Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita, autoproduzione.

da Grazia Cacciola
La copertina della seconda edizione 2012. L'autrice non è la signora in copertina.

Aggiunta del 2012: questo è un post molto vecchio, relativo alla prima edizione di Scappo dalla città. Nel 2012 è uscita la seconda edizione, con la copertina che vedete sopra. Il libro negli anni è cambiato MOLTO, persino le persone intervistate alla fine non sono le stesse dalla prima edizione. I dati sono stati aggiornati, alcune parti ampliate ed altre ridotte. La seconda edizione è decisamente migliore. Qui tutte le informazioni

Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita, autoproduzione. Edizioni FAG, 2010. Su carta certificata FSC*.

Dopo anni di esperimenti, traslochi, lotte, mani nella terra, testa nelle nuvole e cambiamenti radicali…

…soprattutto, dopo un anno di gestazione, tagli, incollaggi, interviste in giro e follie di vario genere, è da ieri in tutte le librerie.
Quali? Tutte le librerie. Online, offline, le catene e i negozietti di libri carini. Non aspettatevi ovviamente di trovarlo accanto all’ultimo best-seller di Bruno Vespa o al romanzo altrettanto best-seller di qualche suo ospite. Non aspettatevi nemmeno di trovarlo in vetrina, a meno che qualche libreria indipendente delle ultime rimaste decida di mettercelo. Però sugli scaffali dovrebbe esserci e tutt’al più si può ordinare.

Scappo dalla città. Manuale di downshifting, decrescita, autoproduzione

Nota: questa è la prima edizione, esaurita, è già uscita la seconda edizione nel dicembre 2012. QUI maggiori informazioni.

Mi ero ripromessa di fare una presentazione bella e seria ma non so cosa scrivere di serio. Inoltre, sono distratta e in fibrillazione perché per l’uscita di questo libro mi sono regalata uno shopping di libri che inizierò tra qualche minuto, quindi niente, sono irrimediabilmente distratta come un bambino con i regali di Natale che però deve prima dire la poesia davanti ai parenti e cantargli Bianco Natal con la pianola Bontempi. Se volete posso cantarvi Stille Nacht. Vi canto Stille Nacht e la chiudiamo qui?

Torno seria, ci provo.

Cos’altro aggiungere… vediamo… ah sì, potrei dire che il correttore ortografico di Word che ha usato qualcuno della casa editrice in qualche fase della produzione è un’immane cavolata, cosa che sostenevo già alla sua apparizione nel 1995. Ma questo, se mi leggete da un po’, lo sapete già, non posso essere stata io a scrivere ‘chilo’ e ‘kilo’ sulla stessa pagina, a scrivere “è” invece di “é” o “E'” in mezzo a una frase. Bazzecole, non rovinano la lettura salvo che ai malati di mente come me, fissati con l’ortografia e le virgole. Ma che grandissima noiosa io sia, lo sapete già, è evidente che il correttore ortografico ha scavolato un po’ di cose qui e là, ma per aggiungere il giusto tono di anarchia linguistica che dà un sapore più vero al tutto. Se no sembrava un libro scritto seriamente.

Magari potrei dire che gli intervistati sono persone vere, con tanto di nome, cognome e foto, che non girano il mondo in barca a vela facendo gli sboròni con la storia della decrescita felice e che non me li sono inventata come tanti Marco P. e Giovannino F. che compaiono sulla stampa quando i giornalisti non sanno dove andare a pescare i decrescitori veri. Ma anche questo, se mi conoscete un po’, lo sapete già. Io e quelli della DIBDCE (Decrescita In Barca Da Cinquecentomila Euro) ci ignoriamo sfacciatamente. Oltretutto alcuni di quelli intervistati nel libro, passano ogni tanto da questo blog, se guardate nell’indice linkato sotto potreste riconoscerli… E sì, io e Marcello ci rivolgiamo di nuovo la parola, come due persone adulte e pacifiste nel profondo, che a volte si scornano per opinioni divergenti ma hanno l’intelligenza di riconoscere i reciproci valori e tornare ad annoiarsi reciprocamente con discorsi di vario genere. Ovviamente dopo essersi comportati come bambini dell’asilo, ma siamo belli così 😀

E sì, prima che mi dimentichi, sì, c’è anche Jacopo Fo. Se state pensando “Però Jacopo Fo è ricco“, voi di Jacopo non avete capito niente e siete solo dei rosicatori, quelli che si rodono il fegato guardando cosa fanno gli altri invece di rimboccarsi le maniche e costruire la propria vita. Jacopo, è vero, è il figlio di Dario Fo. Embé? Mica è il figlio del sultano del Brunei, si è fatto un culo così per trent’anni almeno. E spesso più che farsi il culo ha pestato la testa contro muri di ottusità. E li ha rotti, spesso. E poi vorrei vedere voi se un giorno vi dessero in mano un gruzzoletto di soldi: ci fareste Alcatraz, il villaggio solare, il gruppo per il fotovoltaico o girereste il mondo in barca a vela, a fare gli sboròni con due veline in bikini sul ponte? Jacopo, come altri intervistati nel libro, lavora per migliorare il mondo. Ognuno con i mezzi che ha, con la sua strada e con quello che ha costruito. Essere figli di un letterato/attore famoso è incidentale, come figlio di un attore famoso poteva scegliere di fare le pubblicità dementi dell’aceto finto balsamico e dell’auto inquinante costruita con le nostre tasse, come altri figli piagnoni di altri attori. Fa Alcatraz e vi consiglio caldamente il suo discorso sulla gente che si fa opposizione da sola. Specialmente se davanti al suo nome pensate “eh, però è facile se uno è ricco, io invece non posso proprio“, ecco, vi serve tanto il suo discorso. Ma tanto tanto.

