Scontro in metro a Roma – Il solito balletto ta-dan dan dan…

da Grazia Cacciola

Con tutto il rispetto per i coinvolti, ma il giorno che aprono le scommesse sul post-incidenti divento milionaria. Prendiamo quello di oggi di Roma. So per certo che andrà così:

primo giorno: il macchinista non ha rispettato il semaforo

secondo giorno: macchinista indagato ma lui si difende, il semaforo o il sistema di controllo era rotto / non ha funzionato

terzo giorno: i sindacati intervengono a favore del macchinista. il sistema non ha funzionato per incuria nella manutenzione. sono anni che i macchinisti denunciano le carenze della manutenzione.

quarto giorno: il macchinista accusato di omicidio colposo. la difesa: il sistema non ha funzionato, o è stato dato un ordine da chi controllava che non è stato recepito / inviato correttamente

quinto giorno: ne parlano solo due telegiornali regionali.

decimo giorno: tutte le commissioni nel frattempo istituite si trovano in accordo assoluto sul fatto che la colpa è dei macchinisti, della manutenzione scarsa, del sistema, del maltempo e degli organismi di controllo.

quindicesimo giorno: tutti indagati, compresi i vertici della società che gestisce la metro, che però dicono di non saperne niente e di non essere direttamente responsabili se un macchinista non rispetta il semaforo.

dopo un mese: un paio di telegiornali fanno lo speciale “un mese dopo” con il riassunto di quanto sopra.

dopo due anni: i macchinisti hanno la vita rovinata dal passare metà del tempo tra avvocati e tribunali, i vertici sono sempre gli stessi, la manutenzione anche.

Bell’Italia.

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