Ma che bella la natura… Ci sono animali che copulano per tutto il giardino. Ovviamente solo nel nostro giardino che sembra la sede di un rottamaio, non in quello ordinato dei vicini. Solo nel nostro. Quasi imbarazzante.
La prima è stata la gatta dei vicini del lato sud, che il primo giorno ci ha dato il benvenuto con tre amplessi con due gatti diversi proprio davanti al garage. E uno passi, e due ok ma anche con l’amante… vabbé.
Poi è stata la volta della gatta dei vicini del lato ovest che, si è scoperto poi dai pargoli, non andava con il fidanzato gattotuttonero ma con il gattogrigio dall’aria vissuta, una specie di Renegade dei gatti. Effettivamente gattotuttonero sembrava un fighetto milanese all’happy hour e adesso ha anche l’alopecia da stress e se ne va in giro mezzo pelato. Comunque la signora gatta dei vicini del lato ovest, non solo ha trovato posto per i suoi amplessi clandestini nel nostro orto ma ci ha anche sfornato 4 pargoli nel prato (qui, che carini!). Servizio completo.
E’ stata poi la volta delle tortore, una coppia simpatica che ha fatto il nido in un vaso dopo aver sradicato la mia edera. Nella foto qui sopra i due pargoli che hanno dato alla luce, un maschio (quello grosso) e una femmina (quella con il collo lungo sottile). Ho appena fatto in tempo a fotografarli e se ne sono andati una notte, dopo la baraonda che hanno fatto i gatti stupratori con i miei due gatti idioti e ingenui, anche loro ex milanesi abituati all’appartamento. Una sera ho lasciato aperta una porta finestra ed è rimasto solo un vetro a separare i miei due ingenuotti gatti di città dai due gatti stupratori di campagna. I miei due tonti hanno visto altri due gatti al di là del vetro e hanno cercato di fare amicizia esattamente come tentano di farla da tre anni con le loro immagini nello specchio. I gatti stupratori tentavano una gangbang con la mia gatta, ma il mio gatto ha sentito rinascere dal profondo del dna il suo istinto di protezione e non potendo fare amicizia ha assalito chiunque lì intorno, compresi noi che eravamo accorsi per il baccano.
Poi è tornata la gatta dei vicini di fronte che dopo una notte di lagne ha finalmente ritrovato gattogrigio con cui si è data da fare tutto il giorno davanti al garage. Una tempra non indifferente, ormai la chiamo Jenna perché ha anche gli occhi azzurri come la famosa pornostar. Io capisco che per la povera gatta Jenna non sia facile copulare a casa sua, soprattutto quando i suoi padroni invitano mezza parrocchia per il rosario cantato nel cortile di casa. Però con tutti i campi che ci sono, potrebbe anche non venire sotto la mia finestra. Soprattutto contanto che noi stiamo ancora lavorando, che spesso lavoriamo fino a notte fonda e che cominciamo a guardarla con una certa invidia… Se provo a guardarla si ferma stecchita e mi fissa, nella posa in cui è. Sembra una gatto-statua del kamasutra.
Oggi, mentre stavo pensando a come convincere Jenna che il mio giardino non è il suo set hard, sono tornati i due colombi del vaso, quelli grandi. E lì sul filo della telecom, quello che ci serve per lavorare, dondolandosi beatamente, si sono accoppiati per un’oretta, come due trapezisti.
Niente, ho deciso di aprire un motel per animali. Con l’oasi lipu e il parco del ticino qui di fianco gli affari dovrebbero andare a gonfie vele.
2 Commenti
LOL!!! la gatta jenna !
io proporrei un documentario a taglio hard a Geo&Geo. Se non sbaglio una puntata di quark o qualcosa del genere su questo argomento aveva avuto picchi altissimi di ascolto. jakoz