaccarla alla canna fumaria e vedere se tira. Tira. Poi riprendila e riportala giù, con le rotule che schizzano via a ogni gradino.
Niente, appena attaccavamo la Olimpia Splendid, succedeva questo e dovevamo spalancare tutte le finestre:
Come noteranno subito gli esperti, il fumo non esce uniformemente ovunque, come succede se la canna fumaria non tira, ma esce solo in alcuni punti: lo sportello davanti e alcuni punti sui lati. E il motivo logico infatti c’era, vedi di seguito.
La stufa Olimpia Splendor era in garanzia, quindi chiamo la ditta. Garanzia di due anni, noi l’abbiamo comprata tre mesi fa, quindi direi che era più che in garanzia. Così ho telefonato al solito call center a pagamento indicato sulle istruzioni. Dove mi ha risposto la solita persona che partiva dal presupposto che se non funziona, è colpa mia.
Ha controllato la canna fumaria? Sì.
Ha fatto pulire la canna fumaria? Sì.
Ha controllato l’inclinazione della canna fumaria? Sì.
Ci sono gomiti nell’uscita della canna fumaria? NO. E’ tutta dritta. E’ il sogno erotico dei fumisti la nostra canna fumaria. Va dritta nel soffitto, attraversa il solaio dritta e arriva dritta sul tetto. Ha persino il comignolo doppia T che tira meglio.
Ci sono altre stufe che scaricano nella canna fumaria? No. E’ esclusiva per questa stufa. E’ la suite imperiale delle canne fumarie, riservata solo a questa stufa Olimpia Splendid.
Ha usato legna verde? No.
Ha usato legna bagnata? No-o! Quercia secca di due anni tenuta al coperto in cantina.
Magari è legna umida? Noooooooo!
Allora ci ha SICURAMENTE messo dentro del carbone! Guardi, non saprei nemmeno dove comprarlo il carbone, le dico che é la stufa che lascia uscire il fumo!
Non è possibile!
Vi pare? Non vi funziona qualcosa, ce l’avete davanti agli occhi che non funziona e uno da 500 km di distanza in un cubicolo del call center vi dice al telefono che funziona benissimo, ve lo state sognando che non funziona. E se non funziona, comunque è colpa tua, della legna, della canna… (fumaria, s’intende).
In più voi siete al gelo. E incavolati neri perché dopo aver speso una piccola fortuna per questa stufa delle meraviglie, avete 10 gradi in casa e tre maglioni addosso, dita gelate e sciarpa. Sembravo Eduardo De Filippo in Natale in casa Cupiello. “Fa freddo! Fa freddo! Fa freddo!!! La casa gelata, non potevo pigliare calimma! Due maglie, due sciarpe…”
Ma ve lo state sognando, ovvio! Che imbroglioni, la stufa va benissimo e voi vi siete bardati così per far perdere tempo all’omino nel cubicolo.
Esasperata, contatto via email la Olimpia Splendid e l’agenzia cool di Milano che gli fa la comunicazione. Hei, yu-huuuu? Mi vedete? Mi sentite? Cosa facciamo con questa stufa? Lo sportello non chiude bene e potrebbe essere quello il problema.
In pratica, la legna non c’entra niente. Con canna fumaria pulitissima e a tiraggio ottimale, legna secchissima fornitaci dai vicini per fare le prove, il fumo esce lo stesso dalla stufa. A riprova di ciò, l’amico fabbro ed esperto di stufe ci va vedere: esce fumo anche se ci bruciamo dentro della carta, più di così… C’è la fessura nello sportello, andrà sempre peggio. Questo rende la stufa molto pericolosa: esalazioni di monossido di carbonio. Si muore.
“Possibile che nessuno abbia previsto una guarnizione in questo sportello?” E a me lo chiedi?! Chiedilo all’omino nel cubicolo, visto che sa com’è la stufa a casa mia, vedrà nella palla di vetro anche perché nessuno ha previsto una guarnizione, no?
Intanto dalla Olimpia Splendid non risponde nessuno.
Allora io, esasperata oltre ogni dire, dopo un paio di giorni e con le due dita non ancora colpite da geloni che mi sono rimaste, digito una letterina all’amministratore delegato della Olimpia Splendid, grazie all’indirizzo email trovato per vie traverse. Incredibile a dirsi – ma del tutto casuale ! – un paio d’ore dopo la mia letterina all’amministratore delegato, ricevo una telefonata dal responsabile per l’Emilia Romagna di questa ditta. Ollallà! Vai che ce la facciamo, evviva!
