INQUINAMENTO E ORTO SUL BALCONE

da Grazia Cacciola

lattuga

Vaso con 10 cespi di lattuga verde e rossa. Con 3 vasi si fa l’insalata lattuga per un mese,
a rotazione per almeno 4 mesi estivi sugli stessi tre vasi

.
Da una discussione sorta dal post precedente, in cui si parlava di bilancio nutritivo e agricivismo, è partita una seconda discussione sui livelli di inquinamento a cui sarebbero sottoposti gli orti cittadini. Dico “sarebbero” perché i parametri sono molto ampi. Un conto è se prendiamo casa mia nel Parco del Ticino e paragoniamo il mio orto sinergico con il mio balcone “erbaviola style”. Un conto è se paragoniamo il mio balcone con quello del mio amico di Milano e un altro conto ancora è se paragoniamo il mio orto sinergico Parco del Ticino con l’orto della mia amica Enrica nella campagna anconetana (ohi ciao Enrica!). Ci scommetto che è meno inquinato l’orto di Enrica rispetto a tutti quelli citati. Ma ancora meno inquinato il balcone di Alessio sui monti dell’Occitania (Val D’Ols). E quindi? E quindi bisogna fare i conti con il proprio territorio, che si abbia un orto o un balcone. In alcuni casi vi dimostro si seguito che forse è meglio avere un bel terrazzo.

Poniamoci anche altre domande. Per un milanese che va al supermercato a comprare l’insalata, che è stata trasportata per 24 ore di autostrada su camion aperti, beccandosi tutte le polveri e le peggio schifezze da Reggio Calabria a Bolzano, è meno inquinata l’insalata del supermercato o quella del suo balcone?

Come dicevo in una risposta, l’uva coltivata su un terrazzo romano, per quanto incredibile, è sottoposta a meno veicoli di inquinamento atmosferico (e quindi depositi sui frutti) che non le uve coltivate nell’Oltrepò Pavese, rinomata zona di vini (di cui pochissimi, vergognosamente, in agricoltura almeno biologica). Ve lo dimostro subito, qui c’è la mappatura da satellite della concentrazione di polveri sottili in Italia: tra Piemonte e Veneto, tirando dentro la Pianura Padana, c’è da fare le valigie dopo aver visto la foto. Le contaminazioni da piombo sono nelle stesse zone, comunque trovate dati più precisi e aggiornati sui siti di Greenpeace e Legambiente (metà inquinamento da piombo è la loro goletta a gasolio. D’altra parte che Legambiente si faccia sponsorizzare dalla Fiat è già tutta una barzelletta, ma vabbé).

Molte persone che vivono in città pensano che non sia salutare avere un orto e soprattutto cibarsi di verdure coltivate in un posto considerato ad alto tasso di inquinamento. Nella realtà dei fatti, invece, le verdure, la frutta e le erbe coltivate in un orto cittadino possono essere tanto buone quanto quelle coltivate in un orto immerso nel verde della campagna.
Il sospetto di molti è che le particelle inquinanti presenti nell’aria, le famigerate “polveri sottili” si vadano a depositare sui loro ortaggi, rendendoli potenzialmente dannosi per la propria salute. In realtà queste polveri viaggiano a un’altezza piuttosto bassa e si diffondono in un’area delimitata prima di posarsi, indicativamente tra i 20 e i 50 metri dall’emettitore. In realtà solo chi abita a piano terra verso una strada trafficata ha delle ragioni serie di preoccupazione verso la coltivazione di verdure sul suo balcone. Già un balcone a piano terreno ma affacciato su un cortile interno, non ha questo problema di deposito delle polveri.
Per i pochi casi di balconi e terrazzi a piano terreno e affacciati su una strada trafficata, è consigliabile l’uso di TNT, Tessuto Non Tessuto, per coprire le coltivazioni, poi un buon lavaggio prima di utilizzarle, che vale per tutti. Per il piombo invece si può fare ben poco, sia per balconi che per orti a terra. Si possono però stoppare le centrali che ci portano queste schifezze, firmate la petizione sotto, grazie!

