
Il farro non dovrebbe mancare nella dieta di nessuno. E’ un cereale povero di grassi e ricchissimo di fibra, vitamine e sali minerali. Sazia, nutre e non fa ingrassare come grano e mais…. cosa che me lo ha fatto diventare subito simpatico 😀
Secondo Catia Trevisani, medico chirurgo e fondatrice della SIMO, Scuola Italiana di Medicina Olistica e Naturopatia, è indispensabile nelle diete disintossicanti e nell’alimentazione di chiunque, non solo veg, perché è uno degli elementi più ricchi di fibra ed è indicato per la cura di diverse patologie gastro-intestinali (vedi Curarsi con il cibo – Prevenire e curare i distrubi più comuni con l’alimentazione, Editrice AAM Terranuova, 2006. Il libro lo cito volentieri perché non è bello ma bellissimo, veramente un ottimo lavoro, una piccola bibbia su come evitare o curare i disturbi più comuni riequilibrando l’alimentazione, divisa per singolo disturbo, quindi molto facile da consultare. Certo, non si cura il cancro ma si evita tranquillamente di imbottirsi di farmaci per mal di testa, gastriti, anemia, cistite e persino… cellulite e depressione!).
Tornando al farro, si legge ovunque di metterlo nelle zuppe e nelle minestre. Ora, a me la zuppa piace ma ovviamente non ho tempo di prepararla tutte le volte che vorrei, specialmente con il farro che ci mette una vita a cuocere. La minestre brodose non mi piacciono neanche un po’ quindi sorvolo. Pensa che ripensa, mi sono imbattuta tempo fa nella farina di farro e ho cominciato a sperimentare pasta e pane al farro. Mi soddisfa soprattutto il pane di farro: croccante, molto più buono del classico pane integrale ma soprattutto, con mia grande gioia, meno calorico! Posso quindi permettermi anche dei panini senza sentirmi in colpa verso la lievitazione della coscia… e scusatemi se è poco! Benedetto farro!
La farina di farro è ottima per la panificazione, infatti il pane che si ottiene ha le caratteristiche positive del pane integrale, in particolare è ricco di fibre, ma ha un sapore e un profumo migliori.
La farina di farro biologica si trova anche al supermercato (Coop e Esselunga), ma io mi sono affezionata a quella delle Cascine Orsine, molto spessa e granulosa, poco raffinata, che fa croccare bene il pane. Si trova anche in molti negozi bio e Naturasì.
La farina di farro di per sè non è molto forte e assorbe molta acqua, è opportuno rinforzarla quindi con un 50% di farina di manitoba o un 25% di semola di grano duro, che io preferisco. Il pane fatto come di seguito, se conservato in carta oleata (carta forno) dura anche una settimana… purtroppo non sono mai riuscita a fare questo esperimento, lo finiamo molto prima ;P

Ricetta pane di farro |
Tempo: 1 ora e mezza per impasto e lievitazione, facoltativo 6-8 ore di ulteriore lievitazione, 45 min di cottura Tipologia: vegani, vegetariani |
Ingredienti |
500 grammi di farina di farro 250 grammi di farina di Manitoba oppure 125 gr di farina di grano duro (semola) 400 ml di acqua 1 cucchiaino di fruttosio (o zucchero bianco semolato, ma passate al fruttosio santo cielo!) un cucchiaino colmo di sale 50 grammi di lievito di birra (2 cubetti) |
Procedimento |
(io ho usato la macchina per pane ma si possono fare le stesse cose a mano): Sciogliere il lievito di birra in 100 ml di acqua e aggiungere il fruttosio. Sempre mescolando aggiungere questo composto a 100 gr di farina già nel cestello dell’impastatrice. Far partire il programma per preimpasto e lasciar riposare mezz’ora. A volte il riposo è già compreso nel programma di preimpasto. Se il programma è assente, fare il composto a mano, versare nella impastatrice, chiudere e aspettare mezz’ora. Inserire tutta la restante farina e avviare il programma di solo impasto per 750 gr. Se l’impasto è troppo duro (ma non dovrebbe!) e si sfaglia, basta aggiungere pochissima acqua tiepida. NON aggiungere acqua fredda da rubinetto, altrimenti soffrirà la lievitazione. Il ciclo impasto + lievitazione dura circa un’ora e mezza. Al termine, estrarre il cestello e: 1) se si vuole un pane molto lievitato e con buchi evidenti nella mollica: versare direttamente l’impasto dal cestello sulla piastra da forno, debitamente infarinata. Dargli solo un po’ di forma con le mani ma NON REIMPASTARE. Dopo 6-8 ore di lievitazione reimpastare, formare due pani e inciderli a croce. Far riposare mezz’ora al riparo di uno strofinaccio, infornare in forno già caldo a 150°C (ventilato) per 15 minuti, alzare a 180°C per i successivi 30 min. 2) se si vuole un pane con mollica compatta e piccolissimi forellini, togliere l’impasto dal cestello, reimpastarlo un paio di minuti con pochissima farina, fare una palla, appoggiarla sulla piastra infarinata, incidere la croce e infornare subito in forno già caldo a 150°C (ventilato) per 15 minuti, alzare a 180°C per i successivi 30 min. |
12 Commenti
In effetti anche a me il farro in chicchi non piace, non riesco assolutamente a mangiarlo così (a differenza dell’orzo in chicchi che adoro!).
