BACKSTAGE DI UNA CENA VEGAN PER ONNIVORI

da Erbaviola

Avevo promesso le foto della mia cena per la settimana vegetariana mondiale: ne ho solo alcune. La colpa però questa volta non è mia: ho iniziato a fare le foto dalla sera prima, ma la mia terribile macchina fotografica, una ciofeca, sta anche tirando le cuoia. A un cambio pila ha deciso di cancellare l’ultima decina di foto, cosa di cui mi sono accorta solo oggi, scaricandole. Per onestà devo dire comunque che le foto della tavola imbandita non le ho fatte: i miei ospiti sono arrivati con un paio d’ore di anticipo e invece di fare foto me ne sono stata beatamente in cucina a chiacchierare con Serena, reclutata al volo come controllore del sugo per i tortellini e… ehm… mi sono scordata di proseguire con gli scatti 😛

La cena comunque è andata benissimo, con qualche variazione sul menu che avevo pubblicato. Le ricette le pubblicherò di seguito, con dettaglio di foto sui vari passaggi, spero nei prossimi giorni (lavoro e gigionamenti permettendo). Intanto eccovi il backstage 😀

All’aperitivo di sangria alla frutta con salatini fatti con le mie manine sante, è seguito un antipasto di brioche salate ai semi di papavero, con ripieno di tofu e olive. (Spiegherò anche il mio trucco per ottenere la doratura senza uovo, promesso!)

A seguire, primo di tortelloni fatti in casa, con ripieno di seitan, il piatto che ha riscosso più approvazione e richiesta di bis. I commensali, che oltre ad essere onnivori sono anche emiliano e romagnola, hanno decretato che erano buonissimi e non si distinguevano per nulla da quelli di carne. Non posso riportare le parole precise del commensale emiliano perché sono state folkloristicamente colorite 😀

Il seitan del ripieno proveniva da un arrosto di seitan fatto da me il giorno prima. Ho mostrato anche l’arrosto e a tutti è sembrato un arrosto di carne (ancora un po’ di allenamento e mando il curriculum a Spielberg)

Del secondo mancano le foto ma erano solo peperoni ripieni al forno con patate arrosto agli aromi, niente virtuosismi ma anche questi graditi. Rimane però la foto del pane integrale ai cereali (con pasta madre). Cotto nel fornetto (che mi sta dando grandi soddisfazioni).

Ho saltato gli assaggi di formaggi vegan su consiglio della mia metà che aveva previsto che al secondo sarebbero già stati in zona “sto per esplodere”. Effettivamente…

Gran finale con bonet di nocciole e amaretti al cioccolato. Dolce tipico piemontese, riscuote sempre grande successo in questa versione vegan.

Il caffé del commercio equo e solidale è stato servito con le ormai mitiche caramelline al té di mia zia, che chiunque passi da casa mia assaggia e gradisce.

Piccolo inghippo invece con la birra di castagne che volevo servire: non ne abbiamo trovata. Ridicolo perchè siamo nella zona di produzione, ma sembrava che sabato fosse rimasta ovunque solo la Beltaine, quella che non ci piace, sigh! Abbiamo ripiegato su una Franziskaner Weiss che comunque si è sposata bene con questi piatti.

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16 Commenti

Azabel Ottobre 7, 2009 - 5:01 pm

Per quelle brioche potrei fare follie… ma pure per i tortelloni… ma pure per il bonet… mamma mia, che meravigliaaaa!!!!!

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Serena Ottobre 7, 2009 - 6:35 pm

Slurp!! Posso confermare che la cena è stata ottima! 🙂 E se lo ha confermato anche il carnivoro emiliano non ci sono dubbi!

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Kia Ottobre 7, 2009 - 9:32 pm

cavolicchio, che cena!ummm…le brioches sono super invitanti! :D…attendiamo trucchetto…sembrano davvero favolose…e anche l’arrosto!caspita!spettacolare!!!:)gnamgnam!

