Se vi serve solo la ricetta del dado vegetale, scorrete il post, la trovate in fondo 😉 Per gli altri, prima si chiacchiera.
Non me ne vogliano quelli che amano follemente il capodanno: a me non dice nulla. E’ un giorno come un altro, domani già che è festivo si pranza con degli amici, come facciamo anche altre volte nel corso dell’anno. Non ci serve una data per festeggiare, tutto qui. E ci danno anche un po’ fastidio i movimenti di massa in una notte all’anno. Per chi invece li ama: buona serata 🙂
Quest’anno, poi, non ho dovuto certo aspettare la fine del calendario per entrare nei tempi del bilancio. E’ stato sicuramente uno degli anni più intensi in assoluto, con tanti eventi positivi e, quasi a sottolinearli, anche tanti negativi. Allora ho pensato di parlare di uno di questi, che da negativo è diventato la soluzione per un bel po’ di problemi.
Si chiacchiera, insomma, come faremmo davanti a una tazza di té. Oggi vi racconterei questo e, come succede spesso tra amici, chiacchierando vi allungherei questa ricetta, rispolverata giorni fa.
Un primo tempo del bilancio per me è stato forzatamente agosto: dopo una caduta rovinosa dalle scale sono rimasta bloccata un po’ di tempo e costretta a riposo forzato. Ho maledetto la sorte, annullato una quantità di impegni, rendendomi conto così che ne avevo veramente troppi (lo so Barbara, me lo ripeti da tempo! Ma dovevo sbatterci il naso). Grazie però alla pausa della malattia, ho avuto modo di cominciare a riflettere su amicizie che si sono rivelate per quel che erano: tremendi gironi dell’inferno, in cui ero cascata senza accorgermene quasi.
Come nei migliori luoghi comuni, ti accorgi di avere dei pessimi amici solo nel momento del bisogno. Siccome il momento del bisogno per me arriva raramente, possono passare anni prima che mi accorga del problema.
La malattia ha portato il bene della riflessione, della pausa e ho dovuto anche fare i conti con la rivalutazione di certe amicizie bacate. Avendo un carattere un po’ forte, non è raro che alcune persone mi si incollino, letteralmente. Sono di solito persone che hanno dei bisogni eccessivi e devono ancora fare i conti con Edipo, Elettra e tutti e i primi tre volumi della psicoanalisi freudiana. In genere sono piuttosto abile nello schivarli, ma forse per troppi impegni, forse per troppi cambiamenti in poco tempo, forse per la lontananza geografica dai miei vecchi amici, forse per altre duecento ragioni che non ho ancora capito, negli ultimi anni ho lasciato la porta troppo aperta. La mia metà e qualche amica mi ripetevano da tempo “Non puoi essere sempre così disponibile” ma a me sembrava eccessivo. Non sono “così disponibile“, ripetevo. Ma invece sì e non lo vedevo.
Hanno un tratto comune questi ‘vampiri energetici’ o ‘vampiri psichici’ (non parlo di serie tv ma di psicologia), almeno nel mio caso: instaurano un rapporto quasi quotidiano e ti portano in qualche modo a proporti spontaneamente per risolvere i loro problemi. Sottolineo “spontaneamente“! Così cominci a trascurare il tuo quotidiano, a mettere in secondo piano i tuoi problemi. Perché, cavoli, questi vampiri psichici prendono 2-3 ore al giorno in media! Ti convincono pian piano che il loro dramma del momento DEVE essere anche il tuo. E hanno sempre un problema, una lagna, una rottura che li rende tristi e infelici e bisognosi di aiuto, del tuo aiuto, ovviamente (eccheppalleee aggiungerei ora!). Per poi mostrarsi meravigliosamente dolci, soavi e ingenui con il resto del mondo, altro tratto in comune. Ma non si mostrano così a caso: stanno solo pescando le prossime vittime; infatti anche tu ci sei finita dentro così.
Dicendolo ora, mi sento anche più cretina ad esserci cascata, ma come quelli che per smettere di fumare hanno bisogno di dichiararlo al mondo e prendere un impegno pubblico, anche io probabilmente ho bisogno di dire pubblicamente di essere imbecille per non ricaderci!
Si spera, almeno. Perché, terribilmente vero, ho il complesso della crocerossina. Se vedo qualcuno in difficoltà devo aiutarlo. E c’è gente che se ne approfitta anche troppo, ti elegge seduta stante a sua madre sostitutiva, salvo poi piantarti in asso non appena subodora che potresti essere in un momento complicato. Capace anche che si offenda perché il tuo momento complicato non ti permette di dare la giusta attenzione alla sua banale quotidianità elevata a melodramma (il tuo stupido momento complicato può essere anche solo un trasloco, schiena bloccata e vita da baraccati perché hai otto fatture con pagamento in super-ritardo grazie alle quali è saltato l’acquisto della cucina e il pagamento delle tasse… problemini da nulla, insomma).
Direte: dai, almeno te ne sei liberata. Sì, vero. Però non è la prima volta che ci casco, non è stata l’unica quest’anno, e alla fine resti inebetita, con l’anima stracciata e nessuna voglia di frequentare altre persone, persino gli amici di sempre.
Soluzione. Se vi siete riconosciuti nella mia esperienza e avete problemi anche voi a scollarvi di dosso gente del genere, vi consiglio questo libro: Mario Corte, Vampiri energetici, Edizioni Punto d’Incontro.