La farina di farro di solito la aggiungo alla frittata di ceci… prima o poi proverò anche questo pane, spero! 🙂
Io il farro lo aggiungo alle mega insalatone estive, mi piace molto il croccantino che fa insieme all’insalata.
@vera: “La farina di farro di solito la aggiungo alla frittata di ceci” … dove, dove, questa ricetta? 😛 Spero sia una frittata senza uova… la frittata un pochetto mi manca…
@I vicini : secondo me siete dei veg in incognito… dai, queste sono finezze da veg! Tra i peteguless sappi che l’insalata del bar vicino al ced ha raggiunto quota 12 euro (dicesi: dodici euro! ventiquattromilalire… !) ..figurati se ci mettono il farro 🙂 Comunque il mio problema è lo sbattimento di cuocere prima il farro e farlo raffreddare… sono una pigrona…
E’ previsto un post riassuntivo sulle frittate di farina di ceci dopodomani… se non hai pazienza di aspettare puoi leggere qualcosa di simile che ho scritto per veganitalia qui: [aggiornamento 18.07.2017: purtroppo l’articolo è stato rimosso da Veganitalia]
Baci!
12 euro??? Mi installo io con frigo portatile e borsa termica all’uscita del metrò con prezzi più accettabili! Vuoi partecipare al business con i prodotti bio del tuo orto?!
BTW, guarda, se decidessi di diventare veg, la carne non mi mancherebbe per niente. però potrei uccidere per il formaggio! Cmq non riuscirei mai a far diventare veg un belga cresciuto a bistecche, neanche con ricatti sessuali!!!
@# I vicini : mai dire mai! io sono cresciuta a botte di prosciutto di parma e parmigiano… nonna di Fidenza! pensavo che non sarei mai sopravvissuta senza i ravioli di brasato della mia nonna o… il culatello! Invece voilà, eccomi qui e non mi mancano neanche. Devo dire però che nei mie progressivi abbandoni l’ultimo è stato proprio il parmigiano e il grana da tavola… ero a livelli di droga ormai…e infatti i formaggi sono una droga da assuefazione 😀
per l’idea imprenditoriale… quasi quasi… mi porto anche io il frigo da auto e verdure bio, ma tassativamente prezzo maggiore! Tanto ormai avranno i ticket da 50 euro con tutte le mozioni sindacali che fanno per i ticket 😀 (che kattivina…)
@ Vera…. grande! sei la cuochina più fantastica del mondo, si può dire? 😀 Mi compro subito la farina di ceci!
Eh, dirlo, si può dirlo; però non so se è vero! 😀
Facciamo finta di sì, va… 😉
Smack!
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Ottimo pane quello di farro, ma avrei due note per l’autrice:
– 50 grammi di lievito di birra sono un’enormità, sicuramente si sentono tantissimo.
Meglio usarne solo 5 (non liofilizzato) sciolti nell’acqua con un cucchiaino di
malto d’orzo (che ne aiuta la riproduzione). Credimi, il malto d’orzo fa miracoli
– la farina di farro è calorica tanto quanto quella di tutti gli altri cereali
e non devi assolutamente preoccuparti del grasso: nessun cereale ne ha in quantità
significative, tranne l’avena