Quando leggerete questo post mi starò godendo un meritato relax. Spero. Mi seguirà comunque la preoccupazione di come ordinare al bar la nuova bevanda ai fiori di guaranà senza ridacchiare come una dodicenne.
Probabilmente ripiegherò sul solito Guaranito…
8 Commenti
No, ti prego, dimmi che non è vero…
Dunque, si fa cosi’, si entra nel bar e si dice: “buongiorno, vorrei una F**A”, dove al posto degli asterischi si mormora, si parla con le adenoidi come avrebbe fatto Toto’.
fortuna che di roba imbottigliata io non ne bevo 😉
ancora nessuna associazione contro la perdita di moralità nella nomenclatura delle bibite si è fatta avanti? 😀
@Azabel: verissimo, l’hanno già provata in molti
@TuttoQua: non rischio, minimo mi danno una Fanta, ma conoscendo il mio magnetismo verso le figuracce, si metterebbero a urlare “cosè che vuole? una fi.ga?”
@nadir: encomiabile decisione ma diventa un po’ difficoltoso se si sta fuori di casa dei giorni e non si conosce nessuno con un rubinetto 😉
@Jakoz: no, ma aspettiamo quella inglese che latitò quando io fui costretta a comprare un antigelo svedese che si chiamava FUCK. La mia vicina di casa si divertì per tutta la confezione a chiedermi ‘are you fucking your car?’ e a indicare l’auto dicendo ‘you’re fucked!’ … avete un grande senso del humor, non c’è che dire!
il marketing colpisce ancora. Per bocca ormai si prende di tutto, e non bastan piu’ le forme e i colori: si vuol pescare il consumatore con concetti seducenti e seduttivi. Presto le supposte falliche…
Speriamo che sia ben filtrato.
Odio i peli in bocca…………..
in america si vende una bibita a base di sangria che si chiana CONO con la tilde (si pronuncia cogno) e indovinate in spagnolo che sognifica? bravi… ma non l’organo maschile ma quello femminile… in spagnolo come in siciliano il genere è al contrario!