
La protagonista del Gossip n.2 con il suo orto del primo anno
Tu sei un giovane ricercatore con un contratto tutto sui generis perché con il contratto regolare ci hanno dovuto far entrare la solita raccomandata (1). Allora con questo contratto ti assegnano di tutto, mancano solo la pulizia bagni e il lavaggio vetri. Una di queste cose è un seminario facoltativo sul web design con i rudimenti dei linguaggi per il web. Facoltativo, quindi speri che non si iscriva nessuno perché hai altre quattromila cose da fare, sempre aggratis chiaramente. Ma i seminari la mezza nobile raccomandata (2) non li può fare, avendo competenza zero, quindi ti toccano pure quelli. Speriamo che non si iscriva nessuno, visto che è facoltativo. Invece si iscrivono e ti tocca replicarlo tre volte in un anno. In una di queste volte capita anche la spacca maròni, quella che non si vuole addormentare manco per l’anima, che non invia sms sottobanco e non si controlla nemmeno le ciglia nello specchietto dell’astuccio. Non è neanche capace di fare quella bella espressioncina attonita quando dico “Una soluzione intermedia fra compilazione e interpretazione è stata adottata nei due casi del linguaggio Java e dei linguaggi Visual Basic e .NET di Microsoft con il P-code.”.
Sta attenta, mannaggia. L’ho capito subito che era una spaccapalle di dimensioni notevoli. E infatti comincia. E perché questo e perché quell’altro. E perché così e perché colà. Io ci provo: “Una soluzione intermedia fra compilazione e interpretazione è stata adottata nei due casi del linguaggio Java e dei linguaggi Visual Basic e .NET di Microsoft con il P-code.” (Dai, dormi!). Niente. Basta questo a farle chiedere la differenza tra compilazione e interpretazione, cos’è Java, come funziona, perché non facciamo anche qualcosa di Visual Basic e si ferma solo quando le dico che a me la roba della Microsoft fa ribrezzo. Non c’è niente da fare, questa non la addormenti nemmeno con il Lingo per Director. Lei e la combriccola rompono talmente le scatole che comincia a piacermi il corso. Ste signorine sono così in gamba che non ancora laureate le si chiama a fare da tutor nel master, corso post-laurea. Sono più brave di quelli che arrivano da mezza Italia a fare questi nuovi master. Ma sì, alla fine con la spaccamaròni e compagnia si fanno anche quattro chiacchiere e si esce a bere qualcosa. Simpatica, và.
Poi levi le tende dall’università e dai per scontato che non ne sentirai più parlare. Invece ogni tanto qualcuno si rifà vivo. Ero nel corso di qui, ero nel corso di là, ti ricordi di me? Qualcosa hai lasciato, quindi, qualcosa l’hai trasmesso e ti senti quasi soddisfatta. Non è stato tempo perso, và.
Ma non sai ancora che disastro hai fatto. Non lo sai finché non si rifà sentire la Regina delle Spaccamaròni. Lei non ti scrive come gli altri “Ciao, ti ricordi di me?”. Nemmeno “Buongiorno, si ricorda di me?” (sì ci sono dei matti che mi scrivono su erbaviola dandomi del lei…) No, è tutto troppo banale per lei.
Lei ti riscrive tutta la tua vita lavorativa in tre frasi, con commenti positivi e negativi su quello che hai fatto, te li motiva tutti e poi ti scrive tutta la sua vita… praticamente l’anamnesi e i grafici dell’andamento vitale tuo e suo negli ultimi anni. E ha anche un sito. E decresce. E lavora da casa. E fa una roba fighissima di game design per cui dice le sarebbero servite le mie lezioni, lavoro con cui si guadagna niente più una fava, c’ha il frigo artisticamente vuoto, ma tiene duro, quindi è una vera artista, mica come te sporca capitalista che sei andata a lavorare per tizio caio e sempronio che non erano affatto dei duri e puri. Tu, immonda creatrice di servizi a pagamento per il mobile! Lei, la pura, com’eri tu eoni fa. (3)
Chiaramente essendo sempre stata esente dalla questione “io sono il tuo prof, non avrai altro dio all’infuori di me, baciami gli alluci”, la cosa mi ha divertita oltremodo e le ho risposto nel modo più saccente e antipatico possibile concludendo però che “se continuerai a fare solo quello che ti piace veramente, prima o poi questo qualcosa ti riempirà anche il frigo”. Giuro che le ho dato una risposta delle mie, una mail antipatica che avrebbe zittito chiunque. Ma la Spaccamaròni è di tutt’altra pasta. Ribatte. Perepé perepé perepé.
