Il GIARDINO JACQUARD di Schio

da Erbaviola

Volevo condividere qualche foto degli incontri di questa primavera-estate, perché ho avuto la fortuna di partecipare ad alcune manifestazioni molto belle. Parto dall’ultima, domenica 23 settembre, nel suggestivo centro storico di Schio, dove si è svolta la settima edizione di Giardino Jacquard. Una manifestazione che purtroppo mi sono goduta poco, avendo un pomeriggio con tre corsi-laboratorio, ma quello che siamo riusciti a vedere era davvero ben fatto e l’affluenza lo ha confermato!
L’intera Schio è coinvolta da questo evento annuale, ambientato sia negli stabili di archeologia industriale dell’ex area Lanerossi, Lanificio Conte, Palazzo Fogazzaro e Palazzo Toaldi-Capra (io ero nella magnifica Sala degli Affreschi di Palazzo Toaldi Capra), sia nel Giardino Jacquard, lo storico giardino del Lanificio Rossi.

Giardino Jacquard - Corsi di orto sul balcone, coltivazione dei germogli e compostaggio

Il Giardino Jacquard che dà il nome alla manifestazione è un orto botanico che purtroppo ha risentito molto delle ingiurie del tempo e di un periodo protratto di abbandono. Alessandro Rossi ne era particolarmente orgoglioso e vi coltivava una superba collezione di orchidee di cui negli anni mi è capitato di trovare notizia in qualche volume.
Il giardino veniva aperto quotidianamente perché tutta la città e gli operai del lanificio ne godessero, dotandolo anche di strutture sociali utili, dal teatro all’asilo. Gli operai del lanificio vi organizzavano feste, spettacoli musicali, cerimonie civili e visite scolastiche. Una concezione del benessere sociale che diventa benessere anche personale, dello spazio privato che diventa pubblico e del piacere collettivo, che oggi sono molto rari.
Dopo un lungo periodo di abbandono, il restauro e il riuso del giardino sono stati curati e finanziati dalle Manifatture Marzotto di Valdagno, storicamente sostenitori di questo modello di “città sociale” (basti pensare alla Manerbio del 1939 creata da Gaetano Marzotto, un modello di città sociale tuttora studiato in tutto il mondo).

All’ingresso del Giardino Jacquard, una piccola esposizione di rose e acquerelli a tema floreale.

Ingresso Giardino Jacquard - Mostra delle rose - Statua Rossi

Purtroppo con la chiusura della Marzotto-Lanerossi di Schio nel 2005, in seguito alle politiche lavorative e di investimenti fallimentari delle nuove generazioni Marzotto, sono stati licenziati anche gli ultimi 150 operai di Schio, la produzione delocalizzata in paesi in cui la manodopera costa poco e non ha diritti e il Giardino Jacquard è diventato l’ultimo dei pensieri. Il resto è storia, dopo un ventennio di politica affaristico-industriale fallimentare della multinazionale del tessile Marzotto S.p.A., l’avventura italiana è giunta al termine nel 2007 con l’apposizione dei sigilli all’ultimo stabilimento.
E ora del Giardino Jacquard e degli altri complessi di archeologia industriale, in maggioranza ex lanifici, chi si occuperà? Il comune, che comunque non ha tutte queste disponibilità e si raccolgono firme affinché il destino del Giardino Jacquard non sia la cancellazione o la chiusura per mano di cessioni a privati. Si raccolgono le firme perché il Giardino Jacquard entri, a pieno merito, a far parte dei “Luoghi del cuore” del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano. Basta solo un clic!
www.iluoghidelcuore.it/registration/segnala 


Il lavoro che sta facendo il comune di Schio per il recupero di questo luogo è egregio, e il Giardino Jacquard merita davvero di entrare nella tutela del FAI. Ci sarà tempo fino ad ottobre per sostenere questa iniziativa: si può votarlo a Schio presentandosi all’ufficio IAT di piazza Statuto, al Lanificio Conte e a palazzo Fogazzaro negli orari di apertura, firmando nei punti di raccolta firme organizzati durante gli appuntamenti e gli eventi in città oppure online, direttamente sul sito del FAI www.iluoghidelcuore.it/registration/segnala 

Nell’immagine sotto, un piccolo gioiello: la serra tardo-romantica, molto simile a quella dell’Orto Botanico di Roma (uno dei miei posti preferiti!). Con un bel restauro conservativo, potrebbe dare alloggio a meravigliose collezioni o diventare, come quella di Roma, un laboratorio di biodiversità.

La serra - Giardino Jacquard

Purtroppo mi sono persa la mostra delle orchidee e quella dei bonsai. Erano entrambe super-affollate e siccome non le avrei apprezzate in una situazione “autobus alle 8 del mattino”, ho ceduto a malincuore e abbiamo visitato altre parti della manifestazione, che comunque è grande e offriva eventi e mostre interessanti in diversi punti. Magari la prossima volta mi organizzo per avvicinarmi alle mostre principali in orari meno affollati.

Dettagli Giardino Jacquard - Teatro Jacquard - Schio

Mi sono goduta però il Giardino Jacquard, nella parte visitabile (altre purtroppo sono chiuse perché ancora inagibili, come le grotte e il teatro). Il Giardino Jacquard ha il fascino esotico di un giardino romantico di tardo ottocento e insieme l’austerità di una vecchia dama elegante lasciata a sé stessa, sì, ma pur sempre una vecchia signora, con qualche mistero che si porta dietro, carico inevitabile dell’età.

