BAMBINI SVEZZATI A PETROLIO. E IL TUO?

da Erbaviola
prodotti per bambini con petrolio - erbaviola.com
prodotti per bambini con petrolio - erbaviola.com

Immagine dal web

L’avventura con il bauletto omaggio attira-neo-mamme (o droga-mamme?!) l’ha scritta Elena, che ho avuto la fortuna di leggere e conoscere attraverso la rete dei GAS e alla quale faccio un sacco di auguri! Sarà una super-mamma, soprattutto una mamma consapevole. Il pezzo che ha inoltrato tramite la rete dei GAS lo pubblico con il suo permesso e senza aggiungere altro… se non fosse così simpatico il modo di raccontare di Elena, non resterebbe che piangere… Quindi prego, fatevi un paio di risate ma con i fazzoletti a portata di mano 😉

* * *

Arrivata al settimo mese di gravidanza mi piglio lo sfizio di accettare un gadget omaggio, consistente di scatola di Anne Geddes con dentro non s’è bene capito cosa.
Immaginavo che dentro ci fosse solo cartaccia da macero, e ho esitato a contribuire allo spreco, ma la scatola era davvero invitante – sigh! la pubblicità! – e mi serviva giusto per metterci una cosa… confesso che ho ceduto.
Ebbene, col capo cosparso di cenere sono qua ad espiare le mie colpe: faccio la fatica di raccontare cosa ci ho trovato, sperando che serva a qualcun altro più saggio di me.

All’interno un paio di copie omaggio di giornaletti per bimbo, di cui una più “relazionata”, l’altra specificatamente pubblicitaria: centinaia di prodotti mamma e bimbo di cui sembra proprio non si possa fare a meno. Ho quindi scoperto di essere una mamma scellerata e mesozoica, che di ‘ste robe non so proprio che farmene.

Vi faccio un po’ la lista della spesina che dovremmo fare, qualcosa scelto a caso perchè dovrei scrivere un articolo di venti pagine per illustrarvi l’assalto di prodotti senza senso di cui pare che bimbi e genitori non possano proprio fare a meno;

*Euclorina depliant con omaggio prova inserito: la cura del bambino e della mamma inizia rinforzando il già radicato terrore del batterio assassino, che uccide meno dell’ euclorina ma nessuno se ne accorge;

*Depliant pannolini Pampers New Baby per neonati. Si specifica che la pelle del neonato è davvero sensibile e per questo ha bisogno di un pannolino delicato. E quale miglior pannolino dei Pampers?
Di cui il più delicato è quello con cremina all’aloe, “per proteggerlo con la massima delicatezza”, specificano. Omettono di scrivere che la cremina all’aloe l’hanno inserita per limitari i danni da irritazione dovuti al surriscaldamento creato dai materiali quasi totalmente sintetici di cui il “delicatissimo” pannolino è composto. Ma questi sono “particolari” di cui neanche il consumatore si interessa.
Il pannolino seguente al delicatissimo pannolino all’aloe è il pannolino cattura pupù liquida. Che mai ci avranno messo di così speciale? Una dose aggiuntiva di gel superassorbente? Quello che è la prima causa di irritazioni allergie e inquinamento? Quello che fà puzzare di petrolio i pannolini?
Peccato che nemmeno quà si spendono in chiarificazioni. Non andrò a comprarlo per svelare l’arcano mistero.
Dulcis in fundo il pannolino con super barriere tieni tutto, che tengono tutto davvero, compreso il calore che non riesce a defluire e garantisce una tenuta stagna da scafandro di plastica con relative immaginabili conseguenze.
Alla fine della trilogia pannolinesca ci viene presentata la salviettina specifica per la pelle delicata dei neonati: sintetica da paura con ingredienti da fare rizzare i capelli. Si usa al posto della semplice e innocua acqua e serve ad aumentare spese, inquinamento ambiente e bimbo, allergie da ingredienti petroliferi spesi a raffica.
Complimenti! Devo proprio correre a comprarmi il kit!

*Si passa poi all’ indispensabile guida all’allattamento. Non quello della Lega del latte. No, No, quello delle case venditrici di biberon.
Prima di questi illuminanti aggiornamenti mi pareva di avere capito poche cose essenziali sull’allattamento, ovvero:
l’allattamento è il gesto in assoluto più naturale, non necessita di nulla d’altro che sia offrire il seno al bimbo quando lo chiede, così da favorire il processo della lattazione, due braccia confortevoli che lo sostengono e accolgono, infinita pazienza, E BASTA. Infatti ciò che rende così spesso difficile l’allattamento sono tutti i trucchi anti-latte diventati di moda negli ultimi 40 anni. Vedi l’ incredibile caso che è giusto giusto da poche decine d’anni che le donne non hanno più latte e non riescono ad allattare.

Vediamo in sintesi gli indispensabili ausili antilatte: Ciucci, Tettarelle e Biberon.
Necessitano di una suzione diversa rispetto a quella al seno, confondono il bambino, gli offrono surrogati che lo tengono lontano dal seno. Il seno non stimolato dalla suzione produce meno latte.
Si arriva ben presto a non avere abbastanza latte e quindi a rivolgersi a giunte, biberon, integrazioni, ciucci a go-go ecc.
Ciò che inoltre disorienta fortemente il piccolo sono gli odori estranei, di qualunque crema applicata al seno, per non dire il fargli ciucciare creme e sostanze sintetiche presenti nei prodotti seno venduti & raccomandati alla mamma.
Ebbene, grazie al nuovo kit della super-mamma-moderna mi trovo a scoprire che devo comprare assolutamente il biberon primi giorni, per potere dare le giunte al bimbo, sia di latte, che di acqua, che di tisane, che di mille altro (tutte cose caldamente sconsigliate per chi vuole fare partire bene l’allattamento).
Dopo ciò, ho bisogno una distesa di tisane (sconsigliate per i motivi di cui sopra) e di ciucci di ogni sorta: allattamento addio ma con grazia ed ergonomia da terzo millennio.
Fortuna che poi si arriva alla pagina titolata: “LATTE ADDIO, MA SENZA DRAMMI”. E per carità! Con tutto l’impegno messo mica ce li faremo i drammi!
Non viviamo certo nel medioevo dove tutte allattavano se no i bimbi morivano!
Siamo nel 2007 e possiamo mantenerli ad artifici. C’è solo l’imbarazzo della scelta.