Sì, lo so che siamo in tanti, il mondo abbonda di questi soggetti, dal collega che ti chiede di fare il suo lavoro alla madre che pretende che il figlio si trasformi nel suo badante a costo zero.
Il libro mi è servito. Molto chiaro e pratico, ma la soluzione sta solo in noi: non ripetere certi comportamenti è una questione personale. Pensate che io ci sono ricascata solo un paio di mesi dopo..! Fortunatamente è durata poco e, anche se ne sono uscita di nuovo con l’anima stracciata e una grande rabbia verso me stessa per essermi fatta coinvolgere in problemi che non erano miei, sono stata però più veloce a riconoscere e allontanare. Almeno comincio a capire e a far durare meno la questione.
Sicuramente, un altro tratto comune in tutti questi soggetti è il cercarti quotidianamente, incessantemente e fino allo sfinimento mentre hanno bisogno. I peggiori vanno avanti anni. I narcisisti durano invece – deo gratia! – solo qualche settimana, il tempo in cui gli servi, poi spariscono da soli. Se riesci a stare in guardia per quel periodo, non ti fai troppo male. Detta così, sembra facile individuarli ed evitarli, no? No, non lo è. Perché è come vedere per strada un cucciolino maltrattato e accorrere in suo aiuto, nutrirlo e accudirlo, poi svegliarsi un giorno mentre ti sta sbranando una mano o se ne è andato a vivere a casa del tuo peggior nemico. (Ovviamente con gli animali non succede mai, sono solo gli umani a essere così complicati).
Ok, come avrete capito mi sono appena tolta un peso. Però…
… però cosa c’entra tutto questo con il dado vegetale?
C’entra. In tanti modi.
Era una cosa che non avevo più tempo di fare. Ora ho il tempo, un lusso! In genere ne faccio parecchi vasetti in estate, quando tutti gli ingredienti sono disponibili nell’orto, ma quest’anno causa trasloco e vampiri non ce l’ho fatta. Così eccomi qui, un dado vegetale fatto poco prima di Natale, giusto per arrivare alla primavera.
Quando non ho il mio dado, uso quello vegetale di Alce Nero, uno dei pochi buoni, bio e senza glutammati. E mi sento una consumista indecente. Mi infastidisce quella scatolina con i pochi dadi impacchettati uno per uno con la stagnola non riciclabile. E zero controllo delle verdure… mmmmhhhh… sufficiente per non restare troppo senza il mio!
E’ un modo molto bello per portarsi nell’inverno tutti i profumi dell’orto estivo. Il profumo che fa questo dado nei brodi e nelle preparazioni, è unico!
La ricetta è piaciuta alla Cucina della Capra, che oltre a una cuoca sopraffina è anche una personcina molto carina. Ho promesso che avrei postato la ricetta dopo che lei ne ha parlato su Facebook, ed eccomi qui a condividerla 🙂
La ricetta molti la conoscono già: c’è su uno dei miei libri, Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita, autoproduzione, Ed. FAG Questo libro è arrivato alla seconda edizione, una delle belle notizie di quest’anno, anche se ha causato un bel po’ di stress. La nuova edizione era prevista per il 2013, ma a settembre, quando la casa editrice ha riaperto, sono arrivate una quantità di richieste dalle librerie e sono andate esaurite tutte le copie, così siamo corsi a fare la seconda edizione, riveduta, ampliata, con le foto a colori e nuovi personaggi. Fortuna che ci stavo già lavorando nei mesi precedenti!
E’ simbolico. Bisogna mettere sotto vetro e usare spesso le cose belle che abbiamo e che ci capitano, guardarle e usarle all’occorrenza, per insaporire la vita. Gli amici che si fanno sentire anche se non hanno bisogno niente, solo per il piacere di una chiacchierata. Gli amici che ci sono sempre quando hai bisogno. Gli amici che devi minacciare di respingerli con il lanciafiamme mentre vogliono venire a aiutarti con il trasloco anche se hai solo un fornellino elettrico per rifocillarli. Gli amici che “scriviamo qualcosa insieme?” e lo si fa davvero, scoprendo che si è molto molto più in sintonia di quel che si pensava.
Ricetta per 3 vasetti di dado vegetale
200 gr di sedano
2 carote
1 cipolla grossa rossa
1 zucchina
100 gr di prezzemolo
20 foglie di basilico
2 rametti di rosmarino
15 foglie di salvia
150 gr di sale integrale o gomasio tritato finissimo
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
50 ml di olio extra vergine di oliva
Preparazione
Sminuzzare molto finemente le verdure e le erbe aromatiche e mettetele dentro a una pentola meglio se di coccio, insieme a un cucchiaio d’olio, quindi coprire con sale e far cuocere per almeno 1 ora e mezza senza aggiungere mai acqua. A questo punto frullare con un frullatore a immersione o un robot da cucina e rimettere sul fuoco finchè non si sarà addensato ancora. L’operazione può essere fatta direttamente nella pentola se utilizzate un frullatore a immersione. Terminata la cottura, spegnere la fiamma e incorporare l’olio, mescolando bene.
Durante la cottura del dado di cui sopra, sterilizzare per bollitura dei contenitori di vetro e versarvi il dado quando ancora caldo. Meglio utilizzare barattolini piccoli, così da non lasciare aperto un singolo barattolo per molto tempo.
