Tutto mi aspettavo dal mio post “Cari giornalisti, piantatela di copiare dal mio blog!” ma sono stata colta di sorpresa da alcune reazioni che hanno sconfinato nella parodia.
Per esempio. Come scrivevo, i copiatori erano più d’uno e qualcuno ci ha anche provato cancellando l’articolo online e facendo rispondere dall’avvocato che l’articolo non c’era, dimostrando al massimo una conoscenza della rete pari a quella di un amish novantenne.
Per esempio lo ha fatto l’avvocato della giornalista della storia che raccontavo, presa come exemplum tra le diverse capitate nei mesi di ottobre-novembre, alcune in parte sovrapponibili. Però la giornalista ha poi capito che non era cosa, che mandarmi un avvocato azzeccagarbugli non era la mossa giusta, ha chinato la testa e chiesto scusa, devo dire anche in modo molto personale e carino, tanto che le scuse sono state accettate e la questione è stata chiusa lì. Vi dirò solo l’incipit della lettera che ho ricevuto “Ciao, oltre che una tua lettrice sono anche la “cacca putrida di una mosca che si ciba di cacche putride” che ha copiato il tuo articolo. Mi vergogno e hai ragione ad arrabbiarti“. Insomma, chi sono io per non lasciar correre l’errore di una neomamma single al quarto incarico travestito da stage che promette di non rifare mai più una cosa del genere? Così ci siamo fatte un paio di risate e mi ha dato anche la sua ricetta della caponatina che potrebbe essere quella che ho assaggiato in Sicilia tanti anni fa.
La cosa buffa è che in quel pezzo si sono riconosciute anche altre due giornaliste (vorrei far notare che finora sono stata copiata all’80% da donne) le quali però hanno fatto chiamare dal loro avvocato.
Così un giorno ricevo una telefonata da un avvocato uomo, un altro amish novantenne, che mi dice “e poi il suo è un blog, non può dimostrare che questo pezzo l’ha scritto prima lei. Faccia pure causa, che le facciamo causa noi per aver copiato, CARA SIGNORINA!“. Ecco, ci sono tre cose che mi fanno saltare i nervi sul lavoro: l’arroganza saccente, l’ignoranza profonda del mezzo internet e chiamarmi “cara” o “signorina”. E’ riuscito a far tutto in una sola frase. Ho risposto “Senta caro signorino, non mi annoi!” e ho messo giù. Dopo due minuti richiama e urla che nessuno si permette di mettergli giù il telefono, come mi sono permessa? Ovviamente metto giù. LOL
Ma il giurassico non demorde, richiama. E’ peggio delle telefoniste di Fastweb. Questa volta però non urla perché la mia intro è “Siamo alla terza telefonata, alla quarta la giro su una linea erotica che io devo lavorare”. Allora mi spiega con calma che se denuncio per plagio la sua assistita, loro non solo denunciano me per plagio (ignora la mia risata aperta, peccato perché ho una bella risata aperta) ma mi denuncia anche per diffamazione perché sul mio blog ho dato a lui del disonesto (dove?? mah) e alla sua assistita della “cacca putrida”.
Ma LOL!
La terza che si è riconosciuta nel pezzo sopra ha fatto anche lei chiamare dal suo avvocato, purtroppo ha chiamato direttamente il mio, chiedendo solo di non fare una denuncia per favore (e perché? boh. “per favore”. LOL). In compenso la testata che l’ha pubblicato ha fatto chiamare anche lei dal loro avvocato, dicendo invece che non gli era piaciuto affatto che gli dessi dei disonesti sul mio blog (e dove??) e che chiamassi la loro collaboratrice “cacca putrida”. Un’altra, LOL.
Da ciò deduco che a breve si terranno udienze surreali in cui per dimostrare che non davo della cacca putrida a una giornalista X dovrò chiamare a testimone le giornaliste Y e Z che a loro volta mi vogliono controdenunciare per avergli dato della cacca putrida e che ritengono il titolo di loro esclusiva pertinenza. Secondo voi si accapiglieranno nel corridoio?