*Arriviamo quindi alla chicca del bauletto omaggio, questa proprio mi ha stupito:
CHICCO: COPPETTE ASSORBILATTE ULTRA ALLATTASICURA
Sarà che noi mesozoici ci siamo procurati delle coppette di stoffa di seconda mano e pensiamo di utilizzare quelle, comunque queste ci hanno davvero fatto trasecolare: sono riempite di gel superassorbenti!
Il dubbio mefistofelico sorge spontaneo: saranno per caso i medesimi gel superassorbenti sintetici e altamente irritanti che vengono inseriti nei pannolini bimbo e donna? Quelli che tendono poi a rilasciare le loro tossicità sulla pelle? La stessa pelle che poi il piccolo ciuccia durante l’allattamento per il poco tempo che si riesce a tentare l’allattamento new generation con ausili new generation? Quindi oltre che irritarsi il sedere di gel superassorbenti se li deve anche ingollare con il latte? Mah…
Ovviamente come succede per i pannolini, nemmeno per le coppette sono segnalati i componenti. Ci rimane solo di sapere che le microsferette dei miracoli terranno asciutto il seno e che le coppette supersintetiche sono “traspirabili”. Traspirabili de che???
Ma andiamo pure avanti.

*Altro manualetto sull’allattamento diviso in due sezioni: cosa consigliano le ostetriche nella prima parte, e cosa consiglia Chicco nella seconda.
Come le due versioni possano andare d’accordo non riesco proprio ad immaginarlo. Potrei scoprirlo solo leggendo con attenzione, ma abbiate pazienza se il mio masochismo non arriva a punto tale. Passiamo direttamente ai consigli di Chicco, e al fatto che naturalmente i suddetti consigli acquistano un’aura di legittimazione importante se inseriti in un manuale-allattamento scritto da ostetriche (e metterci anche nome e cognome di queste ostetriche?!).
Dunque, Chicco consiglia le meravigliose coppette assorbilatte con microsferette di cui abbiamo parlato sopra.
Poi consiglia le salviettine detergenti per l’igiene del seno. Tali salviettine sono già un danno se usate sul sedere del bambino, mi immagino un pò che effetto possano avere sul seno, che il bimbo poi ciuccia. Non compro una confezione per verificare gli ingredienti perchè non dubito siano pessimi come tutti gli altri prodotti consigliati per mamma e bambino.
Si passa poi a un siero elasticizzante seno “dermoantistress” di cui si dice: “formula protezione bambino con pluirvitamine oli naturali” ecc.
Eh? Che vorrà dire mai che una crema applicata sul seno della mamma protegge il bambino? Boh..
Non oso andare a verificare la lista degli ingredienti, per i motivi citati sopra. Se anche miracolosamente fossero davvero naturali – e non lo credo affatto – rimane il fatto che vengono grandemente sconsigliate applicazione di qualsivoglia crema e olio sul seno durante l’allattamento: il bimbo si disorienta ed è costretto ad ingerire sostanze che non saranno mai naturali come le naturali protezioni cutanee della mamma.

*Si prosegue poi con una sfilata senza fine di ciucci e tettarelle e biberon primi giorni, primi singhiozzi, primi sogni, primi passi, primi vagiti ecc. già commentati sopra.
Si aggiunge anche un depliant dei punti vendita Chicco dal primo giorno di gestazione ai 3 anni. Così non ci perdiamo, hai visto mai.

*Si passa poi al depliant della Fisher-Price. Una sfilata inesauribile di giochi di cui il nostro bimbo non potrà fare a meno se gli si vuole dare l’occasione di crescere stimolato ed equilibrato, amato e gioioso. Per quanto riguarda i giochi ho pensato che verrò gioco forza invasa dal parentado, e mi dovrò occupare di intimargli di non sotterarci di trattori e ruspe da due metri e pianole elettriche spaccatimpani. Per il momento comunque non mi sono documentata sul magico mondo dei giocattoli e non guardo nemmeno il depliant.

*Si prosegue con un meraviglioso campioncino di Johnson Baby Bagnodoccia Extra Idratante, con gocce di baby olio.
Chissà se le gocce di baby olio sono le medesime del Johnson Baby Olio, quello di cui si pubblicizza “Applicato sulla pelle bagnata idrata ben 10 volte di più di molte altre creme. Testato da pediatri. Fin dai primi giorni di vita”.
I suoi ingredienti sono:
“paraffinum liquidum, isopropyl palmitate, parfum PPT1397 ”
Ovvero paraffina liquida per la quasi totalità del prodotto.

La paraffina liquida come tutti i mineral oil e i petrolati, è un derivato dalla raffinazione del petrolio, inquinante, non biodegradabile, recentemente inseriti dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe II.
Gli effetti sulla pelle sono già stati chiariti dalla direttiva europea.

Questi ingredienti sono inseriti in quasi tutti i prodotti bimbo in commercio, dal supermercato alla farmacia.
Controllare per credere.
Comunque ho già regalato il flaconcino e non posso controllare l’INCI, peccato per l’occasione persa. Ho intimato a mia sorella di restituirmi il flaconcino vuoto, non so per cosa ma per espiare le colpe lo userò.

*Arriviamo poi al giornale pubblicitario, credo ci potrei mettere 4 ore a commentarlo tutto. Forse 8.
Un tripudio di creme mamma e bimbo che non servono a niente nella maggior parte dei casi, e piene zeppe di ingredienti da raffineria nella stragrande maggioranza dei casi.
Prima causa di allergie, disorientamento bimbo ecc.
I soliti trecento tipi di biberon e tettarelle e ciucci. Le solite pubblicità all’allattamento naturale al seno con a fianco il biberon primi giorni di gomma (???) ecc.