Tutta felice di parlare con qualcuno finalmente, gli rispiego la situazione con estrema calma… ma mi interrompe subito con un mega-spot della stufa: le produciamo da anni, la ghisa è fatta in Europa (“in Europa” …mmmhh… mi sa vagamente di paesi tipo Romania… perché quando le cose sono francesi o tedesche ti dicono “è fatta in Francia!”, “è fatta in Germania!”, mentre quando sono fatte in Romania, Polonia, Slovenia ti dicono “è fatta in Europa!” …avete notato?), le stufe vanno benissimo, i problemi sono sempre esterni… Insomma, la stufa è perfetta, sarà qualcosa che non va bene da voi, la canna, la legna…
Mi scusi, ma nemmeno l’ha vista, come fa a saperlo?
Mi risponde con un nuovo mega-spot dell’Azienda, ma aggiungendo che comunque visto che è in garanzia sono disponibili a venire a controllarla insieme a un loro tecnico esperto. Eh che onore! Poi arriva la frase chiave, che mi ripete più volte:
“Ma le premetto che al 100% non è la stufa. Le anticipo che lei può anche cambiare stufa, ne mette un’altra lì e vedrà che le dà lo stesso problema“.
Testuali parole.
Ora, io sarò torda, non sarò il massimo esperto di stufe del pianeta e nemmeno di questa valle, però se ti ho già detto che abbiamo già provato ad attaccare un’altra stufa lì e tirava benissimo… io a logica direi che non è un problema dell’ambiente, della canna fumaria e del quadrato sull’ipotenusa per 3,14. E’ un problema dell’accidente di stufa Olimpia Splendid, signor Watson!
No, niente.
Mi ripete la stessa frase 2-3 volte. Al che capisco, e glielo dico anche, che l’unico motivo per cui possono scomodarsi a venire qui è per dirmi che la stufa va benissimo e invece la canna fumaria fa schifo. O un altro motivo a caso per cui è tutta colpa nostra. Siccome il nostro fumista dice che le canne fumarie a regola d’arte si possono fare, ma perfette è impossibile, ci sarà sempre un altro fumista che ci vede un difetto o ha un’altra opinione e che alla fine sono oggetti misterici, decido di sentire l’altra metà di casa Erbaviola prima di perdere una giornata e far venire i tecnici della Olimpia Splendid a dirmi quello che ho già sentito, cioè che la stufa è perfetta e noi siamo due imbecilli incompetenti. Anche perché in ogni caso verrebbero una volta passata la neve e nel frattempo saremmo già ibernati.
L’altra metà di casa Erbaviola, dopo giorni di calma in cui è andato su e giù dal tetto a controllare la canna fumaria e chiesto consulenze e pareri a chiunque, anche ai daini di passaggio, dopo che si è dovuto ricacciare in gola il suo orgoglio maschio chiedendo informazioni (una cosa che geneticamente gli uomini odiano fare, convinti che gli accorci la loro più preziosa appendice a ogni domanda che fanno, il doppio se chiedono informazioni stradali)… al riassunto della telefonata è esploso.
Urlando improperi e maledizioni in direzione di Reggio Emilia, sede della rinomata azienda Olimpia Splendid e delle stufe perfette infallibili, si è gonfiato come Hulk e ha sfoderato i sui venti set di cacciaviti, brugole, tiradadi, tric-e-track e l’assetto completo da guerra del Dremel, per avventarsi come un indemoniato sulla stufa smontandola completamente.
Io ho fatto da assistente allo smontaggio.
L’assistente è colei che prende in mano i pezzi che le passano, li molla subito per terra perché troppo pesanti, saltella in giro armata di stracci lamentandosi che è la quinta volta in dieci giorni che deve pulire il merdaio creato dalla stufa e/o dalla canna fumaria e, soprattutto, fondamentale, dà pareri sulla fisica del ricircolo fumi (mi chiedevo infatti a cosa mi sarebbe servito studiare la termodinamica nelle lezioni di fisica al liceo… e l’ho scoperto, finalmente!). L’assistente si è rivelata fondamentale.
Scoperchiata la stufa, abbiamo subito notato che, come pronosticato dall’amico fabbro, mancava il mastice termoresistente lungo i bordi, dove infatti usciva il fumo. In pratica, la parte della piastra superiore è ancorata alla parte inferiore con uno sputo di una specie di gomma siliconica nera, ma proprio uno sputino e non continua per tutto il bordo. Indoviniamo? Dove non c’è, esce il fumo, vedi foto sopra. Ma sarebbe il meno.
Resta ancora il mistero del fumo dallo sportello davanti.
Andiamo avanti a smontare e dentro non ci sono altro che dei mattoni in refrattaria cavi, che come descritto nel catalogo dal produttore, servono per il corretto ricircolo dei fumi: “I fumi sono convogliati dal basso verso l’alto negli elementi laterali che rivestono il focolaio“.