Ma che li faccio a fare io questi discorsi? Non è che da qui passino i rosicatori… i pochi che passavano poi si son stufati e hanno preso altre vie, con enorme sollievo di tutti 😀

Ah e poi ci sono un sacco di tips&tricks di cui scrivo sempre e con cui ho sfondato la pazienza a tutti i lettori di erbaviola. E come si fa a cambiare vita, e come si autoproduce questo e quello, persino come si fanno aceto e olio in casa, come si vive senza il supermercato, come funzionano i mercatini e dove puoi vendere i tuoi prodotti…come se uno non lo sapesse già. O che i pannelli solari si possono costruire da sé, banalità del genere. O come si fa un orto o un orto sul balcone e il valore del lavoro e che non dobbiamo vendere il nostro lavoro ma lavorare e vivere perché vivere è il nostro lavoro principale.

Non siete un po’ stufi di sentirmi dire queste cose?

L’unica cosa che non c’è in questo libro, sono le formule magiche. Non svelo che per lasciare la città e crearsi una vita e lavoro altrove bisogna fare un rito con la luna piena urlando abracadabra dal tetto di casa. Magari funziona, ma non è la strada scientifica o comunque non è quella che conosco io. Nel libro di formule ce ne sono, tante, metodi per applicare le formule anche. Ma formule magiche, mi spiace, non ne ho.
O sì, forse una ce l’ho, in prestito da Thoureau, “C’è un solo tipo di successo: quello di fare della propria vita ciò che si desidera.” (Diario, 11 giugno 1856)

____

* carta FSC: L’Autrice e l’Editore partecipano alla campagna di Greenpeace per l’uso di carta proveniente solo da piantagioni gestite con criteri di sostenibilità ambientale e mai da foreste primarie.

Ti è piaciuto l'articolo?

Iscriviti alla newsletter, tanti altri contenuti interessanti ti aspettano!

Nella newsletter troverai articoli esclusivi che non pubblico sul sito, tutorial, guide e chiacchiere gentili tra noi.


Ti potrebbe interessare anche:

68 Commenti

Antaress Ottobre 23, 2010 - 8:14 pm

Messo subito nella mia “lista dei desideri” di ibs! 🙂

Reply
Alchemilla Ottobre 23, 2010 - 8:25 pm

Lista dei desideri anche per me!

Reply
Alchemilla Ottobre 23, 2010 - 8:27 pm

ps.
Però io non ti conosco da molto…
Casualmente proprio ieri, e mi stupisce la coincidenza, ho iniziato il libro di chi gira in barca a vela…

Reply
Alchemilla Ottobre 23, 2010 - 8:27 pm

ps2.
Perché quelle belle gambe in copertina????????

Reply
Harlock Ottobre 23, 2010 - 8:48 pm

complimenti!

mi piace un sacco la copertina 😉

Reply
Francesca Ottobre 23, 2010 - 11:07 pm

Ma è un libro scritto per me???
Corro subito a comprarlo!!!
Be, no… domani… No, è domenica!!! Dopodomani allora.
Adesso me lo segno!!!
Ho letto il PDF con le prime pagine e gli argomenti mi interessano moltissimo adesso che la mia fuga dalla città, fin’ora solo sognata, sta per diventare una realtà. Il lavoro poi… aspetto solo l’occasione giusta per gettarmelo alle spalle e fare cose nuove.
Sono sicura che da queste pagine trarrò ispirazione.
Grazie
Francesca

Reply
sara Ottobre 24, 2010 - 1:11 am

Inanzitutto grazie.
Non te l’ho mai scritto ma mi ha aiutato tantissimo leggere le tue parole nel tempo, mi ha aiutato a non dimenticarmi chi sono e a darmi la spinta a..decrescere.
Anch’io ho appena aperto un blog, e ho tanto da scrivere , anche se il tempo è poco, visto che sono mamma!
Ti ho passato il testimone della staffetta dell’amicizia, vai sul mio blog!
baci

Reply
maria fidanzi Ottobre 24, 2010 - 7:07 am

molto bello! anch,io lo compro, insieme a “EMILIE” di A. Audoin

Reply
Celidonia Ottobre 24, 2010 - 9:43 am

Invece una magia c’è. Quella che dalle prime pagine risveglia la parte più profonda dell’anima e ti fa chiedere “Perché sono ancora qui?”. Rendere possibile, concreto un sogno è la magia più potente di tutte. Non vedo l’ora di leggerlo! 🙂

Reply
Erbaviola Ottobre 24, 2010 - 1:08 pm

@Antaress: uh grassie. il tuo parere esperto è super-richiesto!