Niente, rassegnati, non te ne libererai mai. Ma d’altra parte è una delle pochissime donne italiane che capisce l’ironia e guarda Lost (non nel senso che accende il televisore, ma nel senso che lo vede davvero, livelli, sottolivelli, interpretazioni e riferimenti). Non puoi mica spararle, è un’esemplare raro. Teniamocela.
E è diventata veg-qualcosa. Mica che tu pensassi di essere da sola.
E fa pure l’orto. tié.
E ti ha pure trovata su facebook, ora son cavoli tuoi.
Beh, che devo fare? Me la tengo. Quanto mi piacerebbe averne trovati di più di questi spaccamaròni! Ci son delle soddisfazioni alla fine nel non essere una raccomandata mezza nobile e mezza ignobile 😉
Ah e già che ci sono… buon compleanno spaccamaròni! (sì lo so, sono in ritardo, era per mantenere vivo il ricordo! nessuno osi dire che comincio puntuale…)
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(1) con tanto di scenetta teatrale del concorso vero
(2) Gilberto Govi, grande genio teatrale del primo novecento, diceva di chi vantava qualche antenato nobile: “è mezzo nobile… e mezzo ignobile.” Meglio brillare di luce propria prima che per riflessi per cui non si ha nessun merito.
(3) Se vi chiedete che lavoro faccia, penso che se lo chieda anche lei. Secondo me, fa le applicazioni del Nintendo DS per le fan dei Sonohra. O le intercalazioni per gli esercizi di yoga demenziale della Wii Fit. Però, il perché questo sia etico sfugge alle masse. (Se vedrete comparire una risposta di 6 km a pagina sul perché e il percome e l’etica del web e le fave nei frigo vuoti, è lei che finge di non aver colto l’ironia. Va sempre così tra noi. Ma se andate sul suo sito, si legge della robina molto migliore).
In stile accademico, ho scritto con le note a pié di pagina e ci metto anche la nota alle note. [NdR]
23 Commenti
E c’ha pure un orto più ordinato di tutti i miei armadi!!!
Un orto cosi` e` sempre stato il mio sogno. Ma poi quando crescono le erbacce e le insalate decidono che e` meglio spuntare nel vialetto, non ho il cuore per riportare l’ordine. Brava Valentina. 🙂
@Alchemilla: è pignola la ragazza… 😉
@TroppoBarba: ma infatti mi sembra ora di introdurla alla permacultura e devastare tutto quell’ordine da orto del Leroy Merlin 😀 Dai una mano?
Uei! Non ci posso credere, un post tutto dedicato a me!
Che dire, sono lusingata (ebbene sì, anche dal ripetuto “spaccamaroni”, sono un po’ masochista, in fondo).
Ma parliamo di cose serie: l’orto! Io VIGGIURO che non sono una persona poi così ordinata, anzi. Tuttavia, quell’orto lì ha fatto praticamente tutto da solo. Era la prima volta in assoluto che mi cimentavo: mi ha aiutato il mio compagno, arando con me il terreno, poi un po’ le mie sorelle, a togliere le erbacce e ad annaffiare (anche quando io ero in viaggio, ad esempio) e tutti indiscriminatamente mi hanno aiutato a… MANGIARE!
I teli li ho messi non tanto per togliere le erbacce, quanto perché avevo fatto la prova solo con un pezzetto e lì il terreno rimaneva sempre più umido e le piante erano più rigogliose… Allora ho piano piano “espanso”…
Non ho nemmeno usato diserbanti, antiparassitari, una ceppa proprio. Come di dice? La fortuna del principiante!
