In questi giorni mi torna spesso in mente una poesia di Giuseppe Ungaretti scritta a Napoli 94 anni fa, in questo periodo di feste.
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade.
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle.
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata.
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono.
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare.
E’ così, nel caldo buono e fuori dal gomitolo di strade, che passerò questa serata, per me priva di significati. Non che disdegni la compagnia degli amici, ma a volte si ha bisogno un po’ di pace dopo tanto girare e correre. I percorsi portano a vedere paesaggi diversi e da qualche anno nel panorama c’è la perplessità verso l’obbligo del festeggiamento di massa. Se c’è, a livello ideologico, un progetto consolatorio nel fare tutti la stessa cosa alla stessa ora dello stesso giorno, è anche vero che per farlo si è imposta come obbligo una struttura narrativa che lo rispecchia e lo promuove, e che presenta anche dei vantaggi per la struttura consumistica imperante.
In parole povere, da un rito pagano in cui si faceva al massimo un falò con le sterpaglie vecchie e si beveva un bicchiere di vino, si è arrivati alla necessità indotta a forza di bere un determinato tipo di vino, acquistare abiti, organizzare feste, spaccare i timpani con polvere da sparo.
Nulla in contrario alla catarsi dell’urlo liberatorio, ma che liberazione è quando una struttura narrativa che ci impone di farlo il dato giorno alla data ora? Che liberazione è se viene indotta la necessità di spendere, consumare, apparire? Perché, parliamoci chiaro, se non festeggi capodanno sei uno sfigato. Un alienato. Uno senza i contatti giusti, il vestito giusto, alla festa giusta.
Ho passato anni a feste di amici. Quest’anno, siccome ho fatto il pieno di giri e amici e viaggi e cose nuove luccicanti (ma non sono paillettes), ho deciso per qualcosa di diverso. Un po’ di decrescita, si potrebbe dire. Secondo me è fare quel che mi pare invece di quello che dicono gli altri.
La mia casa, la neve fuori, il silenzio della montagna, le luci lontane della valle, una cenetta vegan preparata con cura e amore, buone cose da bere, forse il rito pagano della vecchia bruciata nella piazza del paesino (ma anche no).
E poi, per somma volontà di spirito contraddittorio, ho deciso di fare solo un proposito per l’anno nuovo e di non avere bisogni indotti di compilare liste di buoni propositi.
Ho deciso che entrerò non nel 2011 ma nel 1 a.A. L’idea è venuta chiacchierando con qualche amico su quella maledizione di social network che dev’essere diventato obbligatorio in tutti gli uffici, viste le ore che gli impiegati ci passano a caricare note di cui mi arriveranno i commenti più idioti da qui all’eternità.
Ma, tornando a noi, il mio capodanno 1 a.A.: visto che insistono con sta storia che nel 2012 arrivano gli alieni, da qui al 2012 lo considererò solo 1 a.A. (avanti alieni) e dopo, se sarò ancora viva, farò dei progetti per lo 0 d.A. (dopo alieni).
Questo mi pare adeguatamente surreale e sufficientemente illogico da sembrare un vero proposito per il nuovo anno.
Buona serata a voi! 😀
16 Commenti
Il focolare è già acceso da stamani!
Volevo fare un salto a Firenze che c’è tutte le piazze piene, ma a meeme fanno paura i botti, allora si sta in casa. e meno male che un c’è i suoc…
Buon 1 a.A.
Bella la scelta di “Natale”, è proprio azzeccata anche per noi, che abbiamo appena finito di fare pulizia e dopo una cenetta in famiglia ci tufferemo sotto i piumoni per un sonno ristoratore. Domani monteremo le lampane e inizieremo il nuovo anno nella nostra nuova casa… Direi che questo Capodanno mi piace proprio! 🙂 TANTISSIMI TANTISSIMI TANTISSIMI AUGURI ANCHE A VOI! Visto che siete già circondati di amore e amicizia, il mio augurio per il 2011 è che abbiate anche tanta fortuna. Un abbraccio!
Io ho fatto questa scelta già da qualche anno e non mi sento per nulla sfigata, anzi mi sento una privilegiata passare la serata davanti al camino con mio marito e il mio cagnone accucciato ai miei piedi e dopo cena fare una bellissima passeggiata sotto le stelle in completa solitudine quando tutti sono costretti a divertirsi .
Buon anno e tanti auguri
Alieni o no, tanti auguri di buon anno.
Davide
Cenetta, librone poi a nanna presto … consumi zero a parte una bottiglia di vino. Questo la sera del 31/12.