Avviso: molti vi diranno di buttar dentro tutte le verdure che avete. Pessima idea se siete dei buongustai. L’insaporitore è un equilibrio di sapori, se si mettono verdure a caso può variare molto; per esempio un finocchio o le foglie di cavolo o spinaci ne altererebbero inevitabilmente il sapore, con conseguenze su tutti i piatti che verranno.
Come si usa: 1 cucchiaino da caffé = un dado vegetale. Grazie alla consistenza cremosa, può essere utilizzato senza scioglierlo in acqua. Per esempio, nelle verdure in padella è fantastico, così come negli stufati di seitan, arrosti di seitan, spezzatino di soia, verdure al forno e come brodo per la cottura di risotti, sughi e minestre, ovviamente.
Alcuni usi particolari: per far rinvenire lo spezzatino di soia, lo rende molto più saporito; per fare un sugo di pomodoro molto veloce si può saltare il soffritto e far cuocere la passata con uno/due cucchiaini di dado vegetale; per una velocissima zuppa di miso, basta un cucchiaino di miso, uno di dado vegetale e acqua calda… fatto!
Conservazione: grazie all’alta quantità di sale, si conserva per 6-8 mesi in barattoli di vetro ben tappati e non fermenta né dà ospitalità a batteri. Non è necessario bollire i vasetti, per lo stesso motivo. Se non vi sentite sicuri però, potete sia congelare i vasetti che tenerli in frigo.
49 Commenti
Anche io devo riprendere a fare il dado! Anche se per me non sono i troppi impegni, ma la pigrizia.
Ecco, il mio solito proposito per l’anno nuovo è essere meno pigra.
E comunque, auguri! ^_^
♥ Grazie per i complimenti!!! E per la ricetta, ovvio! Ho letto il tuo sfogo, io con una vampira ci sono cresciuta, è stata la mia amichetta dall’asilo alle superiori,abitavamo anche vicine!! Puntualmente quando non aveva di meglio da fare tornava a rivalutare la nostra amicizia, ma non appena passava qualcuno che la affascinava di più mi mollava, non si faceva più vedere nè sentire. A 18 anni mi sono trasferita e l’ho mandata a quel paese, e non me ne pento!!! Poi me ne sono capitati molti altri, defenestrati dopo più o meno tempo, con il cuore, come dici tu, a brandelli. Ma portiamo pazienza! Anche la mia metà è un buon consigliere, ma a volte proprio non vediamo, accecati dalle lusinghe di essere utili e dell’affetto. Impareremo, ne sono certa! Un abbraccione e anche se non festeggi il capodanno ti auguro un 2013 radioso!!!
Cara Erba quando ho letto il tuo post ho pensato…ma sta parlando di quello che è successo a me?? Ma allora non sono la sola “stupida” che non si è accorta per mesi e mesi di esser stata sfruttata (benchè qualcuno abbia cercato di farmelo capire eh!). E alla fine non sono riuscita completamente a scrollarmi sti vampiri,sto provando e pare che ora sia io la cattiva!Al che il mio metodo attuale consiste nell’abbandonarli lentamente con molta gentilezza e bontà.Grazie per la dritta del libro! Ah e si cercavo proprio una ricetta per il dado vegetale così facile!
ps se tichiedi chi io sia,siamo amiche su Fb!
Ottima la ricetta, grazie!
Vedi, non ricordavo che fosse nel libro: un segno che devo riprenderlo in mano e scovare qualche altro “pezzo” di autonomia/decrescita da recuperare.
Per ora, grazie ad un tuo post precedente e complice l’inverno, sto rispolverando il cucito e mi e’ servito per alcuni regali di natale, quest’anno (quasi) tutto all’insegna dell’autoproduzione.
E per i vampiri psichici, vedrai che la vaccinazione ti servira’ per riconoscerli prima e indirizzarli serenamente da un analista a pagamento.
Stanotte: io a casa a tranquillizzare cane e gatti perche’ ho alcuni vicini bottaroli; a te auguro sonni tranquilli.
@Vale: auguri a te, di pronta sparizione della pigrizia 😉 un abbraccio!
@lacucinadellacapra: complimenti meritati (ce ne vorrebbero di più ma poi diventava stucchevole!). La tua ‘vampira’ si è comunque persa molto 😉 Un abbraccio di buon oggi e buon domani anche a te!
@Barbara: il fatto di far sembrare che sia tu la cattiva è un altro classico comportamento dei vampiri psichici. Cercano di far leva sul tuo volerti sentire buona, cosa che non puoi fare teoricamente se qualcuno ti considera cattiva. Ecco, c’è anche da imparare (io l’ho imparato dal libro, per esempio) che delle volte è meglio passare per cattivi e che non si può sempre piacere a tutti. Se ti considerano cattiva, alla fine è un problema loro, non tuo! Un abbraccio solidale!
@Diana: questa ricetta in effetti si è persa tra ‘fare l’olio in casa’ e ‘fare il formaggio vegetale’, che colpivano di più. Anche se la nonna ottantenne di una mia amica le ha rapito il libro affermando “E’ bello questo libro, c’è anche come si fa il dado!”.
Stanotte ci faremo compagnia: sono anche io a casa a tranquillizzare i pelosi, sperando nell’intelligenza dei pochi vicini. Ma sono i ‘foresti’ che mi preoccupano: già ieri nel bosco ho visto 4 carte di petardi e immagino i poveri cerbiatti come vivano queste ore…
p.s.
sul cucito beata te!!!
