
Come ormai tutti sanno, il paté di lenticchie è il mio attuale trip, me lo sogno anche di notte e ho scoperto che è di una versatilità estrema oltre che buonissimo. Da più parti a partire dalla prima volta che l’ho citato mi hanno chiesto la ricetta, quindi eccola di seguito con una piccola lista di utilizzi. La ricetta è una mia rielaborazione della ricetta per paté di lenticchie di ….ci ho messo del mio, insomma 😉
Ingredienti per il paté di lenticchie:
Con questa ricetta si fanno circa 800 gr di paté, può essere conservato (vedi di seguito). Gli ‘oppure’ sono per facilitare la vita ai non esperti di cucina 🙂
- 1 cipolla bianca
- 2 scalogni piccoli
- 500 gr di lenticchie cotte e scolate
- 2 foglie di alloro fresco (oppure un cucchiaio di alloro secco) per la cottura delle lenticchie
- 300 gr. di pane integrale secco ammollato un’ora nell’acqua e scolato. Il peso è quello del pane “a secco”
- 100 gr di margarina vegetale non idrogenata
- un filo di olio per il soffritto
- 1 pizzico di timo
- 1 pizzico di coriandolo
- 1 generosa grattata di noce moscata
- 1 cucchiaio di gomasio (oppure 1/2 cucchiaino di sale)
- 1 cucchiaio di farina integrale
- 4 grani di pepe verde fresco tritati (oppure un pizzico di pepe nero)
- 1 pizzico di zenzero in polvere o tritato fresco
Tritare la cipolla e gli scalogni finissimi e fateli dorare a fiamma media per 5/6 min in poco olio. Aggiungete il pane umido ben strizzato per eliminare l’eccesso di liquido. Continuate a mescolare il composto, aggiungendo un po’ d’acqua se necessario, e cuocere per 15 min. a fiamma medio-bassa. Aggiungete il timo, il coriandolo, la noce moscata, gomasio (sale). Mescolate ancora sul fuoco, per 5 min.
Tritare nel mixer le lenticchie precedentemente cotte con l’alloro e un pizzico di timo, fino a ridurle a una purea. Unirle alla cottura e mescolate ancora. Spegnere il fuoco quando l’impasto risultera’ molto pesante e denso. Riversare tutto nel mixer e ridurre a una purea densa. Incorporare al composto la farina integrale e la margarina e mescolare ancora per 2 min con il mixer. Se risultasse troppo liquido, non compatto, aggiungere un po’ di farina integrale . Per ultimo unire il pepe verde fresco tritato e per chi vuole un pizzico di zenzero in polvere o tritato fresco.
Versare il tutto in una pirofila leggermente oliata con olio o margarina (ottima quella rettangolare comunemente usata per il plum-cake) e mettete in frigo. In un’ora è pronto.
Viste le dosi, preparatevi già per conservarlo: si conserva sottovuoto, in vasetti per conserve (tipo 4 stagioni della Bormioli), in stampi più piccoli. Può essere tranquillamente congelato e scongelato. Sfilato dallo stampo, servito su un piatto da portata ovale con qualche fogliolina di odori, fa un figurone.
VARIANTI : di carote (arancio), di cavolfiori (bianco), di spinaci (verde scuro), di zucca (arancio), di carote e lenticchie (rosato, vedi foto)
I vari utilizzi:
Conservato in vasi ermetici o sottovuoto, da utilizzare per tutte le preparazioni o da spalmare sul pane |
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Involtini di alghe noor: paté di lenticchie e verdure cotte a vapore all’interno |
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Antipasto terrina multicolore con 3 paté (lenticchie, cavolfiore e carote) |
Panini e sandwich! |
Altro: zucchine ripiene, patate ripiene, pomodori e peperoni ripieni… gnam! Ora mi sa che vado a mangiare 😀
7 Commenti
bellissima la terrina multicolore…devo segnarmi questa ricetta e prepararla al più presto…sembra ottima.
ciao
Caspita che bel lavoro, complimentissimi! Ho scoperto da pochi giorni il tuo blog, da lustrarsi gli occhi … e poi mettersi all’opera! Grazie mille per tutte le cose che posti! Grazie a te ho scoperto la Regina del Sapone, un’altra Grande … Un abbraccio vegan
[…] Paté vegano, da Erbaviola […]
Fin troppo dettagliato ma molto utile,grazie
Scusa cara ..ma la farina integrale si può mangiare cruda?
certo, la farina cruda è anche più nutriente di quella cotta, perché vitamine e minerali restano praticamente intatti (dipende poi da quanto è stata macinata e come). Infatti la biologa Kousmine, per esempio, ne consiglia il consumo in diverse preparazioni tra cui la famosa crema budwig.
Oh! “Il metodo kousmine” ho comprato il libro molti anni fa ..devo ridargli un’ occhiata ! Appena me lo restituiscono 😉 grazie carissima :*