@Alchemilla: 🙂 mi dirai poi le tue impressioni… bella chiacchierata stamattina 😉 P.S. Le belle gambe perché abbiamo provato con delle brutte gambe ma rovinavano la copertina. E poi chi sgambetta ha belle gambe 😉

@Harlock: tu dovresti riconoscere bene una delle fotine sotto, anche se è veramente piccola 😀 Ah ma forse intendevi il didietro in copertina… sì abbiamo pensato che se va male con la decrescita, possiamo spacciarla come cura per la cellulite, è l’argomento che tira di più 😉

@Francesca: fammi sapere allora se l’ispirazione arriva 🙂 Io l’ho scritto sull’idea di un manuale che avrei voluto avere tanti anni fa, forse avrei evitato qualche esperimento disastroso!

@Sara: grazie, ci guardo 🙂

@Maria: ciao cara, bello, è molto bucolico e intenso Emilie! 😀

@Celidonia: Infatti, perché sei ancora lì? Eh? Perché? 😀

Reply
Sauro Martella Ottobre 24, 2010 - 2:17 pm

He he, più che per le scempiaggini che posso aver detto nella mia intervista, il libro merita di essere comprato per l’immagine di copertina… 🙂

Reply
Bibi Ottobre 24, 2010 - 7:31 pm

è da un po’ che ci giro intorno a questo argomento.
siamo in due a decidere cosa fare e la mia metà al momento sta qualche passo indietro sulla via dell’autoesclusione dalla partecipazione al sistema a tutti i costi.
ma il tuo libro mi serve, e glie lo faccio leggere ^^
grazie Erbaviola 🙂
Bibi

Reply
claudia Ottobre 24, 2010 - 10:39 pm

carissima tra qualche mese andrò via da milano per iniziare una grande avventura,progetto,puravita…..chiamiamola come vogliamo a raveo in carnia
ho cosi tanto desiderato questo momento che fremo dalla voglia di mettere davvero le mani in pasta e nella terra che mi attende
progetto pecora nera
il tuo blog è molto utile grazie

Reply
TroppoBarba Ottobre 24, 2010 - 11:26 pm

Sto gia` addosso al mio bibliotecario di fiducia. Deve prenderlo per la biblioteca. Deve.

Reply
chiaragallo77 Ottobre 25, 2010 - 9:11 am

Oggi sfidero’le secchiate d’acqua che vengono dal cielo, ma in pausa pranzo sara’MIO!!!!
Grazie per tutto quello che, da quando ti leggo, mi hai insegnato! Spero di riuscire a conoscerti presto anche di persona 🙂
Chiara

Reply
alda Ottobre 25, 2010 - 9:44 am

e’ davvero bellissimo mia cara Grazia;penso che ci troverò un mucchio di cose interessanti : non vedo l’ora di ricevero e divorarmelo!!
Sarò anche fiera di farne parte e dire di nuovo a tutti che non è facilissimo fare il salto ma neppure così difficile e soprattutto…dà una soddisfazione immensa e sicuramente ti cambia la vita-
baci infiniti e …verso un incontro- om shanti om
alda

Reply
Franco Ottobre 25, 2010 - 10:08 am

Brava, comprerò sicuramente il libro e spero di riuscire a scappare dalla città. Peccato per la mancanza di formule magiche…..:-)

Reply
Stefano Ottobre 25, 2010 - 10:33 am

complimenti grazia! : )

Reply
Roberto Ottobre 25, 2010 - 10:40 am

Appena ordinato… ho approfittato anche per prendere “L’orto dei germogli” di cui ignoravo l’esistenza ma che come succede sempre capita proprio nel momento in cui, ispirato da “L’orto sul balcone”, avevo deciso di cimentarmi in autoproduzione di germogli 😀

ora speriamo solo che il corriere si sbrighi 🙂

Reply
mammafelice Ottobre 25, 2010 - 12:43 pm

Corro in libreria! E non su internet, proprio la li-bre-ri-aaaaa. Che se non ce l’hanno lo ordino, così almeno se lo rigirano tra le mani per un po’.
🙂

Reply
Francesca Ottobre 25, 2010 - 1:20 pm

complimenti per il parto…ti leggo spesso, silenziosa, aspettando di tornare bambina.

Reply
barbara Ottobre 25, 2010 - 2:16 pm

Ma che bell’incipit!!!
Supercongratulazioniiiiiiii

Reply
mascia Ottobre 25, 2010 - 3:37 pm

allora si compra………….

Reply
Silvia Ottobre 25, 2010 - 5:22 pm

Tesora sono in attesa del prossimo accredito dello stipendio e parto con l’acquisto!! Non vedo davvero l’ora di leggermelo! 🙂

Reply
Eleonora Ottobre 25, 2010 - 8:56 pm

che bello complimenti!
anche nella mia wishlist da ora!

Reply
Federico Ottobre 26, 2010 - 12:53 pm

messo nella lista dei desideri! speriamo che macrolibrarsi si sbrighi!

Reply
Eleonora Ottobre 26, 2010 - 4:17 pm

Ciao bella, ero qui alla mia scrivania con la mia piantina in carenza di luce vicino a cercare sul browser una via d’uscita e te ancora una volta me ne offri una!! Appena esco vado a comprare il tuo libro! Primo passettino verso la liberazione….!

