LA GHIRLANDA DI PASTA DI PANE E LE PALLINE DI PLASTICA

da Grazia Cacciola

Natale si avvicina ma per me si avvicina Yule, che cade nella notte tra il 21 e il 22. Quest’anno siamo anche riusciti a organizzare una festicciola yulesca tra amici, quindi i preparativi fervono, anche perché le celebrazioni di Yule per un gruppetto di riabitanti della montagna un po’ fissati con l’autoproduzione, rischia di essere un’enormità di lavoro. Necessario cominciare prima, quindi. Certo, sarebbe più leggero entrare in un negozio e comprare in 10 minuti tutte le decorazioni.
Ma quanto è più leggero?
Una pallina di plastica oggi viene fatta in Cina, dove i parametri per l’inquinamento ambientale sono molto peggio dei nostri, cosa che ha creato negli anni una coltre gialla stabile e fissa su città come Pechino e Shanghai. Un’inquinamento ambientale di cui subiamo gli effetti anche noi, attraverso il riscaldamento globale, il buco nell’ozono e tutti gli altri che vi sono già ben noti. Poi la pallina viene impacchettata, il che vuol dire altra plastica, altro inquinamento. Un inquinamento che in questo caso ci portiamo direttamente sulla testa, perché la pallina la scarteremo a casa e la confezione finirà 99 volte su 100 in un inceneritore. Bruciando, ci farà volare in testa un po’ di quella meravigliosa diossina che è ormai tra le ragioni primarie dell’aumento di carcinomi in Europa. E vi devo raccontare della nave cargo che trasporterà le palline in container fino a noi, che perderà in mare ruggine, gasolio e olio bruciato devastando interi ecosistemi ad ogni passaggio? Poi, una volta arrivata in Italia, la pallina si farà un po’ di tragitti in camion, mezzi che vanno solo con diesel, probabilmente viaggiando per qualche settimana tra importatore, distributore, grossista e negoziante. Ad andare bene.
Tutto per una pallina. Una pallina ornamentale da usare 20 giorni l’anno.

Ho un albero con delle palline di plastica, hanno 12 anni. Lo so di preciso, perché poi ho cambiato idea anche su questi consumi e non ne ho più comprate. Così negli anni si sono aggiunti decori sempre più belli e sempre fatti a mano, non solo da me.
Le palline di plastica però le tengo, non le butto e non le regalo. Mi aiutano a ricordarmi com’ero e a ricordare che bisogna spiegare, parlare, dire. Per esempio se questa cosa sopra me l’avesse detta qualcuno, prima che ci arrivassi da sola, magari non ci sarebbero nemmeno queste palline. E poi mi ricorda anche che bisogna essere tolleranti, non come certi improvvisati e pubblicizzati della decrescita che a sentirli pare che siano nati nella capanna e non abbiano mai aperto un rubinetto. Poi li vedi da vicino e il rubinetto non l’hanno mai aperto solo perché a casa loro è la moglie/compagna/cameriera che lava i piatti e naturalmente lo fa con il detersivo che brilla di più, comprato al Carrefour.
Ho perso il filo… dicevo… sì: se ABBIAMO le palline di plastica o altro materiale inquinante: teniamole. Buttarle sarebbe un’inquinamento. Però non ne compriamo più, giusto?

albero di natale yule erbaviola 2012

 

Sono indietro con la preparazione dei decori ma come vi dicevo, sono molto positiva sugli amici che mi vogliono bene … così sabato pomeriggio, mentre buttavamo per aria il piano di sotto per finire un pezzo di impianto e attaccare il televisore (lo usiamo per guardare i film ed è da agosto che non si ha il piacere…), ero un po’ contrariata perché io in effetti avrei preferito finire una cosa che stavo facendo per il centro-tavola della festa di cui sopra. E’ stato allora che è suonato il campanello e si è materializzata sulla porta una personcina dolcissima che mi ha portato in regalo questa corona di pane di Natale fatta da lei, con pasta di pane cotta in forno e decorazioni rigorosamente riciclate (si sa che ci tengo ai dettagli!).
Non è carinissima? E poi le sorprese, tanto più sono inaspettate, tanto più rallegrano.