*Poi una sfilata immensa di camerette neonato. Viste così tutte insieme fanno spavento! Ma ‘sti bimbi neonati devono per forza alloggiare in una stanzetta per celebrolesi? Con orsacchiotti da mezzo metro che fanno inquietante capolino da ogni mobile? Rosa e azzurri stucchevoli rallegrati da forme giganti di coniglietti.
E la cosa bella è che un arredamento di questo genere deve per forza essere cambiato appena il bimbo cresce, anche di poco. Che mica glielo puoi lasciare quando va alle elementari! Il mobiliere ringrazia.
Identica osservazione vorrei fare per i tessuti usati per oggetti neonato: è mai possibile che la creatura debba dormire in un cuscinotto primi giorni dai colori arancio e giallo sparato, con degli orsacchiotti a cavallo di mongolfiere di 40 centimetri che ti fanno venire voglia che cali la notte per non vederli più?
L’esagerazione delle immagini rispecchia l’esagerazione di tutto il resto. Difficile trovare qualcosa che non sia gigante, in esubero, gridato ed esagerato. Fastidioso!

*Si prosegue con prodotti di ogni genere per la pulizia bimbo, di cui viene pubblicizzato il baby profumo: se c’è una cosa che dà fortemente fastidio al bimbo è proprio il profumo, inoltre tutti i profumi inseriti nei cosmetici tradizionali sono sintetici e altamente allergenici.

*Arriviamo poi a una chicca da oscar: una pagina intera in cui una deliziosa immagine di mamma con bimbo recita.” Per la sua protezione il latte migliore è il tuo“.
Il bimbo è abbracciato dalla scritta “sistema immunitario“. Questo per quanto riguarda la pagina sinistra della pubblicità, quella legata al cuore… si passa poi alla pagina destra, razionale, legata al cervello, e si scopre che si sta pubblicizzando il latte Mellin 2 progress…???
… perchè dopo il tuo latte il modo per rafforzare NATURALMENTE il sistema immunitario del tuo bambino, è il latte Mellin.
C’è sempre un perchè! eh!
Considerando i consigli anti allattamento delle pagine precedenti, la fase del “dopo allattamento” arriverà se va bene non più tardi di un mese e mezzo di vita del neonato. Missione compiuta: Mellin 2 ringrazia.

Ci sono mille altre cose che non ho la pazienza di elencare, ne lascio solo un’ultima che m’ha fatto morire dal ridere:
*una linea per la pappa che vende a peso d’oro una sorta di scodella con cucchiaio ultima moda e colore – rosa shocking nello specifico- così propagandata ” la linea per la pappa di Sitar Happy Bimbo dà al bambino uno stimolo in più nelle delicate fasi dello svezzamento” ecc eccc…
A peso d’oro possiamo comprare un cucchiaio di plastica fuxia con tazzariella inserita e lo svezzamento sarà un gioco da ragazzi. Garantisce Happy Bimbo.

*Ci sono anche gli omogenizzati di sola frutta, “per insegnare ai bimbi il piacere della vera frutta senza zuccheri aggiunti”.
Non capisco perchè non ci si possa frullare una frutta fresca in casa invece di comprarla frullata e addizionata in vasetto, ma l’ho detto all’inizio che sono mesozoica, sarà quello il mio problema?

Aiuto…………….!!

Qualcosa di decentemente scritto e spiegato sui pericoli da vaccinazione e alternative possibili, sul parto naturale che non significa epidurale, effetti primari e secondari dell’epidurale su mamma e bimbo e bazzecole di questo genere????

Intanto devo dire che non mi azzarderò più ad accettare qualsivolgia omaggio mamme e bimbo, potrei crepare di consapevolezza e passare le giornate a scrivere il mio scoramento e pentimento.
A proposito, viene pubblicizzato un altro bauletto omaggio: se viaggiate in autostrada con un bimbo di due anni a bordo basta fermarsi in una delle 57 stazioni di servizio Total, fino a fine agosto, così da ricevere il Cestino da viaggio Kit Baby Ok con prodotti beauty per l’ infanzia.

Felicità e Auguri!

Ti è piaciuto l'articolo?

Iscriviti alla newsletter, tanti altri contenuti interessanti ti aspettano!

Nella newsletter troverai articoli esclusivi che non pubblico sul sito, tutorial, guide e chiacchiere gentili tra noi.


Ti potrebbe interessare anche:

24 Commenti

nina Giugno 5, 2007 - 9:46 pm

Io ho due bimbi e fino a quattro anni fa non ne sapevo niente di tutte queste porcherie… guardavo la pubblicità della Mellin e pensavo inconsciamente che se potevano dire in televisione che è biologico o naturale, senz’altro lo era 🙁 Il primo quindi si è sorbito tutte queste schifezze, compreso l’allattamento interrotto a due mesi e mezzo per tutti i motivi elencati: biberon per le giunte che non erano necessarie (ma mi avevano convinto di sì!!!), profumi ecc. Non smetterò MAI di sentirmi colpevole.
Per fortuna almeno con il secondo ‘ho messo la testa a posto’! E ho potuto notare una gigantesca differenza: niente dermatiti, niente odori nauseabondi (a parte quelli naturali) dai ciripà e soprattutto, grazie all’alimentazione senza prodotti confezionati, ho notato anche un’incidenza assolutamente minore, quasi nulla, di raffreddamenti e febbri. Magari avessi potuto leggere questo articolo 7 anni fa!!!! Grazie Elena, lo diffonderò a tutte le neomamme che conosco, è davvero utile!!! AUGURISSIMIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!

Reply
roberto Giugno 28, 2014 - 6:58 pm

va bene tutto, tante cose sono giuste, diciamo ovvie, se le mamme di oggi fossero mamme di ieri..ma i commenti su tutto e il tono da ” io so tutto io sono la verità ” non convince..e neanche i commenti sui pannolini ai polimeri SAP, il fatto è che quasi tutta la vita moderna si basa su derivati dal petrolio, che vorrebbe? che migliaia e migliaia di donne-mamme lavassero i pannolini di stoffa 4-5 volte al giorno? pupù liquida compresa? resti nella realtà e non pontifichi su tutto..non è tutto porcheria..bisogna avere una testa e soprattutto saperla usare

Reply
stefania Luglio 11, 2015 - 12:19 pm

Roberto, ci sono le alternative ai lavabili. Molti non lo sanno, ma ci sono i pannolini Pillo, usa e getta e privi di derivati del petrolio e cloro (usato da quasi tutte le aziende per sbiancare i pannolini), invece Pillo usa pura cellulosa vegetale e acqua ossigenata. Costano pure meno dei famosi e petrolosi Pampers

