CHIAREZZA SU OGM PER LE COLTIVAZIONI BIO ITALIANE

da Grazia Cacciola
greenpeace ogm
greenpeace_ogm.jpg

Circola ultimamente una petizione ( http://www.aiab.it/appelli/manifesto.php ) dell’AIAB (Associazione Italiana Agricoltura Biologica), cito testualmente, “contro l’introduzione di una soglia di residui di ogm nei prodotti biologici“. La cosa mi sorprende abbastanza ed è un nuovo motivo per il quale mi asterrò ancora dal mettere l’AIAB tra i miei siti preferiti nei link di erbaviola.
Il documento approvato lo scorso dicembre dall’Unione Europea in materia di agricoltura biologica è già stato approvato in seduta plenaria da tutti i 25 ministri dei paesi membri. Entrerà in vigore il 18 aprile 2007. Il problema di questo emendamento, il maggiore, è che ha fissato una soglia di contaminazione accidentale da ogm dello 0,9%, ammessa addirittura anche per le sementi bio. Vuol dire che un prodotto contaminato ‘accidentalmente’ fino al 0,9%, può essere dichiarato bio. Questo è terribile e triste ma ancora più triste mi sembra la confusione che sta facendo l’AIAB con la sua petizione.

L’AIAB è in possesso per caso di un diverso protocollo dell’Unione Europea per l’approvazione dei regolamenti? Perché quello normale prevede che il regolamento già così sia approvato. Ora è passato all’esame del Parlamento Europeo che si dovrebbe pronunciare entro la fine di marzo, anche se il parere avrà comunque VALORE CONSULTIVO. Vuol dire che se anche il Parlamento Europeo desse un parere contrario, questo sarebbe tenuto in considerazione (seh!) eventualmente per futuri provvedimenti o rettifiche del presente, ma NON E’ POSSIBILE MODIFICARLO O ABROGARLO allo stato attuale.

Vorrei quindi sapere da qualcuno con sufficiente fantasia da arrivarci, che tipo di petizione ha messo in piedi l’AIAB questa volta…. perché io la fantasia qui l’ho esaurita.
Tra l’altro, un segnale molto molto negativo è già arrivato il 24 gennaio 2007 proprio dalla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che ha bocciato tutti gli emendamenti sugli ogm che rafforzavano i principi di precauzione. Questa decisione potrebbe essere certo in seguito annullata in un’assemblea plenaria, che sappiamo bene quanto sia difficile convocare (noi lo sappiamo, l’AIAB invece ha un altro concetto di come funziona il parlamento europeo…) ma richiederebbe dei tempi lunghi, ammesso appunto che si convochi. L’AIAB invece chiede di sostenere “Condividendo le motivazione contenute nel Manifesto aderisco all’appello rivolto al parlamentari europei affinché respingano la proposta contenuta nella proposta di nuovo Regolamento europeo.”
Embé? E se anche la valutassero negativamente? (‘respingessero’ lo eviterei… illude inutilmente le persone).
E’ chiaro ormai a tutti tra l’altro che il Parlamento Europeo si esprimerà a favore, ma anche se non lo facesse, il suo è un parere consultivo. SOLO un parere consultivo.

Se questo regolamento, che sarà già effettivo dal 18 aprile, rimarrà così come è stato partorito, ovvero non ci saranno successive modifiche, cosa per cui invece bisognerebbe battersi, sarà un durissimo colpo all’agricoltura biologica italiana, finora tra le più pulite. Senza una vera sollevazone dei consumatori e dei parlamentari europei, ci sarà la resa totale alle multinazionali del biotech, che imporranno una strategia alimentare a senso unico.

Ma cosa succederà ora con la petizione dell’AIAB? Succederà che molti firmeranno, l’AIAB avrà nuovi iscritti, utili anche per chiedere sovvenzioni statali, e i poveretti che avranno firmato in buona fede si troveranno frustrati nelle loro speranze di poter cambiare qualcosa e alla prossima petizione, magari seria, non firmeranno più perché stufi di non ottenere mai nulla. Tutto questo, secondo me, per una leggerezza inaccettabile da parte di una associazione che ha tutto il tempo e i mezzi per informarsi, sicuramente più del paio d’ore e della connessione a 4 MB e l’ultimo numero di AAMTerranuova che ho usato io!!!

Ti è piaciuto l'articolo?

Iscriviti alla newsletter, tanti altri contenuti interessanti ti aspettano!

Nella newsletter troverai articoli esclusivi che non pubblico sul sito, tutorial, guide e chiacchiere gentili tra noi.


Ti potrebbe interessare anche:

6 Commenti

jakoz Marzo 22, 2007 - 7:49 am

tò, così non dici che lasciamo i messaggi solo quando parli di cazzate 🙂

Reply
grace Marzo 22, 2007 - 7:50 am

LOL !

Reply
Fede Marzo 26, 2007 - 5:12 am

anche un’altra cosa verrà in tasca all’AIAB:
copio ed incollo da loro
—————————————
– I Suoi dati personali potranno essere comunicati a collaboratori esterni, liberi professionisti ed, in genere, a tutti quei soggetti pubblici e privati cui la comunicazione sia necessaria per il corretto adempimento delle finalità per cui è stato conferito l’incarico.
– I Suoi dati personali potranno essere soggetti a diffusione.
—————————————
ogni indirizzo mail a cui mandare materiale informativo di variegata natura, ha un valore

Reply
nina Marzo 26, 2007 - 5:24 am

Io sono sempre più scioccata dalla speculazione che si fa in Italia su biologico e naturale. Dopo i prodotti naturali con 50% di composizione chimica, il biologico con gli OGM, adesso anche le finte petizioni per rivendere i dati?! Non hanno veramente limiti!!!

Reply
davide p. Marzo 27, 2007 - 1:08 pm

nooo…. io ho firmato 🙁 sono un c******e non ho letto la privacy 🙁

Reply
Erbaviola.com » LE CONTAMINAZIONI OGM DEI CIBI BIOLOGICI Giugno 13, 2007 - 3:07 am

[…] Chiarezza su OGM per le coltivazioni biologiche italiane […]

Reply

Lascia un commento