Se il vostro balcone è a più di 50 m in linea d’aria da una strada trafficata, non avete ragione di preoccuparvi particolarmente di un massiccio inquinamento del terreno e delle piante che coltivate: non è molto diverso dall’inquinamento che subisce un orto di campagna nei pressi di un centro abitato. Anzi, restando in questi parametri il vostro orto sarà più ‘pulito’ di tanti di quei tristi e decisamente inquinati orti a ridosso delle strade statali.

Una buona pratica, per chi coltiva un orto in città, è di aggiungere del buon compost al terriccio e rinnovarlo spesso. Rinnovare il terriccio di coltivazione ha due scopi. Il primo è diluire il più possibile eventuali agenti inquinanti che si siano depositati, tramite l’aggiunta di nuovo materiale organico. Il secondo è l’azione chimica di rinnovamento del terriccio, che porta un maggiore nutrimento alle piante e di conseguenza una maggiore resistenza alle aggressioni esterne.

A fornire maggiori problemi sono però le aree industriali.
La vicinanza di grandi aziende, specialmente se responsabili di inquinamento dell’ambiente, deve purtroppo limitare la coltivazione sul balcone, in favore di pratiche alternative (germogliatore, idrocoltura, coltivazione in bidoni coperti ecc.).
Sebbene ormai le grandi aziende non siano più localizzate nelle immediate vicinanze delle abitazioni, esiste ancora qualche caso di infelice convivenza. Se il vostro balcone è nel raggio di un paio di km da grandi fabbriche, raffinerie, acciaierie e aziende chimiche in genere, è meglio essere cauti.

In ogni caso, basta informarsi presso l’ARPA, Agenzia Regionale per la Protezione del Territorio, presente in ogni regione italiana e chiedendo di visionare le rilevazioni relative alla vostra zona. Un’altra strada è poi quella di chiedere a associazioni che si battono per la difesa dell’ambiente e che effettuano rilevazioni periodiche, come Legambiente, lo stato della vostra zona.

Detto questo, colgo l’occasione per ricordare che io sostengo fortemente la lotta contro la Centrale della Morsella, quindi che gli abitanti della Lomellina e tutti gli italiani si diano una svegliata a firmare la petizione (banchetti a tutte le manifestazioni di Vigevano e dintorni e nei negozi sostenitori; il mercoledì sera presso l’associazione Vigevano Sostenibile, oppure ONLINE qui* ) perché se questa centrale entra in funzione, io faccio i bagagli e vado a vivere in Olanda.
E questa volta sto dicendo proprio sul serio.
E guardate che per ripicca scriverò solo in olandese, quindi vi voglio vedere a chiedermi cosa mettere sul pesco con la bolla! Ik ben het leren van Nederlands, wees voorzichtig!

Notuncole:
* firmi la petizione, quando compare la finestra di pagamento torni indietro o navighi altrove: se guardi nella lista dei firmatari compari anche tu, senza pagare. Ci ho messo un po’ a capirlo, ma è così 🙂
** Sto già imparando l’olandese, occhio!

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27 Commenti

Pastapippo Aprile 28, 2009 - 5:23 am

Goed zo!
Ma la centrale e` una possibilita` concreta?
doei,
Pastapippo

Reply
Erbaviola Aprile 28, 2009 - 12:20 pm

La centrale la stanno già costruendo, nonostante tutte le contestazioni e addirittura i medici (70 su 100!!!) che hanno firmato una petizione dicendo che sarebbe troppo dannosa.
E non una sola centrale, ne sono previste ben quattro. Fermarli è una priorità ma ahimé la maggioranza dei Vigevanesi DORME e si sveglierà FORSE solo quando il cancro gli busserà alla porta presentandosi con documento di identità. Gli altri, non vigevanesi, se ne fregano altamente per la maggior parte, non essendo, ovvio, un problema che li riguarda (secondo i loro cervellini atrofizzati). Così le centrali aumentano, e aumenta notevolmente l’incidenza di malattie mortali alle vie respiratorie da queste parti.

