
Si riapre la stagione della caccia. I volontari di tutte le associazioni animaliste sono già impegnati da tempo con volantinaggi, presidi e varie azioni di disturbo per cercare di fare qualcosa contro una piaga sociale sanguinaria che va sotto il nome di caccia. A volte, chi vede da fuori, pensa che si difendano solo gli animali selvatici , quelli cacciati per intenderci.
Ma ci sono altri animali, spesso maltrattatati e sempre ammazzati o abbandonati in giovane età: i cani da caccia. Ogni volta che questi cani perdono il fiuto solo in parte, come è normale che succeda a qualunque cane che invecchia, ma hanno ancora davanti una decina d’anni di vita, ecco che allora il grande sportivo, l’uomo che ama la natura, conosciuto anche come “vecchiaccio rincoglionito armato”, porta il cane dal veterinario per farlo sopprimere oppure gli tira una fucilata. Non preoccupatevi, non li abbandonano: troppa fatica e comunque troppa possibilità che torni a casa oltre al fatto che sono microchippati. Sono segugi alla fine, costano. Finché servono allo scopo, gli scoccerebbe perderli, quindi via di microchip.
Oggi mi è arrivata questa email, c’è un cane da caccia dalle parti di Verona, bello vispo e allegro, che non ha ancora ricevuto la fucilata e che ha trovato un veterinario che si è rifiutato di sopprimerlo. Sappiamo però che se non si agisce in fretta, il suo destino è quello di incontrare un veterinario meno scrupoloso o una fucilata in mezzo agli occhi.
Un cacciatore e il suo cane. Il cane ha dieci anni, sta bene in salute ma, data l’età, non ha più il fiuto di una volta. Che fare? Ma è semplice: Il cacciatore, questo ” sportivo, amante dei boschi” (molti si definiscono così, lo sapete no?) compra (cose da comprare) un cane giovane per addestrarlo e decide di far sopprimere quello vecchio, quello che non serve più (cose vecchie da buttare). Vita insieme, dieci anni, affetto, legame con l’animale . parole senza senso per lo “sportivo amante di boschi”. Il veterinario incaricato di sopprimere l’animale si rifiuta di assecondare
lo “sportivo amante dei boschi”, visto che il cane, tra l’altro, è in salute e ha un’aspettativa di vita di anni. A questo punto, prima che lo “sportivo amante dei boschi” risolva tutto nel modo che più gli è familiare, cioè con una bella fucilata, cerchiamo di aiutare il cane a liberarsi di questo personaggio magari con un’adozione.Chissà che non riesca, negli ultimi anni della vita, a frequentare un umano meno sportivo e amante dei boschi e più pietoso e rispettoso della sofferenza altrui.
( Adozione urgente per un setter, 10 anni, Verona – per informazioni adozione: gigiogina@libero.it oppure cell. 3297895191 Adozione solo con disponibilità a controllo pre-affido e post-affido. Il setter è una razza molto affabile, sono dolcissimi, di carattere mite e giocherellone, molto adatti a famiglie con bimbi e per la compagnia degli anziani data la mitezza del carattere e il grande attaccamento al padrone )
4 Commenti
la devi smettere di postare queste storie… non posso adottare tutti i cani che posti!!! E’ una storia straziante… :'(
ciao! non so se ti ricordi di me, ci siamo conosciute attraverso la rete Lilliput! Ho visto ora il tuo sito, bello e molto interessante, complimenti1!! Grazie ancora per le info sulla permacultura, ti ricontatto appena mi arrivano i libri!
Sara M.
Che schifo!!>:(
Ciao,premetto che non sono un cacciatore.
La fucilata dovrebbero darla al suo ‘VECCHIO’ padrone!!!!!!!
Giuro che se riesco a cambiare casa entro breve mi vengo a prendere il setter inglese!
Ne possiedo già uno in casa.
spero a presto
DIEGO