Dettagli Giardino Jacquard - Schio

Pur avendo finito alle sei passate, ho fatto in tempo ad avventurarmi anche nella mostra-mercato di fiori e erbe insolite. La mostra si snodava attraverso i capannoni e gli uffici degli ex lanifici, in parte recuperati e in parte ancora abbandonati. Inutile dire che la parte abbandonata e ricoperta da edere, viti e clematidi mi ha affascinata forse più della parte recuperata! Grande abbondanza di vivai specializzati in bulbi, che vista la stagione penso siano quelli che hanno fatto gli affari migliori. Io non mi sono potuta esimere dall’acquisto di un po’ di bulbi di Black Parrot, che nonostante il nome è un tulipano viola. Sì, sto diventando monotona con il viola, ma sto anche progettando un piccolo giardino-ingresso tutto in rosa e viola. Potevo non approfittare? Nonostante la gola e l’ottimo prezzo ho però evitato di portarmi a casa dei bulbi di scilla marittima: a 700 metri sull’Appennino farei prima a piantarli nel compost, direttamente.

Vivai specializzati in bulbose - Giardino Jacquard, Schio

C’erano anche tanti artigiani, tutti più o meno a tema giardino e fiori. Con mio sommo giubilio niente sfilate di banchetti con zuffoli peruviani, ‘magliette simpatiche’ e golfini cinesi alla formaldeide, che sembrano essere ormai i banchetti d’obbligo in ogni fiera. A Schio ho visto solo artigiani veri, per la maggioranza locali. Incantata dai gatti-fermaporta, dagli abbeveratoi e mangiatoie per uccellini e dal banco tutto lilla dei prodotti naturali a base di lavanda, che ha offerto anche questa installazione a tema.

Artigiani espositori - Giardino Jacquard, Schio

Inutile dire che la bicicletta lilla trasporta-lavanda ha carpito la mia attenzione! (Per quelli che si aspettavano una persona seria e compunta, no, non ce l’abbiamo fatta neanche questa volta).

Giardino Jacquard -  Installazione bicicletta lilla

Belle anche le parti con collezioni di peperoncini, calendule, lavande e simpatici biglietti estemporanei che informavano il passante circa le idee olfattive e di marketing del vivaista. In questo caso, sappiatelo, la cassia è nientemeno che “la pianta che profuma di pop corn!“.  Tra tutte le virtù della cassia che si possono promuovere… perché uno dovrebbe volere una pianta che odora di pop corn?! Si tratta comunque della Cassia didymobotrya – la meno diffusa da noi – che addirittura negli USA chiamano “Peanut butter Cassia” ed è soprattutto una leguminosa invasiva. Tenderei piuttosto ad avvertire il compratore che questa simpatica piantina diventa in breve un prolifico albero che invade e monopolizza tutta la vegetazione circostante.

Fiori insoliti e erbe aromatiche - Giardino Jacquard, Schio

E facciamo finta di non notare i banchi di cibo e cactacee. Vabbé, ci abbiamo provato almeno… il cioccolato squisito (e in gran parte vegan), le tisane e infusi preparati artigianalmente, il karkadé rosso veneziano…

Tisane artigianali, cioccolati prelibati e cactacee a Giardino Jacquard, Schio

Abbiamo concluso con una sbirciatina alla parte di archeologia industriale ancora da sistemare, con i capannoni rivestiti di edere e viti canadesi, adatta al set di un cortometraggio in stile Silent Hill. Affascinante.

Archeologia industriale Schio (VI)

E poi via, riattraversando gli antichi lanifici risistemati, che vegliavano solennemente silenziosi sul chiacchiericcio della mostra-mercato sottostante, offrendo alcuni scorci degni del Village newyorkese.

Archeologia industriale Schio (VI)

Abbiamo lasciato Schio passando per il centro storico decorato a ogni passo da orchidee, mentre scendeva la sera su ottocenteschi balconcini in ferro battuto e lampioni di inizio secolo. Una cittadina con un centro storico incantevole, una mostra-mercato ottimamente organizzata e, vista l’affluenza, anche molto ben riuscita!

Giardino Jacquard - Schio, sera

Mi raccomando, non dimenticate di cliccare per segnalare Giardino Jacquard come Luogo del cuore al FAI!
Basta un click sul sito del FAI www.iluoghidelcuore.it/registration/segnala 

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5 Commenti

Maria Bernasconi Settembre 25, 2012 - 11:18 am

Carissima Grazia, è stato un vero piacere conoscerti, finalmente dal vivo!!! i tre corsi-laboratorio ci sono piaciuti molto, abbiamo già cominciato a fare i germogli e complimenti anche per questo libro, è chiarissimo e molto semplice da seguire! Speriamo che tornerai ancora in Veneto, magari nella nostra Venezia!
Schio è piaciuta anche a noi, da veneziani e veneti doc ci siamo quasi vergognati di non conoscerla!!!

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Ennio Settembre 26, 2012 - 8:13 am

Ho votato online. Spero che lo facciano in tanti, il Giardino Jacquard merita di essere restaurato e conosciuto.

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Chicca Furlan Settembre 26, 2012 - 12:26 pm

Cara erbaviola, ancora grazie per i bei corsi e grazie al comune di Schio per per l’ingresso gratuito!!! La manifestazione era proprio bella quest’anno. Devo dirti che la tua carica ci ha contagiati e l’avventura dell’orto è cominciata sul nostro balconcino… ti farò sapere le evoluzioni! Un abbraccio Chicca
p.s. abbiamo votato anche noi il giardino jacquard ma abbiamo un solo computer e di conseguenza ci prende solo un voto sigh!

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Psicotaxi Settembre 26, 2012 - 6:02 pm

Ciao – mi ha fatto tanto piacere trovare il tuo commento. ti seguo sempre.

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Barbara Settembre 29, 2012 - 10:05 am

è veramente molto bello grazia. merita proprio.
Un bacione.

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