In realta’ per non fare un messaggio troppo lungo e anche per tirarmela un po’ ho omesso di specificare che:
taglio a occhio, sovrapponendo un capo alla stoffa -> quindi solo casacche diritte, alla cinese 😉
gioco soprattutto con il pile, morbido morbido, facile da tagliare e cucire, visto che non ho la macchina da cucire, e non la so usare
Il mio obiettivo e’ diventare la zia/cognata/sorella/amica pazza che, come Morticia Addams, prepara e diffonde capi improponibili, con un numero variabile di maniche
ma le sciarpe con cappuccio vengono una meraviglia !!
io le chiamo “le piccole fiammiferaie”, nella mia storia più spesso sono donne (ma non solo, però). anch’io sono diventata più veloce nel riconoscerle/i e garbatamente non frequentarle/i più. anch’io ci rimango sempre un po’ male, ovvio, perché alle persone mi affeziono. poi però mi dico che sono diventata brava, che adesso arrivo prima e non permetto che arrivino a danneggiarmi: sì, perché in passato è successo anche questo. la piccola fiammiferaia classica (al femminile o al maschile) è quella “che ha bisogno solo lei”: le è sempre capitato qualcosa di tremendo, spesso ti dice come sei fortunata tu che hai… boh, qualsiasi cosa lei non abbia. allora magari le spieghi che tu quella cosa l’hai conquistata a prezzo di molta fatica e anche sacrifici. ma non vale. e non azzardarti a dirle “ma dai, rimboccati le maniche, ricomincia, vedrai che ci saranno altre occasioni..”, perché ti sentirai rispondere “ecco, vedi come sei brava tu? io non sono capace”. via via, con dispiacere ma senza rimpianti. il mondo è grande, e ho notato che ogni volta che una persona se ne va ne arrivano subito altre. e più tu evolvi in questo senso, più le persone che arrivano sono di specie diversa.
buon 2013, cara grazia!
(il dado lo faccio anch’io, e da quando lo faccio quelli che si comprano anche bio mi sembrano quasi artificiali!)
Cara Erba Voglio,
te lo ripeto: sei fantastica!!
E non solo per le tue belle idee e buone ricette,ma anche per il tuo”modo d’Essere”.
Non mi sono annoiata per niente a leggere sin dall’inizio….anch’io non amo molto questa serata,mi urtano le feste chiassose e SOPRATUTTO rumorose…e mi vien male a pensare che tra qualche ora sotto le mie finestre ci sara’…..una guerra!! E per qualche ora dovro’convivere con un ‘odore tremendo di polvere da sparo!!!
Per quanto concerne I vampiri energetici…..li conosco! Sono subdoli ed e’ vero a volte difficili da riconoscere,ma il fatidico libro….lo conosco bene…ci ho inciampato anni fa e mi e’ stato moooolto utile!
Non preoccuparti se ricadi,e’ normale per una persona che dimostra come te grande sensibilita’e bonta’ di sentimenti.
Sono felice,di averti incontrata”smanettando”su internet!!
Sono felice se potro’rimanere in contatto con te e le tue straordinarie idee!
Buon 2013,mia cara ERBA VOGLIO
paola g.
♥
Inizio dall’amore, che provo per te.
Perchè non puoi sapere quanto mi ha riempito il cuore questo tuo scritto, queste parole, queste lettere nere su fondo bianco. Da lucciconi.
Mi fa felice leggere di questo particolare argomento, dalla prima frase all’ultima, dal riconoscere che l’anno di merda invece è stato (ohibò) la rivelazione dell’utile e l’illuminazione dell’inutile, la liberazione dall’ancoraggio e la considerazione del vero.
Ti stritolo di baci, felice felice felice Bibi felice ^_^ ♥
In amicizia sono anch’io un po’ sfigata, lo ammetto…in parte per colpa mia, è certo. Non sono mai stata troppo estroversa,da piccola ero sempre quella tranquillina e pacifica…forse sono sempre apparsa noiosa, per questo, quindi il rapporto con la “migliore amica” si trasformava in un trio e io venivo puntualmente “mollata” per l’altra che magari si rivelava una vipera dopo qualche settimana, ma più appariscente e più “di successo” di me, sul momento. Al liceo ho pensato che fosse cambiato tutto, dall’amicizia a due sono passata dall’amicizia di gruppo e ho passato anni bellissimi, per poi accorgermi che questo tipo di rapporto non fa per me. Mi sono ritrovata a frequentare persone per anni per poi capire che eravamo quasi delle estranee e che avevo perfino difficoltà ad aprirmi su cose che alle amiche si raccontano spontaneamente.
Quindi, anche se non ho mai trovato le sanguisughe di cui parli, ti capisco. Certo è che si sta male, in questi casi, ma poi si capisce che ci meritiamo di meglio, di dedicare il nostro affetto e il nostro tempo persone con cui c’è della vera empatia…è proprio in questi casi che riesco ad essere perfino estremamente chiacchierona!Ho capito che gli amici ce li dobbiamo scegliere, non dobbiamo solo essere scelti e lasciar fare al caso. E, ho molto rivalutato l’amicizia con i ragazzi..lo so, sono “elementari”, ma quanti problemi in meno si fanno di noi donne!! 😀
Il dado in casa già lo faccio ma mi leggo con attenzione la tua ricetta.