corona di pane ghirlanda natale yule

Inutile dire che con l’occasione si è riconfermata la legge di Murphy che regola da sempre la mia vita sociale: se ho la casa perfettamente pulita e ordinata, non viene nessuno. Nemmeno la postina si degna. Non passa neanche la gatta dei vicini. Alla creatrice della ghirlanda non ho potuto neanche offrire un té perché da me alla cucina c’era di tutto, da pile di libri a scatoloni, fino a elettrodomestici posizionati con creatività davanti alla porta d’ingresso. L’uragano fa meno caos di noi quando dobbiamo sistemare qualcosa. Ma ormai lo sappiamo, maledetto Murphy, se appena si mette in disordine per fare qualche lavoro, siamo sicuri che passano in dieci compreso il corriere TNT, un simpatico chiacchierone che pensa ormai che noi siamo fenomeni del Cirque du Soleil.
Driiiiinnnn …sì arrivo… vado iooooo…. eccomi, un attimoooo!
E apro con una scarpa, una ciabatta, il cappello con pompon e tre libri sotto il braccio.
Vagli a spiegare che sei appena tornata dalla biblioteca, ti stavi cambiando le scarpe e non puoi lasciare i libri altrui incustoditi perché arriva subito la gatta Kiki a mordere gli angoli…
Vi lascio immaginare la faccia del poveretto. E tenta anche la battuta “C’è questo bel pacchetto per lei, firmi qui… magari è l’altra scarpa!”.
Vagli a dire che tu sei una persona seria, con un lavoro di responsabilità, che c’è persino della gente che ti dà retta… Tu sei solo quella con una scarpa e una ciabatta, più il berretto con pompon.
Venerdì il poveretto ha ricevuto il colpo di grazia, in tutti i sensi. Siccome nell’ingresso c’era una luce migliore, avevo disposto sul tavolino vicino alla porta, davanti all’albero di Yule, un piatto con un una formaggella vegan da fotografare, più tutta la scenografia di tovaglia, cestini, lattuga, mestolo, un vaso di semi di lino con semi sparsi attorno per fare lo sfondo artistico. Per la sopracitata legge di Murphy, appena allestito il set, è arrivato il corriere TNT.
Ha esitato un attimo, poi: “Ecco il pacco… dove glielo metto? Qui sotto l’albero con il formaggio?”
Penso che ora sia da qualche parte a raccontare che venerdì ha consegnato un pacco a una che nell’ingresso di casa tiene formaggio fresco e insalata sotto l’albero di Natale. Nessuno gli sta credendo. Ma no, vi dico, è la stessa che sta in casa con una scarpa, una ciabatta e il cappello con pompon!!!

formaggio vegan ai semi di lino di Erbaviola

Questa è la foto della formaggella incriminata, la ricetta l’avevo già pubblicata qui. Se poi vi interessa l’argomento, sulla Vegagenda 2013 (che è anche un bel regalo! 😉 ) trovate altre mie ricette di formaggi vegetali, cioé fatti con latte di soia, riso, avena, mandorle ecc. Le ricette sono in anteprima dal libro “Latte e formaggi vegetali” che uscirà a inizio 2013. La Vegagenda si trova in tutte le librerie che hanno i libri delle Edizioni Sonda e… che vi devo dire, stavolta gongolo davvero! Dopo anni di uso della Vegagenda, mi sono commossa a vedere le mie ricette lì! Uno di quei posti in cui fa bene al cuore esserci.

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14 Commenti

Barbara Dicembre 9, 2012 - 11:58 pm

la ghirlanda mi piace, il corriere TNT l’hai reso felice perchè mi immagino anche la tua di faccia, quando ti ha detto che dentro c’era magari l’altra scarpa……e comunque dai pensa che bello essere la persona più popolare alle poste del paese…..buahahahhaa :))

i miei decori di quest’anno sono quelli di sempre, che appunto non butto via, in più visto che maritino con perizia si è improvvisato giardiniere e ha potato tutto il ciliegio con grandissima perizia e ottimo risultato, ho pensato di utilizzare i rami giovani e sottili, gemmati, per le decorazioni di casa, con un po’ di rafia e altro materiale recuperato in casa, l’effetto mi sta piacendo, domani continuo ^_^

un baciottone cara ♥

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Erbaviola Dicembre 10, 2012 - 12:18 am

Barbara li voglio vedere i decori, sembrano molto carini :))) molto ‘bibi’! Il corriere prendiamola sul ridere… ;0)

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Giuseppina Dicembre 10, 2012 - 8:42 am

La ghirlanda di pane è troppo carina, le palline di plastica non le ho mai gettate, mi ricordano quando, 30 anni fa, erano le uniche decorazioni che ci potevamo permettere ma alle mie bimbe piacevano tanto! La vegagenda spero di trovarla sotto l’albero!

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Marta Dicembre 10, 2012 - 9:11 am

La ghirlanda è veramente carinissima. Ho appena ordinato la vegagenda, sono ancor più felice di trovarci le tue ricette ^-^

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natadimarzo Dicembre 10, 2012 - 11:33 am

Ma che bella ghirlanda!! Ci racconti, poi, della festa per Yule? Con menù, please, me curiosa! 😀
La storia del corriere mi ha fatto troppo ridere, soprattutto perché anche a me capitano queste cose (anche se Murphy, poverello, non è il solo colpevole…camera mia è in ordine perfetto giusto tre volte l’anno), una volta ho aperto al mio prof di matematica con le pantofole con gli orsetti -.-‘
L’albero lo lascio a mia mamma, quest’anno abbiamo decorazioni soprattutto di stoffa (ma temo cinesi pure loro) ma molte sono fatte da lei all’uncinetto o con il patchwork. Sul buttar via non se ne parla: dovresti vedere la nostra cantina, penso ce ne sia almeno per altri tre alberi….