Reply
elena Ottobre 26, 2010 - 5:34 pm

Accattato! Non vedo l’ora…….!

Reply
ikka Ottobre 27, 2010 - 3:25 pm

..Presto sarà mio!:-) Non vedo l’ora di leggerlo!

Reply
Nonnabelarda Ottobre 28, 2010 - 4:28 pm

I tuoi consigli su Promiseland ed il tuo libro sull’orto mi sono stati molto utili e questa estate sono finalmente riuscita a coltivare più di qualche cosa, dal 2004 ho acquistato una casaccia con un po’ di terreno in montagna e la sto con molta fatica mettendo a posto con l’intenzione di trasferirmici ma le pastoie in cui mi avvolgo da sola mi fanno continuamente rimandare tant’è che da maggio il mio compagno è su e non ha nessuna intenzione di scendere. A metà del tuo nuovo libro ho capito che il problema non è il lavoro con il trasferimento che non arriva, i figli adolescenti che non vogliono lasciare Milano, una finta indipendenza economica che mi permette di sopravvivere ma sono solo io. Ed io comunque vada, vado.Grazie Erbaviola

Reply
Roberto Ottobre 29, 2010 - 11:01 am

niente da fare.. ordinato il libro lunedì mattina… il pacco sta vagando per tutta Italia (visto che presso i corrieri lavorano persona senza la minima cognizione geografica!!).. ci si mettono anche le feste di mezzo.. lo leggerò (forse) martedì… speriamo!!
Più una cosa è desiderata e più è bella l’attesa… ma ora basta eh 😀

Reply
Yari Ottobre 29, 2010 - 1:14 pm

Complimenti!!! Ho letto indice e introduzione, sembra un libro davvero appetitoso. Ma è possibile farsi lo zucchero in casa? Questa proprio non la sapevo.
Ho letto che c’è anche un capitolo sui formaggi vaccini… Ti hanno costretta a scriverlo? 😉

Reply
Erbaviola Ottobre 29, 2010 - 4:28 pm

@Sauro: non infierire sulla copertina, è uno sparare sulla croce rossa! 😀 è obiettivamente Mediaset-style, ma non sono mica Andrea De Carlo che scrive e poi si può anche disegnare lui le copertine 😀

@Bibi: ciao cara, un abbraccione! 🙂 fammi sapere se vi serve, poi quando volete passare… siam qui 🙂

@Claudia: che bella la “dolce terra di Carnia”!!! Fammi sapere come va il trasferimento, il luogo è eccezionale!!!

@TroppoBarba: giusto!! Le biblioteche! diverse hanno i miei libri 🙂 è bello quando un libro è in biblioteca, perché arriverà a tanti anche quando sarà uscito dalle librerie 🙂

@Chiaragallo: ciao Chiara, di sicuro ci sarà occasione! 🙂 Magari qualche incontro a Bologna sarà galeotto 😉

@Alda: om shanti om carissima. Le tue parole serviranno a tanti, ne sono certa!

@Franco: la formula magica è: farlo. Poi ci sono ben 12 intervistati veri che danno le loro 12 personali formule… e poi resta sempre abracadabra no? 😉

@Stefano: grazie! Complimenti detto da te mi fa diventare più alta di un bel metro! 😀

@Mammafelice: e se ti vogliono dare in cambio l’ultimo best seller di Vespa? eh? resisterai? 😀

@Francesca: grazie 🙂 Un abbraccio, io ho 3 anni.

@Barbara: grazie cara 🙂 Detto da te è molto lusinghiero!

@mascia: o si noleggia in biblioteca 🙂 niente api però, siamo vegan 😉

@silvia: e vedo che siam messe bene tutte e due…LOL! Proprio due riccone, non c’è che dire!!! 😀 Ma è tanto bello così 😉

@ Eleonora: grazieeee 🙂 Fammi sapere poi come lo trovi… parere esperto il tuo! 🙂

@elena: non vedi l’ora di…? Darmelo sulla zucca? 😀

@ikka: grazie 🙂 Fammi sapere come lo trovi, pro e contro! 🙂

@Yari: dello zucchero non lo sapevi perché hai bigiato il corso di orto sul balcone! 😀 Si fa con la stevia per esempio! Il capitolo sui formaggi vaccini.. no, devo dire che nessuno mi ha obbligato e anzi, a parte un paio di tagli per ragioni di numero di pagine, nonché la passata drammatica al correttore ortografico di word, non ci sono altri interventi dell’editore 😉 Ho voluto essere oggettiva. Io sono vegan, ma il libro è per tutti, molti di quelli che fanno questo percorso sono onnivori o vegetariani. E noi sappiamo bene che la maggior parte passa da vegetariano per arrivare a vegan… quindi… perché no. Però ho rifiutato di scrivere un altro libro sull’autoproduzione con un altro editore perché era tassativo sull’allevamento e la macellazione, quello sì. Ma qui c’è un capitoletto sul fare il formaggio di latte animale in casa e subito dopo quello del formaggio vegetale, assai più semplice e davvero ‘da zero’… metti che cosa tira cosa e il novello autoproduttore prende la strada giusta… 😉

Reply
Marcello Ottobre 29, 2010 - 7:00 pm

Complimenti, Grazia!