Che poi io non ho mai fatto nomi, magari parlavo di personaggi di fantasia. E soprattutto non ho mai scritto ‘disonesto’, ma si vede che qualche perla del foro ha la coda di paglia.
Insomma, a quanto pare c’è la fila per attribuirsi i titoli molto ambiti di disonesto e cacca putrida. Così va il mondo. LOL
p.s.
con oggi ho smesso di imballarvi i tubi con questa questione dei plagi. Le denunce, cause ecc. andranno avanti per la loro strada e io continuerò nel frattempo a pensare al mio orto, concretamente e in senso lato.
22 Commenti
Che situazione assurda, che gente assurda!!! Ah ah ah ah mi fai morire!
Fantastico. 😉
C’è da dire che in effetti la tua era una ottima tecnica per far venire fuori altri giornalisti con la coda di paglia… 😉
Ma queste che ti hanno fatto telefonare le conoscevi già, o non sapevi di essere stata copiata pure da loro?
cara erbaviola sei ufficialmente il mio mito!
una furia della natura!
brava!! 🙂
ti seguo (scompisciandomi dalle risate, di quelle con le lacrime -che dalle mie parti chiamerebbero “boresso”-) sia qui che su veganblog (scopiazzando le tue ricettozze e pubblicandole sulla rivista di cucina che esce in unico esemplare (per mio marito) e che si chiama “leccati le dita e ringrazia il cielo di avermi incontrata” O_O …
comunque, se non fosse che sono disorganizzata e inaffidabile, ti avrei già messo su un fan club…serio serio…con le magliette stampate e tutto il resto…
ah si si!
arrileggerti, hihih..
^_____^ marta
ma che gente!!!! mi hai fatta morire dal ridere con l’amish novantenne!!!
Ommamma… scusami, lo so che non è carino, ma ammetto che sto morendo dal ridere…
vado a ridere in un angolino, ecco.
ma non smettere a raccontarci dei plagi! mi sto facendo un monte di risate :D.
mi sa che il tuo era un appello pubblico alle cacche putride e ora una per volta si fanno sentire tramite avvocato salva-cacca-putrida. e non è solo una bella storia; è pure realtà!
Peccato che ora leggeranno questo post e non ti chiameranno più. ma mi sa che è stata una bella lezione – per un po’ smetteranno di copiarti. 🙂
Tutta questa storia puzza… ehm… terribilmente di urgente riciclaggio cacche putride.
Ma davvero c’è una scuola materna per avvocati che giocano ai trasferelli con le querele??
Beata innocenza (la mia). Ti voglio come guru… da “A serious man” ho imparato che aver a che fare con avvocati costa caro… dai fammi da guru un tot all’ora!!
faccio parte della schiera di persone che ancora riescono a non digerire il malcostume della saccenza e del poco (nullo) rispetto, oltre al volersi arrogare i diritti altrui.
e spero sempre, davvero, che alla fine la giustizia prevalga.
sì, amo i mulini a vento, vero ^^
Bibi
Aahahahahahahahahahah
:D:D:D:D:D:D:D:D:D:D
no, per carità, non smettere! Tienici aggiornati!
@Serena: te l’ho detto che sto portando molto surreale nella vita professionale di T. 😀
@Vera: veramente non era una tecnica premeditata 🙂 Sìsì lo sapevano perché per prima cosa gli arriva una letterina mia e del mio avvocato per togliere il pezzo e risarcire i danni.
@Marta: ah beh allora ti faccio subito scrivere dal mio avvocato, come ti permetti di scopiazzare le mie ricette? E pure davanti a testimoni! 😀 Il fan club nel caso lo chiamerei “Lega della pietà alla sfigata erbaviola” (grazie grazie grazie, penseranno tutti che me li scrivo da sola questi commenti!)
