Divorzio all’italiana tra le foglie cadenti

da Grazia Cacciola

Pensavo fosse tempo di zucchine novelle, magari di trombette d’Albenga, invece mi dicono i giornali che è tempo di vecchi zucchini nani.

Caro, è colpa mia che tanti anni fa ti ho irretito sventolandoti sotto il naso le mie pere sode, o è colpa tua che non sai tenere a posto il tuo vecchio zucchino, correndo a cercare pere e meloni in orti altrui? E ora l’orto di famiglia come lo dividiamo?
Mistero. Ma un utile mistero, mi pare di capire.

Forse il pr del Pollicino dotato di zucchino indomito, avrebbe dovuto documentarsi sul fatto che ci sono cose, come le foglie cadenti, che sono spesso più pericolose delle guerre…

“La tirannia allestisce da sé la propria camera riverberante: uno spazio vuoto in cui segnali confusi vagano qua e là a casaccio; dove un mormorio o un accenno qualsiasi creano il panico, così che alla fine è probabile che l’apparato della repressione svanisca non a causa di una guerra o di una rivoluzione, ma di un soffio, o della voce delle foglie cadenti… “

Bruce Chatwin, UTZ, 1988, Adelphi

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9 Commenti

La vicina Maggio 6, 2009 - 9:26 am

Ogni riferimento è puramente casuale… LOL!

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nadir Maggio 6, 2009 - 11:28 am

Indubbiamente, chi lava i panni sporchi in pubblico non ci fa una bella figura, (a prescindere dall’identità delle persone coinvolte). Probabilmente qualcuna ha delle pietre nelle scarpe, e ha pazientato per togliersele facendo il maggior danno possibile. In tutti i casi è un’azione meschina e villana. In questo la ex sig.ra Sarcozy ha dato una lezione di stile. Ed è la prima volta che un cittadino francese mi fa simpatia!

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Nina Maggio 6, 2009 - 11:35 am

Mi levo il cappello e mi inchino davanti allo stile, mia cara. Una citazione magnifica 🙂
(p.s. ma è dell’88 il libro di Chatwin o la traduzione? questo non l’ho mai letto…)

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Francy Maggio 6, 2009 - 3:41 pm

un altro di quei post che riceverà pochi commenti 😉 Un abbraccio! Fra

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Erbaviola Maggio 6, 2009 - 4:01 pm

@La Vicina: io sono sempre un’osservatrice casuale 😉

@Nadir: la parte politica mi interessa poco, quello che invece trovo grottesco è che una soffi il marito a un’altra e poi si aspetti che costui le resti fedele… insomma… insegnavano già le nonne che certi vizi son duri a morire… In quanto alle lezioni di stile, mi pare che tra i Sarcozy e questi siano tutte famiglie in cui la parola “stile” è proprio sconosciuta. Sono solo una massa di zoticoni arricchiti che vivono di apparenza. Li guardo esattamente come quelli che urinano a lato carreggiata, con l’autogrill a 500 mt.

@Nina: addirittura! 😀 Sì il libro è l’ultimo di Chatwin, del 1988, mentre la traduzione che ho io credo che sia del 1991 ma vado a memoria…

@Fra: sì, ci vuole un certo acume e poi come già sai la maggior parte non commenta per non schierarsi, altrimenti perde utenti 😉 Ma a me che di perdere utenti non frega niente, preferisco dire quel che penso, anche perché non vivendo la politica come il tifo da stadio… non ho un granché da schierarmi 😉

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nadir Maggio 7, 2009 - 11:58 am

Erba, io mi riferivo “solo” al fatto che Cecilia ha aspettato per mollare il marito che fossero finite le elezioni. Per il resto, i francesi mi stanno francamente antipatici, e ancor di più mi sta antipatico che rinnega i suoi natali.
Mi trovo d’accordo con te, “chi la fà l’aspetti” e pure “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”
Ciao 🙂

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equipaje Maggio 7, 2009 - 3:32 pm

Ma quanto ci piace Erbaviola in versione orto-hard, che’ l’orto si presta sempre assai volentieri ai post scollacciati! 🙂

Ciò detto, qui sembra purtroppo valere il solito vecchio “parlate pure male di me, ma parlatene”… e mentre noi ne parliamo, il Parlamento approva: obbrobri su obbrobri. Zucchino Nano è al massimo della popolarità, altroche’ 🙁

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Harlock Maggio 7, 2009 - 9:41 pm

Ha scelto proprio il momento giusto, ma gli italiani non colgono. Dimostra che chi lo conosce non lo ama, ma ci vuole così tanto per conoscerlo?
Ciao ciao!

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Polarspot Maggio 16, 2009 - 12:54 pm

Mi hai fatto venire voglia di conoscere Chatwin quindi sono andato alcuni giorni addietro in biblioteca per ricercare il libro che hai citato ma, in mancanza di UTZ, sto leggendo “Anatomia dell’irrequietezza”.

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