La lezione di Fukuoka è anche “soltanto vivere, qui e ora.”

da Grazia Cacciola
farfalla macaone su lavanda

Qualunque cosa la gente mangi per vivere, qualunque cosa la gente creda di dover mangiare per vivere, è solo una cosa pensata. Il mondo che c’è è tale che se la gente mettesse da parte la propria volontà umana e invece si lasciasse guidare dalla natura non ci sarebbe nessuna ragione per aver paura di morire di fame.

Soltanto vivere, qui e ora: questa è la vera base della vita umana. Quando un’ingenua conoscenza scientifica diventa il fondamento dell’esistenza, la gente si mette a vivere come se dipendesse solo dagli amidi, dai grassi e dalle proteine, e le piante dall’azoto, dal fosforo e dal potassio. E gli scienziati, quanto più profondamente indagano la natura, quanto più lontano ricercano, alla fine arrivano solo a rendersi conto come sia perfetta e misteriosa in realtà. Credere che con la ricerca e l’invenzione l’umanità possa creare qualcosa di meglio della natura è un’illusione.

Masanobu Fukuoka, La rivoluzione del filo di paglia, 1975

Così ho chiuso il libro, frullato un po’ di frutta di stagione e sono uscita a vedere cosa facevano le nuvole e le luci sui colori autunnali. Ho incontrato piccole radure illuminate dall’ultimo sole  di un pomeriggio già autunnale, cavalli allo stato brado, campanule delicate, more selvatiche un po’ asprigne per merenda, caprette, funghi, fate e gnomi, luci, luci, luci e nuvole che verso casa hanno creato un tramonto magico. E qualche spunto divertente da un percorso ammazza-ciclisti.

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20 Commenti

Celidonia Ottobre 7, 2010 - 4:35 pm

Meraviglia, meraviglia, meraviglia! <3
"…Nella Campanula Fatata/ Troverò nascosta la stilla incantata!" Cantava Puck 🙂

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Serena Ottobre 7, 2010 - 5:26 pm

Meravigliosi i cavalli selvatici e anche tutto il resto. 😉 Che senso di pace che mi hai regalato…

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Erbaviola Ottobre 7, 2010 - 6:52 pm

@Celidonia: ti ho proprio pensata! 😉

@Serena: se passate di qui prossimamente, facciamo ancora in tempo a farci un giro, è nei paraggi, più vicino ancora del laghetto!

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chiaragallo77 Ottobre 8, 2010 - 8:15 am

Che posto incantevole!!!!!!

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mascia Ottobre 8, 2010 - 11:56 am

bello ci starebbero bene anche le api…

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mammafelice Ottobre 8, 2010 - 3:15 pm

Ah, che belle foto!
Quelle parole (di Fukuoka, la rivoluzione del filo di paglia l’ho anche regalato a destra e a manca, perchè pare un libro di filosofia, un romanzo, un giallo, una bibbia, una storia d’amore, mah, son confusa: m’è piaciuto assai!) dovrei tatuarmele sulla fronte e vedermele allo specchio quando mi alzo la mattina e mi accingo a studiare dati estrapolati per confutare o confermare ipotesi o crociate.
Ma anche solo averle lette qui, sentendo in bocca il profumo di quel frullato, mi ridà un po’ di equilibrio, thanks 🙂

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MissVanilla Ottobre 9, 2010 - 10:27 am

meravigliose queste parole di Fukuoka, le sento completamente mie….e che belle le tue foto!

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Francesca Ottobre 9, 2010 - 11:50 pm

Ciao Erbaviola,
sono molto felice di avere trovato il tuo blog.
In questi giorni, insieme a mio marito, sto cercando una casa in campagna, il più possibile isolata e in mezzo al verde, con un bel po’ di terreno per fare un orto biologico.
Questo è un sogno che accarezziamo da molto tempo, ma ultimamente si è fatto pressante e, direi, addirittura vitale. Mio marito ha una malattia, chiamata Sensibilità Chimica Multipla, che lo rende altamente intollerante a tutte le sostanze chimiche. Inoltre abbiamo osservato che lo smog gli da molto fastidio e sospettiamo sia anche altamente sensibile ai campi elettromagnetici. Viviamo in una città, quindi ti lascio immaginare come possa stare.
Trovare il tuo blog, cercando notizie sugli orti biologici, è stata una vera scoperta e direi un dono.
Non so praticamente niente di come si coltiva un orto, anche se l’avevo da ragazzina, ma ci pensavano i miei!!! Adesso ho qualche vaso nel mio giardinetto, ma tengo solo qualche pianta aromatica.
Penso proprio che mi sarai di grandissimo aiuto.
Un abbraccio
Francesca
P.S. Ti invito a leggere il mio blog, anche se da qualche settimana è chiuso… così, per conoscermi meglio!!!