Beh, che altro dire? Grazie Erba per questo bell’Amarcord, meno male che poi le cose cambiano e che si torna all’essenziale (tipo l’orto ^_^).
Un abbraccione (condito da un fiore di zucca gigante).
Comunque, bisogna diffondere questa cosa il più possibile: è FA-CI-LE! Se ci sono riuscita io, pasticciona come sono, ci possono riuscire veramente tutti!
I progetti per l’anno prossimo sono: ampliare lo spazio dell’orto, “rosicchiando” al prato della mia famiglia (abitiamo in due case che condividono il giardino) per piantare più cose diverse ^_^
sarà pure una spaccamaroni, ma mi sà che ti stà simpatica 😀
mi viene da piangere : io cerco di applicare le regole della permacultura e i principi fondanti di vita di nicola dell’orto di carta (in primis la pigrizia) ma in questo momento ho soprattutto delle zucche-trifidi, e sono ancora alla parte verde, lianosa e strisciante.
provate a seguire quello che dice Bill Mollison sul prezzemolo e i pomodori : NON FUNZIONA ! i pomodori soffocano il prezzemolo (invece prezzemolo e melanzane e’ l’inverso: il prezzemolo soffoca le melanzane)
e anche i suoi deliri (B.M.) sulla siepina di topinambour : ho anche i topinambour-trifidi che nel secondo anno, dopo che credevo di averli estirpati tutti, mi stanno soffocando i peperoni, le viti e anche un piccolo melograno !
comunque, vabbe’, vorra’ dire che devo dedicare piu’ tempo alle erbacce
se qualcuno sta dalle parti di torino e a ottobre/novembre vuole dei topinambour, sa dove andare 😉
@diana: cosa sono mai “i principi fondanti di vita di nicola dell’orto di carta”? Mi sembra una frase uscita da un programma di satira, tipo “Pdorr, figlio di Kmer” 🙂
Non so cosa Bill Mollison dica sul prezzemolo e i pomodori, anzi nemmeno so chi sia, ma osservando gli spettacolari orti fatti da tante gagliarde attempate signore del mio paesino noto che i pomodori sono piantati qui e il prezzemolo là, ed entrambi prosperano alla grande: io mi fido più di loro che oltretutto coltivano con successo da decenni 😉
Si può mai pubblicare la foto di un’allieva con il suo orto, senza aver mostrato a tutti i propri fans le proprie foto??? 🙂
robxyz: con i concimi, le anziane signore riescono a far crescere anche i piselli…
Oddio sono invidiosissima…è perfetto!
Qui la faccenda puzza. L’orto e` in perfette condizioni, eppure Valentina giura di non essere ordinata. Vogliamo le prove. Nel frattempo se mi capita di passare di li`, ho sempre qualche seme in tasca che magari potrebbe cadere casualmente…
Azz..mi sento una vera iggnnorante quando leggo di voi…una piccola formichina inutile! Erba, il tuo blog è divertentissimo, il sito di Blue Valentine è stupendo e pure impegnativo, le risposte degli altri profonde,ironiche e piene di idee… mi fate amica lo stesso?
@BlueValentine: lo spaccamaroni è bonariamente affettuoso 😉 Resto in attesa di vedere l’orto gigante e un filosofico naturale e utile disordine con una bella varietà di spontanee!!! 😀 Comunque già così è bellissimo!
@Nadir: e certo! 🙂
@diana: sì quei principi lì li conosco tutti ma sulla fonte avrei molto da dire… la parte cittadina dei vari esperimenti sul balcone, compresa la sinergica e la permacultura sul balcone, sta nel mio libro (guardacaso sono stata la prima a parlarne e sperimentarne, non ci sono altri per ora nemmeno all’estero), mentre tutto il resto sta in “Introduzione alla permacultura” di Mollison-Slay, AAM Terranuova. Ma non li cita, come tutti si sa fin troppo bene. (il commento è volutamente acido, spero si percepisca).
