
No, non sono morta, sparita o emigrata alle Cayman come qualcuno ha supposto visto il mio recente silenzio, preceduto appunto da un post in cui dicevo di volermene andare da questo paese. Non ancora.
E’ che negli ultimi 2 giorni sono stata oltremodo impegnata a buttar via del tempo. Oggi mi sono dilettata (oggi intendo il 27 febbraio, il fatto che stia scrivendo il 28 dall’ufficio può dare un’idea di quanto mi diletto…) con le maledettissime tasse e la loro parente stramaledettissima, l’Iva, quella gran baldracca dell’Iva. Sono 24 ore che lotto con i porchi fogli di excel e i suoi messaggi tipo: “Esiste già un calcolo ricorsivo in cui rientra questa colonna, provane un altro”. Come sarebbe ‘provane un altro’ ?!?! Invece dello scorporo dell’Iva conto quanti passano per strada con il cappello, quanti senza e poi li sommo alla voce Imponibile ?! Oppure vado a scorporare l’Iva sull’imponibile dell’attività della loro madre – che può essere una sola! – perchè sul mio imponibile è un calcolo ricorsivo?!
Finalmente quando riesco a tirar fuori questa accidenti di maledetta cartella di excel con tutti i mesi del 2006 e le Iva del 2006 e l’avanzo di Iva a scomputo del 2005 e pigio finalmente su invio per sapere quanti crisbel di soldi vorrà da me lo stato… “Non è possibile eseguire questa operazione”. Come non è possibile?! Ritento almeno venti volte, per almeno 19 ho lo stesso messaggio e circa 40 offerte di excel per introdurre delle macro, delle icone, dei pupazzetti, il simbolo della penna, quello della graffetta, l’icona della matita e la mutanda della nonna del programmatore ma niente OK. Voglio vedere Ok. Ti prego, fammi il pulsante Ok… Per favore… sono 2 giorni che mi spacco la testa su queste tasse maledette, fossero almeno dei soldi che devo prendere, ma no… li devo dare, e per darli va a finire che devo riprogrammare tutto Winzoz.
Allora baro. Tolgo due caselle di calcolo, ci scrivo la cifra a mano, controllo con la calcolatrice solare Aurora delle medie se è giusto. E’ giusto. Tò, salvati, annientati, maledetto foglio di excel e fammi vedere di che morte devo morire. Ok.
Ma me la prendo troppo? No. Perchè tutto questo è iniziato in realtà 72 ore fa, quando ho perso tipo 10 ore per trovare cosa non andava in un sito. Bisognava fare una cosa generalmente banale, ovvero inserire ‘bonifico bancario’ come metodo di pagamento. Generalmente, come logica vuole, nel sistema c’è una casellina da barrare in corrispondenza della voce ‘Bonifico bancario’. Logico. Invece erano 10 ore che cambiavo tutte le impostazioni, mettevo il naso nel codice, cambiavo qualsiasi piccolezza, dettaglio, quisquiglia… niente. Proprio sto bonifico bancario non s’aveva da usare. E gira e rigira, finalmente nascosta in 100 altri link alle cose più disparate, trovo questa interessante finestra con questa ancor più interessante opzione che solo la mente malata di un programmatore ubriaco, con le pigne al posto del cervello e la logica di quello che ha fatto excel (sono figli della stessa madre di sicuro) ha saputo creare: “Attiva per disabiltare questo piano di pagamento per ordini che includono prodotti di tipo fisico:” . Attiva per disabilitare. Geniale.
Questo è lo screenshot per gli increduli:
Questi sono gli apprezzamenti che mi sono venuti alla volta di chi l’ha pensata.
E questo è quanto. Ora finalmente all’alba delle 2.00 vado a dormire 🙂
5 Commenti
Povera erbetta viola!!! 🙂
Già quando si tratta di cacciare i soldi per tutti gli splendidi servizi che ci offre questo paese, sono contenta… poi incorrere in queste piacevolezze serali… E uno potrebbe chiedersi: “ma perchè non sei emigrata in belgio dove ci sono gli asili (anzi, avresti potuto aprirne uno senza scontrarti con le nuove normative regionali), ospedali dove la gente muore solo per malattia, etc…?” Eh, me lo sto chiedendo anch’io!
grassie Veruccia, sono ancora intontita dagli ultimi giorni….
@La vicina…
…ehm… francamente se ricordi al tempo io te l’avevo posta questa domanda, soprattutto perché conosco il Belgio e le persone con alto senso civico che ci abitano! Io non sono mai stata così scontenta come ora di essere rimasta in Italia… in quanto alle buffonate italiane per le donne che creano imprese, mi sembra che ne sappiamo abbastanza tutte e due dopo aver visto la camera di commercio da dentro 😉
Non solo, dirò di più: io sono una dei tanti cretini che pagano le tasse e quando è nata Anita, per un mese, non ho beccato la maternità! Averlo saputo prima, programmavo il concepimento qualche mese prima… ah, già ma in Italia la fecondazione assistita non si può fare… eh, allora non c’è soluzione!
Potevi provare con il metodo pluriconsigliato dalla chiesa come contraccezione (ogino knaus): generalmente si rimane incinta alla prima o massimo alla seconda volta 😀 Comunque consolati, erano solo mille euro… vuoi far cambio con una coppia di fatto? 😉