Sono stata un po’ assente in questi giorni, impegnata a capire la differenza tra il Mercato Sforzesco promosso da Comune di Vigevano e Coldiretti e il mio progetto Mercato Ducale che avevo ideato e presentato al Comune di Vigevano e alla Coldiretti.
Dopo qualche giorno di pensieri mi è apparso in sogno Leonardo Fibonacci, che come tutti sanno è uno dei Leonardo che brilla nel mio personale firmamento delle star (l’altro è quello vegetariano che ha dipinto la Gioconda).
Leo mi ha raccontato di quella volta che presentò il progetto delle cifre da 1 a 9 e il concetto di zero al Comune di Pisa, in sostituzione dei numeri romani. Mi ha detto che lo trovarono geniale ma apparentemente nessuno lo adottò.
Era talmente geniale questo progetto, che alla fine Firenze se ne appropriò e disse che erano stati i suoi banchieri ad inventarlo, poi che erano stati gli arabi. Casualmente Fibonacci l’aveva presentato proprio ai banchieri fiorentini.
Tuttora sui testi scolastici si trova scritto che i numeri in cifra sono stati inventati dagli arabi, il che non è del tutto falso. E neppure del tutto vero. Ma di Leonardo Pisano detto il Fibonacci, che ha introdotto il sistema di numerazione in cifre, lo zero e le operazioni di divisione con trattino (al posto dell’abaco che, signori, non è certo tascabile) non vi è traccia alcuna.
Leo ha cercato di consolarmi, dicendo che capire le differenze è ben difficile a volte, sebbene appaiano lampanti. Io l’ho costretto a una verifica matematica basata sulla sua sequenza numerica e non ha potuto negare che in natura ogni elemento e’ uguale alla somma dei due precedenti. Tranne il primo elemento, quello originale. D’altra parte questo concetto è alla base del suo algoritmo, che spiega anche la struttura del DNA e quella dei girasoli, tra le altre cose. Si è però assai consolato constatando che sui miei biglietti da visita quest’anno compare il suo algoritmo.
Comunque, volevo dirvi che io con il Mercato Sforzesco non ho nulla a che fare. Ho lavorato su un progetto ideato da me che si chiamava Mercato Ducale che è stato presentato al Comune di Vigevano e alla Coldiretti più volte nel corso degli ultimi dieci mesi. Ne aveva parlato anche la Provincia Pavese (qui , qui e qui). Se vedete quindi nel Mercato Sforzesco delle cose che non vi piacciono, come la vendita concomitante di bio e non bio, di salami e prosciutti, e la partecipazione dei soli produttori affiliati a Coldiretti, non vi venga in mente di lamentarvene con la sottoscritta: io non c’entro, sono a passeggio con Fibo.
11 Commenti