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Sibia Ottobre 7, 2009 - 9:59 pm

uau che bellezza!!
pubblicherai le ricette vero???? ^_^

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elena Ottobre 8, 2009 - 9:58 am

io ultimamente mi sto ‘sforzando’ di cucinare più spesso a casa e di invitare gli ospiti da me, piuttosto che cenare fuori. dico sforzando perché la cucina è un atto di amore per se stessi e per il prossimo, ma richiede del tempo che spesso non è facile ritagliarsi… comunque, grandi soddisfazioni 🙂

da quando sono tornata a milano sto pensando di ricreare un ‘bozzolo’ di orto anche su questo terrazzino, visto che l’orto vero mi manca tantissimo. vorrei comprare il tuo libro, ovviamente, ma mi chiedevo se ci fosse la possibilità di acquistarne una versione non cartacea: hai mai pensato a farne una versione ebook – ovviamente a pagamento! – ? 🙂

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Nina Ottobre 8, 2009 - 12:54 pm

… sbaaavvvvv!!!! … svengo!!! ma come hai fatto a fare quell’arrosto di seitan??? Voglio la ricetta!!! mai visto un seitan così bello!!!

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La vicina Ottobre 8, 2009 - 1:03 pm

Ma che meraviglia! L’arrosto di seitan è impressionante… credo che tenterebbe anche il carnivoro belga!

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Ikka Ottobre 8, 2009 - 1:13 pm

Ciao! Ogni tanto passo di qua a curiosare!
Complimenti davvero per il blog e per questi favolosi piatti.
Io non sono vegetariana ma da un pò di tempo a questa parte sto cercando di ridurre il mio consumo di carne…Mi piace moltissimo interessarmi a tutte le ricette vegetariae o vegane che trovo in circolazione!:-)

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equipaje Ottobre 8, 2009 - 11:38 pm

Prevedo a breve un aumento esponenziale di autoinviti chez Erbaviola. Complimenti! 🙂

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Harlock Ottobre 11, 2009 - 7:00 pm

..sei una donna da sposaazz…troppo tardi 😉

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Giulia Ottobre 12, 2009 - 2:28 pm

Gnam gnam Erbaviola… quand’è che apri il tuo agriturismo vegan?? Che menu stratosferico!! Bravissima!!!!! 🙂

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yari Ottobre 14, 2009 - 1:22 pm

Tutto assolutamente superlativo… Le brioche in particolare stanno turbando il mio sonno! Gli amaretti vegan li hai fatti tu o hai usato quelli della Orgran?

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Erbaviola Ottobre 16, 2009 - 7:37 pm

eccomi… settimana pesante! 🙂

@Azabel: tu riusciresti benissimo a fare tutto!

@Serena: grazie! siete sempre graditi ospiti!

@Kia: ho cominciato dall’arrosto con le ricette 😉 ma a presto per le brioche

@elena: che bello anche il tuo sito, l’ho aggiunto ai miei link!

@nina: con tutta la fatica dei tortellini, tutti che guardano l’arrosto! la ricetta l’ho pubblicata or ora, cara 🙂

@La Vicina: vi-voglio-vedere-qui-a-pranzo. Quella povera bambina vuole andare in montagna! Giuro che faccio l’arrosto per il belga, il bonet per Anita, tutto quello che vuoi senza frutta per te, basta che non ci lasciate qui da soliiii… sigh.. mi toccherà invitare lo yeti se andiamo avanti così 😉

@Ikka: che bello anche il tuo di sito! l’ho aggiunto ai miei link! Vedrai che è facile togliere la carne e la vita diventa migliore ! (anche la salute!)

@equipaje: se lei si autoinvitasse, farebbe felice la chef.

@Harlock: …perché non mi hai mai incrociata di prima mattina 😉

@Giulia: inviti a volontà, ma attività di ristorazione nemmeno morta! no no no! agriturismo poi, manca solo che mi riempia di tutti quei fighetti milanesi dopo esser riuscita a evadere da milanalcatraz! 😀 qui solo ospiti selezionatissimi 😉

@Yari: turberanno ancora un pochino il tuo sonno, son partita dall’arrosto 😉 Ma ci arrivo, eh. con i miei tempi e le mie foto urendissime. Amaretti Orgran, tosticchiati in forno però. Ma esiste la ricetta degli amaretti vegan che tu sappia?

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yari Ottobre 17, 2009 - 12:02 pm

Io ho trovato solo questa, che assomigliasse un po’ agli amaretti italiani: https://holycowvegan.net/vegan-amaretti-cookies/

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Erbaviola Ottobre 17, 2009 - 12:30 pm

hanno l’aria un po’ troppo ‘piena’ ma si può fare qualche tentativo… mmmhhhh…. dobbiamo pensarci!

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Viola Maggio 13, 2016 - 10:56 am

Ciao, complimenti per queste prelibatezze! posso chiedere gentilmente il link per il bonet veg? Ho cercato la ricetta nel sito, ma non l’ho trovata, ciao Viola

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