In quanto ai metodi, io non sono mai stata molto pro-mollison anche se gran parte delle tecniche sono interessanti e fruttuose. Resto convinta che ognuno, in base anche al luogo in cui coltiva, al clima e all’energia personale, deva sviluppare una sua personale tecnica. La mia infine è un gioco di equilibrio tra il filo di paglia di Fukuoka, la biodinamica, la sinergica e vecchie tecniche tradizionali dei contadini italiani. Mi sbatto poco ma rende il giusto 🙂 la parola d’ordine è provare 🙂
Approfitterei volentieri dei topinambur che non ne ho più, ma sono a torino solo il 10 e l’11 per il vegfestival, poi devo ripartire di gran corsa 🙁 tu non è che passi al vegfestival? 🙂
@robxyz: non preoccuparti, soliti pseudointellettualoidi che rubacchiano un po’ qua e un po’ là proponendo poi la scoperta dell’acqua calda in corsi a pagamento. Le signore del tuo paesino hanno ragione: in Italia, soprattutto zone appenniniche e pianura, i terreni sono molto ricchi e il clima temperato sicché lo sviluppo di molte piante è più rigoglioso che nelle zone in cui operava Mollison … la TASMANIA! Ma in ogni caso il pensiero e l’operazione di Mollison è stata pionieristica e ha cambiato in gran parte (sull’onda di Fukuoka però) il modo di pensare una società ecosostenibile, oltre che i meri riferimenti alle tecniche colturali naturali 🙂 Io non butto via né Mollison né le vecchie signore 😀
@harlock: di fans a casa mia c’è solo il ventilatore ma mi vede poco anche lui da quando si sta sull’appennino 😉 Preferisco le fotografie diacroniche come i blog, piuttosto che quelle sincroniche tipo ritratto. Oppure gli incontri di persona 😉 anzi, nel prossimo post o in quello dopo c’è l’elenco di una serie di posti balordi in cui trovarmi a sproloquiare il prossimo mese 😀
@Simona: sì ora la candidiamo per l’orto dell’anno al Leroy Merlin 😀
@TroppoBarba: seh… e tu la stai anche a sentire? E’ una prima della classe, figurati se non faceva l’orto tutto ordinatino e schematico, l’unica è farle del guerrilla gardening o introdurla alla sinergica… ma mi vedo già l’impianto a goccia perfettamente allineato e i fili di paglia in file orizzontali 😀
@elena: ma qui sono benvenuti tutti! e poi siamo molto più scemi di quello che diamo a vedere, almeno io. 😀
….Ufff….ma perche, nel mio di orto, nell’ordine:
– i pomodori sono verdi ancora a settembre (quelli del mio vicino rossi come ciliege!!!!!!!!)
– i peperoni si sono suicidati prima ancora di nascere
– l’erba luuisa si sta trasformando lentamente in una rampicante!
Nooooo temo mi manchi proprio il talendo della brava Valentina!!!!!!!
@troppobarba : anche secondo me la cosa puzza, forse lei e’ disordinatissima, ma ha accanto un padre o una madre maniaci dell’ordine, quelli che seminano col righello
@erbaviola : forse passo dal vegfestival venerdi’ pomeriggio tardi, perche’ il 12 sono ad una fiera e quindi sabato mi serve per finire i preparativi, scegliere le piante, ordinare tutto, ritirare e caricare il furgone …..