M.

Reply
Silvia Ottobre 31, 2010 - 3:53 pm

Ciao, non so se ti ricordi di me, sono piperita 🙂
silenziosamente ti leggo spessissimo!

volevo dirti che questa mattina ho ordinato il libro in libreria (si, al mio paesotto i negozi sono aperti la domenica, perchè c’è mercato, eh eh).
non vedo l’ora di leggerlo e… complimenti per questo nuovo lavoro!
un abbraccio!

Reply
Massimo Novembre 5, 2010 - 12:54 am

Anzitutto grazie per voler condividere le tue esperienze e dare consigli anche pratici per un auspicabile “buen vivir”.
Tuttavia ho alcuni dubbi che vorrei sottoporre alla tua attenzione. Ho il dubbio che una pubblicazione inserita nel sistema di mercato non contribuisca alla costruzione di una società della decrescita ma, al contrario, favorisca l’incremento del pil. In una logica del dono un manuale in formato liberamente accessibile in internet sarebbe molto più coerente.
Ho anche il dubbio che alcuni lettori, presi dall’entusiasmo e messi in pratica alcuni consigli, cadano vittime del cosiddetto effetto rebound: dato il comportamento virtuoso in alcune pratiche si tende a concedersi delle soddisfazioni (es. viaggi, acquisti di prodotti eco-tecnologici ecc.) che vanno sempre nella direzione della crescita, anche se ammantata di verde.
Tutti questi argomenti dubitativi derivano dalla lettura di alcuni testi di Ellul, Latousche, Bauman. Mi interessa capire se chi, come te, ha già fatto molti passi in questo percorso, ha una visione più ampia e più chiara della mia.

Reply
matteo Novembre 6, 2010 - 8:56 am

Che strano, Massimo: di solito la gente chiede qualcosa in base alla “logica del dono”. Mai una volta che, rispondendo al citofono, qualcuno m’avesse detto: “Buongiorno, siamo qui a regalarle X e Y in base alla logica del dono”.
Mi piacerebbe sapere come pagano gli affitti quelli che stan fuori dal “sistema di mercato”. Forse la casa l’hanno scaricata da internet.

Reply
Erbaviola Novembre 6, 2010 - 10:44 am

@Marcello: complimenti a te per le belle parole nell’intervista 🙂

@Silvia: ciaoooo!!! ma certo che mi ricordo!!! Caspita, ho appena visto il tuo sito, che belle cose che fai! E mi sono appena innamorata delle pantofoline!!! E’ un piacere ritrovarti… adesso mi sento una chiavica per il sacchettino malcucito che ti avevo mandato!

@Massimo: le tue osservazioni mi danno lo spunto per chiarire alcuni aspetti di quello che faccio, quindi ti rispondo in un post dedicato, altrimenti qui diventa troppo lungo. Il tempo di scriverlo 🙂

@Matteo: sì in effetti la logica del dono è spesso intesa in senso unilaterale… 🙂

Reply
I LIBRI DI CARTA, GLI EBOOK, I SITI E IL PIL DEL GRATUITO » Novembre 6, 2010 - 1:02 pm

[…] l’occasione di un messaggio di Massimo nel post precedente, per spiegare un paio di cose che forse vanno spiegate. Intanto mi scuso se non ho ancora risposto […]

Reply
Zoè Banca del tempo Novembre 6, 2010 - 8:22 pm

mooolto interessante…
compreremo e promuoveremo.
nel frattempo: dove si trova il discorso di jacopo fo?

Reply
Erbaviola Novembre 7, 2010 - 10:39 am

Come scritto nel post e in un’altra risposta sopra e nell’indice che puoi scaricare gratuitamente dal link nel post, l’intervista è contenuta nel libro 😉

Reply
Silvia Novembre 9, 2010 - 9:43 pm

a proposito del tuo commento… eh, si, ne sono cambiate di cose. prima manco cucivo. ora sono tutta orientata verso il saper fare, usare le mani, fabbricarsi ciò di cui si ha bisogno.
il tuo sacchettino l’ho conservato gelosamente 🙂
mentre il tuo libro l’ho ordinato 10 giorni fa e ancora niente. ah, i paesini!!! :))

Reply
Marta Novembre 14, 2010 - 4:22 pm

appena posso lo ordino anch’io…l’ho già aggiunto nei preferiti…

complimenti :-))

a presto
marta

Reply
mordilla Novembre 17, 2010 - 12:18 pm

Ciao Erbaviola,
ho appena finito di leggerlo…
Complimentissimi !!!!!!!!!!!!!!!!!
Fantastico, un sacco di spunti !!! Ho messo a tacere la mia macchina per il pane e ho fatto il pane manualmente…ancora con il lievito di birra, perchè non mi riesce la pasta madre (Sob…ho già provato 2 volte, ma non capisco dove sbaglio! Non è che ci sono delle immagini per poter vedere come deve crescere ecc…fino alla fase finale? Se poi si sentisse anche il PROFUMO … il mio sapeva di olive in salamoia…).
Adesso vorrei andare in vacanza in un ecovillaggio, mo’ mi organizzo…
Ho provato anche a fare il gel per piatti e lavatrice, ma il sapone di marsiglia mi si è RICOMPATTATO… Poichè nel libro dici che è indice di sapone orrido industriale, io ho usato marca ECOR (trovato al mercatino del bio): CHE MARCA DEVO USARE ??????? Vorrei troppo farmi i detersivi da me…

Grazie

p.s. A proposito, ti ho scritto anche su “CHI SONO”, ma non mi hai risposto ancora…SIG! Ho cambiato indirizzo mail, è per questo? Il nuovo te lo scrivo qui o in altro posto?