Reply
stefania Luglio 11, 2015 - 12:22 pm

ci sono le alternative ai pannolini lavabili. Molti non lo sanno, ma ci sono i pannolini Pillo, usa e getta e privi di derivati del petrolio e cloro (usato da quasi tutte le aziende per sbiancare i pannolini), invece Pillo usa pura cellulosa vegetale e acqua ossigenata. Costano pure meno dei famosi e petrolosi Pampers

Reply
Federica S. Giugno 6, 2007 - 4:11 am

Complimenti per il sito, veramente utile!
Su quello che stanno combinando le grandi aziende di prodotti per l’infanzia ha ragione Elena, è veramente uno schifo!!! E’ uno schifo che in italia permettiammo pubblicità in cui viene detto che un prodotto è naturale e fa bene al bambino mentre invece provoca il cancro!!!

Reply
elena Giugno 6, 2007 - 2:23 pm

Grazie a tutte, e della pubblicazione e dell’apprezzamento.
Spero di essere una mamma almeno minimo decente, ma come bene sapete voi che già lo siete finchè non arriva il momento non si può giurare su niente!

Mi spiace molto che Niina si senta così in colpa per il primo allattamento. Capisco benissimo quanto possa essere difficile non riuscire in ciò cui si tiene tanto, ma con la cultura di oggi gli allattamenti proseguono più che altro per miracolo. Tantissimi si fermano o non partono nemmeno proprio perchè tutto tende affinchè si arrivi senz’altro all’allattamento artificiale.
Anche io non sapevo nulla di tutte queste cose fino a poco tempo fà, ed è poco più di un anno che mi interesso di creme e prodotti vari. Ho avuto la fortuna di profittare dell’esperienza di tante persone che in internet mettono a disposizione il loro sapere. Idem per quanto riguarda la maternità, se non fosse stato per internet non avrei capito ne saputo niente di niente!
E se fossi rimasta incinta anche solo 3 anni fa non avrei avuto accesso al computer e a internet quindi sarei stata al punto esatto di Nina.

Credo che la responsabilità e gli eventuali sensi di “fallimento” ce li si possa addossare solo se avevamo delle scelte, se eravamo state informate. Quante mamme hanno fatto del loro meglio e ancor più e non sono riuscite per il semplice fatto che nessuno ha detto loro come fare?

D’altra parte io che mi ritengo informata desidero concedermi comunque la morbidezza di sapere che non tutte le ciambelle escono col buco, e sebbene spero la mia sia almeno decente non ci metto la mano sul fuoco!

ps, l’ostetrica di un corso preparto bellissimo che faccio (casa di gaja a bergamo) ci ha da tempo messo in guardia su stè confezioni che regalano all’uscita dall’ospedale quando dimettono per un parto: sono zeppe di prodotti anti allattamento che una volta entrati in casa difficilmente ne escono. Quando una neomamma è in crisi con il bimbo che piange e sembra che “muoia di fame”, con tutti i parenti che insistono affinchè si dia la giunta, ben presto si tira fuori il biberon dalla scatoletta “omaggio” e si da la prima giunta. Fatto questo la strada è tutta in discesa, verso l’allattamento artificiale.

Per quanto riguarda il “cancerogeno” invece, in particolare riferito al baby johnson, l’abbiamo appena cambiato perchè era un refuso.
Non è così maledettamente pessimo da favorire il cancro, che io sappia, ma è maledettamente pessimo da creare tant’altre situazioni che sono nefaste e degne di nota.

Se siete interessate con un gruppo di lavoro abbiamo messo a punto un articolo intitolato “mondo bimbo” dove diamo tantissime dritte di prodotti infanzia ok, di metodi naturali per pulire e accudire il bambino, link ove cercare notizie, libri ecc eccc…

a presto, torno a dormire, che non ho ancora scoperto che fare con l’insonnia in gravidanza!

elena

Reply
La vicina Giugno 6, 2007 - 8:05 pm

Purtroppo devo confermare tutto: questi stupendi gadgets li ho ricevuti anch’io a suo tempo… Se poi ti lasci convincere a compilare la cartolina per ricevere gratis 6 numeri di un giornale per bambini, non ti mollano più: ti chiamano per statistiche, verifiche e quant’altro e alla risposta “mi scusi, ma come può immaginare devo cambiare mia figlia che ha 3 mesi” miss telemarketing si arrabbia per il tempo perso e perché se non rispondi a tutte le domande non può mandarti la fornitura di pannolini!
Però mi ritengo fortunata ad avere avuto un ginecologo “fautore” del parto naturale: Anita è nata in un’ora ed è stata l’esperienza più bella della mia vita! Quindi attenzione anche ad epidurali, cesarei e co.

Reply
grace Giugno 7, 2007 - 5:21 am

Io posso essere utile solo sul che fare con l’insonnia 😀 Leggere e guardare dei bei film (quelli che lui dice sempre ‘nooo è noioso’).

OT : Il telemarketing lo detesto in tutti i modi… non solo è un lavoro idiota e credo anche a basso reddito, ma soprattutto è un trituramento di zebedei per chi se lo ritrova! Non mi immagino per chi lo deve fare…

Reply
elena Giugno 7, 2007 - 6:46 am

ewh ma questi sono consigli su cosa fare durante l’insonnia, mica come farla passare sigh!

stasera ho scritto una mail alla ditta brevi che vende fasciatoi ecc ecc per bimbi, mi serve un fasciatoio di quelli che si mettono sulle vasche – non ho posto in bagno – e una mia amica l’ha preso da loro, che sono anche in provincia di bg ove abito io. Lei mi ha detto che il suo prese in un negozio normale ma a fine collezione, nel senso che quando sono prossimi a cambiare collezioni puoi trovare un oggetto a minor prezzo anche in negozio.
Insomma, prima di andare in negozio mi invento una (((( balla!!!)))) per farmi dire da loro quando cambieranno la collezione, così da sapere se ci sono possibilità di sconti ecc ecc, in più con l’occasione chiedo se hanno uno spaccio ecc eccc

scritta la mia bella letterina scopro che stì quà non l’accettano se non compilo tutti i campi, consisteni di indirizzo completo e numeri di telefono completissimi ecc ecc. Mi si sono rizzati i capelli e mi è venuto in mente il post de “la vicina”. con il terrore di venire tormentata per i prossimi dieci anni ho desistito dall’ impresa.. troverò un altra via per capire dove e come comprarmi l’unica cosa che non mi è arrivata di secondo o terzo riciclo!

