Finisco con oggi l’elenco di regali autoprodotti che sono riuscita a fare quest’anno. Rispondo nel contempo ad alcune domande che mi sono arrivate via email, perché in effetti questi aspetti non li avevo specificati, dandoli per scontati:
– sì, dipingo, so cucire, a mano e a macchina, lavorare a maglia, uncinetto e tante altre cose. Negli anni, quando ho visto qualche cosa che poteva essermi utile, ho cercato di impararlo, di solito da autodidatta con qualche libro, spesso preso in biblioteca… suggerisco di fare lo stesso. Alcuni lavori sembrano difficili, ma dopo aver superato i primi scogli diventano solo divertenti e utili. Il più utile in assoluto secondo me è il cucito con cui si può fare il 90% del guardaroba, addirittura il 100% se ai maglioni si sostituiscono i pile (ma non è il mio caso). Se bisogna cominciare da qualche parte ad autoprodurre vestiario & c., secondo me cucire a macchina è il primo passo.
– questo vale anche per altri ambiti del fai-da-te, dal montare mensole, al trapanare muri, al modificare mobili. Chi ha detto che le femmine devono fare solo il punto croce e i maschi usare il trapano? Grazie al libretto “L’idraulico in casa” mi sono ritrovata un paio di volte a aggiustare le tubature o lo scarico. Davanti al conto della manutenzione, ho imparato a sistemare la CPU della lavatrice, non è troppo diversa da un computer. Anche questo è autoproduzione 😉
– Non so fare tutto ovviamente, non sono la dea Kalì. Per esempio detesto ricamare e fare il decoupage. Quest’ultimo in casa mia è classificato come “appiccicare fazzoletti sui mobili”, peraltro un lavoro pieno di colle sintetiche e vernici polimeriche, per nulla naturale. (ok, questo non me l’aveva chiesto nessuno ma volevo dirlo).
– No, non faccio la casalinga, non ho tutta la giornata per dilettarmi con il fai da te. Ho un lavoro che spesso prende più di 10 ore al giorno ma siccome mi piace da matti, non mi stanca troppo. Le sere in montagna sono lunghe, non sempre mi piace leggere. Guardo film e programmi vari “facendo andare le mani“, come diceva mia nonna. Con poco esercizio, ci può riuscire chiunque… la testa e gli occhi seguono il film, le mani seguono il lavoro. Se sei una donna, questa modalità di sdoppiamento e triplicamento dell’attenzione è in attivo quasi tutto il tempo.
– Le autoproduzioni che ho illustrato, ho iniziato a metterle insieme a settembre. Ovviamente non ho fatto tutto tre giorni prima di consegnare i regali, ma questo mi pare scontato… un aspetto importante della decrescita secondo me è la rivalutazione del tempo per fare le cose. Non più cinque minuti per entrare e uscire da un negozio per comprare la boiata del momento, ma pensare, progettare, fare e, soprattutto, gustare il momento del fare e quello del donare un oggetto creato con amore.
Ora che i regali sono stati spacchettati, ecco cos’altro ho prodotto.