Ciao
Mordilla

Reply
Francesca Novembre 22, 2010 - 11:17 pm

Ho ordinato il libro circa 10 giorni fa ma non arriva… Sono così ansiosa di cominciare a leggerlo. Proprio in questi giorni sto trattando l’acquisto di una vecchia casa in collina-montagna dove andare a vivere e cambiare stile di vita. La lettura del tuo libro mi darà senz’altro tantissimi spunti e mi sarà di sicuro aiuto.
ma quando arriva????
Un abbraccio
Francesca

Reply
Francesca Novembre 25, 2010 - 10:25 am

Sono andata ieri pomeriggio in libreria ma il libro non l’avevano ancora… Non solo: hanno disdetto la prenotrazione e mi hanno restituito la cauzione perchè si sono resi conto che non avevano la possibilità di farlo arrivare. Ma come è possibile una cosa del genere? Eppure non era una piccola libreria: era una del gruppo Giunti-Demetra!!!
Adesso ho bisogno di un consiglio: dove è meglio andare per trovarlo o per ordinarlo (che non sia su internet)?
Sono molto ansiosa di leggerlo e vorrei un aiuto!
Grazie fin da subito
Francesca

Reply
F Novembre 30, 2010 - 4:47 pm

E’ disponibile in PDF? Adesso che ho comprato l’e-book, fatemi risparmiare la carta…

Reply
Erbaviola Dicembre 4, 2010 - 12:21 pm

@Silvia: temo che non siano i paesini… contro tutte le previsioni, stanno rifacendo al volo una ristampa perché è esaurito :-/ Stai a vedere che interessa l’argomento… (è ironico, chiaramente, ma io non faccio l’editore italiano purtroppo).

@Francesca: è piuttosto ovvio visto che la Giunti-Demetra è una libreria mono-marca. Non so nemmeno perché abbiano preso la caparra per ordinare un libro che con ogni evidenza loro non possono ordinare visto che non fa parte della loro manualistica di massa 😉 Il mio consiglio è che se proprio devi usare una libreria di un grande gruppo, ti rivolgi a quelle che vendono tutto: Feltrinelli, Hoepli, Messaggerie ecc. Altrimenti una libreria qualsiasi, persino le cartolibrerie dei paesi. Ma il gruppo Giunti-Demetra, proprio no… va bene al massimo per fare l’angolo libri nei centri commerciali 😉

@F: per i pdf ecc. ho già dato una dettagliata risposta qui: https://www.erbaviola.com/2010/11/06/i-libri-di-carta-gli-ebook-i-siti-e-il-pil-del-gratuito.htm 🙂 La carta di questo libro è certificata FSC, forse è anche il caso di usarla visto che non tutti si possono permettere centinaia di euro di ebook reader per leggere un libro. Se invece la questione è il ‘risparmiare’, ti segnalo le biblioteche … danno i libri in prestito gratis 🙂

Reply
Erbaviola Dicembre 7, 2010 - 5:00 pm

Segnalo la discussione con Marco Fioretti sul suo sito. Un buon esempio di critica costruttiva 🙂
http://stop.zona-m.net/it/2010/11/e-facile-o-no-scappare-dalla-citta-per-vivere-in-campagna-risponde-lautrice/

Reply
Erbaviola Dicembre 7, 2010 - 6:02 pm

ALCUNE RECENSIONI DI QUESTO LIBRO:

Il Consapevole, rivista bimestrale Arianna Editrice, gruppo Macro

Promiseland
http://www.promiseland.it/2010/11/22/scappo-dalla-citta/

Jacopo Fo
http://www.jacopofo.com/libri-grazia-cacciola-scappo-dalla-citta-manuale-downshifting-autoproduzione-decrescita

Reply
cristinab Dicembre 13, 2010 - 11:50 am

Cara Grazia, volevo dirti che il tuo libro va a ruba! Alla Feltrinelli di Milano era finito, l’ho ordinato alla IBS e ci sono 2 settimane di attesa, sono contenta per te.

L’unico appunto che mi sento di fare è quella parola in inglese in copertina. Quando l’ho chiesto alla commessa della Feltrinelli mi ha detto :”Downshifting?” e io “Ehhh?” e lei “Si’ è quello”.
Basta con questi inglesamenti, non sono le gambe a rovinare la copertina ma quella parola e per di piu’ evidenziata. Non ho voluto guardarne il significato, credo sia “decrescita”, ma non c’è già scritto?
Con Stima, Cristina.

