Ciao a tutti,
cosa può spingermi, nel mezzo di un trasloco, nel casino più totale, seduta su uno scatolone e con il piede su un altro a scrivere ben due post in un giorno?
La follia.
(no sbagliato)
Un’altra gaffe del divino.
(No, e poi mi darà la laurea di coglione, quindi posso solo ringraziarlo. Quando si riaprono le graduatorie della scuola, me la spendo come ‘ulteriore titolo di studio’)
Insomma, cosa mi fa scrivere un altro post, importunarvi all’ora di cena ecc.?
UNA QUESTIONE VERAMENTE IMPORTANTE!
Chi di voi conosce Terre di Mezzo? Su la mano! Ecco. I milanesi tutti.
Terre di Mezzo è un mensile IMPORTANTE. Un mensile nato nel 1994, scritto da giornalisti professionisti e venduto in strada da venditori senegalesi.
E GUAI SE vi vedo fare l’espressione ‘oddio che palle’. Se fate quell’espressione, non avete mai letto Terre di Mezzo.
E’ un mensile bellissimo, pulito, vero, concreto, umano e solidale. Non come tanta carta patinata che sproloquia sull’equo e non fa nulla di concreto. Terre di Mezzo non è un mensile per fighetti. Se sei un fighetto, puoi anche non leggere il seguito di questo post e, a proposito, sei nel sito sbagliato.
Insomma, secondo me Terre di Mezzo è importante. E’ importante che rimanga vivo, che continui a esserci. E’ una voce fuori. E non lo dico solo perché una volta hanno avuto anche l’ardire di intervistarmi, ma perché sono davvero fuori dalle logiche dei bei mensili patinati (compreso quello con il nome simile, che compriamo tutti nella bottega bio e che ha una stampa in quadricromia da inquinare da qui al Perù in una sola tiratura).
E che urgenza c’era di parlarvi di Terre di Mezzo? Non ti puoi occupare – vi starete chiedendo – solo delle tue scatole da riempire per questo weekend?
Invece c’è urgenza. Vi avanzano mica 5 o 15 euro o qualcosina di più?
Dopo 14 anni quel giornale si rinnova: Terre di mezzo cambia veste grafica, ma soprattutto amplia i suoi contenuti e la sua diffusione. Sarà un giornale più ricco: per il numero di pagine (52) e per i contenuti. Collaborano con loro firme e realtà importanti: da Loretta Napoleoni (economista) a Pat Carra (vignettista), da Esterni (associazione culturale che organizza il Milano film festival e il Fuori salone) alla Scuola di scrittura Holden di Torino, dalla rivista musicale Rockit a Legambiente, e tanti altri.
Nelle pagine del nuovo Terre si parlerà anche di immigrati di Seconda generazione, di carcere e di associazioni antimafia, di moda critica, design sostenibile e software libero, di turismo alternativo e responsabile, di cibo e divertimenti.
Terre diventa un magazine, anzi uno “street magazine”. Le strade delle città in cui viviamo rappresentano per loro un luogo da vivere e condividere. E per questo non solo sono la fonte privilegiata delle sue notizie (oltre che un canale distributivo) ma soprattutto si confermano come l’universo d’interesse del suo pubblico di riferimento.
Il nuovo Terre, infatti, è prima di tutto un progetto culturale cui i lettori sono chiamati a partecipare in prima persona. Come? Fondando insieme il nuovo Terre di mezzo: per questo stanno chiedendo ad amici e colleghi di dare una mano, diffondendo la notizia dell’uscita del nuovo Terre su internet e sui mass media, ma anche attraverso i canali informali. La campagna si chiama “Corsa straordinaria”, trovate tutte le info qui [AGGIORNAMENTO 19.07.2017: il sito linkato non esiste più], e già che ci siete tirate fuori anche il soldino, dai!
Con il soldino che date, vi arriveranno anche le prime copie della nuova rivista e sarete sempre ricordati con ammmmmmore tra i fondatori 🙂 Specialmente da me, che sto ancora piangendo la scomparsa di “Cuore”, non perdiamoci anche Terre!!!
Il nuovo Terre non uscirà in versione cartacea fino a quando non avrà trovato 2.000 nuovi lettori: i loro abbonamenti permetteranno al giornale di esistere.
La sfida è grande, soprattutto in questo momento storico. All’indirizzo [AGGIORNAMENTO 19.07.2017: il sito linkato non esiste più] potrete trovare tutti i documenti di approfondimento . Se avete anche voi un sito, mettete i banner e diffondete la notizia, servirà anche questo!!
Beh insomma, a me gli euri son saltati fuori, perché in questo paese vale la pena di fare qualcosa! Questi giornalisti qui, cari miei, quelli di Terre di Mezzo, sono giornalisti VERI. Pensate che mi son saltati fuori persino 10 minuti per andare in posta a pagare il bollettino (non è vero, ci mando la mia metà, ma è lo stesso).
Non aspettate, non aspettate che questo bellissimo mensile langua nell’oblio dei ricordi.
Oggi non ci stavamo vergognando per una battuta umoristica del nostro premier? Ecco, la vergogna ve la lavate via con il sostegno a Terre di Mezzo. Io l’ho fatto, funziona. Deterge a fondo, è eco e equo e tantissimo solidale.
Parola di Erbaviola.
5 Commenti
no, non conosco Terre di Mezzo… però mi fido di Erbaviola, e se Erbaviola dice che è fighissimo allora è fighissimo, e a me manca da morire leggere un magazine fighissimo!! Quindi, anche se ho uno stipendio di neanche 700 euro una decina di euro mi avanzano alla grande. Grazie!! 🙂
Che bellezza, ci sto anch’io, domani sottoscrivo! Mi manca un mensile vero non per fighetti!
non spediscono fin qui 🙁 se faccio l’abbonamento di sostegno lo posso far mandare a te e mi tieni le copie per quando torno? Se lo mando a quello di casa mio padre non lo distingue dalle pubblicità dell’esselunga e butta…
mai sentito, anche a me sembra molto interessante! spero davvero che raggiungano le quote!!! un abbraccio per il trasloco, dai erbetta!!!
Appena torno dal Giappone… Sacrificherò il mio abbonamento alla rivista patinata dal nome simile 😉