Intanto che mi preparo per ricevere la cittadinanza onoraria dal Castorama e le chiavi dell’Ikea, nel weekend di fai-da-te forzato in cui ho programmato venti lavori di cui solo uno verrà portato al massimo fino a metà, intanto che finisco per davvero la guida sulla germogliazione che ho sbandierato nello scorso post, volevo dirvi che: e’ passato un anno.
No, non è il trend dei miei aggiornamenti e nemmeno la tempistica di pagamento dei clienti (ma ci andiamo vicino…).
Ieri ho ricevuto l’ultimo numero del mio abbonamento annuale a Terre di Mezzo. Insomma, sembra che ce la stiano facendo e mi pare ieri che scrivevo questo post qui, in mezzo al penultimo trasloco. Snif, momento di commozione.
Oddio, non è che ce l’abbiano già fatta, allegria, e quindi il vostro aiuto non serve più. Ce la stanno facendo. Di 2000 abbonati-fondatori necessari, ce ne sono 1600. Ne servono ancora 400.
L’anno scorso avevo detto che Terre di Mezzo “è un mensile IMPORTANTE. Un mensile nato nel 1994, scritto da giornalisti professionisti e venduto in strada da venditori senegalesi.
E GUAI SE vi vedo fare l’espressione ‘oddio che palle’. Se fate quell’espressione, non avete mai letto Terre di Mezzo.
E’ un mensile bellissimo, pulito, vero, concreto, umano e solidale. Non come tanta carta patinata che sproloquia sull’equo e non fa nulla di concreto. Terre di Mezzo non è un mensile per fighetti. Se sei un fighetto, puoi anche non leggere il seguito di questo post e, a proposito, sei nel sito sbagliato.”
Quest’anno ho da scrivere la stessa cosa, ma di più. Inoltre la veste grafica è migliorata tantissimo, e non è poco, credetemi.
Io i numeri me li tengo tutti e ho solo una considerazione da aggiungere a quanto già detto: ci scrivono giornalisti veri, non come quelli del post precedente, che hanno il coraggio, la voglia e l’intelligenza di scrivere quello che gli altri non dicono. Per esempio gli scaricabarile dei politici, nomi e cognomi, sui fondi per le famiglie degli operai vittime dell’amianto; l’insegnante che fonda l’università della legalità in Calabria; cosa c’è davvero dietro la sanatoria per gli immigrati; i programmi veri di reinserimento per gli ex detenuti; l’abuso di informazioni sull’influenza H1N1; venti mosse per la mobilità sostenibile; il coworking per i giovani professionisti che non si possono permettere uno studio tutto loro; i racconti degli scrittori davvero esordienti e senza raccomandazioni; Srebrenica dimenticata e il ritorno del fondamentalismo… e questo, scusate, solo sfogliando a caso il numero di novembre 2009!
Se non ti abboni [AGGIORNAMENTO 19.07.2017: il sito linkato non esiste più], sei un disinformato e non hai più nessun diritto di lamentarti della stampa italiana asservita al potere.
ah, per i soliti bastiancontrari della ‘carta sprecata’, c’è anche l’abbonamento online, ti arriva la rivista in pdf. Però per farti un dispetto ti regalano anche un libro della collana Narrativa di Terre di Mezzo Editore, questo lo devi sopportare. Quante altre scuse troverai ora? Sì, tu, dico proprio a te 😀
Sito ufficiale, qui potete leggere anche diverse inchieste: http://www.terre.it/
Abbonamento: 19.07.2017: il sito linkato non esiste più]
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