Reply
grace Giugno 9, 2007 - 7:11 pm

@elena: hai fatto bene, se si è scocciata La Vicina, che è una persona di pazienza notevole, non oso immaginare che rompimento possano costituire!

Per l’insonnia… vuoi dormire perché stare sveglia ti stanca o perché pensi che la regola sia dormire almeno 8 ore e vada rispettata? Perché io dormo da sempre pochissimo e per fortuna ho avuto un pediatra che intelligentemente ha detto ai miei che ero fatta così e visto che non piangevo e non davo fastidio a nessuno stando sveglia (quindi non era sintomo di malattie e malesseri) non gli avrebbe dato né gocce pediatriche né camomille e tisane per farmi dormire. Io alla fine la ritengo una ricchezza l’insonnia: ho molto più tempo per vivere (e leggere!!) rispetto agli altri 😉

Reply
Lavinia Giugno 17, 2007 - 8:57 pm

Io ho una bimba di un anno a cui ho dovuto dare il latte artificiale perchè semplicemente dopo una gravidanza orrenda terminata a sette mesi di gestazione il latte proprio non mi è venuto.Quindi per forze di cose ho dovuto svezzarla con il latte della mellin(che dovevo fare:cercare una balia?)ed è cresciuta bene.Per il resto anch’io non uso creme e porcherie varie.mia cugina per il sederino mi ha suggerito l’olio di mandorle dolci che compro in erboristeria e mi trovo bene.Ma i pannolini uso i pampers, usare gli usa e getta proprio non mi va,ho un rifiuto psicologico.Mi sembra che no siano mai abbastanza puliti ne abbastanza sterilizzati!

Reply
grace Giugno 17, 2007 - 9:39 pm

Cara Lavinia, certamente il latte in polvere è un’ottima invenzione per quelle mamme che per motivi di salute non possono provvedere. Qui però si contestava il volerlo imporre a tutti i costi anche alle mamme che invece hanno latte. Ti consiglio comunque di informarti anche sulla banca del latte, che c’è in molti ospedali e che evita di utilizzare il latte in polvere 🙂

Per quanto riguarda i pannolini, penso che volessi scrivere che usi i pampers che sono usa e getta e non usi quelli lavabili. I pampers come tutti quelli della loro categoria sono usa e inquina, ‘usa e getta’ è una frase buonista. Contribuire a inquinare pesantemente il mondo dove il tuo bimbo dovrà crescere non è un buon inizio, non ti pare ? 😉 Il fatto che escano di casa, non vuol dire che vengano eliminati dalla tua esistenza, ritornano sotto forma di inquinamento.

Sulla questione “Mi sembra che no siano mai abbastanza puliti ne abbastanza sterilizzati!” non si può che levare il cappello davanti alle multinazionali del pannolino: hanno fatto un ottimo lavoro. E’ proprio questo il loro intento: farti credere che nulla è igienico tranne un agglomerato di petrolati e plastiche.
I pannolini riutilizzabili possono essere lavati a 90 gradi, garantendo un’igiene che difficilmente i pannolini di plastica e ovatta possono permettersi 😀

Reply
Erbaviola.com » LA GUERRA DEL LATTE IN POLVERE Giugno 19, 2007 - 12:59 pm

[…] Mentre da noi impazza la pubblicità di latte in polvere e derivati del petrolio destinati alla prima infanzia senza che le neomamme si curino della cosa (se non pochissime), in altre parti del mondo si solleva la protesta, persino nelle Filippine. Forse siamo troppo abituati a vedere i filippini che puliscono umilmente i nostri bei loft per associarli a qualcosa di più che terzomondisti. Ma è proprio nel terzo mondo, o nel secondo come in questo caso, che la battaglia delle multinazionali del latte in polvere si sta svolgendo. La battaglia è lì, perché qui da noi è già stata vinta e non solo si sono convinte le neomamme che il latte artificiale è più sano e i pannolini di plastica più igenici, ma sembra addirittura eretico dire il contrario! Chi vigila in Italia? Nessuno. […]

Reply
Elena Giugno 21, 2007 - 8:58 am

concordo in toto con grace: non siam quà a demonizzare il latte in polvere quando serve, come nel caso di Lavinia che non aveva altra scelta.
Siamo a levare la voce sull’ imposizione di ciò che dovrebbe essere usato solo in caso di necessità ed emergenza e viene invece sostituito al latte di donne che hanno la fortuna e la possibilità di darlo – quasi tutte salvo rarissime eccezioni e casi come quello di Lavinia.

Idem per i pannolini di stoffa: è veramente difficile abbattere il muro del “ohh dio che schifo!” e a questo ha lavorato benissimo il commercio con l’inoculazione culturale del terrore del batterio, che fà più danni del batterio stesso.

Ad ogni modo ogni scelta è rispettabile.
E’ bene però essere informate su cosa sono i pannolini tradizionali, su cosa contengono, quali i loro danni. E da questo come arginarli o alleggerirli, e anche che scelte fare.

Pur usando pampers &co si possono conoscere trucchi per fare si che siano meno violenti sulla salute del piccolo.
si può anche imparare a scegliere tra pannolini tradizionali meno dannosi, sia come composizione che come filosofia legata alla casa produttrice, e si può anche pensare di spendere qualche soldo di più per acquistare monouso eco a basso impatto ambientale e molto meno dannosi per il piccolo.

Oltre che, cosa di gran lunga più imortante, imparare a spannolinare il bimbo in tempi decenti e naturali, e non protrarre l’uso del pannolino per 3 anni o più, cosa nn necessaria

stiamo lavorando molto a questo progetto al link http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?t=21068&start=0

lì potete trovare tante info e spunti, qualunque sia l’approccio al pannolino che sentiate giusto per voi: c’è sempre un modo più ecologico di usare ciò che ecologico non è.