i topinambour saranno pronti solo piu’ avanti, ma magari quando pubblichi il tuo prossimo calendario di donna super-impegnata in giro, troviamo un incrocio utile
@chiaragallo : anche i miei peperoni si sono suicidati, mal comune non e’ mezzo gaudio, ma sempre meglio di un calcio sui denti
in realta’ io ho un rapporto un po’ difficile con l’orto in generale, ho cominciato l’anno scorso con la famosa pacciamatura totale di cartone + compost + semi, cosi’ ho scoperto
1) che i topinambour sono MOLTO invasivi
2) che il mio compost non aveva maturato abbastanza per distruggere i semi delle infestanti
3) che i miei semini non hanno avuto uno straccio di possibilita’ contro chi di natura e’ una pianta pioniera e non facevo in tempo a estirpare le erbacce
quest’anno ho optato per piantine (non semini) e pacciamatura di paglia – meglio ma ancora tante erbacce
comunque il percorso e’ favorevole, forse vedo la luce e comincio a raccogliere qualcosa
proprio a voler essere pignoli, il colore delle scarpine non s’intona benissimo a quello dei pinocchietti…
va bhe…dai…. un po’mi hai sollevato dal mio abbattimento totale… 🙂
Un abbraccio
No, allora, i contributi di mio padre e mia madre sono stati preziosi, ma rispettivamente limitati a: regalo di motozzappina per arare la terra (papà), diserbaggio manuale random e MOLTO discontinuo + innaffiaggio quando io sono via (madre). E’ che quando ho messo le cose, avendo poco spazio, sono stata molto squadrata, però… Ad esempio, l’anno prossimo vorrei mescolare un po’ di erbe aromatiche in mezzo alle piante di pomodoro e melanzana, oppure mettere dei fiori che ho già (mi si riproducono nei vasi a velocità folle) qua e là, magari aiutano a impollinare meglio, chessò!
Comunque, quando torno vi faccio una foto dell’area spinaci, che qui non si vede. Non so bene cosa sia la permacoltura, ma se è quando le erbacce vincono e tu non riesci più a trovare quello che hai seminato… Beh allora ho degli ottimi spinaci tirati su con la permacoltura. Il tutto starà nel ritrovarli 😀
Ah, invece! A proposito di “semi che cadono per caso” nel mio orto, una cosa che mi interesserbbe imparare è ricavare i semi dalle piante che ho! Come si fa? Dove imparo? Avete qualche suggerimento?
Poi – passo 2, il più importante – sarebbe bello SCAMBIARSI i semi, no? Tipo figurine, ma con i semi…
Belin che perfezione.
Ma ogni singola fogliolina e’ schedata?
Sarebbe bellissimo Valentina, ottima idea! Io ci sto!!!
mi inserisco con una quasi-pubblicita’
io faccio parte di un’associazione che si chiama ADIPA, che ha la sede centrale a Lucca e gruppi regionali in diverse regioni : sono appassionati di piante e giardini, che organizzano gite e visite ma la sede centrale una volta l’anno manda un libretto (Index Seminum) con la lista di tutti i semi disponibili raccolti e omaggiati dai soci e da alcuni orti botanici e ogni socio ha diritto a 25 bustine di semi a scelta
ci si trova di tutto, anche piante rarissime, che germinano dopo 2 anni o non germinano affatto, c’e’ anche qualche (pochi) seme da orto
io so come si raccolgono e conservano i semi delle ornamentali ma non quelli da orto
attenzione, comunque che se avete preso semi o piantine di ibridi F1, di solito sono piante che regrediscono a uno dei genitori oppure sterili
A proposito di semi: avevo organizzato anni fa su forumetici una banca del seme bio e vegan che poi ha preso altre strade dopo la mia cacciata da quel forum (sono un anarco insurrezionalista) e se ne era riparlato lo scorso anno sul forum Orti e giardini naturali di Promiseland, moderato da me di persona personalmente. Qualcuno fa anche liberamente scambio semi.
Per dirla tutta, dopo l’esperienza del gas per l’acquisto di semi mi sono un po’ rotta di correre dietro a tutto e veder naufragare le cose perché il 90% a metà molla.
Però, siccome sono fondamentalmente ottimista, si potrebbe anche riorganizzare, magari qui, magari ognuno con la sua listarella di semi, con l’accortezza di segnalare da dove vengono, come sono stati coltivati e raccolti. mmmhhhh…
Diana, molto interessante questa segnalazione!
