Allora. Sono in dubbio sulla censura. Io. Sì, proprio io. Sono in dubbio se censurare o no l’ineducato che ha scritto “W il papa” sul mio blog. Ora, io rispetto le opinioni di tutti. Però a casa mia funziona che io non scrivo “W il cunnilingus” sul blog di Ruini e nessuno viene a scrivere “W il papa” sul mio. Così, per quieto vivere.
Invece mi sono trovata sul mio blog, a casa mia, questa affermazione irrispettosa. “W il papa”. Sul mio blog. Il commento è in seguito a una cosa che ho scritto il 18 aprile, ovvero che secondo le maggiori testate nazionali (questa e poi cercatele su google se non ci credi ancora) e la LAV, quel vecchietto con trascorsi filonazisti (documentati qui [AGGIORNAMENTO 19.07.2017: il sito linkato non esiste più]), che parla come Palpatine e si veste come Freddy Mercury ha ordinato alla pellicceria di Annabella di Pavia LO SQUARTAMENTO DI UN CENTINAIO DI ERMELLINI per farsi fare una nuova pelliccia.
La LAV ha chiesto cortesemente all’emulo di Freddy Mercury di riunciare. Prima di tutto per una questione etica. Secondo perché il suo predecessore ha già ridato giusta dignità anche agli animali (vedi comunicato della LAV), infine perché a parer mio non può prendersela così tanto con il gay pride se si veste come una drag queen.
Ora, a me va benissimo che ognuno esprima la sua opinione, anche se contraria alla mia. Ma non mi riappacifico con il fatto che un analfabeta (tale in quanto impossibilitato a recepire il messaggio scritto) non valuti la documentazione che ho riportato a sostegno di quanto affermato sulle manie modaiole del suo pontefice, e scriva sul mio sito che si tratta solo di una pelliccia sintetica e che la questione delle scarpe Prada non è vera. In più, il saccentone, aggiunge “W il papa”. Tanto per puntualizzare però, la questione delle scarpe Prada è verissima, la riporta qui Repubblica ma per chi sa l’inglese può leggerla su Indipendent e persino sul cattolicissimo Tablet, l’equivalente di Famiglia Cristiana da noi.
Tornando a monte della discussione: a me questo “W il papa” a casa mia non va proprio giù. E’ come spalmarmi degli escrementi sulla porta di casa. Anzi, è come se dopo aver finito di pulire qualcuno mi buttasse dentro una palata di letame. Si fa? No. Non fa parte del galateo, mi pare. Allora perché questo cafone (in quanto scarso conoscitore di buona educazione) che non ha neanche i testicoli sufficienti per firmarsi nome e cognome e che usa invece una email ufficiale del vaticano per registrarsi al mio sito, mi viene a scrivere “W il papa” sul mio blog?
Ne deduco tra l’altro che non sia certo qualcuno che il Vaticano lo frequenta abbastanza da averne una email ufficiale personale come vorrebbe farmi credere. A questa organizzazione infatti gli si possono riconoscere tante pecche, ma di solito non quelle relative al galateo. Su questo sono piuttosto ferrati.
Però niente, a me sta frase dà proprio fastidio, sto quasi per condividere la censura. Lascio così? Gli sego il messaggio? Tolgo almeno quella frase di inneggio? Cosa dite?
…
Ci ho pensato. Non la tolgo, la lascio. La censura appartiene alla loro piccolezza mentale, alla loro pochezza e all’ignoranza di questo codardo che ha scritto senza firmarsi. Che se le tengano pure queste cose, nel mio blog può entrare forse una frase poco gradevole ma non entrerà mai la censura.
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