E’ arrivato. Il solstizio ci ha portato la terza nevicata, facendoci passare una serata di vera vita da montagna, quella che amiamo tanto e per la quale abbiamo deciso di vivere qui.
Non è tempo di giardinaggio, è tempo di riposo e meditazione, tempo di pensare a quel che è stato e progettare quel che verrà…
…e anche l’orto al momento riposa e attende. Si lascia guardare dalle finestre, si limita a rendere croccanti gli ultimi cavoli neri rimasti.
I carillon a vento, carichi anche loro di neve, sono muti. Ho uno sguardo preoccupato per quel mucchietto di neve a sinistra, sotto c’è la casa delle coccinelle, incastrata tra un vaso di rosmarino e l’echeveria Perle von Nonberg, che sbuca dalla neve con le sue corolle perfette. La casa delle coccinelle ho visto che era stata già abitata in novembre… mi auguro che il soggiorno delle piccole coleottere continui ad essere piacevole!
Guardo questo piccolissimo borgo e la valle dalla finestra, mentre dentro ci avvolge il caldo del fuoco, il profumo della legna e la luce delle candele. Silenzio. Un silenzio ovattato e prezioso, cercato per tanti anni, un po’ come il buio vero e le stelle da guardare, quelle che nei centri abitati non esiste più, sfrangiato e offuscato dai lampioni e dalle insegne luminose, tante, troppe. C’è stata confusione anche abitando in mezzo a questo piccolo paesino di montagna, dove un po’ di città arrivava comunque, portandosi dietro luminarie e caloriferi, vicini chiassosi e molesti, spalatori comunali che passavano a fantasia loro e in genere buttando tutta la neve sul nostro ingresso. Convivenze forzate e difficili, un po’ troppo per noi che amiamo la pace, il silenzio e la libertà di muoverci quando ci pare . Ora che siamo più fuori, in mezzo al bosco, stiamo davvero bene. Stiamo recuperando tutto lo stress di quest’ultimo anno veramente intenso, tra lavoro pressante, terremoto, trasloco, io bloccata due mesi dopo la caduta dalla scala… ora è tempo di recuperare.
Le candele in cera di soia e stearina vegetale di cui avevo parlato qui, le abbiamo accese per Yule. Sul camino, la ghirlanda di un’amica ci ricorda l’amicizia che ci unisce anche stando lontano. Le pigne sono quelle dei boschi qui intorno, raccolte per accendere le stufe, ma le più belle sono finite sul camino. Ricordano che il bosco dà tanto e bisogna averne cura.
Di fianco, la cena si prepara lentamente, con i ritmi della cucina a legna, ma chissà perché le pietanze cucinate lì sono tanto più buone! Una delle pentole più usate ultimamente è la patatiera di coccio, una pentola cicciotta che viene dall’Alto Adige, in terracotta non smaltata: grazie alla sua forma e all’irradiazione lenta e uniforme della ghisa, fa delle meravigliose patate alla brace, che noi ci serviamo con una crema di formaggio (vegan) di mia produzione. Semplici quanto deliziose, non c’era di meglio per salutare la notte del solstizio che una cosa semplice, buonissima e cotta sulla legna.
Di questa cucina, di cui non ho ancora avuto modo di parlare in dettaglio (ma lo farò!), sono entusiasta. Penso sia stato uno degli acquisti e dei restauri migliori che abbia mai fatto. Sono tutt’ora sorpresa, ogni mattina, di inserire un paio di legni e veder salire la temperatura del piano terra di 2-3 gradi in mezz’ora! Mi sembra così piccola la camera di combustione, che continuo a guardare come un prodigio della tecnica questa elegante signora del 1950.
E mi piace sedermi lì vicino, al vecchio tavolo di castagno che era già nella casa, con una tazza di té verde in infusione nella vecchia teiera di ghisa e un libro. Magari un vecchio libro di cucina. Questo dopo-pranzo della domenica lo sto passando con la ricerca delle ultime ricette per il 25, avendo deciso di aggiungere un tocco più creativo al menù che avevo già stabilito. Il libro che vedete, in cartapaglia, era della mia nonna. Non è antico ma mi fa tenerezza, perché al contrario dei libri moderni mi dà del lei: “Metta sulla spianatoia la farina e aggiunga un modesto bicchiere di acqua appena tiepida“… con ricette che raggiungono spesso la lunghezza di tre, quattro pagine. Ti senti quasi in dovere di pettinarti meglio e indossare un grembiulino con volant prima di cominciare!
L’inverno, finalmente! Vi auguro di passare serenamente questi giorni e di sentire il cambiamento… o di trovarlo!
20 Commenti
E con questo direi che la nostra visitina salta… però, che meraviglia!
Quando ci vediamo esigo di vedere la casetta delle coccinelle 😀
Noooo aspetta! le foto della neve sono del 21, oggi è già sciolta 🙂 Le previsioni non danno altra neve per ora 🙂 La casetta delle coccinelle ti attende! (anche la crema di formaggio sulle patate alla brace, ti leggo nel pensiero!)