Ah, intanto, per la conservazione dei semi (in attesa di dettagliato post a tema), copincollo il paragrafo 2, cap. 5 di Orto sul balcone. Coltivare naturale in spazi ristretti ( https://www.erbaviola.com/come-fare-un-orto-sul-balcone/orto-sul-balcone-coltivare-naturale-in-spazi-ristretti ) la spiegazione è volutamente a prova di pollice nero ozioso 🙂
“Produrre le sementi in proprio, per utilizzarle la stagione successiva, è indubbiamente un lavoro da esperti. Tentare da subito, però, è gratis e può riservare qualche soddisfazione. Basta non partire con l’idea di produrre da subito tutte le sementi in proprio, altrimenti il risultato sarà deludente.
Anche se si coltivano gli ortaggi con tutte le cure possibili, sulla produzione del seme intervengono i fattori di impollinazione e, per quanto si possano attirare le api e gli altri insetti impollinatori, in città ce ne sono veramente poche e non arrivano al dodicesimo piano dei palazzi. I più esperti si attrezzano con pennellini e pazienza per l’impollinazione artificiale. Ma anche qui, può arrivare l’insetto di passaggio e regalarvi involontariamente un’impollinazione incrociata che manderà a rotoli tutto il vostro paziente lavoro.
Inoltre, i semi potranno produrre una nuova pianta solo una volta completata la maturazione: è necessario infatti che il seme raggiunga questo stadio sulla pianta e capire quando un frutto e i suoi semi sono completamente maturi è una questione di esperienza che si matura nel tempo. I semi si raccolgono a diversi stadi di maturazione, a seconda delle specie, quando il fiore è secco o quando il frutto è in fase di maturazione o, in altri casi, quando l’ha superata e la pianta è già secca.
La conservazione dei semi è piuttosto lunga, dai 3 ai 4 anni in media. Un seme raccolto oggi, potrà essere riseminato con successo nei prossimi 3-4 anni, in alcuni casi anche oltre.
Per conservare i semi, questi vanno liberati dagli involucri, che siano foglie o frutti. Si fanno poi asciugare all’aria e all’ombra, mai al sole altrimenti seccano.Si conservano poi in sacchetti di tela o di carta, mai nella plastica che crea troppe umidità. Vanno riposti sempre in ambienti asciutti e bui, va benissimo una scatola di cartone in un armadietto lontano da cucina e bagno. Sotto ai 5°C ci sono poche possibilità che i semi sopravvivano, quindi è meglio non conservarli all’esterno.
Prima di riutilizzare le sementi prodotte in proprio, è meglio fare una prova di germinazione. Basta mettere pochi semi nel germogliatore (vedi cap.12) mantenendoli umidi e attendere qualche giorno per vedere se germogliano. Se lo fanno, sono utilizzabili, in caso contrario non conviene tentare perché se non germogliano nel germogliatore, è difficile che lo facciano nella terra. ”
In pratica:
– pomodori: prendi un pomodoro molto maturo, lo spacchi in 4, lo metti a seccare al sole e quando ben secco togli i semini bianchi. Lo stesso vale per: melanzane, peperoni (puoi togliere direttamente i semi e mangiarti il peperone), peperoncini ecc.
– basilico & c.: lo mandi in fiore, ovvero lasci che un paio di piante fioriscono. Quando le pannocchie fiorite cominciano a seccare, le stacchi e le fai finire di seccare a testa in giu’, poi insacchetti il tutto. L’anno dopo sbriciolandole si apriranno tutti i contenitori con i semini neri. In alternativa le sbricioli ora e raccogli i semini (una menata pazzesca, vanno ovunque). Lo stesso vale per la stevia (sporette)
– lattughe, insalate in genere: si mandano in fiore e si procede come per il basilico
– aglio: si manda in fiore. fa fiori bellissimi, tipo agapanto. li consiglio per il giardino. quando il fiore sfiorisce, si raccolgono i semi. O ancora più semplice, si conservano le teste di aglio e si piantano i singoli spicchi, da ognuno nasce una testa di aglio 🙂
non mi viene in mente altro, chiedete… sono un po’ sul fuso oggi 🙂