Reply
nadir Aprile 28, 2009 - 3:14 pm

Per quanto riguarda l’inquinamento, io sto in una strada secondaria, ma il giardino è praticamente lì, mi armerò di TNT (appena ho letto la sigla mi è venuto in mente l’esplosivo, 🙂 )
Per la petizione, adesso proverò a firmarla.
Ciao 🙂

Reply
nadir Aprile 28, 2009 - 3:17 pm

🙁 chiedono una donazione … non è che non mi fido, ma da lavoro non immetto i miei dati. Se mi ricordo, provo stasera.
Ariciao

Reply
Erbaviola Aprile 28, 2009 - 5:11 pm

Guarda, ci sono rimasta malissimo anche io. Poi ho scritto subito un commento sul sito di Vigevano Sostenibile chiedendo spiegazioni e non solo non mi hanno risposto… hanno anche cancellato il commento!!!
Certo che non è una bella figura. Ora tolgo il link, non voglio certo sponsorizzare queste stupidaggini, non mi è chiaro per niente perché bisogna pagare per sottoscrivere una petizione!!! Io ho firmato la petizione ‘dal vero’ e non ho pagato nulla, ho guardato solo per curiosità la procedura online e ci sono rimasta male 🙁

Reply
Erbaviola Aprile 28, 2009 - 5:26 pm

AH NO HO CAPITO!!! E’ molto macchinoso e poco intuitivo ma alla fine NON SI PAGA NULLA! Allora: firmi la petizione, quando compare la finestra di pagamento torni indietro o navighi altrove. Se guardi poi tra i firmatari, la tua firma è già registrata, gratis!
Infatti mi pareva strano…!! 😀

Reply
luigi Aprile 28, 2009 - 6:21 pm

erbaviola, non e’ che io voglia fare il bastian contrario a tutti i costi.
Ma l’inquinamento in citta’ e si’ causato dalle auto (e quindi non sale oltre i venti metri di altezza) ma anche dagli impianti di riscaldamento con camini sui tetti, e da industrie e centrali. Insomma sul mio terrazzo al decimo piano a Torino aspiro polvere nera e untuosa, sul portico della cascina aspiro polvere di terra.
Poi e’ vero che un cavolo coltivato vicino all’autostrada e’ peggio di quello coltivato sul tuo balcone, (almeno nel tuo non dovrebbero esserci pesticidi o fertilizzanti).

Reply
Erbaviola Aprile 28, 2009 - 6:33 pm

Purtroppo Luigi, le polveri sottili sono le più pericolose e sono invisibili. Tutto ciò che è nero e untuoso, bene o male si lava via. Sono d’accordo che potendo scegliere, uno sceglie di fare l’orto in campagna. Ma allora uno che ha un balcone decente o un terrazzo non catastrofico, magari interno cortile o tanti di quei terrazzi romani dove non vi è nulla di unto, sporco e appiccicoso deve rinunciare? Secondo me no, sono piccoli passi, tutti. Secondo me è importante anche solo capire che un pomodoro ci mette 4 mesi per crescere e svilupparsi e che le melanzane in gennaio non crescono proprio. E’ utile. Con un orto sul balcone si può imparare dal vivo:
* che un ecosistema non genera rifiuti, dato che gli scarti di una specie sono il cibo di un’altra;
* che la materia circola continuamente attraverso la rete della vita;
* che l’energia che alimenta questi cicli ecologici deriva dal sole;
* che la diversità garantisce la capacità di recupero;
* che la vita sin dai suoi primordi, più di tre miliardi di anni fa, non ha conquistato il pianeta con la lotta ma con la collaborazione, l’associazione e la formazione di reti.