Alba 1° gennaio: preparato cafferone cicoria, giro con i cani e poi a rivoltare il compost. Sà di buono, di sottobosco (per forza: ho compostato foglie di bosco!), di terra che darà buoni frutti per i mesi a venire. Faremo festa ogni volta che ci sarà l’occasione e lo decideremo noi che festa sarà! Qui si è ottimisti quindi buon decennio!!
Wow! Perdona l’intrusione,non ci conosciamo ed è la prima volta che rimbalzo qui ma il tuo post è folgorante! Forse è perché anch’io rientro in quella fila di alienati che ieri sera non hanno festeggiato, o meglio lo hanno fatto molto sobriamente a casa propria senza bottiglie preziose o abiti di lusso, né musica assordante da discoteca né l’esigenza di cuccare a tutti i costi,non meno felici. Quello che scrivi è esattamente quello che mi è passato nella mente ogni volta che ho dovuto rispondere alla domanda “programmi per l’ultimo dell’anno?”.Sono le giuste parole che cercavo e che avrei dovuto usare invece di rispondere solo “niente di particolare”.
Non è facile uscire dal coro in questi casi, soprattutto quando finisci su quella “maledizione di social network” e vedi che “quelli giusti” lo stanno affollando con le foto degli scintillanti festeggiamenti di ieri sera, ma perché non agire diversamente,se è quello di cui si ha bisogno? pace, il calore di casa, e niente obblighi imposti da non sappiamo chi. 🙂
Quindi, buon 1a.A, nel frattempo continuo a leggere gli articoli questo bel blog.
Tanti auguri di buon anno.. Ciao
Non sapevo che nel 2012 dovevano anche arrivare gli alieni, pensavo che dovesse solo completamente trasformarsi il mondo!
Condivido in pieno il tuo pensiero sull’ultimo dell’anno, ormai sono tanti che mi rifiuto di andare fuori a festeggiare, perche` mi sembra un’allegria tanto forzata. Se sono ancora sveglia a mezzanotte, bene, altrimenti dormo felice….meglio ancora.
Sono contenta di aver trovato il tuo blog, tramite il sito di vegangest. Tornero` e buon anno!
…senti chi parla di affinità…era l’unica che sapevo a memoria perchè me la sentivo proprio mia, quella poesia 🙂
non ce l’ho fatta ad organizzarmi per questa settimana, ho un po’ di impicci con Ettore Can e con papà….ma alla fine 200 km cosa vuoi che siano con la mia moto? ^^
baci baci baci 😀
Bibi
ciao, erbaviola, mi hanno cancellato l,ordine che avevo fatto su IBS, per il libro”SCAPPO DALLA CITTà”, con la motivazione; irreperibile, potresti inviarmelo con pagamento alla consegna? grazie!!!
Approposito di focolari, guarda quello che ho fotografato sul mio blog nel post di ieri!!! Non è magnifico???
Per molti anni ho trascorso l’ultimo dell’anno con la mia famiglia, cucinando qualcosa di buono e andando a letto presto per poi svegliarsi a mezzanotte con i botti degli altri, farsi gli auguri e tornare a nanna. Il giorno dopo poi, sveglia presto quando in giro non c’è nessuno, ma nessuno nessuno… e passeggiata nei boschi o nei prati bianchi di brina sognando un anno di felicità e gioia.
Quest’anno sono stata da amici, ma comunque in grande tranquillità! Le mega-feste con cenone e obbligo al divertimento mi hanno messo sempre un po’ di tristezza!!!
Ma nel 2012 arrivano gli alieni? Ma non doveva esserci la fine del Mondo???
Un abbraccio
Francesca
Come te io, il mio compagno e i miei 2 cuccioloni ormai da qualche annetto ci siam convinti che l’aver i contatti giusti e far cose fighe siano delle cose ben diverse da quelle che ci dicono …la nostra prima serata dell’anno perfetta non è stata a base allegria forzata e risate tirate ma semplice, nella nostra casa al calduccio con cena vegan, con i nostri amori pelosi che fortunatamente quest’anno non hanno quasi per nulla sentito i maladettissimi botti (assurdamente inutili!) e con la gioia di esser ancora felici come il primo giorno.^__^ tanti auguri ancora, un bacio!
Ciao e buon anno, che sia il 2011 o il 1 a.A. non importa. Personalmente sarò andata ad un capodanno in discoteca 1 sola volta nella mia vita, e per recuperare quella notte ci ho messo 2 giorni interi 😀
Quest’anno sono stata in compagnia di parenti, niente di chiassoso, tutto molto soft e gradevole.
hei…..tutto bene?
baci.
Bibi
Erbaviola ti ho pensata!
http://atavolacon.blogspot.com/2011/01/ricetta-il-premio.html
Speriamo che almeno arrivino da Vega 😉