California Bakery, Milano

da Erbaviola

californiabakery.jpg

Metti un sabato in tarda mattinata in cerca di qualcosa nelle botteghe intorno a Porta Ticinese.

Metti un languorino che arriva puntuale dopo un paio d’ore di naso infilato nel metissage della fiera di senigallia.

Metti che il ristorante bio in via Torino ha chiuso trasformandosi in un deprimente Caffé Bistrot (che è come chiamare la casa di Heidi ‘grattacielo’).

Metti che l’occhio cada su questo California Bakery in piazza Sant’Eustorgio e che la curiosità spinga a leggere il menu fuori mentre la sottoscritta, ottusa prevenuta, storce il naso davanti a quel “California” che secondo lei è l’annuncio di coca-cola e hamburger ipercolesterolemici.

Metti anche che il menu sveli invece ingredienti da agricoltura biologica, verdure declinate in tutte le salse, abbondanza di panini vegetariani, un paio veg, una ventina di tipi di pane freschissimo anche senza strutto e… veggie hot dog!!!

Metti che la sottoscritta cambi immediatamente partito e entri con entusiasmo infantile davanti al luna park.

Metti che si entra, sì, ma non ci sia posto… ma che siano così carini da trovarti un posticino sebbene non hai prenotato per il brunch.

Metti anche che davanti alla tua delusione per il veggie burger che “c’è solo alla sera” si fanno in quattro per portarti qualcosa che sia senza uova, senza formaggio, senza carne, senza strutto.

Metti che invece del solito stitico ‘qualcosa’ per vegani rompiballe, arrivi invece una meraviglia del creato di piatto con panino morbido al sesamo con verdure e senape, presentato con abbondanza di insalatina freschissima in cui rintraccio valeriana, cicorino, rucola, lattughino e… meraviglia! Fogliolette di rabarbaro.

Metti che il tutto sia accompagnato da spremuta di arance fatta al momento, té o caffé come lo si preferisce e a volontà, panini e panetti che sono uno più buono dell’altro, tra i quali spicca un pane integrale ai semi di girasole che è la fine del mondo.

Metti anche che in mezzo al casino totale di un giorno di punta (san valentino… ahi ahi, noi ce ne eravamo scordati!) con il locale strapieno, il capo staff dopo aver trovato il tempo di assortirti un brunch regale e vegan si fermi anche a chiacchierare chiedendo come va e facendoti i complimenti perché hai eliminato anche formaggio e uova (lui é vegetariano).

Metti che oltre all’ottimo cibo (sebbene da brunch o cena frugale, non è un ristorante) ci sia anche una cordialità entusiasta da parte di tutto il personale, ma niente di stucchevole. Sono gentili e non passa inosservato.

Metti anche che siamo a Milano centro, lo giuro.

Metti che adesso è uno dei miei locali preferiti, in assoluto!

Metti che devo dire un grazie ancora una volta alla mia metà che, molto meno prevenuto di me, ci ha voluto mettere il naso.

Unica controindicazione: se siete vegan, dovrete sforzarvi di ignorare i dolci opulenti e meravigliosi perché lì non c’è nulla per noi 🙁

A Milano, ho scoperto, ce ne sono tre di California Bakery. Io ho provato quello di Piazza Sant’Eustorgio.

California Bakery – Il forno d’America
Piazza Sant’Eustorgio 4 – Milano – 02.39811538
Viale Premuda 44 – Milano – 02.76011492
Largo Augusto (Via Verzieri ang. Via Merlo 1) – Milano – 02.76006026

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17 Commenti

Vera Febbraio 22, 2009 - 3:53 pm

Paradisiacoooooo!
Quando tornerò a Milano, andrò sicuramente in uno dei tre! ^-^
Ma i prezzi? 🙂

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Antaress Febbraio 22, 2009 - 6:47 pm

Quello di via Premuda è proprio di fianco a casa di mio padre…non l’ho provato perchè i prezzi mi sembravano siceramente esosi!!

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sara Febbraio 22, 2009 - 8:20 pm

ma….ma….come??? E tutte le banane a casa?? Eh??? Guarda che il grande fratello crudista ti guarda!! 😛

Reply
Nina Febbraio 22, 2009 - 9:42 pm

Fantastico, appena torno a Milano ci vado! 😀

Reply
Erbaviola Febbraio 22, 2009 - 9:50 pm

@Vera: prezzi altini, ma in linea con la location. Inoltre le porzioni le ho trovate enormi, quindi potrebbe dipendere anche da quello 😉

@Antaress: come sopra, però quello che citi non l’ho mai visto, suppongo che abbia gli stessi prezzi. Secondo me vale la pena, il loro brunch è ricchissimo.