Reply
Erbaviola Dicembre 13, 2010 - 1:45 pm

Ciao Cristina, mi dicevano proprio stamattina che è esaurito anche su ibs, quindi se lo acquisti ti mettono in prenotazione. Mi dicono che online è ancora disponibile senza attesa su Macrolibrarsi.it, Hoepli.it, libreriauniversitaria.it e commercioetico.it (qui http://www.commercioetico.it )

Per la parola downshifting: a me non piacciono in genere gli anglicismi e gli americanismi ma la traduzione di downshifting in italiano non esiste. O, meglio, si può azzardare una traduzione con “semplicità volontaria” ma è un’espressione che, nella nostra lingua, suona vuota e non evoca nulla se non qualche ricordo francescano. Il downshifting è concettualmente ben diverso dalla decrescita, inoltre. Il primo è un fenomeno di costume ed è particolarmente legato alla gestione dell’incidenza del lavoro nella vita, mentre la decrescita è un movimento economico e filosofico che ha intenti di riforma sociale, economica, ecologista in chiave anti-capitalista e anti-globalizzatrice. Per riassumere (poi nel libro lo trovi spiegato molto meglio) una persona che sceglie il part-time per dedicarsi ai figli o alla danza, ridimensionando di conseguenza anche entrate e consumi, sta facendo downshifting. Una persona che si dissocia da logiche di sfruttamento del lavoro per sé e per gli altri, riduce i consumi in chiave ecologica, si preoccupa del suo impatto sull’ambiente in ogni cosa che fa e cerca di autoprodurre tutto quello che può, sta decrescendo. Il downshifting insegna sostanzialmente a lavorare meno e vivere meglio, la decrescita invece è basata su principi ecologici, più in generale biologici, in contrapposizione con quelli che regolano i sistemi vincolati alla crescita economica e che nasce dalla bioeconomia di Georgescu-Roegen. Il fine della decrescita è far passare l’idea, estranea agli attuali sistemi economici e sociali, che le risorse naturali sono limitate e quindi non si può immaginare un sistema votato ad una crescita infinita come invece stiamo facendo. E’ essenzialmente anche un movimento politico.
Per molti il downshifting è il passo iniziale, per molti versi già duro. Ma è cosa ben diversa dalla decrescita comunque 🙂 Sull’evidenziazione in rosso, purtroppo non è una scelta mia, tra l’altro il rosso sul giallo-verde non è molto gradito ai daltonici. Ma vuol dire che ci sono margini di miglioramento 🙂
Non capisco invece la commessa della Feltrinelli, e sì che ormai li prendono tutti laureati… il titolo del libro è “Scappo dalla città“, non ne esistono altri con lo stesso titolo quindi è già identificabile così… non vedo per quale motivo identifica un libro con LA QUARTA PAROLA DEL SOTTOTITOLO … LOL! 😀 E’ come cercare “Mediatico” di Eco quando il titolo è “A passo di gambero. Guerre calde e populismo mediatico“. Una volta, quando alla Feltrinelli c’erano i magazzinieri con la terza media e le commesse con il diploma magistrale, si distingueva tra un titolo e un sottotitolo … D’altra parte alla Feltrinelli di Bologna l’hanno piazzato nella sezione ‘Management‘, il che la dice molto lunga sulla testa di chi riempie oggi gli scaffali 😉

Reply
cristinab Dicembre 13, 2010 - 9:40 pm

Si’, a Milano invece l’hanno piazzato nel settore “Economia”. Speriamo che leggendo il libro mi venga qualche neologismo italico per sostituire la parola sopra descritta. : ) Ciao e grazie!

Reply
Erbaviola Dicembre 14, 2010 - 11:47 am

@cristinab: ahaha beh, dai, economia ha già più senso visto che parla di decrescita! Feltrinelli di Milano vince su Bologna! Se poi trovi il lemma corretto per la traduzione, ti ringrazio infinitamente! 😀

Reply
Mammafelice Dicembre 18, 2010 - 10:39 pm

Mi ha colpito. Non posso dire di comprendere la radicalità di alcune tue scelte di vita, non nel senso che non le condivido, ma nel senso che ancora mi sento impreparata e inesperta. Ma ho capito una cosa, tre anni fa: volevo vivere, volevo tempo, volevo essere felice.
E ho capito che ero tra quei privilegiati che possono rinunciare all’ufficio e riprendersi in mano una vita più dignitosa, un lavoro autonomo, uno stile di vita in cui il lavoro sia una passione di vita, e non la vita stessa.
Io e mio marito Nestore lavoriamo in casa, adesso: il blog è diventato il nostro mestiere. Consumiamo meno, abbiamo avviato un processo di cambiamento molto profondo, e ancora molto imperfetto, ma abbiamo le idee chiare.
Compro questo libro. Lo compro perchè l’obiettivo del prossimo anno è cambiare casa, andare in campagna, trovare un posto che possa aiutare noi e nostra figlia a respirare, a vivere la natura, a sentirci liberi, anche senza diventare cavernicoli. Per ora ti ringrazio per averlo scritto, e per la fatica che ti è costato.
Lo leggerò in un’ottica di cambiamento, di evoluzione: sono ben lontana da una vita sostenibile, ma ogni giorno mi ci avvicino sempre di più.
Barbara.