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Sara Ottobre 10, 2010 - 11:08 pm

Bellissimo, tutto.

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elena Ottobre 12, 2010 - 12:20 pm

oh ma che bello! grazie per la passeggiata rilassante e rigenerante!

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Anna&Ipa Ottobre 13, 2010 - 10:05 am

Cara Grazia, i tuoi post sono sempre interessanti..ora fan arrabbiare, ora ridere a crepapelle, questo mi ha fatto commuovere. Sui precedenti, beh..avrei da scriverti parecchio. Ti ho contattata un paio di volte via mail ma temo non ti siano giunte. Posso immaginare quanto tu sia impegnata, se ti riesce di metterti in contatto con me ti ringrazio di cuore. Anna

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Nadir Ottobre 13, 2010 - 3:03 pm

Stupende le foto, grazie della passeggiata 🙂

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Yari Ottobre 14, 2010 - 10:57 am

Grazie della passeggiata, mi hai fatto ricordare tanti bei posti! Bellissimo il puledro addormentato!

Reply
Barbara Ottobre 22, 2010 - 11:15 am

Ciao Grazia,
è ormai da molto che ti leggo, ma adesso è arrivato il momento di ringraziarti pubblicamente non solo per le bellissime foto che posti, ma soprattutto per la stupenda serata che hai contribuito a regalarmi ieri sera, cone le pagine del tuo libro sui germogli… avrei un mare di domande, ma per ora inizio a sperimentare.

Grazie davvero

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kia Ottobre 23, 2010 - 11:07 am

Che bella la tua passeggiata, che bello il tuo racconto fugace e che splendidi luoghi…quanto vorrei potermi affacciare alla finestra e vedere anch’io quel che vedi tu!meraviglioso…^-^

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Bibi Ottobre 23, 2010 - 3:35 pm

…..quel frullatone mi ha fatto venire davvero l’acquolina …i ribes poi li amo ^^

Che bellissimo posto, per vivere <3
B.

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Erbaviola Ottobre 23, 2010 - 7:32 pm

Ciao ragazzuoli bellissimi 😀 Scusate se rispondo solo ora, ero un po’ sull’incasinato ma ci sono 🙂 (purtroppo per voi). Rispondo alle mail e commenti a brevissimo, buona serata!

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Akentos Ottobre 24, 2010 - 2:58 pm

Ciao Erbaviola,
mio marito quest’anno ha seguito un corso sul fotovoltaico ad Alcatraz, mi ha raccontato grandi cose, del luogo, di Jacopo e del loro cibo.
Complimenti per il tuo blog, grazie
Akentos

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caterina Novembre 4, 2010 - 9:02 am

ciao..
bello e molto interessante il tuo blog!!..e molto tosta tu! 🙂
in questo momento mi piacerebbe sapere il nome della pianta che hai fotografata e postata col titolo ‘fate e dintorni’ e ‘case per le fate’; e magari sapere anche se questi che, scusami tanto ma non so se sono i fiori o le bacche (perdona l’ignoranza), sono commestibili o utilizzabili in qualche modo.
La trovo anche dalle mie parti (provincia di Verona),mi piace e mi incuriosisce..mi ha sempre dato un senso di magia…
grazie, Caterina

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caterina Novembre 7, 2010 - 10:15 am

euonymus – evonimo – fusaggine
detto anche ‘berretta da prete’…personalmente preferisco cappuccio delle fate 🙂
pianta tossica nelle foglie, corteccia e frutti; con forte azione purgativa ed emetica.

ero troppo curiosa così ho provato da sola spulciando in internet! su immagini ho digitato piante selvatiche e ho avuto la fortuna di veder comparire questa tra le prime, con tanto di nome!!!

sono troppo contenta…si può classificare autoproduzione anche questa?? :)))))
ciao ciao

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