@sara: ero ancora in ‘semi-crudo mood’ il 14 di febbraio, il post è un po’ in ritardo perché non ho trovato il tempo prima 😀 Comunque ho ‘sforato’ solo di pane integrale, il resto era tutto crudo e bio… dal 15 sono stata moooolto più ligia al solo crudo, infatti i problemini ormai risolti suppongo che venissero da lì 😉

(Molto onorata comunque che il grande fratello crudista mi guardi 😀 )

@Nina: ti direi che ti accompagno, ma mi sa che dovrei chiedere un piatto di insalata pura questa volta, senza panini (sai, il grande fratello crudista è con me in questo periodo 😀 )

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Cloudy Febbraio 23, 2009 - 2:32 am

mi hai fatto venire l’acquolina in bocca, quando passo da Milano ci faccio sicuramente un salto

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La vicina Febbraio 23, 2009 - 11:53 am

Menù bimbi? 🙂

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Erbaviola Febbraio 23, 2009 - 12:03 pm

@Cloudy: fai anche delle foto, ho visto che le tue sono strepitose, la sottoscritta invece fa pena con quell’arnese infernale di macchina fotografica 😉

@La Vicina: C’E’!!! E c’erano anche un paio di bimbetti che si divertivano parecchio! Anzi, che idea, perché non ci organizziamo la prossima uscita, magari un tranquillo brunch domenicale? Di fianco c’è anche un bel parco giochi per Anita 😀

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nadir Febbraio 24, 2009 - 11:05 am

mamma! con la fame che mi ritrovo adesso mi hai fatto venire una voglia…
Peccato che io a Milano non ci passo nemmeno per sbaglio, ma vedrò se c’è qualcosa di analogo a PD.
Ciao e buona giornata

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La vicina Febbraio 24, 2009 - 4:02 pm

Mi sembra un’idea fantastica! Innanzitutto è l’occasione per vedersi, secondo: sono secoli che non andiamo a fare un giro a Milano, terzo: l’idea del brunch è comoda, la bimba non rischia di addormentarsi in macchina! Vada per il brunch in qs delizioso posto che avete scoperto!

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seme Febbraio 24, 2009 - 6:52 pm

anche a me l’idea sembra da paura!!!

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Erbaviola Febbraio 24, 2009 - 6:55 pm

@nadir: se c’è avvisami che potrebbe capitarmi di passare per lavoro 😉

@LaVicina: è ora di sentirsi via mail 🙂

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manuel addams Febbraio 28, 2009 - 8:40 pm

io in quello della foto ho anche lasciato il mio curriculum, ma niente non mi hanno chiamato.

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Elle Marzo 27, 2009 - 10:04 pm

wow, questo è un indirizzo da tenere in agenda per quando capiterò a Milano, grazie!

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silvia Maggio 5, 2009 - 1:23 pm

bellissimo!!complimenti e ci vediamo lì!

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MicMcee Maggio 2, 2010 - 5:04 pm

Oggi domenica 2 maggio alle ore 15,45 siamo stati trattati a pesci in faccia dal gentile personale dello “store” di Piazza S. Eustorgio. Ci siamo seduti in quattro, ci hanno portato i menu e quando abbiamo provato a ordinare da bere (e non da mangiare) ci è stato detto: “Questo tavolo è occupato”.
Siccome eravamo basiti abbiamo chiesto meglio, abbiamo anche detto, “Stiamo solo 10 minuti, il tempo di riprenderci e bere qualcosa”. Niente da fare: ci hanno invitato ad andarcene. E alle mie proteste ci hanno anche riso in faccia. Anche alla richiesta di parlare con un responsabile, stesso atteggiamento. Poi siccome è domenica e siccome eravamo in giro con ospiti stranieri ce ne siamo andati.
Brutto senso dell’ospitalità e soprattutto nessun imbarazzo nel trattare così dei clienti…

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Erbaviola Maggio 3, 2010 - 11:56 am

Mi dispiace molto per la tua avventura Mic… non so se nel frattempo hanno cambiato gestione, io non vado a Milano da parecchio. Giusto per chiarire: quello sopra è un post di più di un anno e mezzo fa e io non c’entro nulla con il california bakery, ci sono solo stata e ci hanno trattato in modo molto carino. Magari nel frattempo qualcosa è cambiato ma forse è meglio se la tua avventura la segnali direttamente alla direzione del California Bakery. Considera però due cose: 1) Milano a volte riesce ad abbruttire chiunque, anche la persona più gentile del mondo; 2) Come per la totalità dei ristoranti milanesi, puoi fermarti a mangiare e non solo a bere. Ci sono persino bar che all’ora di pranzo non ti fanno sedere se prendi solo cappuccino e brioche, perché i tavoli sono riservati a chi “mangia”. Per chi come me a volte pranza con una spremuta è un dramma e posso al massimo prenderla in piedi.
Non per giustificarli, ma solo per essere chiari: è un ristorante, non è un bar. Loro sono stati poco garbati ma se volevate ristorarvi bevendo qualcosa la vostra meta doveva essere un bar, non un ristorante 😉

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