Stamattina apro la finestra della cucina e sembra esserci il tempo giusto per pensare alle semine novembrine. Dopo un po’ di pioggia che andava e veniva, le ultime nuvole sembrano passare abbastanza veloci da non aver l’aria di volersi fermare.
So che molti pensano che in inverno nell’orto non si faccia nulla. Stupidaggini. Intanto c’è ancora un sacco di roba da raccogliere, io quest’anno non posso mostrarvela visto che l’orto nuovo è agli inizi, ma guardate un po’ qui cosa raccoglie Troppo Barba.
Dal canto mio, dopo essermi scervellata sulle differenze tra semine a questa altezza e occhiate a cosa fanno gli altri orticoltori della zona, ho sbuffato, pensando che alla fine se mi limito a piantare e guardare cosa succede forse è meglio. Quindi questo weekend semino e guardo cosa succede. Tutto qua. (finché non arriverà la neve a seppellirmi)
L’orto dietro casa abbiamo assodato che non va bene per un progetto di permacultura. Vedremo in primavera di trovare un po’ di terreno brado. Quello dietro casa è troppo piccolo e troppo confinante con altre abitazioni, non vorremmo ricevere lamentele come è già successo. Durante il trasloco abbiamo osato lasciare fuori mezza giornata una fioriera. Fioriera… più che una fioriera, direi il frutto della mente bacata di qualche architetto, un cassone di 3,5 mt x 1 mt in latta, senza fori.
Se volete sapere cosa seminare questo mese, date un’occhiata alla lista qui, ho aggiornato la sezione orto e finito di compilare tutti i mesi (eh, le giornate di pioggia…)
Bisogna, insomma, mettere in semenzaio i bulbilli di aglio, seminare in piena terra cicorie, radicchi, fave, piselli, ravanelli, spinaci. Un po’ per subito, un po’ per il futuro… come nella vita, no? 😉
Intanto che scrivevo questo post Serena mi ha avvisata che Luciana Littizzetto stava parlando del mio libro su Radio DJ, nella trasmissione “La bomba”. Pare ne abbia parlato bene, non ho fatto in tempo a sentire ma cercherò di procurarmi l’mp3. Spero che mi abbia anche un po’ presa per il culo, la sorpresa e la libertà di critica sono il bello di non pagare le recensioni 😀
11 Commenti
Tuo libro!? (Ecco ora ho letto, grazie al tuo link)
Posso raccontarti l’unica mia attività orticola della scorsa estate? (Era un sì, vero?!) Ecco ho comprato i semi di porro cipollino (tal Ishikura). Seminato in cassetta di plastica 40×60 cm. Terra di orto mista a sabbia. Germogliano! Sposto la cassetta mentre mi rifanno l’impermeabilizzazione del terrazzo (pioveva in garage). Perdo di vista i tenerumi per una settimana. Li ripesco, decido di sfoltirli e di trapiantarli (nel loro stesso luogo di nascita) distanziandoli. Per evitare che i lattonieri li pestassero li ho posizionati in una striscia di terra non frequentata da umani. Finito. Finito perché le mie gatte lo hanno scambiato per lettiera fornita di erba gatta. Lo hanno concimato a dovere.
🙂
Ecco perché l’orto in spazi ristretti non è a prova di imbecille (io). E nemmeno di gatto.
Con qualche accorgimento è anche a prova di gatto 😉 Esistono un sacco di metodi per dissuaderli: pezzetti di aglio (lo detestano) nel terriccio, cannette di bamboo piantate qui e là tra le piante, abbastanza da impedirgli il razzolamento… Però, sempre, lasciargli a portata di mandibola e liberi da vincoli dei vasetti con le loro leccornie preferite: non erba gatta (la mangiano perché non c’è altro) ma lattughino, rucola (che tanto ricresce), cicorino… insomma, una cassettina di libero sgranocchiamento e altre vincolate e puzzolenti non gli lasciano dubbi sulla scelta 😉
(poi dipende: io ne ho uno così intrepido e ingordo che l’anno scorso si è mangiato una pianta intera di stella di natale, l’ha depilata completamente!!!! stupida io che non l’avevo protetta, credevo che non gli piacesse…)
Onoratissimo di essere citato in un blog di alto livello come il tuo. Grazie. 🙂
Compriamo e sosteniamo la buona letteratura ortofrutticola italiana 😀 Complimenti!
la stella di natale? ma non è velenosa?
Lascio libere le mie piante del terrazzo, coltivo ogni pianta naturale che si sviluppa e cerco di trovare l’equilibrio verso il quale il terrazzo vuole andare. Ho imparato con il tempo a bilanciare i miei interventi di semina con quelli di spontaneità delle piante stesse. Non sai che benessere provo ogni volta che mi aggiro tra le piante. C’è un albero di fico, in particolare che è voluto crescere proprio lì, prima dentro un vaso della rosa, poi ha continuato da solo, ma vuole proprio stare lì, con me. Poi un’acacia, come sono belle! Gli uccellini fanno la loro parte portandomi i semi, le api il resto. Sono nate anche le angurie, alla faccia di chi mi diceva che sarebbe stato impossibile. Ho piantato narcisi, tulipani e gladioli l’altro ieri.
Hey è un sacco che non passo da qui! In vena di referenze, sappi (ma spero che tu lo sappia già) che si parla di te (ma proprio di te, con nome e cognome) e di erbaviola.com su un famoso mensile! ti dico anche qual’è e la pagina se vuoi…è un mattone di millemila pagine! 😀
@TroppoBarba: sai che ci tengo a segnalare le persone di valore 😉
@TuttoQua: sìsì, mi prenda pure in giro! 😀
@annalisa: lo pensavo anche io, ma non gli è successo niente nonostante l’ingestione di una pianta intera… hanno lasciato solo il fusto centrale
@stronggrond: wow che bella descrizione!!! hai qualche foto? mi piacerebbe davvero vedere questo balcone spontaneo!
@NaturElis: ciaooo!! è da un sacco che non ci si sente! 😀 Benritrovata!. No, non so niente…mille pagine?! mi hanno messa sulla guida telecom? 😀
Sono diventato rosso fino ai piedi… :”>
GLAMOUR di novembre, pagina 298! haha 😀
@TroppoBarba: beh ma si vede con tutta quella barba? 😉
@ NaturElisa: wow, vado subito a vedere, inutile nascondere la vanità in questi casi!