Un grande augurio(da un’altra odiatrice del capodanno)di buon tutto 🙂
Ciao Erba viola,
grazie per aver postato di nuovo la ricetta del dado, ho anche il tuo libro ma ho sempre rimandato. Vedere di nuovo oggi la ricetta mi ha dato la spinta giusta e il dado autoprodotto è già in lista per la giornata di domani 🙂
Buon anno!
Cara erbetta, il libro che consigli lo lessi qualche anno fa. Mi ha confortato sapere che non ero la sola in balia di persone che realmente ti succhiano l’energia, ma ancora oggi mi capita talvolta di incappare in qualche vampiro.
Ti faccio un piccolo esempio: c’è una persona molto ansiosa che per qualsiasi problema, da quello grave all’unghia rotta deve per forza esternare i suoi sentimenti e gettare il pesante fardello sul prossimo. Quest’anno è stato particolarmente duro per questa persona, per cui io mi sono sciroppata un bel po’ di preoccupazioni (senza contare che non è che io viva su un’isola felice priva di problemi e che il 2012 non è stato fantasticissimo). Il 31, il mio ultimo giorno di lavoro con un 2013 ancora senza contratto e dopo aver passato un Natale di liti ferocissime in famiglia, questa persona voleva che passassi per il suo ultimo sfogo dell’anno, quando io non desideravo altro che andare a letto e dormire 16 ore. Cosa ho fatto secondo te? Me la sono svignata alla grandissima, e da oggi in poi abboccherò il meno possibile agli ami che mi tende in continuazione. Uno si vorrebbe anche rilassare, ogni tanto, e spegnere il motorino dell’empatia, ecchecc…
Anyway, grazie per la ricetta del dado, la farò preparare subito al cuoco di casa!
Baci baci e tanta energia!
gia ti ho ringraziato per la ricetta dei dadi,torno a farlo!Sai cosa facevoio d”estate,cuando mia figlia era piccola? Quando c”era molta frutta e costaba meno,facevo un buon frullato de la frutta che volevo,la mettevo en una busta,facevo in modo que fosse abbastanza sottile come espesor e la congelavo,dopo ,la rompevo a pezzi e in inverno,agregavo a lo yogurt il pezzeto della frutta che volevo.Scusa per la ortografia….Chau,e buon anno(perche forse a febbraio me ne dimentico…)abrazote
..commossa..senza parole <3 <3
Parto ringraziandoti per tutte le informazioni che dai sempre: buona parte della mia energia per l’autoproduzione la devo a te.
Mi spiace per tutto il carico emotivo che dà la scoperta di essere stati sfruttati e, in parte, di averlo lasciato fare. A me è capitato ma con un fidanzato, un cane rognoso alla fine: non ha finito di sbranarmi perché sono riuscita a scappare prima 😛
Le dichiarazioni di imbecillità servono così così: tu sarai stata ingenua, ma che “robe” sono quelli che ne approfittano?
A te come a me sarà capitato di ricevere aiuto gratuito, senza una ragione. Ma che ha fatto la differenza.
Sicché, dare una mao agli altri è rimettere in circolo quell’aiuto, grande o piccolo, ma che cerca di fare di nuovo la differenza.
Nonostante i cani rognosi :))
Abbraccio grande!
Cara, come sai purtropo anche io sono stata spesso preda di vampiri, e anzi ringrazio ogni sera la tua saggezza e il libro che mi hai prestato 🙂
La nonna di cui sopra è rimasta pure entusiasta della ricetta dell’aceto, che è uguale a quella che era di sua mamma.
Un abbraccio :***
Sapessi quanti vampiri ho conosciuto, grazie per il libro, lo leggerò subito!!!
grazie mille, post prezioso! 😉
@Diana: anche io taglio a occhio e non me ne vergogno 😛 In quanto a capi bizzarri mi limito solo a fare sempre, per qualsiasi cosa, le maniche troppo lunghe. Non c’è verso. Le sciarpe con cappuccio non le ho mai fatte, mi hai appena dato un’idea per il pile che mi è avanzato! 😀 Grazie grazie!!!
@Fiorenza: “piccole fiammiferaie” è fantastico! Azzeccatissima! E’ vero che si impara a gestirle a piccoli passi… ma che fatica!!! (e quante batoste!). Come sostiene giustamente la mia metà, comunque, non hanno affatto bisogno di soluzioni, anzi, si adirano se gliele dai. Hanno solo bisogno di lagnarsi, succhiarti tempo e energie, ma non risolvere nulla. Il loro fine è solo mettersi al centro dell’attenzione con il problema del momento (di solito ingigantito e risolvibile in breve da qualsiasi persona normale, senza stressare il resto del mondo).
@Paola: GRAZIE! Non ho capito perchè mi chiami Erba Voglio invece di Erbaviola, ma grazie per il ‘fantastica’ 😀 Comunque se devi darmi della fantastica puoi chiamarmi anche Genoveffa 😉
Ti mando un abbraccio di comprensione tra lettrici del libro e ex-vampirizzate! Sull’ex ci conto molto!!!
@Barbara: Bibi, ti abbraccio forte anch’io e il resto ce lo diciamo presto di persona! Di anni di merda che diventano rivelazioni ne sai molto di più tu e quello passato, davvero, lo ricorderemo quando saremo vecchie come quell’anno terribile che ci ha fatto fare però una curva a gomito verso una strada più bella e soleggiata 🙂 A presto cara!!!
