SEPPUR CON L’INFLUENZA, LA RACCOLTA CHIAMA

da Grazia Cacciola
raccolto dell'orto

Ultimamente il protagonista di questo sito sembra essere il cestino da raccolta.
In quanto a me, sono preda, letteralmente, dell’influenza, cosa che da quando seguo l’alimentazione vegetaliana mi capita raramente, posso stare anni senza un raffreddore. Ma penso che per questa volta possa dire invece grazie allo stress dell’ultimo periodo e alle difese immunitarie distrutte dopo due mesi di problemi con la schiena per la frattura (vedi post precedenti) e farmaci che alla fine ho dovuto prendere, pur limitandomi ai più blandi e a rimedi naturali.

Siccome non solo qui ci si ammala sempre in sincrono, ma si è fuori di testa con la stessa sincronicità, noi tossenti e doloranti oggi si è fatta comunque una capatina di raccolta. No, dico… non possiamo mica lasciar marcire l’uva sui filari adesso che finalmente ne abbiamo? E’ piccolina ma dolcissima, non ho ancora appurato che tipo sia, l’abbiamo trovata già qui e l’unica spiegazione è stata “E’ un’uva che non si ammala mai e non ha bisogno di niente”. L’ho subito amata. Sì, perché uno dei motivi per cui mangio raramente uva è che ho paura di mangiarmi quintalate di zolfo, bordolese (nei migliori dei casi) o piretroidi . E sto parlando dell’uva da agricoltura biologica, l’altra non la considero nemmeno. Così insomma, l’uva è pronta e con coraggio la mia metà si è arrampicato con febbre e mal di tutto a raccoglierne un po’, giusto quella che sennò marciva.

Già che ci siamo e abbiamo fatto questa bella idiozia di uscire dalla porta di casa con l’influenza, in una domenica di sole e vento, solo per approviggionarci di verdura, la conseguenza logica è che la cucina si è trasformata subito dopo in un campo di battaglia delle preparazioni. Qui la zona più presentabile: un po’ di prezzemolo, sedano, cipolle e uno dei giga-pomodori regalati da una vicina (pomodori così in ottobre a 800 mt, chapeau!) per fare una scorta di dado. Infatti a forza di zuppette da malati è finito anche il mio dado! Dietro, la cesta con la nostra uva appena raccolta. Prevengo la domanda della carta nel cestino: è un’uva molto succosa e senza mi farebbe marcire il cestino sul fondo.

Ora tossiamo  allegramente e siamo doloranti più di prima, ma riforniti di verdure, frutta e vitamine freschissime …  A presto!

Nota: devo rispondere a diverse email. Contate il tempo da bradipo più l’obnubilamento da influenza, grazie!  Sono lenta ma non mi dimentico!

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13 Commenti

Natadimarzo Ottobre 8, 2012 - 9:33 am

che bel “bottino”! aiuto, ora che sono in città son persa: sarei tentata di prendere la porta di casa per uscire a cogliere il prezzemolo…poi mi rinvengo che sul mio pianerottolo…non ne cresce. Urge orto (anche due vasi di erbette!) sul balcone cittadino!

Buona guarigione! 🙂

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Sorriso Ottobre 8, 2012 - 9:48 am

Auguri per l’influenza famigliare, se questa non è completa condivisione di tutto!!! 😀
A quanto pare qualcosa che vi tiri un pò su riuscite sempre a trovarla.
un Sorriso…

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paola Ottobre 8, 2012 - 10:14 am

Ciao Erbaviola, mi daresti per favore il nome della tua uva…quella che cresce senza niente? Magari la trovo da qualche contadino. Abito in campagna e c’è abbondanza di contadini e coltivazioni varie. Grazie anticipatamente Paola

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Gloria Ottobre 8, 2012 - 10:53 am

Anche io in questi giorni faccio foto solo ai raccolti, sarà periodo! Ieri abbiamo raccolto (tra orto e campo) un cassettone di verdure enorme!
Noi abbiamo finito questo fine settimana di raccogliere l’uva (anche noi quella che abbiamo trovato), ne avevamo lasciata una vite di moscatello meravigliosa dopo la vendemmia, abbiamo detto… ne mangeremo un po’ man mano! E invece ci sono passati i cinghiali, ed hanno lasciato solo due raspetti. Fortuna che il resto l’avevamo raccolta tutta!