Invece dei pacchetti in carta, ho riciclato un po’ di stoffe di taglio piccolo per fare dei sacchettini. All’interno ho messo il regalo. I sacchetti si possono riciclare in mille modi: per il pane, per la biancheria in valigia, per riporre qualcosa nell’armadio, come porta mollette… Questo sacchetto porta-dono in particolare è per una persona che viaggia molto e verrà riciclato come porta scarpe da valigia. La stoffa azzurra viene da un taglio di tende di anni fa, le scarpette sono altrettanti ritaglini piccoli di stoffe di altri lavori (io non butto nemmeno i ritagli piccoli!) e il ricamo (orrendamente eseguito) “Mes chaussures” è fatto con un filo da crochet rimasto da un altro lavoro. Graditissimo, oltre al regalo vero e proprio che conteneva. (Nelle didascalie delle foto ci sono le informazioni essenziali per farlo)
Questa è una borsetta in stile retrò realizzata per un’amica che per sbaglio sta vivendo in questo secolo. Cose che capitano. Ma lei cerca di adattarsi al meglio e lo fa con leggiadria 😀 Il biglietto nell’ultima foto dice tutto sui materiali utilizzati (Certificato di provenienza di Depuriamo!) e, se notate, il sacchetto porta-scarpe sopra si fregia dei ritagli della fodera di questa borsa. Il tutorial è complicato, lascio di seguito le foto per le esperte che capiranno da sole, ma mi ci vorrebbe mezza giornata per fare un tutorial del genere… è lavorata a maglia, con fodera interna cucita a macchina e giunture all’uncinetto. Sicuramente la cosa più complicata che ho fatto quest’anno, anche perché come al solito prima disegno le cose e poi mi scervello su come realizzarle… niente modelli da riviste, sorry 😉 (Nelle didascalie delle foto ci sono le informazioni essenziali per farla)
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Infine ho regalato, dopo averle prodotte, marmellate, conserve e dolciumi. Sono spesso un regalo molto gradito e quest’anno ho regalato prevalentemente cotognata alle spezie, crema di marroni, carciofini sott’olio, peperoni sott’olio, marmellata di arance speziate e scorzette al cioccolato. Mi sono accorta, scrivendo, che manca la ricetta della mia cotognata, provvederò a breve 😀
20 Commenti
la ricetta della cotognataaaa!!!! 😛
Tutto tutto tutto meraviglioso! 😀 Qui dall’altro secolo non abbiamo la macchina fotografica e sosteniamo che per apprezzare appieno la bellezza di questa borsa bisogna vederla dal vivo e tenerla tra le mani! Dal vivo è ancora più bella che in foto! 😀
Io vorrei la borsetta ripiena di peperoni sottolio, cosa devo fare per meritarmela?
Un libro per imparare a usare la macchina da cucireeeee!!!!
Ce l’hai un suggerimento? Un libro che parta dalle basi, oltre ad infilare il filo non arrivo 😀
Notare che sono figlia di una che con la macchina da cucire ci sa pure fare, peccato le manchino completamente pazienza, voglia (e tempo, altro che dea Kalì. Lavora qualcosa come 15 ore al giorno da sempre… e poi mi chiedono perché non voglio fare la cuoca, tze!) di insegnare 🙂
Grazie al libretto “L’idraulico in casa” non sai cosa ti perdi 🙂
Complimenti!!
Sei sempre una forza! Continua così, a dispensare tutte queste idee regalo!!
Ciao e buon anno!
Fantastici!
@Sibia: arrivo!! come direbbe Elena, è una ricetta bimbumbam: facile e veloce ma di sicuro risultato 🙂 Il tempo di mettere insieme il cenone vegan di capodanno e posto la ricetta 😉
@Celidonia: grazie 🙂 Resto solo in dubbio sul fatto che sia realmente utilizzabile 😀
@BlueValentine: ti potrei rispondere “far volare le fate nel bosco” ma mi rendo conto che sarebbe una risposta un po’ ermetica 😀 Fare? Nulla. L’economia del dono si basa sull’alchimia del piacere di donare 🙂 I prossimi peperoni e borsa sono tuoi, però per la borsa ti avviso che non ne faccio mai una uguale all’altra, quindi ti conviene dirmi i tuoi colori preferiti (Blu?)
@Azabel: di quelli che avevo preso in biblioteca non ricordo il titolo e erano piuttosto vecchi, poi ne ho comprato uno tanti anni fa che tengo tuttora, è il mio riferimento principale anche se è un libro da hobbista, non un manuale professionale. E’ utilissimo, spiega sia il cucito a macchina che i passaggi a mano, con illustrazioni molto chiare, tanto che vado ancora a pescarci gli how-to: “Corso di cucito. Guida alle tecniche fondamentali” Fabbri Editori, la mia è l’edizione del 2001. Con questo impari dall’abc dell’infilatura ago ai ricami smock di alto livello.
@Harlock: non c’è niente da fare, sono una malata di manualistica, non mi piace andare a tentoni. Il libretto “L’idraulico in casa” l’ho arraffato al volo un giorno che sono corsa a comprare mastice, raffia e guarnizione dopo aver trovato la cucina allagata 😀 Senza, avrei probabilmente messo la raffia legata a fiocchetto artistico attorno al tubo … divertente, sì, ma mi si stava allagando casa 😉
@Lory:ciao, buon anno a te 🙂
@Piccolalory: niente in confronto alle meraviglie che crei tu!!!