@Natadimarzo: io credo che il nostro cambiamento negli anni porti nuove amicizie e se ne lasci dietro altre che sembravano solidissime ma non sono sopravvissute ai cambiamenti. O si cresce insieme e si fanno scelte simili, oppure è veramente molto difficile riuscire a capirsi dopo tanti anni. Sull’amicizia con i ragazzi ti capisco benissimo… e condivido! Però la “sorellanza”, l’amicizia vera e purtroppo rarissima tra donne, ha molti aspetti che l’amicizia con un uomo non potrà mai avere. Buon tutto a te! 😀
@Ombretta: spero che il dado sia venuto bene! Un abbraccio e buon anno a te, questa ricetta è servita anche a me per riordinare un po’ le idee e i tempi dell’autoproduzione, visto che ultimamente tra mille impegni stavo impigrendo 😉
@baciuck: guarda devo dirtelo e scusarmi. Con tutte le volte che son venuta a Roma, non siamo mai riuscite a vederci proprio perché ero in balia di una persona del genere! Anche per la famosa cena… una volta era troppo distante, una volta era il mal di testa, una volta mi ha persino detto all’ultimo momento che un mio caro amico le stava veramente antipatico… e io come una stupida, per non imporle una persona che le era sgradita, ho annullato l’appuntamento! Ovviamente detto con la migliore modalità passivo-aggressiva “no no ma tu vai pure, io ti aspetto qui”. E che fai, lasci in giro un’amica da sola per incontrarne un’altra?
A dirlo ora mi sento veramente cretina e noto con sconforto tutte le volte in cui ha messo in atto una sorta di “boicottaggio” per allontanarmi da altre persone. Ed è esattamente del tipo che descrivi tu: per un’unghia rotta avrebbe potuto scrivermi 2-3 email!!!
Il motorino dell’empatia, come direbbero dalle tue parti… a signò, s’ha da spegneeeee!!! 😀
@Otilia: l’idea di congelare la frutta estiva già frullata per lo yogurt invernale è molto carina! Mi sa che la adotto appena arriva la bella stagione e la frutta buona 🙂 Ti abbraccio anche io, è sempre un piacere sentirti!!
@Anna&Ipa&Silo: non commuoverti, che sei la madre dei Gracchi! … poi lacrimi sui gioielli 😀
@Anna: “quelli che ne approfittano” di solito sono lì a dire “io?? nooo, ma come si permette! io che soffro così tanto, è lei che non mi capisce, che persona! credevo fosse un’amica, invece mi ha lasciata da sola nel momento peggiore bla bla bla” e via così … ne sai qualcosa, insomma!
Sull’aiuto gratuito sono assolutamente d’accordo. Ma bisogna imparare a tenere lontani con un bastone quelli che, ricevuto l’aiuto gratuito, invece di rimettere in circolo altrettanto per fare la differenza, sfoderano la confezione di AuperAttak e ti si incollano a vita, tutti i santissimi giorni 😉 Un abbraccio grande!
@Edera: ecco a chi avevo prestato il libro!!!!!!!!! 😀 Sono giorni che me lo chiedo … ormai sono pronta per il ricovero tra gli smemorati cronici! La nonna è un’altra nonna di un’altra un’amica, ma adesso che me lo dici, ricordo che mi avevi detto della tua nonna e della ricetta del dado… insomma, statisticamente questa ricetta allora ha fatto strage tra le nonne, che bello!!! 😀
@Elisa: vabbé, tu prendendoti anche delle cariche pubbliche, te li vai proprio a cercare i vampiri energetici XD Un abbraccio!
anche io mi ero dimenticata di averla letta sul libro, o meglio me la ricordavo complicatissima, invece no…
una bella attività da fare la domenica pomeriggio con mio figlio, così magari mangerà il brodino più facilmente 🙂
si, ce l’ho ancora io…ma te lo restituisco appena ci si vede 🙂 è stato utilissimo: grazie! ne consiglio davvero la lettura a tutti!
e quando il vampiro energetico invece di un’amico è un parente o meglio ancora tua sorella che invece di comportarsi da maggiore (visti i 10anni di differenza che ci sono)passa il suo tempo a dire quanto è stata cattiva la vita con lei?
suggerimenti? proposte?
Ciao Viola,
il dado è venuto bene, l’ho provato per un risotto, purtroppo ho sbagliato la dose e ne ho messo troppo poco, quindi non posso ancora giudicare (non è colpa del dado autoprodotto, avrei fatto lo stesso errore con il dado comprato, diciamo che non era giornata!)
Stasera ho usato il tuo dado vegetale per preparare il brodo per il riso pilaf e lo spezzatino di soja al curry, è ottimo e saporito! Grazie per avermelo portato!
Ciao Erbaviola, ti seguo da un po e ogni tanto ti scrivo. Mi scuso per la mia ignoranza e mi scuso per la domanda. Ho visto il posto dove vivi. In un posto simile io e mio marito vorremmo trasferirci. Stiamo aspettando semplicemente perchè a mio marito mancano 2 anni (speriamo!!!)per l’agognata pensione. Nel frattempo ci stiamo guardando attorno. Non pensavo fosse possible coltivare un orto in montagna (questa è la mia domanda scema). In vacanza, in alcune zone dl trentino abbiamo notato orti, ma in piena estate, in agosto. Non pensavo fosse possibile coltivare nulla a determinate altezze. Sto scrivendo una cretinata vero? Si capisce che, pur essendo nipote di agricoltori, non ne capisco nulla di coltivazioni. Paola
Viola!