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Erbaviola Ottobre 8, 2012 - 12:13 pm

@Natadimarzo: tifo per l’orticello cittadino, su davanzali e balcone :))

@Sorriso: siamo rodati a ridere in faccia alle avversità 😉

@Paola: come scritto nel post “non ho ancora appurato che tipo sia”. Se ce la faccio a capirlo, te lo dico volentieri 🙂

@Gloria: forse è anche che si sente la stagione buona che se ne va, e ci si affanna a raccogliere per avere la sensazione che ci sia ancora… che si continuerà a farlo per giorni e giorni… 🙂

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paola Ottobre 8, 2012 - 12:35 pm

Grazie Erbaviola. Rileggendo meglio, sì avevi precisato che non sapevi di che uva si parlava. Scusa non avevo letto con attenzione. Paola

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Erbaviola Ottobre 8, 2012 - 12:48 pm

Figurati Paola, nessun problema 😉 appena riesco a risalire alla qualità ti scrivo via email!

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LeananSidhe Ottobre 8, 2012 - 2:34 pm

Carissima Erbaviola, sono strafelice che apprezzi il mio posticino del cuore 🙂 il tuo blog lo conosco da diverso tempo e molte volte sono passata di qui a leggerti, trovando sempre informazioni utili e bellissimi post 🙂 del resto, diciamocela tutta, chi non ti conosce?? 😀
Spero che tornerai presto a trovarmi! Io, come al solito, lo farò di sicuro 😀

Un abbraccio!

Leanan

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chamber Ottobre 9, 2012 - 7:32 am

Ecco mi hai dato una notizia che mi ha fatto saltare dalla sedia..io di uva ne mangio molta e soprattutto è molto apprezzata dal mio bimbo..e ora che ci siamo trasferiti non ho nemmeno il Natura si vicino quindi la prendo dove capita.imi sento proprio avvilita..un abbraccio e guarite presto!

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Mamma Vegana Ottobre 10, 2012 - 9:47 am

Guariti? Spero di sì! Un cestino come quello della foto farebbe resuscitare un moribondo! E quel pomodoro, poi!!!

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nonnoenio Ottobre 11, 2012 - 5:25 pm

io invece per non prendermi l’influenza ricorro annualmente al vaccino e dal 2002 non ne becco nemmeno uno. Magari sarò fortunato, ma ho scoperto che basta non raffreddare la testa e i piedi e la si sfanga abbastanza bene.

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diana Ottobre 12, 2012 - 5:49 pm

ipotesi sull’uva: sembrano grappoli di uva fragola bianca.
e’ dolcissima, non si ammala mai, non ha bisogno di trattamenti e cresce velocemente come la piu’ comune uva fragola nera.
sono entrambe assolutamente indispensabili se si ha anche solo un angolino.
l’ideale sono 2 topie (pergole addossate alla casa N.d.T. 😉 una per pianta.
un anno ci ho fatto una marmellata assolutamente da urlo con le mele, ma e’ stato un lavoraccio perche’ ho passato l’uva al passaverdura manuale per togliere bucce e semini.
se ne avete la possibilita’ (e la voglia) provate!

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Erbaviola Ottobre 16, 2012 - 8:25 pm

Grazie a tutti, siamo guariti :))

Chamber: non trovi un gruppo di acquisto in zona? o un orto a distanza che mandi anche frutta? caspita, lo so che è un bel problema… ho avuto periodi del genere e non sapevo più dove andare per avere frutta e verdura decenti!

Nonnoenio: gli anticorpi non hanno mai ucciso nessuno, i vaccini sì 😉 io ci starei attenta, alla fine l’influenza è fisiologica, un corpo sano reagisce e si attrezza per il futuro …. 🙂

Diana: GRAZIE MILLE!!! ho guardato bene foglie, venature e pezzatura, sembra proprio che la tua ipotesi sia perfetta, è lei! Ora ridi pure… non sapendolo ho fatto 30 involtini dolmadakia e ho dovuto buttare tutto,… una delle poche uve non adatte allo scopo!
Ora provo la tua marmellata però—e mi sa che il lavoro bucce-semi se lo fa la centrifuga 😉
Grazie ancora, se riesce ti omaggio di marmellata mele e uva!

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