Quando sarà pronto il manuale lo faremo girare gratuitamente in internet, speriamo che viaggi e produca frutti

ciao Elena

ps, grazie Erbaviola per il tuo interessamento a questi temi, mi pare un’altra mosca bianca! Ewwiwwaaaaaaaaaaa!!!!

Reply
elena Luglio 1, 2007 - 9:59 pm

come volevasi dimostrare

domani parte lettera a chicco artsana con indirizzi nostri, e copia conoscenza al negozio, vediamo un pò come si comportano

Intanto mi toccherà di mettermi a cucirmi il materassino da me, che se lo facevo subito mi risparmiavo stà storia!

Spett.le Azienda Chicco

poiché aspettiamo il nostro primo figlio, io e mio marito venerdì 29 luglio ci siamo recati ad Orio Center, in provincia di Bergamo, per acquistare un materassino da culla.
Essendo Chicco l’unico negozio di articoli per bambini nell’ intero supermercato, abbiamo acquistato l’unico materassino da culla da loro offerto.
Le misure e la forma indicate sulla scatola rispondevano perfettamente alle nostre necessità, perciò non abbiamo controllato l’interno, anche perchè, essendo prossimo il parto, volevamo risolvere l’acquisto nel più breve tempo possibile.

All’apertura a casa della confezione, scopriamo un materassino di misure di gran lunga inferiori e dalla forma ovale, col cuscinetto ovale.
Inutile dire che di questo prodotto non sapevamo proprio che farci. Siamo quindi stati costretti stamattina a ritornare al centro commerciale per cambiarlo.
Faccio notare che, non potendo io guidare, venerdì sera ci siamo recati appositamente in un supermercato che frequentiamo raramente, e dopo le 9 di sera, per gli impegni di lavoro di mio marito.
Per lo stesso motivo siamo stati costretti a tornare stamattina, prima domenica di luglio. Il caldo, la giornata festiva e l’affollamento del supermercato sono stati per noi un disagio notevole.

Arrivati al negozio Chicco con la confezione, la commessa capisce al volo il problema informandoci che purtroppo in quelle scatole ci sono materassini arrivati sbagliati dalla ditta e che non possono darci l’articolo richiesto in quanto non lo hanno.
Dal fatto che non abbia nemmeno controllato deduciamo che ci hanno venduto la confezione sapendo benissimo che il contenuto era sbagliato.
Alla nostra incredulità che si venda un prodotto sapendo che è diverso da quello presentato in confezione, non solo non si è scusata, ma ci ha informati con poca gentilezza che non possono perdere tempo per controllare che il prodotto nella scatola sia giusto.

Possiamo ammettere che questo non avvenga quando l’errore è imprevedibile, ma sapendo che quel prodotto presenta un problema, il minimo che ci aspettiamo è che controllino il contenuto prima di metterlo nello scaffale o quantomeno prima di venderlo al cliente. Operazione del resto agevole per le caratteristiche della confezione e che non richiede più di 5 secondi, considerata invece superflua secondo le commesse.

A questo punto chiediamo loro di venire rimborsati, in quanto non abbiamo bisogno di niente altro e non apprezziamo la scarsa attenzione per il cliente. La risposta immediata è che non c’è la responsabile e non possono rimborsarci senza il suo permesso. La responsabile è in ferie e dobbiamo aspettare che torni.
Poiché non siamo consumatori sprovveduti facciamo valere i nostri diritti, con gentilezza ma anche fermezza, avvisando che esigiamo il rimborso e che non siamo disposti a fare la strada per la terza volta con ennesima perdita di tempo solo per venire rimborsati.
Ci dicono che proveranno a contattare al telefono la responsabile ma senza alcuna garanzia; noi lasciamo loro una mezz’ora di tempo per decidere.

Al nostro ritorno ci informano con gli stessi modi di tutta la trattativa, che “IN VIA DEL TUTTO ECCEZIONALE” ci concedono il rimborso.

Ci siamo decisi a scrivere, nonostante abbiamo ricevuto il rimborso – grazie, peraltro alla nostra fermezza – per informarvi del trattamento ricevuto in uno dei vostri negozi.
Le commesse hanno più volte ribadito che ” non è colpa loro e non possono farci niente “. Noi riteniamo che debba essere cura delle commesse e della responsabile del negozio avvisare i clienti o con una scritta sulla scatola o, al più, a prodotto scelto dal cliente, che esso non corrisponde a quello descritto sulla scatola.
Inoltre, assolutamente riteniamo INACCETTABILE che non venga garantito il rimborso immediato della spesa.
Altrettanto inaccettabile è che ci venga detto che il rimborso ci è concesso “in via del tutto eccezionale”. Esistono delle leggi a questo proposito e non ci piace che ci venga passato come un favore.
Ci saremmo aspettati anche gentilezza e scuse che non sono arrivate.

Alla fine dopo avere compiuto 4 volte il tragitto avanti indietro e sacrificato una serata e una mattina, ci troviamo senza materassino, con dei soldi restituiti solo per averli richiesti con decisione, nessuna scusa e nemmeno un minimo gentilezza.

Non ci aspettiamo da Chicco prodotti etici, equosolidali, di qualità particolare, né ci aspettiamo che il prezzo pagato valga il valore effettivo. Siamo consapevoli delle politiche di marketing da voi e da altri operate e non le avvalliamo se non in caso di necessità.
Quello che però ci aspettiamo, nel momento in cui ci rechiamo in uno dei vostri negozi, è la cura dell’ immagine e del cliente.
Non ci aspettiamo nemmeno la cura del bambino, siamo sinceri, ma la cura dei genitori è la vostra prima strategia e come tale ci stupiamo molto, moltissimo, che nei vostri negozi avvenga un trattamento di questo genere.

Rimaniamo quindi in attesa di vostro riscontro così da potere valutare quale è l’effettiva cura che Chicco e Artsana hanno dei loro clienti.

Gianluca e Elena Comana.