Un abbraccio

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Edera Dicembre 10, 2012 - 11:46 am

Gli amici riabitanti della montagna più in là sono super felici dei preparativi, anche qui fervono per portarvi in là delle cosine 🙂

La ghirlanda è bellissima, e anche il formaggio!!Fantastico!!!
E sono d’accordissimo anche con il discorso sulle palline di Natale.

Mille baci :***

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ricetteveg.com Dicembre 11, 2012 - 10:22 am

eheheh amica chi è più eco-design? :*
bravissima, come sempre!

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barbara Dicembre 12, 2012 - 5:41 pm

Almeno in questo io sono trooooppo avanti!
Non faccio l’albero, quindi non mi sono mai preoccupata di palline o decorazioni in plastica perchè non le ho mai comprate. Nel box di casa, per ogni evenienza, ho un alberello che tanti anni fa mi regalò la mia povera nonna che proprio non sopportava di vedere la mia casa sempre disadorna. Un anno si e uno no (o quando mi ricordo), lo tiro fuori e lo uso as is.
Comunque, a me piacevano tantissimissimo gli alberi di quando ero piccina, quelli che le palline erano di vetro, alluminio o plastica dura come l’acciaio. Quelli che le palline si tramandavano di generazione in generazione e ogni anno se ne aggiungevano (o sostituivano) alcune.
A pensarci bene, forse, potrei tirar fuori quegli addobbi dalla prigione di bambagia dove li ha rinchiusi mia madre e ricominciare ad utilizzarli 🙂

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SuperBa Dicembre 12, 2012 - 8:03 pm

Dovrei smettere di leggere i tuoi post in ufficio… Ora o mi faccio venire in mente qualcosa di triste o corro a ridere in bagno! Comunque da qualche tempo, per le decorazioni ho incominciato anch’io a fare come te. Felice Yule.

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herbi Dicembre 13, 2012 - 12:03 am

La stessa legge di Murphy funziona anche a casa della sottoscritta, ma mi sono data una spiegazione di tipo statistico e ci ho messo una pietra sopra. La ghirlanda di pane è veramente bellissima, sicuramente molto meglio di tante palline di plastica (noi ne abbiamo 10 in tutto, comprate un po’ di anni fa, 3 uccellini ‘natalizi’ di origine ignota e un piccolissimo albero di plastica (20 cm) regalato dalla zia del consorte, per compassione)!
Ho fatto un albero di cartone, è molto buffo, ma fa molto casetta accogliente 🙂
Il corriere è un uomo fortunato, altrochè! migliaia di altri suoi colleghi si annoiano a morte, invece!
bella la veg agenda… non so se nei dintorni ci sia qualche libreria che venda edizioni sonda. sarà fattibile ordinarlo online?

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Patrizia Dicembre 17, 2012 - 1:18 pm

Ciao, ti seguo da qualche mese… appartengo alla categoria degli ex-onnivori, ora vegetariana, cittadina ma da quest’anno con orto sul balcone… questo è stato possibile anche grazie alla tua opera comunicativa e divulgativa! Il mondo veg mi incuteva molta soggezione, sembrava tutto molto complicato, una cerchia chiusa e misteriosa… nel giro di poco invece ho imparato tantissimo, ho gradualmente cambiato la mia alimentazione, ho l’orto, autoproduco sempre più cose, e questo blog è un riferimento costante. Grazie!
Spero che in qualcuno dei prossimi post parlerai di gatti: io ne ho 3, in appartamento, e mi piacerebbe sapere come hai scelto di accudirli (cibo, lettiera, cure veterinarie…), con pratiche e prodotti in linea con i tuoi valori.
Grazie ancora e buone festività… di qualunque tipo siano! 🙂

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Tiziana♥ Perchedirvelo Dicembre 21, 2012 - 4:42 pm

E’ difficile leggere i tuoi post, cadendo di continuo dalla sedia per le risate ^-^
Io ho un alero di plastica. Quello che mio nonno comprò quando mia mamma ancora non aveva nemmeno conosciuto il suo futuro marito. Non è ultima moda, però fa il suo lavoro.
Alcune decorazioni addirittura risalgono a prima.
Noi siamo tra quelli che le conservano fino a distruzione accidentale.
Non devo ricomprarle o rifarle, perchè ogni anno, puntualmente, ne arriva qualcuna di nuova, che si porterà appresso nei natali futuri il ricordo del suo ingresso in casa(segnano sempre qualcosa di particolare)

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Erbaviola Dicembre 23, 2012 - 9:47 am

Che bello Tiziana l’albero dei nonni! Molti direbbero “che bello l’albero vintage” 🙂 Per le tue cadute dalla sedia… sto scrivendo un aggiornamento… il corriere TNT ha avuto un nuovo motivo per segnalarci al 118!

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Tiziana♥ Perchedirvelo Dicembre 21, 2012 - 4:43 pm

Chiedo scusa per gli errori, sono sfuggiti alla rilettura pre-invio.

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