Grazie per i mille consigli che ci regali… Ti seguo in incognito da tempo, per me sei costantemente stimolo a fare e migliorare. Non passo molto tempo sul web, ma dieci minuti per un giretto da te li trovo sempre! Grazie per il dado, per il tofu sott’olio, per il composter e per tutto quello che ho spiato negli ultimi mesi. Grazie, tutto qui.
Sono una semplice lettrice anonima, ma non potevo non lasciare un piccolo commento stavolta. Ho letto e attuato la ricetta del dado… Fantastico!! È davvero buono!
E fantastiche le idee per i detersivi fatti in casa che ti ho visto proporre a Geo; funzionano alla grande! Così come le idee per l’orto sul balcone, ne sto progettando uno per quest’anno.
Tutto il meglio,
Jessica
di vampiri,trasferendomi,finalmente ne ho fatti fuori un bel pò…
ora sto realizzando solo i miei sogni e con le persone che amo avere intorno e quelle che voglio io aiutare.
questa estate avrò il mio primo orto vero,anche se già sto iniziando ora con i pisellini, quindi la tua ricetta la fò!
🙂
un abbraccio carissima!!!!!!!
Quando cominci a far piazza pulita dei vampiri energetici, non puoi più farne a meno! 🙂 Complimenti per la decisione… e complimenti per l’ottimo dado vegetale.
@Fiorella: di sicuro è a portata di bambino… spero sia stato divertente 🙂
@Edera: che bello che questo libro faccia del bene passando di mano :))
@Scricciolo: allontanarsi il più possibile. Difficilmente le persone cambiano e se non vuoi essere travolta dalla loro negatività e risucchiata dai loro (spesso finti o ingigantiti) problemi, l’unica soluzione è allontanarsi
@Ombretta: vedrai che alla prossima andrà molto molto meglio :)))
@Serena: ma figurati, è un piacere!! Anzi, prova ad aggiungerne un cucchiaino alla passata di tua suocera, viene un sugo divino! Intanto complimenti ancora per la passata, è buonissima!
@Paola: nessuno scrive mai cretinate, perché tutti abbiamo imparato a fare le cose, nessuno è nato con la scienza orticola in dotazione 🙂 Certo che è possibile coltivare un orto in montagna d’inverno! L’unico ‘stop’ è quando nevica, nel senso che si può fare ben poco ma tutte le crucifere continuano a crescere senza problemi, anche sotto la neve, anzi si mantengono più fresche e croccanti. Nei momenti di neve come dicembre-febbraio, io ingrandisco la coltivazione dei germogli in casa, se cerchi ‘germogli’ in questo sito trovi sia come fare che una guida passo passo per cominciare. Anche i nostri antenati lo facevano, soprattutto in inverno, ma poi se ne è perso l’uso… peccato! Noi lo recuperiamo 😉 Sul vivere in montagna, vai tranquilla, la montagna dà tanto anche d’inverno e bisogna solo diventare bravi a fare le scorte estate-autunno, come gli scoiattoli 🙂
@Giovanna: grazie a te per la simpatia e lo stimolo! E’ importante sapere di poter essere utili per andare avanti a scrivere questo sito 🙂
@Jessica: tutto il meglio anche a te 🙂 Io quest’anno comincerò l’orto sul balcone (anzi, sul tavolo!) a marzo, per qualsiasi informazione mi trovi qui! (e anche per le foto! Mi piacerebbe pubblicare le foto degli orti altrui, invece che pubblicare sempre solo le foto del mio orto!)
@Luby: attendo trepidante di vedere il tuo orto allora 🙂 Un abbraccio a te, tesora!!!!
@Camilla: grazie! Vedo che ci sei passata anche tu 😉 L’unica controindicazione per me è che una mia amica espertissima di astrologia continua a ripetermi “Visto? te l’avevo detto che Saturno in opposizione a Giove nel Toro porta grandi pulizie tra le frequentazioni” e io che sono una miscredente devo purtroppo darle ragione, uff!
bello il new look!
@Diana: grazie 🙂 Detto da te lo apprezzo davvero tantissimo! Sai che ti sto scrivendo una mail? Mi mancano ancora alcuni dettagli, ma penso di riuscire a inviare presto!
[…] tipi di buonisti io li metto ad honorem tra i peggiori vampiri energetici. Il tipo di cui vorrei parlare è il promotore/organizzatore/presidente di associazioni-qualcosa […]
[…] arriva da uno scambio semi, biete da taglio, prezzemolo (tanto perché serve per le mie scorte di dado vegetale autoprodotto), nuovi ravanelli rossi tondi a punta bianca, una prima semina di misticanza, ovvero una selezione […]
Ik kwam via Google op je web site en ik vindt je posts erg interessant.
Erg mooie weblog structuur! Hoe vaak post je
per maand?
Ciao! ho trovato questo tuo post cercando una ricetta per dado fatto in casa. Mi è piaciuta perchè è semplice e particolare: non serve essiccarla quindi risparmi un sacco di elettricità o gas non dovendo passare per il forno (come invece consigliano tanti!)
Mi chiedo solo se si conserva 6-8 mesi da chiuso o anche dopo che è stato riaperto il barattolo!
Poi, se non ti dispiace mi piacerebbe usare la ricetta x il mio blog naturalmente linkandoti 🙂
ah e poi penso che ti metto proprio nel segnalibri, tipo in cima 😀
ps. ho letto anche la storia dei vampiri! verissimoooo !!!! per fortuna ci sono anche persone che riescono a ridartela, l’energia, e senza che a loro poi manchi qualcosa! Vampiri VS Donatori ahahaha!