Insegnare questa coscienza ecologica, che è anche un’antica saggezza, sarà la funzione più importante dell’istruzione nel prossimo secolo.
Un pomodoro sul balcone fa mille volte più presa che un libro di 500 pagine 😉

Reply
luigi Aprile 28, 2009 - 7:03 pm

si hai ragione, pero’ se le polveri sottili son causate dalle auto e ammettiamo che abbiano raggiunto anche la campagna aperta a diversi km dalle strade trafficate, beh allora bisogna ammettere il fatto che le stesse polveri trasportate dal vento in citta’ possano raggiungere qualsiasi altezza. Ad ogni modo, esistono accorgimenti per abbatterle.In citta’ pero’ sono anche alte le concentrazioni di “benzene” e queste con gli ortaggi combinano in modo strano.
Ho comunque l’impressione che un orto davvero “pulito” non sia facile da ottenere che sia da balcone o no..
E’ un problema grosso, e ci sto lavorando su da un bel po’..

Reply
Erbaviola Aprile 28, 2009 - 9:28 pm

In realtà no, le polveri sottili come ho scritto non vengono rilevate “a qualsiasi altezza”. Un orto totalmente pulito in Italia non è possibile. Avere verdura più pulita di quella in vendita dai supermercati ai negozi bio invece sì 🙂

Reply
missvanilla Aprile 28, 2009 - 9:31 pm

Io purtroppo abito in piena pianura padana e non molto lontana dall’orrida Porto Marghera avvelenatrice della Laguna di Venezia…il mio orto sul balcone non sarà il massimo, ma non lo saranno nemmeno le verdure bio del mio amico che ha la casa in campagna a pochi km da qui…tocca accontentarsi purtoppo…
Io però avrei un altro problemino, ovvero un gatto bello ma bastardo che ama scavare nei vasi, mangia i geranei con gusto e non disdegna di fare un bisognino sulle piante grasse…non so davvero come fare!!! 🙁

Reply
Erbaviola Aprile 28, 2009 - 9:44 pm

Missvanilla: AGLIO! 🙂 Pianta un paio di spicchi di aglio (con la punta in su) in ogni vaso, poi prendi un altro paio di spicchi per vaso e spargili sul terriccio spezzettati, un po’ più grossi che se li dovessi tagliare per un soffritto. Ogni 3-4 giorni togli quello secco e metti quello nuovo. Allontana anche gli afidi ed è un antibatterico naturale. Ma, soprattutto, ai gatti FA SCHIFO! 😀 (Povero Mirtillino mio, nemmeno un vasettino di erba gatta?!)

Reply
missvanilla Aprile 28, 2009 - 10:39 pm

uh che super consiglio, grazie!!!
Mirtillino ce l’ha l’erba gatta, eccome!! Ma non si sa perchè ama di più masticare i fiori… 🙂

Reply
Elle Aprile 28, 2009 - 11:00 pm

Ho appena firmato 🙂

Grazie per la richiesta che farai a tua suocera, credo che tu possa anche rammentarle della nuova disposizione per cui nei “campi” non sono più accettati abiti usati ( immagino per questioni igieniche).. scommetto che lo sappia, ma ricordarlo è meglio perchè stiamo avendo problemi nel riportare indietro ciò che non si può tenere, pena l’ essere mandati via..
Noi torniamo su il 1 maggio e restiamo fino al 3, poi rientriamo e risaliamo il week end successivo.

Grazie davvero, di cuore!
Elle ( Luisa Sorrentino)

Reply
luigi Aprile 29, 2009 - 7:39 am

mah erbaviola.. totalmente pulito no, pero’ sano si. Se ti capita di venire a trovare Nicola, passate a trovarmi. Vi faccio vedere gli impianti che ho in costruzione.
Riguardo agli orti da balcone, come ho gia detto ci sto lavorando su da parecchio, con sperimentazioni di materiali ed esami di laboratorio, di fatto sto sviluppando una tecnologia specifica. Se ti interessa possiamo approfondire.