Che belle immagini, nelle parole e nelle foto, un augurio di buon inverno!
Bellissimi i tuoi primi giorni d’inverno di tè e ricette! Si percepisce una perfetta calma dal tuo racconto, e tanto amore per il luogo in cui vivi. Il cambiamento, quest’anno, sarà bello grosso…spero di essere pronta a riceverlo.
A te, auguro un felice inverno! 😀
mi piace tutto di questo post invernale, dalla prima parola all’ultima, dalla prima immagine all’ultima, e anche dalla prima cosa che mi viene in mente leggendolo all’ultima che non è ancora arrivata e che devo ancora immaginare.
come il sapore della crema formaggiosa, per dirne uan a caso è.
la transizione è quest’anno potentissima, o forse semplicemente io riesco a sentirla a differenza di altri anni in cui non me ne accorgevo proprio.
e sono felice.
un abbraccio caldissimo Grazia, ti voglio bene ♥
Io oserei anche i ravioli. Sono sfacciata, lo so 😀
Sulla stufa a legna mi trovi completamente daccordo,ciao.
E che meraviglia!!! Qui fa freddo, ma la neve non è caduta e devo dire che l’atmosfera e la luce ne risentono un poco, ma il piacere della stufa è immutato 😉
E anche io adoro la patatiera!!!
Tu l’hai mai usata per le castagne???
Io quest’anno le poche che ho raccolto le ho fatte “brusatà”, ma dicono che vengano bene anche in patatiera 😉
Dopo un Natale un po’ strano, pieno di affetto e di persone a cui volere bene e che te ne vogliono, ma con molte note amare, leggere del tuo angolo di mondo mi ha ricordato perché amo tanto la vita che ho deciso di vivere, nonostante molte difficoltà… Ma il senso di “appartenenza” che mi dà è incomparabile.
E sono felice di pensarti spesso, quando mi rendo conto che una cosa la faccio diversamente da tutti, ma in modo simile a te.
Che belle foto….a parte la pioggia qui ci sono temperature primaverili!
Auguri…..
farncesca
Amica, ti mando un abbraccio ed un sorriso morso dal vento freddo, di cui ho così tanta nostalgia! Qui, in questa città, mi sento come una foca all’equatore, e leggere le tue righe mi ha ricordato, ancora una volta, quello che amo davvero. Ciao amica! 🙂
Manco qualche giorno dalle mie letture preferite… e ritrovo questo post che fa così caldo, nonostante parli di inverno!!! 🙂
Qui la neve ancora è venuta una volta sola a farci compagnia, speriamo non si faccia troppo presente come lo scorso anno, ma devo dire che ogni volta mi incanto lo stesso come quando ero piccola. Bello e romantico il tuo libro di cucina, deve essere davvero emozionante trarne ispirazione. Buon anno nuovo!
che belle immagini…sanno di nido, calore e serenità
a presto
Come, COME ho fatto a perdermi questo post?
Ecco, questa è l’esatta descrizione di come vorrei passare le mie giornate invernali.
Che meraviglia <3
Bellissimo, mi hai fatto respirare la quiete e il tepire dell’inverno, quella vita che sogno e che devo lottare per avere e per darla alla mia famiglia, consapevolezza e determinazione nelle tue parole… 🙂
Scusate, ho visto ora i commenti rimettendo a posto il sito. Uno dei motivi per i quali, appunto, ho risistemato anche tecnicamente il sito 🙂
Un abbraccio grande a tutti!
@isa-mammafelice: sì usata per le castagne ma non ne sono molto soddisfatta, c’è da girarle continuamente o quelle al centro non cuociono… ora che ho la cucina a legna è molto meno interessante che farle direttamente sulle braci o nella padella ma a fuoco vivo 😛
[…] (Se qualcuno con occhio fino notasse che c’è qualcosa di diverso rispetto alla stessa cucina qui, ebbene sì… la foto sopra è più vecchia, nel frattempo siamo andati avanti a ristrutturare […]
Buongiorno Grazia,per chi desiderasse acquistare le candele in cera di soia e stearina vegetale a che ditta si può rivolgere? Io sto trovando,nei negozi contemplati,solo candele con cera di palma. Grazie mille. Anna
maggiormente a produttori artigiani locali, oppure cercando le aziende che commerciano candele in soia al 100% non testate su animali. La cosa più semplice è farle da soli, però, è davvero facilissimo e a portata di bambino. Se guardi nella mia sezione video o sul canale youtube erbaviola, ci sono due filmati Rai in cui mostro come fare le candele in soia in poche mosse, sono filmati da una decina di minuti, appunto perché è facilissimo 🙂
Secondo me è il metodo migliore per avere candele sicuramente in soia e con il massimo controllo sulle materie prime, oltre al vantaggio di averle con colori e profumazioni secondo i propri gusti!