Quello che invece abbiamo trovato noi, l’ho schematizzato nell’immagine sotto: i fumi non sono affatto convogliati dal basso verso l’alto perché tra i refrattari e i fianchi in acciaio del rivestimento c’è un’intercapedine di 3-4 cm (non come nella foto sopra del catalogo!!!!), quindi i refrattari oscillano di qui e di là posizionandosi in modo da bloccare il ricircolo. Non solo, la fuliggine dall’alto invece di ricadere all’interno della stufa, cade anche nelle intercapedini che non dovrebbero esserci e cola sul pavimento, facendo un porcaio. Una volta saturo di fumo l’interno del focolaio grazie all’impossibilità di ricircolo dei fumi, il fumo esce dallo sportello privo di guarnizione.
Devo dire a margine che smontandola, estraendo tutti i refrattari, ci è rimasta l’intelaiatura esterna, che svuotata sembra una scatola di lamierino trasportabile da un bambino. Utile per un trasloco, ma sicuramente i “fianchi in acciaio porcellanato” decantati dal catalogo si sono rivelati due lastrine sottili. Da chiusa sembravano spessi per la presenza all’interno dei mattoni refrattari.
Smontata la stufa, la nostra idea è che il totale dei materiali ammonti a massimo un centinaio di euro, a stare molto larghi. Una scatola esterna in acciaio molto leggera, una ghiera in ghisa, un cassetto in lamierino per la cenere, 12 mattoni refrattari, copertura in ghisa e doppio tubo in ghisa. Idea nostra, per carità. Comunque il ricarico sul prezzo di vendita è allucinante rispetto alla qualità costruttiva e ai materiali impiegati. Almeno il 600%.
Comunque, arriviamo alla soluzione parziale che abbiamo trovato. Inserire degli spessori di acciaio per tenere dritti i refrattari forati in modo da ripristinare il canale di ricircolo dei fumi.
Parlo di soluzione parziale perché ovviamente abbiamo sempre una cassa esterna più grande del dovuto, con una camera d’aria tra i refrattari e le pareti in “acciaio porcellanato”. Questa intercapedine ha la meravigliosa funzione di rendere possibile una caduta continua di fuliggine e smerdamenti vari direttamente sul pavimento. Se non pulisci tutti i giorni, puoi candidarti per una puntata di “Case da incubo”.
Ora, come potete ben capire, possiamo convenire con l’assistenza dell’Olimpia Splendid che era assolutamente colpa nostra, della canna fumaria, della legna umida e di Mago Zurlì.
Il bello è che ora, avendola aperta e modificata, la garanzia non vale più. Ma comunque non sarebbe risolvibile altrimenti, vista la cocciutaggine con cui hanno sostenuto che il problema dipendeva sicuramente da noi, senza nemmeno averla vista.
Certo, una ditta seria sarebbe venuta a controllare prima di sparare sentenze. Una ditta seria avrebbe messo in conto che magari non tutte le stufe che fa costruire “in Europa” vengono bene. Una ditta seria non avrebbe bisogno di una telefonata, sei email di cui una all’amministratore delegato per rispondere.
Soprattutto, una ditta seria saprebbe ascoltare il suo cliente, senza trattarlo con sufficienza e dando per scontato che sia colpa sua, una ditta seria interverrebbe subito senza lasciarlo al freddo per più di dieci giorni in pieno inverno.
Una ditta seria, constatato che il prodotto è difettoso, lo sostituirebbe.
Ma non è andata così. Noi ci teniamo la stufa-ravaldone Olimpia Splendid aggiustata alla meglio. Loro si tengono la loro supponenza, l’arroganza con cui hanno risposto e la “competenza da sessant’anni”. Siamo certi che li porteranno lontano.
Una finale nota a margine su questa stufa. Costava 790 euro. La stanno vendendo ovunque scontata, addirittura si trova sui 400 euro. Non aggiungo commenti, ma ognuno tragga le sue conclusioni sul perché un oggetto che non passa di moda ed è venduto ad ogni stagione sia improvvisamente scontato di quasi il 50%.
Le cose positive:
1) abbiamo acquisito metodi infallibili per seccare la legna umida (che NON AVEVAMO USATO, però. Abbiamo usato 40 quintali di legna bella secca e ne abbiamo presi in più 5 quintali di umida che sono stati messi ad asciugare). Ci farò un post apposito, così chi come me si troverà con un po’ di legna umida, risolverà googlando 🙂 Intanto grazie a Dante, Savina e Stefano!
2) Abbiamo scoperto che chi passa di qui è gente bellissima! Già si sapeva, ma la conferma fa sempre piacere! Ci avete dato un sacco di notizie utili e informazioni preziose! Grazie grazie grazie!!!!
3) Ora sappiamo smontare, pulire e rimontare una canna fumaria sul tetto in 10 minuti. Se chiudiamo, possiamo sempre riqualificarci come spazzacamini. La professionalità è sempre importante.
4) Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid. Non devo comprare più niente marca Olimpia Splendid.
(..scusate, mi ha dato il compito la maestra… ovvero l’altra metà di casa Erbaviola!)
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