Reply
Erbaviola.com » CURA NATURALE DEL BAMBINO Luglio 30, 2007 - 2:44 pm

[…] Su un pezzo di un po’ di tempo fa, Bambini svezzati a petrolio, e il tuo? si era aperta un’interessante discussione. Ripartendo da lì, pubblico con piacere la guida che mi ha inviato Elena, redatta insieme a Gruppo Mondo Nuovo. Questa guida è la somma di mesi di ricerche, discussioni, laboratori e prove sul campo. Ci sono le esperienze delle mamme consapevoli, di quelle che lo sono diventate e di quelle che si stanno mettendo sulla giusta strada. C’è soprattutto la chiarezza espositiva di chi tutte queste cose le ha sperimentate e di chi ama abbastanza i propri figli da riuscire a mettere in discussione comodità e abitudini. […]

Reply
matteo Luglio 30, 2007 - 5:16 pm

Ma alla lettera la Chicco ha poi risposto?

Reply
Elena Agosto 1, 2007 - 10:06 am

non avevo più aggiornato su chicco perchè diventava cosa lunga e porto via tanto spazio, lo faccio ora:

alla prima lettera ha risposto il responsabile di zona, vi allego la lettera sotto. Tutto sommato ne ero stata abbastanza contenta perchè almeno ci avevano degnato di attenzione. Lui aveva mandato la lettera a me e a copia conoscenza a orio center e negozio e altri.

Gli ho risposto come vedrete sotto, sapevo che non ne valeva la pena ma volevo puntualizzare delle cose, in fin dei conti aveva addotto le stesse scuse del negozio. La mia risposta l’ho inviata solo a lui così da riferirmi solo a lui e che fosse lui a scegliere come comportarsi con il negozio.
Non mi ha risposto

15 giorni dopo vado in un altro negozio di bergamo e ti vedo altri 30 materassini chicco inscatolati e venduti, identici. Nessun avviso che dentro la confezione ci sono dei materassini completamente diversi.
Gli ho scritto altre due righe e non mi ha risposto uguale.

Dal che ne ho dedotto che la prima lettera era una manovra dipolomatica per sistemare la cosa tra di loro: tutti quelli citati nella “copia conoscenza”.
Nel momento in cui in ballo c’ero solo io non mi ha più degnato di attenzione.

Vado a copiaincollare le lettere, nell’ordine: la sua risposta alla mia publicata quà sopra, le mie due successive.

Reply
Elena Agosto 1, 2007 - 10:08 am

Buongiorno sig.ri Comana
Sono ******** resposnsabile dei Negozi Chicco.
In relazione alla vostra segnalazione sono a scusarmi con Voi per il
disagio provocato.
AssicurandoVi che per Chicco l’attenzione nei confronti dei sui Clienti e’
sempre al centro delle strategie aziendali, siano essi adulti che e
soprattutto bambini.
Detto cio’ volevo fare con Voi alcune considerazioni:
1)Non e’ pensabile che venga controllato il contenuto di tutti i prodotti
che sono presenti in un punto vendita
2) Un problema di confezionamento puo’ succedere su milioni di prodotti
immessi sul mercato, ma la cui responsabilita’ non puo’ essere degli adetti
vendita di un negozio
3) Mi dispiace del frainteso sulla necessita’ di avere un’autorizzazione
per renderVi i soldi: la Nostra collaboratrice non intendeva dire ‘che
aveva fatto un’ eccezione a ridarVi i soldi’ ma l’eccezione era che non
aveva avuto un’autorizzazione da un suo superiore come prevedono le nostre
procedure interne, Tali procedure come potete immaginare sono fatte per
tutelare i diritti dei consumatori regolamentando il comportamento della
rete di vendita.
4) Se non avete ricevuto scuse me ne rammarico e lo faccio io in questo
momento
5) Mi dispiaccio di non aver soddisfatto un Vostro bisogno.
6) Su una cosa sola mi permetto di dissentire con Voi in maniera energica:
l’eticita’ del Marchio che rappresento che non puo’ essere messa in
discussione facendone Noi un valore fondamentale nell’attivita’ quotidiana.
Certo non siamo come chi usa l’etica come leva di marketing, ma operiamo
concretamente e quotidianamente seguendo rigidi canoni etici senza
sbandierarli al vento.
Scusandomi se sono stato prolisso spero di aver soddisfatto le Vostre
aspettative (almeno in questa occasione) e spero che possiate essere ancora
e sempre di più’ consumatori Chicco, soddisfatti delle soluzioni che ci
sforziamo quotidianamente di realizzare per aiutare i nostri bimbi a
crescere in modo sempre migliore e contemporaneamente ad alleviare il
‘difficile compito’ dei futuri genitori.
Sempre a Vostra disposizione

lettera firmata

Reply
Elena Agosto 1, 2007 - 10:08 am

Grazie per la cortese risposta e di avere soddisfatto le nostre aspettative di un interessamento da parte dell’azienda.

Certamente il mezzo “email” non è il migliore per chiarire le dinamiche, tantomeno può aiutare raccontare i fatti soggettivamente, da una parte e dall’altra.
Per questo motivo rispondo alle considerazioni in oggetto cercando di chiarire ulteriormente:

Siamo commercianti anche noi e l’ultima cosa che ci aspettiamo è che al ricevimento della merce essa venga aperta e controllata pezzo per pezzo.
Siamo consapevoli di quanto sia possibile e facile che arrivino dei prodotti imballati sbagliati piuttosto che mancanti di parti, o altro.
Come commercianti siamo anche consapevoli di quanto i nostri stessi errori alle volte vadano a caricarsi sul cliente, cosa umana e inevitabile, del tutto accettabile. Ad ogni modo, qualunque sia il nostro errore ci affrettiamo a scusarci con il cliente e a riparare danno e disagio nel modo migliore a noi possibile e a lui necessario.