@Nina: sì, forse gli amish hanno più confidenza con i webarchive 😉
@Azabel: e credi che non ti veda? 😀
@Joia: hai troppa fiducia nel genere umano… purtroppo, per quanto io possa fare, ci sarà sempre qualche frescone che passa di qui e copia tutto. Sono convinti che il web sia sconosciuto e che il mio blog lo leggano solo loro…
@Claud: in quanto agli avvocati, ho visto cose… no comment. Oramai mi sono convinta che ci sia da qualche parte una facoltà di giurisprudenza che ha stretto una partnership con la Kinder e ogni tot di sorpresine dell’ovetto, ci trovi dentro una laurea.
@Bibi: quindi tu hai capito chi sono, accidenti!
…Il “potere” è l’immondizia della storia degli umani
e, anche se siamo soltanto due romantici rottami,
sputeremo il cuore in faccia all’ingiustizia giorno e notte:
siamo i “Grandi della Mancha”,
Sancho Panza e Don Chisciotte !
@Puccina: i tempi della giustizia sono lungherrimi, potrebbero volerci anni (infatti è tutta una manovra per fidelizzare i lettori al blog, in realtà mentre racconto questi fatti ridicoli voi ricevete messaggi subliminali dalle multinazionali che vi convincono a comprare il detersivo che slava più bianco mentre io guadagno miliardi)
mi rendo conto che la situazione, per quanto descritta ironicamente, è assai tragica….però al momento, come Marta qua sopra, sono preda anche io del “boresso”…..ora ci provo anche io sul mio di blog, SIETE DELLE CACCHE PUTRIDE!!! Vediamo quanti si sentono colpiti 😀
Oddio…sto morendo dalle risate…ti prego, posso difenderti io? posso, dai, dai??? Mi terrebbe di buonumore costante, avere a che fare con delle bestie del genere (con tutto il rispetto per le bestie, che hanno tanti pregi ma le conoscenze giuridiche no ;>)!!!
Ormai hai lanciato il sasso. Devi tenerci informati su tutti gli sviluppi del caso. Uno cerca sempre di essere ottimista e di avere fiducia nell’umanita`. Ma poi la realta` bussa alla nostra porta. La prossima volta che butti il sasso prendine uno bello grosso e prendi bene la mira… ;^)
C’è qualcosa di peggio che sentirsi chiamre “cara” o “signorina”… quando qualcuno ti chiama “signora”! Preferirei “cacca putrida”, ma vedo che i personaggi sopra citati manchino un po’ di auto-ironia. LOL!!!!
@Missvanilla: prevedo che potrai appendere le querele all’albero di natale e pulirci la cassetta di mirtillo per un anno almeno 😀
@TroppoBarba: ancora poco e prendo la catapulta di Leonardo per lanciare i sassi della dimensione giusta per le boiate che sento 😀
@LaVicina: eh no eh! Se mi diceva “signora” mi vedeva uscire dal microfono e gli urlavo io nel timpano. Va bene insultare, ma signora è un po’ troppo!
Nell’odierna società italiana non mi stupirei più di tanto che “cacca putrida” ma soprattutto “disonesto” siano titoli di cui fregiarsi 😉
UAUUUUUU!! Mi unisco anche io ai cori per tenerci aggiornati sulla faccenda, nonché alle grasse e dissacranti risatone!! 😀
@yari: sì sono io che son rimasta nell’800… 😉
@.manu.: ti dirò, comincio a sentirmi un clown… 😀
Nel’Italia del “lei non sa chi sono io,signorina!” galleggiano questi stronzi, ops, cacche putride. Il problema e’ che sul marciapiede le eviti, ma in mare, ad ogni bracciata….ti si appiccicano addosso. E’ uno schifo, cara Erbaviola. Le tue risate siano potenti idranti contro queste merdaglie! Hai tutto il mio appoggio….
Spenderei due parole sulla nobiltà delle cacche (da qualche parte ho postato un “lode allo sterco di vacca” di Vandana S.) quindi passerei a insulti più mirati tipo : “sterco umano non compostato!”
Auguri!!
Erbaviola, sai che c’è una tua intervista realtiva alla coltivazione dei germogli sul numero di glamour di febbraio 2011? L’articolo è firmato da Silvia Gavino. Magari è tutto ok, ma visti i precedenti volevo segnalartelo che non si sa mai…ciao