Reply
Erbaviola Dicembre 19, 2010 - 12:26 pm

ciao Mammafelice… Barbara, giusto? 🙂 Che bel progetto! Un abbraccio beneaugurale per tutto, sicuramente con questa grinta ci riuscirete! 😀

Reply
diana Dicembre 21, 2010 - 12:00 pm

arrivato!
finalmente da ieri pomeriggio sono la felice custode del libro.
anche la stagione aiuta, perche’ l’inverno e’ perfetto per fare progetti, oltre a sperimentare le autoproduzioni casalinghe.

Reply
The woman in the mirror Dicembre 27, 2010 - 3:40 pm

Carissima,
l’ho letto tutto d’un fiato, l’ho regalato a mia cognata e ora ne ho ordinata un’altra copia per un’amica che dice sempre… “così non posso vivere” 🙂

Reply
Fairy Seasons Change’s Teller | OOAK Celidonia Dicembre 29, 2010 - 11:02 am

[…] la città per stili di vita più sostenibili è argomento del nuovo libro, della stessa autrice, pubblicato da poco. Intanto leggo, e la stessa voce degli orti canta […]

Reply
Francesca Gennaio 5, 2011 - 8:23 pm

Finalmente preso… letto… amato…
Sono contenta di averlo letto prima della mia avventura verso la campagna perchè, benchè non sia una che pensa che in campagna sia tutto rose e fiori e idilliache giornate tra farfalle e danze leggiadre, ci sono comunque consigli utilissimi. Il capitolo che penso mi sarà più utile è quello sull’autoproduzione. Mi vorrei cimentare nella produzione di seitan e formaggio… oltre a pane, pizza e pasta che già faccio in abbondanza!!! Vorrei arrivare a produrre tutto il producibile quindi il tuo libro mi sarà assai utile. Un’altra cosa che farò nei prossimi giorni è la produzione di detersivo per lavatrice e lavastoviglie. Se avrò dei problemi nella produzione, so a chi rivolgermi!!!
Ci siamo, ieri ho firmato il preliminare di vendita della casa in città… Non ho ancora trovato la casa in campagna ma penso che per il momento andremo in affitto nella zona che più ci piace e poi vedremo!!!
A presto e… buon anno nuovo!!!
Francesca

Reply
Harlock Gennaio 19, 2011 - 12:14 am

[…] Scappo dalla città, il manuale di decrescita di erbaviola, è un inno alla vita, all’autoproduzione e alla ricerca della libertà. […]

Reply
NaturAoDistruzione Febbraio 6, 2011 - 9:05 pm

io avrei preferito niente pantaloncini in copertinia, al diavolo i malati di mancanza di rispetto del proprio corpo

Reply
Erbaviola Febbraio 9, 2011 - 6:55 pm

@diana: bene, ma ormai ci siamo sentite via email e a breve ne parleremo dal vero 😉

@NaturAoDistruzione: direi più distruzione 🙂 Il rispetto per il proprio corpo è coprirlo? Se mi avvisavi di questa tua preferenza, facevamo fare una copertina apposta per te con il burqa fino ai piedi…In ogni caso, un commento anonimo con email falsa ti qualifica già a sufficienza. Ti auguro di trovare un equilibrio migliore con te stesso e con gli altri. Più natura e meno distruzione magari 😉

Reply
Rino Settembre 10, 2012 - 5:55 pm

Semplicemente GRAZIE!
mi hai salvato l’estate..e forse anche l’autunno..si perchè mi hai aperto il mondo e pure la mente! Covavo nel cervello una miriade di cose , idee , pensieri …molti dei quali malsani ..ma che solo grazie al tuo libro ho rimesso in ordine in modo da riuscire ad affrontare con coraggio e convinzione maggiori la mia piccola decrescita!
grazie davvero … credo proprio che prenderò presto anche l’orto sul balcone!

Reply
Autoproduzione | Shekkaballah's Suggestions Maggio 8, 2013 - 10:17 am

[…] quando ho letto lo stupendo libro di Grazia Cacciola  che ha chiamato “Scappo dalla città. Manuale pratico di downshifting, decrescita, autoproduzione.” , in me […]

Reply
Detersivi ecologici fatti in casa, ricette semplici ed economiche - M'informo Novembre 13, 2013 - 3:01 pm

[…] un solo prodotto per diversi scopi,  sono alcune di quelle riportate da Grazia Cacciola in Scappo dalla città, Manuale pratico di downshifting, decrescita, autoproduzione, una lettura che consiglio non soltanto a chi ha deciso di mollare tutto per trasferirsi in […]

Reply
UN MERCATINO ARTIGIANO VERO E ORIGINALE A BOLOGNA » Erbaviola.com - Grazia Cacciola Dicembre 17, 2013 - 6:18 pm

[…] ragazzi dell’ecovillaggio di Torre Campanara, di cui avevo già parlato in Scappo dalla città. Ditemi che non è una meraviglia questo banco, è tutto artigianato fatto da loro. I prezzi sono […]

Reply
Scappo dalla città di Grazia Cacciola – segnalazione | V(ale)ntinamente Gennaio 30, 2014 - 2:25 pm

[…] già un annetto abbondante che volevo leggere questo manuale, e ora che ce l’ho, e ne ho letto buona parte, vorrei girarlo a voi. Come al solito, […]

Reply

Lascia un commento