Nel caso di questa vicenda è la particolarità della dinamica che non ci è piaciuta:
quando domenica mattina siamo arrivati al negozio e abbiamo detto alla commessa che dovevamo cambiare il materassino perchè dentro c’era un altro modello, ella ha annuito prontamente e senza aprire la scatola e senza dare segno di stupore alcuno, ha commentato che in quelle scatole ci sono dei materassini sbagliati arrivati dalla casa, e che non poteva sostituirlo con il modello giusto perchè in casa non avevano il modello rettangolare.
Quindi: a memoria, senza controllare né la nostra scatola né quelle sullo scaffale, sapendo benissimo che a 3 metri dalla cassa c’erano altre identiche confezioni in vendita.
Vorrei che fosse molto chiaro questo: non pretendo assolutamente che ogni confezione presente nel negozio venga controllata, trovo solo inaudito che si sappia in anticipo che in una scatola c’è un prodotto diverso – e del tutto inadatto come forme e misure – e venga venduto lo stesso.
A questo riguardo potremmo proseguire con i confronti per ore e forse non trovare soluzione, come già avvenuto con la commessa che ha continuato a ripetere che non potevano controllare ogni scatola in arrivo, come io ho ripetuto che non era quello che chiedevo.
L’evidenza del fatto che sapevano in anticipo che non avevano nessun materassino corretto in negozio e magazzino, pur avendone esposti sullo scaffale, mi sembra che parli più che chiaro.

Ci è chiarissimo che la responsabilità del confezionamento sbagliato è delle aziende che lavorano per Chicco, ma ci è anche chiarissimo che errori di questo genere sono inevitabili e che prima o dopo a tutti noi capita un prodotto confezionato sbagliato, evento per cui non è certo il caso di fare una tragedia.

E’ la prima volta in vita nostra che scriviamo un reclamo. E vorrei fosse chiaro che se le commesse avessero gestito diversamente la situazione e usato un minimo di gentilezza -pur consapevoli della loro responsabilità nel vendere un prodotto che sanno diverso all’ interno della scatola-avremmo senz’altro capito.
E avremmo accettato di tornare per la terza volta solo per ricevere il rimborso.
Quello che ci ha spinti a scrivere è proprio la mancanza di rispetto del cliente, la mancanza di cura.
Lo scaricare a tutti i costi la responsabilità sul cliente, come se il cliente avesse delle pretese esagerate e se spettasse a lui di pagare ogni singolo disagio.
Come commercianti sappiamo benissimo cosa vuol dire avere a che fare con clienti pedanti, pesanti, pretenziosi quand’anche non cafoni.
Ebbene non mi pare questo il nostro caso. Siamo persone gentili e tolleranti, qualunque sia la versione riferita dal negozio in oggetto.
Mi sarei solo aspettata, e sinceramente lo pretendo, comprensione e gentilezza per il disagio creato, che è veramente notevole sia per il dover recarci a spese di soldi e tempo nostri in un luogo che non frequentiamo per altri motivi, per più volte e per un nulla di fatto, sia per il fatto che vista la mia particolare condizione e il caldo di questa stagione è veramente una fatica. E anche perchè necessitavo di un articolo urgentemente e con tutto questo sperpero di energie non ne sono comunque venuta in possesso.

Spero con questo di essere stata più chiara e di avere meglio spiegato il contesto.

Per quanto riguarda l’eticità di Chicco accolgo la puntualizzazione.
In realtà il mio “pensare etico” è soggettivo: per me non è etico nemmeno pubblicizzare biberon a go go e regalarli all’uscita dall’ospedale, fomentando in questo modo un mercato di allattamento artificiale che non condivido, e altre cose di questo genere.
Quindi su questo aspetto non ci incontriamo ma non certo perchè una delle due parti abbia la ragione assoluta e l’altra il torto: sono solo mondi e modi diversi.
Il mio puntualizzare questo aspetto nella prima lettera era per chiarire a voi e a me stessa che non pretendo la Luna da Chicco, non pretendo che risponda ai requisiti che io ritengo importanti a tutto campo. Anzi, non me li aspetto proprio.
Mi aspetto solo un servizio di cortesia e minimo accudimento, immagine e marketing, che nel negozio in oggetto sono stati tutti disattesi.

Di nuovo grazie dell’attenzione, dell’ascolto, della gentilezza e delle gradite scuse.

Elena Comana

Reply
Elena Agosto 1, 2007 - 10:09 am

From: elena
To: ***@artsana.it

oggi pomeriggio ore 16.30 sono entrata nel negozio “coccinella” del centro commerciale di Curno in provincia di bg.
Sarò recidiva ma alle volte ti devi recare in centri specializzati per cercare cose specializzate bimbo.

Ebbene capito davanti al reparto materassi e rivedo la solita confezione chicco materasso rettangolare.
Presa dalla curiosità non posso fare a meno di verificare l’interno:
guarda che sorpresa ci sono i materassini ovali di misura inferiore.

Ovvero ben 30 scatole confezionate sbagliate, in vendita, senza nessuna segnalazione, due settimane dopo che ho segnalato questa cosa e che ho ricevuto risposta dal responsabile negozi Chicco.

Complimenti vivissimi per la serietà. Sono rimasta veramente impressionata

e stavolta sono uscita senza comprare niente.

Elena Comana

Reply
Elena Agosto 1, 2007 - 10:25 am

dulcis in fundu
dopo mille peripezie,
il materassino per le due culle e per il lettino me lo sono fatta con la lana recuperata da mia madre e con l’aiuto del tappezziere

a questo link trovate l’epilogo di come fu che finalmente mi portai a casa ottimi prodotti a poco prezzo, e nelle pagine precedenti vari info sui materassini bimbo

più altre cose che ci facciamo da noi senza passare per chicco!

http://www.consapevolmente.org/forum/viewtopic.php?t=1294&postdays=0&postorder=asc&start=45

ciao ciao ele

Reply
CURA NATURALE DEL BAMBINO » Erbaviola.com - Grazia Cacciola Agosto 28, 2013 - 7:32 pm

[…] un pezzo di un po’ di tempo fa, Bambini svezzati a petrolio, e il tuo? si era aperta un’interessante discussione. Ripartendo da lì, pubblico con piacere la guida […]

Reply
Maria Gennaio 14, 2016 - 6:27 pm

Salve colleghe mamme,
Anche io come voi ho abbandonato gli ‘usa e inquina’ per passare ai ciripa’. Solo mi e’ venuto un dubbio: attualmente faccio dalle 4 alle 5 lavatrici a 90 gradi al giorno. Tra detersivo, acqua e corrente utilizzata non e’ che adesso inquino lo stesso???

Reply

Lascia un commento