Che meraviglia, complimenti! La borsetta poi è davvero un’opera d’arte oltre che di enorme pazienza! 😉
Scherzi? Su quello non c’è proprio nessun dubbio! 😀
Grassie, segnato! Chissà che non riesca a imparare qualcosa 😀
che belle cose , tu hai le mani d’oro ma dico sul serio sei una di quelle persone da prendere come esempio di vita .
un mito ..
altro .. che quei svip .. in tv ..
i ragazzi ANZI le ragazze come modello te dovrebbero prender come esempio ..
sei grande
Ma come al solito quando ti ci metti ti ci metti…ma che belli i tuoi doni autoprodotti!anch’io mi sono industriata e…ho confezionato tanti piccoli doni fatti con le mie manine e devo dire che sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla gioia che hanno suscitato nei loro destinatari ^__^ altro che consumismo!!!A quanto mi è parso l’anno prox non solo si replicherà ma il seme è piantato…la diffusione è iniziata!!! Volevo farti un enorme augurio per un felicissimo anno nuovo!^__^ con affetto, un bacione!
Bravissima! Anche io mi diletto nelle stesse tue cose, e ODIO ricamare e fare il decoupage. Identicamente 🙂
Si, le serate in montagna sono lunghe, piacevolmente lunghe. E a chi mi dice “senza tv??? ma come fate???” vagli poi a spiegare che noi preferiamo fare tutte queste altre cose!
La borsetta è meravigliosa. Ma anche tutto il resto, e le scorze di arancia candite e cioccolato fondente sono il mio dolce preferito in assoluto 🙂
Grande!
una fonte inesauribile di ispirazione
Posso rispondere io a Sibia? Dopo aver passato una notte a tentare di pulire le mele cotogne, ho imparato questa ricetta facile.. Far bollire le cotogne così come le raccogli (o compri) finché la buccia si crepa – ci vuole almeno un’ora. Pulirle e passare o frullare la polpa e poi pesarla. Aggiungere lo stesso peso in zucchero. Cuocere per un’ora. Se vuoi i fruttini stendere su un piano e lasciar freddare, poi cospargere di zucchero e tagliare. Se no nei vasetti si conserva a lungo.
Ho trovato questo sito grazie al libro sui germogli. In cucina ho riso rosso e quinoa con qualche radichetta…
Grazie per tutte le idee, penso che farò il portabebe’ per una mia amica incinta. Baci a tutte.
Emi
Ma come sono belli i tuoi regali!! anche noi quest’anno ci siamo dati all’autoproduzione: ho regalato marmellate e birre fatte in casa. I regali sono stati più che graditi e spero l’anno prossimo di riuscire a creare cose nuove anche con la macchina da cucire o il ferro da calza. :-))
Ciao erbaviola. Ti leggo spesso ma non ho mai commentato. Ora però non posso esimermi.
SEI GRANDE!
Anche io quest’anno regali autoprodotti (marmellate, creme, profumi, sali da bagno, superalcolici…) e non solo a Natale visto che non l’apprezzo particolarmente come festivtà. Preferisco regalare fuori dai giorni “obbligatori”. Che ci vuoi fare, sono un poco pazza (ma non pericolosa, giuro). Fare mei tai per le mie amiche del corso post parto è stato bellissimo soprattutto perchè inaspettato. Oltretutto riciclando le lenzuola della prozia… mai sentito stoffa più forte. Altro che regali con matercard
Vado in cerca della ricetta delle scorzette al ciocolato, sperando di trovarla, sono molto dinosauro con il computer…
Grazie dell’esempio che dai!
quest’anno io ho regalato panini fatti da me (semplici, al sesamo, con le noci)con solo la gioia di donare qualcosa fatto col cuore a qualcuno di caro senza aspettarmi nulla in cambio…invece ho ricevuto penso più di quanto ho dato: un vasetto di miele di castagno, biologico, che solo ad aprire il vasetto vai in estasi per il profumo che emana, una marmellata biologica buonissima, la gioia di sapere che il mio pane è piaciuto molto, le lacrime di commozione di una persona che non si aspettava un regalo..soprattutto di questo tipo..
..cosa desiderare di più???!
ah ah, anche io sono del club “odio il decoupage”. lo trovo così inutile (non sono di indole decorativa).
bellissima la borsetta 🙂
la cotognata l’ho fatta anche io: http://www.flickr.com/photos/madamerenard/tags/autumn/