Reply
gunther Aprile 29, 2009 - 8:37 am

Complimenti per il tuo blog, mi piace molto, meglio della verdure sul balcone che delle verdura che arriva molto distante

Reply
nadir Aprile 29, 2009 - 9:41 am

Passo per dirti che mi è arrivata l’e-mail con cui dal sito di Vigevano, mi ringraziano per la firma. Poi ho letto il tuo commento più su, 🙂 dai per stavolta è andata bene.
Ciao

Reply
yari Aprile 29, 2009 - 1:54 pm

Ottimi consigli, quest’anno mi butto sull’autoproduzione da balcone. Abito al primo piano, per fortuna su una via non particolarmente trafficata. Bella lingua l’olandese, poi dato che conosci già il tedesco non avrai particolari problemi. E con l’olandese in mano, anche l’afrikaans diventa una passeggiata 🙂

Reply
Osmanto Aprile 29, 2009 - 3:25 pm

Erbetta, secondo me, vista la foto dell’inquinamento ti conviene scegliere un posto diverso dall’Olanda, non è che faresti un grande affare perché mi sembra che sia messa proprio come la PP (Pianura Padana).
Mi sembra impossibile che abbiamo più inquinamento noi di zone come Londra o il bacino della Ruhr… Tant’è. Penseremo ad emigrare in un posticino carino… 😉

Reply
Jerry Aprile 29, 2009 - 4:29 pm

COmplimentoni per le insalate,oltre a un buon terreno si vede che gli dai tanto amore!
La fota parla da se e sono anche belle da guardare!
Saluti

Reply
claud Maggio 3, 2009 - 6:55 pm

Anche io ho una gattina che scava nei vasi… mi tocca di piantar paletti ovunque e lei fa la serpentessa, ma pesta e scava con perizia e accanimento!
Per l’orto… direi che ognuno di noi è abituato (a seconda di dove abita) a un certo livello di inquinamento… non credo possa essere la verdura dell’orto a ucciderci… anzi!

Reply
claud Maggio 3, 2009 - 6:57 pm

Ah… leggo a ritroso… aglio! Ma mi tocccherebbe piantarlo ovunque! Però… tentar non nuoce!!

Reply
claud Maggio 3, 2009 - 6:57 pm

…intendevo per/contro il gatto. Scusa ma oggi evaporo, anziché pensare…

Reply
Annika Maggio 5, 2009 - 3:40 pm

FANTASTICA questa insalata!
Ma se ne possono mettere così tante in un vaso? Io pensavo di aver fatto un pasticcio 😉
A.

Reply
laSu Maggio 6, 2009 - 3:31 pm

Grazie Erbaviola, ho firmato la petizione orora. Non ho sentito parlare di questa centrale neanche da amici e parenti pavesi, sarà meglio informarli. Ho dato un’occhiata alle firme e mi chiedo: ma tutti gli anonimi firmatari valgono??? o saranno anonimi solo in elenco…(non ci arrivo, scusate). Complimenti per tutti i suggerimenti e per lo stile.
ex-pavese emigrata tra i boschi piemontesi…

Reply
luigi (un'altro luigi) Marzo 4, 2010 - 4:09 pm

beh qui a ivrea vogliono costruire una centrale nucleare, in mezzo all’anfiteatro morenico praticamente unico al mondo, contando anche che a trino vercellese c’è ancora in disuso l’altra centrale termo nucleare, assurdo! anche se un po in ritardo ho piantato l’aglio, quest’anno il mio balcone sarà super bio, super colorato e profumato, per fortuna il mio balcone da sull’interno e qui per fortuna è ben riparato, se tutti facessero un po di agricoltura casalinga ci sarebbe un netto risparmio oltre che soddisfazione, ogni anno qui aiuto mio zio a fare il suo orto lui ha una cascina con tanto terreno e mi sta insegnando tutti i trucchi

Reply
Erbaviola Marzo 4, 2010 - 4:24 pm

ottimo per l’orto ma… la centrale di trino non è affatto in disuso!!! E’ attivissima.

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