Ciao erbaviola! Bellissimo il tuo blog come pure questa ricetta del dado, che fra le mille in rete, ho scelto da provare . Con grande rammarico, non ho potuto partecipare al tuo incontro tenutosi a Badia Polesine dove ero stata invitata da Annalisa . Sì ho il grande onore di averla conosciuta e di poterla ogni tanto frequentare quando organizza qualche suo corso in cui imparo tantissimo e mi ha permesso di appassionarmi alla cucina naturale e veg.. Che mondo meraviglioso che mi si è aperto! Ho avuto l’onore di conoscere anche la Capra. Spero prima o poi di conoscerti. In attesa ho una domanda da farti su questa ricetta: se io preparo adesso dei vasetti da regalare, li posso/devo sterilizzare visto che li offrirei come regalo di natale? Una volta preparavo in questo periodo marmellate molto zuccherose. Ora voglio cambiare , non uso piu lo zucchero e pensavo al tuo dado . Grazie!
Ciao Nichi, ti ringrazio, sicuramente ci sarà occasione!
Per il dado: da qui a Natale ci sono sei mesi, gli regaleresti qualcosa di poco fresco. Io ti consiglierei di farlo almeno a settembre, il tempo ideale di conservazione è circa 6 mesi, anche se alcuni lo protraggono a 1 anno (io però in quel caso uso il congelatore, intendo per il consumo entro 12 mesi).
Per la conservazione: sì, è meglio procedere come per le marmellate. Ci sono molti meno rischi, con tutto quel sale poi… ma secondo me la sicurezza non è mai troppa, io sterilizzo o pastorizzo, dipende da quanti ne faccio. In quanto alla perdita vitaminica di questo procedimento: la cottura lunga l’ha già provata e stiamo parlando di un insaporitore, se non ha un bel contenuto vitaminico non importa, la sua funzione è insaporire, appunto!
Ciao Grazia, è la moglie di Harlock che parla!
Ho appena fatto il dado, e prima ancora di provarlo mi sa che diventerà un classico della famiglia…
Quindi grazie 1000 per la ricetta. Ma le bolle d’aria all’interno sono normali ? l’ho schiacciato, sbattuto sul piano di lavoro e risbattuto, ma non si compatta. Ma i tuoi barattolini sono da 250?
A me ne sono venuti 2 da 250 precisi all’orlo.
Un abbraccione!
….scusa Grazia, dimenticavo…ho scelto di non sterilizzare, come scritto nel libro.
In questo caso è obbligo che si formi il sottovuoto o non importa?
Mi pare che una delle due capsule sia restia ad andar giù 🙂
Con l’occasione ti rigrazio anche per i consigli sulla cottura del pane, che così cuoce perfettamente.
L’infornata a freddo è portentosa e sconosciuta.
La consiglio ma rimangono tutti perplessi.
Perchè non sanno….!
Grazie per la ricetta del dado. Per quanto riguarda il tuo sfogo a me sembra che più che una vittima dei vampiri energetici, tu sia un’egoista con un’incapacità cronica di dire di no, come del resto le tue amiche che lamentano lo stesso problema. A me, alla mia veneranda età e con tutto il mondo di gente che ho conosciuto, non è mai successo di incontrare detti vampiri né di esserne preda. Se posso aiutare qualcuno senza per questo distruggere la mia vita, lo faccio. Se non posso dico: “No” e passo oltre. Ma scambiare per “disponibilità estrema” un egoismo inabile a relazionarsi nel modo giusto, non mi sembra una soluzione. Apprezzo il tuo amore per gli animali.
Grazie Veronica per questo giudizio tagliato con l’accetta, sono contenta che tu abbia una vita di relazione così equilibrata e sia una persona così altruista da saper dire no al momento giusto. Immagino però che il lavoro sia molto più semplice e le richieste molte meno, quando ci si aliena parte della società sparando giudizi sommari su sconosciuti.
[…] alle polverine sempre a mio avviso) 1 dado di brodo vegetale (senza glutammato e meglio se bio o autoprodotto) 1 cucchiaino di olio […]
[…] sue manine! Vi ricordo che trovate il suo dado in ‘Scappo dalla città’ o in questo bell’articolo, ogni volta che ci torno arrossico.. Il dado dal […]
uhmmmm son arrivata qui dal tuo post sui regali natalizi e… boh… mi son sentita presa in causa. Perché a volte sono stata io il vampiro energetico e mi rendo conto che non è bello esserlo. Mi spiace.
E x passare ad un altro argomento… il tuo dado cmq è FENOMENALE, buono buono buono.
Baci
Ciao Erbaviola,
ti ho trovata per caso cercando il dado vegetale, in questo momento è sul fuoco,la tua ricette mi sembra ottima poi ti faccio sapere. Le altre ricette che ho vista più che dadi mi sembravano “minestroni”
Colgo l ‘occasione per augurarti un FELICE e SERENO ferragosto.ciao
ciao,dado fatto, mi sembra buono.
Siccome avevo intenzione di congelare i vasetti ma non sapendo quanto si mantiene un vasetto scongelato e aperto allora ho messo il dado al posto dell’acqua per fare i cubetti, un cucchiaino per scomparto, cosi’ al bisogno ho la dose pronta.
grazie ciao